La visita del Pontefice in Quirinale

La visita del Pontefice in Quirinale La visita del Pontefice in Quirinale Squisito valore politico del «Protocollo» in formazione == Il seguito pontificio composto di quarantasei personalità == La fuga delle sale attraverso le quali si muoverà il corteo nell'interno della Reggia Roma, 26 dicembre, [pLe ricorrenze natalizie non han- lno interrotto i preparativi condot- tti con fervido ritmo da ambo le lparti per l'avvenimento il cui an- cInuncio ha destato interesso e coni-1 cmozione in Italia ed all'estero; in-,stondiamo riferirci alla visita di ; PPio XII al Quirinale. Il 28 dicem-|abre non è giorno remoto e la gran- Pde data già batte alle porte. L'ai- ptro ieri domenica ed ieri lunedi, ala Real Casa ed il Vaticano han- j cno proseguito i contatti e gli scam-ltbi di idee per l'elaboralione del |■ protocollo » dell'incontro. La pa- brola è un po' arida, ed ingrato è1 evocare una fastosa e minuziosa ' !lricerca di particolari da provede- Ore e da regolare; non mai come questa volta, però, il compito è apparso luminoso e fecondo. E' anche attraverso le forme esterio ri dello svolgimento che si vuole sottolinearne la sto- lvsgn<lell'ovento:l'Iai rica importanza ed esprimere lai consapevole partecipazione degli raiti protagonisti, sIl « protocollo » sarà insomma i ]un documento di squisito valorejfpolitico, n primo segno concreto ,ddella concorde volontà di dare alla visita tutta la solennità che merita. Tre cardinali e 43 dignitari Stamani, intanto, un altro se- RnQclpgno manifesto dello spirito e del-1 ala volontà che hanno animato le|nalte parti, nell'accingersi all'in-1 dcontro, ci viene offerto da parte rvaticana. Si conoscono, infatti, uf-ldficialmente i nomi dei Cardinali e;Cdei Dignitari della Corte Ponti-1 Cficia che accompagneranno o seguiranno Pio XII nella visita. Lo elenco annovera quarantasei personalità: tre Cardinali e quarantatre Dignitari, fra cui figurano i nomi più illustri della gerarchia vaticana e dell'aristocrazia papale. I tre Cardinali che accompagneranno il Pontefice nella visita i saranno le LL. EE. Gennaro Grajnito Pignatelli di Belmonte Deca ' no del Sacro Collegio, Federico Tee | Meschini Datario di Sua Santità i i e e l i i e Luigi Maglione Segretario di Sta to. Saranno, poi, al seguito di Pio XII i seguenti Dignitari della Corte Pontificia: Principe Don Marc'Antonio Colonna, principe assistente al Soglio Pontificio; Mons. Alberto Arborio Mella di Sant'Elia, maestro di camera di Sua Santità Mons. Francesco Borgoncini Duca Arcivescovo di Eraclea d'Europa, Nunzio Apostolico presso la Real Corto d'Italia; Mons. Domenico Tardini, Segretario della Sacra Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari; Mons. Giovanni Battista Montini, sostituto segretario di Stato di Sua Santità; Mons. Beniamino mIrgdfsRdTrctlfrplivpbTdffiddsenfidNardone, segretario della Sacra Congregazione del Cerimoniale; il Principe Don Alessandro Ruspo-hi, gran maestro del Santo Uffil zio; Mons. Giuseppe Migone, Ari civescovo di Nicodemia, Elemosi- niero segreto di Sua Santità; i Mons Alfonso Camillo De Romai T^^i^^òS^ ispighi, prefetto delle cerimonie a (apostoliche; Mons. Federico Cai, lori di Vignale, cameriere segretol -\partecipante Jì ^Sua ..Santità ;, flMons. Carlo Gonfalonieri, came-ja riere segreto partecipante di Sua ~J Santità; Mons. Diego Ventai, ca-: o a i - meriere segreto partecipante di Sua Santità; Monsignor Carlo Emanuele Toraldo, cameriere segreto partecipante di Sua Santità; Monsignor Mario NasalliRocca di Cornegliano, camerie re segreto partecipante di Sua j Santità; il marchese Don Giovanni Battista Sacchetti, foriere maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici; il marchese Giacomo Serlupi Crescenzi, cavallerizzzo maggiore di Sua Santità; il Principe Don Francesco Camillo Massimo Sovraintendente generale alle Poste o Pontificie : il Principe Don Fran- cesco Chigi della Rovere, capita- ;no delle Guardie Nobili Pontificie; o \Mons. Domenico Spada, cancellie re dei Brevi apostolici; Mons. Giuseppe Malusardi, sottosegretario della Sacra Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari; Mons. Camillo Grano, minutante della Segreteria di Stato di Sua Santità; Mons. Pietro Bor a o : e"^."^ officiale defia" Segreteria "di I jsta'to di Sua Santità; Mons. Giù- j o seppe Misurata, Consigliere deUa | . Nunziatura apostolica presso la|Real Corte d'Italia; il marchese Don Patrizio Naro di Montoro, vessillifero ereditario di Santa Ro-, mana Chiesa: il conte Camillo ; Pietro Marchi, esente di servizio I della Guardia Nobile Pontificia; il colonnello Giorgio De Sury d'Asparont, comandante della Guardia Svizzera Pontificia; il conte Giorgio Salimei, esente aiutante maggiore della Guardia Nobile Pontificia; Mons. . Luigi Capoto-,n e e, o ; o - sti, sottosegretario alla Congregazione delle cerimonie; Mons. Enrico Dante, maestro delle cerimonie pontificie; Mons. Ermanno Bonazzi, maestro delle cerimonie pontificie; Mons io Marchioni. segretario e- ; Nunziatura Apostolica presso la a'ÒTvivA !al,aìù Reai corte d'Italia: il conte An-,i.jtonio Cagiano De Azevedi _canie:Im-, =-• - mntPl to di spada e cappa di numero di 1a Santità; il cavaliere di g>;an|nil a n teti pe t Sua groce Enrico Pietro Galeazzi. ca meriere segreto di soprannumero di cappa e spada di Sua Santità; il conte Francesco Cantuti-Castelvetri, colonnello comandante della Guardia Palatina; Don Renzo di Napoli-Rampolla, Principe di ai «apou-nampo»», Resuttana addetto aiutante alla Guardia Nobile Pontificia, ST- uff. Paolo Croci, cameriere d'olio- a-1?éàì spada e cappa di numero di a ; Sua Santità: il Principe Don Fran- Guardia Nobile di K.jcesco^a^ cameriere d'onore in so- spada ai di gran di cappa e- o- medo o. eQuindi, fra breve. roi' , n- nraSnùmero ro jgua Santità: il cavaliere a- croce Augusto Milani, decano del eilcollegio degli Avvocati del Sacro dijConcistoro; Mons. Riccardi Ma- luStiOT - ^^.a G.'Uca$Z0 Riz£i, medico n-^,S,,rt ta bua bantua. m _ , • j ■ n 111 j SoleRPB COnS3Cf3ZIOne del Pattisaranno notiinomi dei componenti la Missione Reale che si recherà a ricevere ilcorteo pontificio in piazza San Pie- tro,e quelli dei dignitari della Rea-le'Coriee dello Stato italiano, chefaranno ala al passaggio del cor- teo papale Si vedrà che da ambo le partisi è concordi nell'intendimento didare all'evento il valore di un de finitivo successo sulla Pax Roma na, sulla conseguita unità spiri- tuale di tutti gli Italiani. E' in questo senso che, come già rilevammo, l'incontro di giovedi prossimo si annuncia come la so lennc consacrazione dei Patti Le tei-anensi. Pio XI aveva già vo luto che, nella ricorrenza del De cennale, gli storici Patti fossero celebrati come una tappa luminosa nclla Stona della Chiesa. Sco,m Parso il grande Pontefice proprio al.la vigilia della celebrazione Pl° ,XTI raccog1'e l'aspirazione de! predecessore e la realizza con un atto che associa nell altissimo n conoscimento 1 alta, parte traentR recandosi al a Regg |uo seZu\[°; ,a rendere b0^'an' c "alia\ TV Q. . , ^.el Pala7;™ che Pl°.I5f al?ban !l°^H"elnlfJLPer chiuc,-ersi vo" Ontario prigione con, col visita ai lontario prigione entro le mura vaticane e negli anatemi, sale il successore dallo stesso nome a significare la definitiva riconciliazione con la Monarchia Sabauda che la virtu ProPria e la volontà degli Italiani chiamarono a presiedere ai destini della Nazione unificata. qi =, ,lptt_ rhp M rn,.rpn nanai„ ragiunt0%Ch|u\Vinat traverà schierati i dignitari della Corte e ]e u r»hie deUo stato In_ fatu u *ercorso che n PontefiCe dovi.a ' ìre dap.H injrressi dei ingressi della Reggia fino alla"Sala del Trono non è breve, perchè il Palazzo del Quirinale è assai vasto anche se, con la sua facciata a spigolo, dà l'impressione di un edificio di proporzioni non eccezionali. Dopo avere salito il grande scalone d'onore, che al primo piano si adorna dell'affresco di Melozzo da Forlì rappresentante «Gesù che ascende ->, qui trasportato per ordine di Clemente XII dall'abside della Chiesa dei Santi Apostoli in Ro- passa all'anticamera dell'apparta-niento di rappresentanza, adorno di arazzi fiamminghi e d un fre-gio di Antonio Caracei; poi si rag- Giunge la prima Sala degli Stuc-ma, Pio XII sarà ricevuto dal Re Imperatore e dalla Regina Imperatrice e, con le Loro Maestà, lungo il finestrone che dà sul giardino, addobbato con un arazzo fiammingo del XVII secolo, passerà nella Sala dei Corazzieri. Questa sala, già chiamata «Sala Regia» fu costruita da Carlo Maderno ed affrescata da Agostino Tassi. In una parete sono raffigurati persiani, arabi e giapponesi che si affacciano a vedere un corteo; altrove spicca l'immagine della Beata Lucia Sotelo da Fabriani fra gir ambasciatori giapponesi ricevuti nel 1615 da Paolo V; nelle pareti minori il Lanfranco dipinse le quattro virtù cardinali. Anche il soffitto è del Maderno, ed il pavimento a marmi colorati ne riprende il motivo. La sala si abbellisce di sculture pregevoli di Taddeo Landini, del Eerthelot e di Pietro Bernini, nonché di un fregio del pittore Lodi, del '70, raffigurante le città d'Italia (in più di una sala della Reggia i segni dell'epoca papale si mescolano ai segni della dominazione sabauda ed anche della breve dominazione napoleonica); notevoli gli arazzi fiamminghi, fra cui i sei più grandi, del Secolo XVII. Le sale del Dalla sala dei Corrazzieri l chi, la quale reca nel soffitto lo, stemma di_Pio IX che ^ricostruije abbellì. Anche qui, insieme a fre gi attribuiti a Pasquale Cati, fi: «Urano arazzi de la fabbrica di Brusselle, del Secolo XVI con rap presentazione di scene mitologiche e bellissimi vasi fra cui uno cinese del XVII Secolo. Altri vasi cinesi dello stesso Secolo figurano nella successiva sala, la secon j da Sala degli Stucchi, ed accoglie I tribuito a Giulio Romano j letta reca alle pareti vedute dei | palazzi reali d Raglia |sostituito le antiche pitture e , ; costituivano la Sala degli Ambao I sciatone una unica gallena^epje e -,^ , un arazzo il più bello della serie: « Amore e Psiche » con l'episodio dei pretendenti che, sgomenti dalla romana bellezza di Psiche, non osano chiederla in sposa. La teoria delle sale continua con la prima e la seconda Sala Verde, dove si ammirano gli altri arazzi della collezione -Amore e Psiche>-e i superbi vasi che Benedetto XIV e Clemente Vili raccolsero nellaGalleria delle porcellane. Qui è la volta della sala dove gli stemmi papali del soffitto, a stucco, sono stati sostituiti, dopo il '70, dagli stemmi sabaudi, e della Saletta. diSan Giovanni che prende il nomeda un quadro su tavola, raffigu-rante San Giovanni Battista ed at- La sa- che hannoLe due sale che seguono sono, infine, la Sala Gialla e la Sala del Trono che prima di Napoleone Icisamente la galleria delle Porcellane. Ripristinato il potere temporale, i Papi rispettarono la tripartizione imperiale; e della Sala Gialla fecero la Sala del Concistoro segreto, limitandosi ad asportare le decorazioni francesi. Allea mento del Grimaldi, un passaggio del Mar Rosso del fiammingo Meer ed altre pitture meno notevoli: il pavimento è di marmo giallo: due ! arazzi francesi della manifattura aì Gobelin del Secolo XVIII ìnqua-bianco con pannelli verde antico-, elemento della suDerstite de-:I§0\!^iol^frlànCese; ta alto un ri-Pl»ilul' ^*™> ciucio u« i 1 sSli Quattro v^i cinesi ' n|a n"corteo concluderà il o ; o i il suo cnm i rp..„ì„ „J,Imino nella Sala del Trono, cheali epoca papale era la Saa delleUdienze. A destra ed a smisti a dichi entra vaste pitture murali del Canini, del Courtois detto il Borgognone, dei fratelli Scor, del Baldi rievocano episodi biblici. Ma la sa-a accogli/anche un affresco di - «Salvato? Rns-i il solo che abbia - ! Salvatoi Kosa. a solo cne dDDiai I ™# ^Teone^c^e'co-- no. aPP1^^ i Sue la. lUgiaua cai veuo ni cdpia- i ! bianco n tiva struttura le fasce di marmole cornici di rosso antico e le strisce in cipollino; il soffitto è affrescalo dal pittore salentino Minardi. Due grandi ritratti di Vittorie Emanuele II e di Umberto Iun ricco orologio di metallo dora l o - t° «™ *«* candellieri. il tutto dio proprietà di Massimiliano Impera- tore del Messico, acquistato dal!a p.... italiano tipi srl infint.1 vorte italiana nei ió, eo mimei|§^8^ ijmontato dalla coronai il trono, chee ì sembl.a abbla appartenuto allal;corte di Parma; ecco la sala dove - • si svo]gerà il ricevimento, -1 e! oma0,|ja_i0 nnrflna liollo p-rf- OllIdgllalHB UUIUIIa Ucllc UUIU ii Nel ritorno, il Pontefice col suoi; seguito seguirà lo stesso itinerario, in senso inverso. Abbiamo cosi da; to una sommaria descrizione del- l'ambiente fastoso dove si svolgerà I l'evento per cui il cuore di ognà [italiano e di ogni cattolico vibrai'di esultanza. Attraverso i secoli i Papi e i Sovrani l'hano modellato, arricchendolo ed abbellendolo. Ai protagonisti faranno corona, quadro smagliante di uniformi, di decorazioni, di diademi, di mantelli ricamati, di veli trapunti, le due Corti, con tutto il colore, lo splendore, lo sfarzo che secoli di vita rigogliosa, l'esercizio dell'alto comando spirituale e morale vi hanno accumulato. Dignità supreme, di cui il peso di formidabili responsabilità si accoppia alla luminosità delle più alte distinzioni e dei massimi onori; nomi che risuonarono a gloria nella storia d'Italia e che racchiudono nelle loro sillabe il ricordo di magnanime gesta e di nobili imprese; ed, infine, tutti coloro che, agli ordini del Re Imperatore, reggono le sorti dell'Impero d'Italia e quelli che agli ordini del Papa reggono i destini della Chiesa Cattolica. In un'ora così grave per l'umanità, rincontro sembrerà annunciare ai popoli, che, a difesa della civiltà di Roma, sono ancora in piedi, sani e saldi, potenti forzespirituali e materiali concorrenti in diverso campo e con diversi mezzi allo stesso scopo. Abbiamo già rilevato con quale fervido ritmo proceda l'elaborazione del cerimoniale della visita. Ma dobbiamo aggiungere che assai vasta è la mobilitazione di persone, istituti, enti cui l'annuncio ha dato l'avvio. Sono anche in moto li Ministero degli Esteri, l'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, la Nunziatura d'Italia presso il Quirinale, le autorità militari per il servizio d'onore, le autorità di polizia per il vasto movimento di folla cui darà luogo l'avvenimento. I cordoni di truppe saranno stesi dall'ex piazza Rusticucci alla Reggia. Le fanfare, all'approssimarsi del corteo, intoneranno l'inno pontificio. Le bandiere italiane e pontificie addobberanno gli edifici. In Piazza San Pietro, dietro i soldati, si estenderà il clero. Preti, frati, suore, seminaristi, allievi ed allieve dei collegi e degli istituti di istruzione tenuti da religiosi. Oltre, lungo il percorso, si agglomererà la folla. Dei romani è nota la devozione alla Monarchia Sabauda, è noto l'attaccamento al Governo Fascista, son noti infine il sentimento religioso e la filiale venerazione per il Papa: non è difficile, dunque, immaginare qual parte il popolo romano prenderà all'evento che esalta, nella loro visibile armonia di propositi, di sensi e di azione, la Monarchia, il Papato, ed infine il Fascismo, che i due primi riconciliò dopo aver rinnovato lo spirito degl'Italiani.