Roma - Rio de Janeiro

Roma - Rio de Janeiro Roma - Rio de Janeiro II comandante Bruno Mussolini illustra l'organiz= zazione del servizio aereo transatlantico italiano Roma, 15 dicembre Le Vie dell'Aria pubblicano una intervista con il comandante Bruno Mussolini sulla organizzazione dei servizio aereo transatlantico italiano. qnpqsL'intervistato ha riferito sulle ]s}difficoltà incontrate per l'organiz- |dzazione delle basi della linea di cui rè imminente l'inaugurazione che gcollegherà l'Italia al Brasile. Particolarmente arduo fu il compito di apprestare una base all'isola dpi Sale. « Qualunque lavoro, al suo inizio — ha detto Bruno Mussolini — non è agevole a compiersi, ma diventa penoso quando tutto fa difetto; all'isola del Sale mancavano persino le possibilità di approdo, mancavano i mezzi di trasbordo, in una parola mancava tutto. Cosi dovemmo cominciare a varare dalla nave stessa che trasportava i primi uomini e i primi materiali per la base, le maone! Ma volevamo fare dell'isola del Sale una base, e l'abbiamo fatta. Dapprima costruimmo delle semplici baracchette per ricoverare gli uomini. Poi portammo tutto il necessario per un buon inizio: centrale elettrica, carri officina, baracche grandi, macchine, utensili, suppellettili, viveri, acqua, stazione radio, aviorimesse... un mondo addirittura! Ora la base c'è. Un campo perfettamento livellato di duemila metri per milleottocento, senza una buca, senza un sasso. Ce n'è voluto a spianarlo! ». Per quanto riguarda la scelta degli apparecchi, il comandante Mussolini ha osservato che la formula tipicamente italiana del trimotore è quella che assicura con certezza la permanenza in volo con motore fermo anche per un lunghissimo percorso. La sicurezza di restare in aria, innanzi tutto, anche se caricati, come sono gli apparecchi che debbono, di un solo tratto, scavalcare tremila chilometri e con un carico pagante a bordo. Questo per i trimotori. Per il fatto dei terrestri, poi, non credo di fare una scoperta affermando che, sull'Oceano, la sicurezza che offre un idro non grandissimo, in servizio regolare di linea, che deve affrontare la traversata anche con mare cattivo, non è superiore a quella offerta da un terrestre. I nostri apparecchi possono galleggiare a lungo, quanto lo potrebbe un idro del medesimo tonnellaggio. Perciò io credo che, fino a quando la linea non richiederà per il suo sfruttamento e per il trasporto dei pas apparecchi di slttllrhlsrcvhcdfmodmlenzrnpllseggeri, appareccm di maggior mole e di peso superiore alle cinj 11 ■ i 1111111111 ii 111111 ■ 11111111 > 1111111111111111 ■ 111 ■ 11 ■ 111 quanta tonnellate, ragioni aerodinamiche indiscutibili faranno sempre preferire un terrestre, con il quale si rammina di più e si consuma di meno >. L'intervistato ha, quindi, illu-, s}rMo «a perfetta organizzazione del servlZ1 meteorologici lungo la | rotta; p0' ha ParIato delle acco-( gllenze che lannunzio del!a P">s-jsima linea ha trovato all'estero. I«Il particolare momento che l'Europa attraversa, ha certo con-itribuito ad acuire l'interesse dintutti gli Stati posti sulla nostra ' linea, che manterrà l'unica rego- j lare comunicazione aerea fra l'Eu- ropa e l'America del Sud. Ma essai ha un particolare, intrinseco va- i lore perchè allaccerà direttamente sia i paesi iberici con quelli ame-ricani di pari lingua, sìa l'Italia Icon le sue numerose colonie vi- !venti nel Sud America, le quali jhanno accolto la nostra iniziativa con vero entusiasmo. La simpatia degli Stati interessati si è manifestata in mille modi, e particolarmente con la premura con la quale ogni difficoltà fu rimossa e ogni divergenza appianata. Durante la mia recente ispezione ai lavori lungo la linea, ebbi l'alto onore di essere ricevuto a Lisbona dal generale Carmona e da S. E. Salazar, i quali ebbero entrambi parole di vivissima simpatia per il nostro Paese e per la nostra impresa. Anche durante il lavoro per la sistemazione della base all'isola del Sale, le autorità portoghesi ci hanno sostenuto con vero spirito di collaborazione fattiva ». Bruno Mussolini ha poi annunziato che la linea avrà una corsa settimanale nei due sensi. Come già è noto, le tappe sono: Roma, Siviglia, Lisbona, Villa Cisneros, isola del Sale, Pernambuco, Rio de Janeiro. La linea è per ora esclusivamente postale, ma in un non lontano avvenire potrà anche diventare per passeggeri. La linea è divisa in tre tronchi; il primo, impropriamente chiamato europeo, è gestito da tre apparecchi, e va da Roma all'isola del Sale: sarebbe, quindi, più propriamente un tronco europeo-africano semiatlantico, se si considera che la traversata dalla costa africana all'isola del Sale comprende ben mille chilometri di mare aperto. Poi vi è il tratto prettamente atlantico, servito da quattro apparecchi; e infine il tratto americano, con tre apparecchi per ora, ma che saranno quattro quando la linea giungerà sino a Buenos Aires. 11111 ■ i > 1111 1111111111111111111 ■ 1111111111 ■ 11 ■ 111111111 ■ 1111 ■

Persone citate: Bruno Mussolini, Carmona, Mussolini, Salazar