La battaglia al largo di Montevideo

La battaglia al largo di Montevideo GUERRA SUMm MARE IST EUROPA. E IN AMERICA La battaglia al largo di Montevideo la corazzata tedesca "Von Spee„ attacca un convoglio britannico affondando 2 piroscafi mercantili ma è affron* tata da 3 navi da guerra inglesi e costretta, dopo aver loro inflitto dure perdite, a rifugiarsi nel porto uruguayano * Le probabilità di un altro scontro * Un caccia inglese naufragato in seguito a collisione nel mare del Nord ~ Altre unita affondate per mine e siluri - Violenta battaglia aerea su Heligoland LA PRIMA CRONACA Londra, 14 dicembre. Per quanto siano ormai passati quasi due giorni dal momento in cui al largo di Montevideo è stata ingaggiata la battaglia navale fra l'Admiral Graf Spee e gli incrociatori britannici Exeter, Achillea ed Alax, questi tre ultimi di tipo leggero, è tuttora difficile fare una cronaca completa del combattimento il quale passerà alla storia navale sotto il nome di battaglia del Piata. Due alternative E appunto perchè la cronaca non offre altro che dei frammenti dell'azione navale conviene mettere all'inizio, anziché alla fine delle reazioni londinesi, la conclusione alla quale si giunge dopo aver esaminato i risultati della baltaglia. E la conclusione è questa: dal punto di vista tattico i risultati possono considerarsi dubbi; dal punto di vista strategico i risultati indicano una vittoria della Marina britannica giacché questa è riuscita a immobilizzare una delle unità « corsare » dell'avversarlo; e la vittoria è tanto più notevole in quanto sono conosciute le eccezionali qualità costruttive delle navi tipo Deutschland, navi che accoppiano all'altissima velocità un armamento eccezionalmente potente e una corazza dura che ha costituito una delle più grosse sorprese dell'ingegneria navale di tutti i tempi. Le ultime notizie date dall'Ammiragliato contengono un particolare importante: cioè che oltre alZ'Aiax e a//'Achilles si fiorano orinai di fronte a Montevideo adeguati rinforzi capaci di bloccare l'unità tedesca. Il comandante della quale ha ora di fronte a sé due alternative: o accettare l'internamento che le autorità uruguayane saranno costrette a Imporre alla scadenza del'termine concesso dal diritto del mare, o riprendere la via del mare. La prima strada è in contrasto con le tradizioni della flotta da guerra tedesca; la seconda presenta difficoltà tremende. Infatti, il comunicato dell'Ammiragliato non lascia dubbi sul fatto che dietro i levrieri del tipo Ajax od Exeter sono accorsi sul posto, o stanno per accorrervi, i mastini dai cannoni grossi quanto quelli dello Spee, se non ancora più grossi. Le navi britanniche impegnate nello scontro di ieri avevano ar- sstigliene il cui calibro massimo era di sei pollici (flrca 150 millimetri) e una gittata limitala; la « coraz zata tascabile » ha l'armamento principale composto di sei pezzi da undici pollici (circa 280 millimetri) capaci di lanciare le loro granate su un bersaglio distante oltre 10 mila metri. Questi, i dati ai quali vanno aggiunti, ai fini di una valutazione il più possibile esatta, quelli sulla velocità, la quale segnava un vantaggio di quattro o cinque miglia in favore |delle unità leggere britanniche. Gli altri dati, quelli cioè concernenti le condizioni atmosferiche, la, visibilità, eccetera, sono tuttora mancanti: questa mancanza è tan-to più grave in quanto la batta-glia si è iniziata all'alba. E' chiaro, infatti, che quella delle parti che era contro sole aveva un vantaggio decisivo in confronto dell'altra. Bisogna però tener presente un altro elemento della battaglia, l'unico che di preciso si sia avuto da fonte ufficiale britannica: che cioè essa è stata di continuo movimento. E' probabile, perciò, che le quattro unità impegnate abbiano manovrato continuamente in modo da avere il profilo dell'avversario disegnato chiaramente sull'orizzonte contrario al sole nascente. I risultati, quali si possono mi-]stirare dal fatto clic la « corazza-[ta tascabile» tedesca ha dovuto \ ritirarsi in porto, dal punto di vista tattico portano alla conclusione che, come avevamo detto prima, sono dubbi e non consentono di sentenziare la vittoria dell'una o dell'altra parte. E' vero che le navi inglesi erano tre e quella tedesca una; ma è anche vero che questa ha un armamento di gran lunga più potente, e sembra strano che quegli stessi cannoni del Graf Spee, gemelli di quelli del Deutschland, i quali alla tersa bordata misero fuoco al Rawalpindi, non siano riusciti a produrre un danno fatale ad alcuna dellt tre unità britanniche. Motori e cannoni D'altra parte va tenuto conto che queste avevano una velocità superiore di una decina di nodi a .. * .... • . quella dell'incrociatore ausiliario ■ sopra ricordato e che presentava- j no un bersaglio molto minore. 11 cannoni delle tre navi britanniche'hanno una gittata corrispondente, grosso modo, a due tersi di quella del cannoni del Graf Spee: quin-. di, per colpire hanno dovuto en-1 trare in piena zona di tiro del nemico e portarsi non solfato a portata dei sei pezzi da 280, ma anche delle artiglierie secondarie, Circa il terzo elemento della tattica navale, dopo la potenza di fuoco e la velocità, cioè la coraz za dura, va osservato che il tiro'degli inglesi deve essere stato di jeccellente qualità perchè è riusci- to a centrare parecchie volte l'u-\nitò nemica: se questa non è ai¬ fondata è stato proprio per virtù dello spessore delle sue corazze a protezione dei ponli e delle fiancate; infatti, i telegrammi da Montevideo parlano di colpi multipli che hanno raggiunto la nave poco sopra la linea di galleggia-mento; di colpi che hanno aspor- tato uno degli idrovolanti; di co/-pi giunti sul ponte; uarluno dellostesso comandante dello Spee /e- rito a un marno dallo scoppio di una granata. Secondo testimonistnta colpita almeno da tredici granate.Dal punto di vista strategico abbiamo già detto che la battaglia del Piata appare come una | oculari, la nave tedesca < ì netta vittoria inglese, giacché lo', carriera- della nave corsara seni- bra stia per essere chiusa, a me-no che ì suoi uomini non sianocapaci di ripetere le gesta com-piute dai loro padri venticinqueannt or sono, allorché il Goeben eIl Breslau la fecero sotto il nasoalle squadre britanniche che liattendevano al varco e dopo unaepica corsa sul mare riuscirono adarrivare nelle acque amiche del-la Turchia. II- ianiaiivn <1'avo ci Atto V Un leniamo a evasione f Non si sa ancora con precisione assoluta quali siano i danni patiti dalla € corazzata tascabile »; a sentire l giornali inglesi sarebbero gravi, molto gravi; ma il co mando dell'unità tedesca ha proi- bito l'accesso a bordo di qualsiasi visitatore e l'entità della minorazione d'efficenza subita dallo Spee è ancora un mistero ed è probabile che mistero resti per qualche tempo. Può anche darsi che all'Ammiragliato tedesco conven- ga lasciar credere o far credere,'! che i danni siano gravissimi, più \dgravi di quelli che in effetto sono giacché in tal modo un estremo tentativo di uscita potrebbe giungere come una relativa sorpresa alle unità britanniche che fanno la guardia fuori delle acque territoriali uruguayane. L'Ammiragliato stasera ha di ramato un altro comnn quale, a parte qualche ragguaglio circa il lungo e paziente lavoro di ricerca della nave corsara e a parte l'indicazione che ancora noni . t • i j-. { st hanno notizie circa le perdite subire dagli equipaggi delle tre qUsato nèl'1 «avi britanniche, promette imi'successivo bollettino nel quale si daranno particolari, dello svolqi-'" ' mento della battaglia. . In Parlamento; lord Chatfield.\1 Ministro per la coordinazione del-\ladifesa, ha detto ai Pari di non'aver dubtfio che 11 Graf Spee ri prenderà il mare presto... aggiungendo un significativo « ma non per lungo tempo ». dopo che alcune agenzie ameri- 'cane avevano riferito che la Le j gazione tedesca a Montevideo avrebbe affermato che le perdite \subite dall'equipaggio dello Spee erano dovute all'azione di proiettili a gas asfissianti, l'Ammiragliato britannico ha diramato un comunicato nel quale è detto che i proiettili a gas non sono mai stati ordinati per la Marina brisono mai tannica nè da questa \ stati impiegati, i Leo Rea j ^ ] » Il x.J-_ -. \\ COITI 11010310 iGQBSCO ! _ .. ... Berlino, 14 dicembre. } Stasera il Gran Quartiere Gene- 'ale dell'esercito comunica ral Graf Spee *, uno degli incro- datori che fin dallo scoppio delle ostilità operano nell'Atlantico, ha 'incontrato un convoglio di navi \mercantlli ed ha affondato i piro'scafi inglesi Tairoa di T98S ton', nettate e il Streonshall di S895 ton'nellate. Accesosi un combattimen- Da aggiungere che stamane,\L'incrociatore corazzato Admi-\to con l'incrociatore pesante ln-ìf/lese Exeter e con gli incrociatoti\leggeri Ajax e Achilles, /'Admiral]Graf Spee ?neZfera fuori combat-'.timento /'Exeter e lo obbligava a [ritirarsi. Uno degli incrociatori leg- 1 Sfri riportava anche gravi danni. iZ, Admiral Spee e stato anche col- P'f° 9d attualmente si trova nel porto di Montevideo. a € L'Ammiragliato britannico co- '! mimica la perdita del cacclatorpe \dlniere Duchess avvenuta nelle oc- i . {dimostrato que territoriali britanniche. « Nei giorni scorsi si sono svolte operazioni nel Mare del Nordsettentrionale. Durante il viaggio di ritorno delle unità navali si è verificata un'esplosione subacqueaed un incrociatore leggero ha ri-'por'n'° P'cro'e avarie. L'incrociatore si trova ora nel suo porto ». « La Germania — scrive la Bo- ersen Zeitung — è fiera della sua Marina che ha ancora una volta di saper battere l'av- versano in acque finora ritenute i* .f cl"sivo d°m}?io. della **Wi ». Tutti t giornali sot- 'tohnel"no c,'e la. nal'e tedesca è rt-'parata a Montevideo unicamente.\per rif0™r* <*< ed -\mano che '« Provviste di bordon'sono rtmnste intossicate dot gasn - o e e n e i i . O - - e a i - venefici contenuti nelle granate inglesi. Da Montevideo il D. N. B. segnala che Z'Admiral Graf Spee ,\non mostra alcuna traccia delcombattimento di ieri. Lo scafo, il ponte di comando e le torrette delle artiglierie sono intatte, e numerosa folla che fa ressa sul molo ha potuto persuadersi così che le notizie britanniche secondo cui la nave tedesca avrebbe riportato gravi danni sono false. Nella rada di Montevideo e precisamente entro i limiti delle acque territoriali uruguayane si scorgono le sagome dei due incrociatori inglesi. Stando alle notizie diramate dalle agenzie e dalla radio, il combattimento avrebbe avuto un risultato del tutto favorevole a/7'Admiral Graf Spee, il quale, dopo aver af fondato due grossi vapori inglesimercantili, nel corso della batta-glia danneggiò seriamente il più-Ìpotente degli incrociatori nemici —/'Exeter — obbligandolo a rompe-re il contatto ed a fuggire versoil Nord. Notizie radio provenienti da Montevideo riferiscono che il Graf Spee sta preparandosi a partireimmediatamente. Le riparazionvengono eseguite con febbrile ce--\\eriià. Si ritiene che la nave pro-i\bàbilmente dovrà accettare batta-ljcj„g„e incrociatori britan--"n|-c|- c;le j„ stantio bloccando allaa\\ìn\}QCcatura del Rio de la Piata-, L'informazione aggiunge chei. [ j.Exeter,, Z'Achilles e Z'Ajax saran-- rinforzate con altre due unitàel - britanniche richiamate radiatelegraficamente da altri punti dell'Atlantlco. I < 111 I I i ( 11 » 1 f 111M11 ; • 111 • 111 < 11 » * 11111 50 100 200 400. La zona in cui si è svolta la battaglia. e La corazzata « Graf Spee » In navigazione. L'incrociatore « Orlon » del tipo k Leander », unità gemella dello « Alax » • dello « Achillea».