Attacco del Comintern al Governo romeno di Italo Zingarelli

Attacco del Comintern al Governo romeno Attacco del Comintern al Governo romeno Accuse di complicità coi francoinglesi e minacce per la Bessarabia Mósca, 6 dicembre. L'organo del Comintern pubblica oggi un aspro attacco contro lo attuale Governo romeno e contro l'« Intelligence Service » britannico che rende responsabile dell'assassinio di Calinescu il quale, secondo il Comintern, era fautore di una stretta neutarlità della Romania. Il Governo romeno viene accusato di essere al servizio della finanza anglo-franco-americana la quale sovvenziona l'armamento della Romania e la costruzione di una base navale a Costanza. La Romania viene inoltre attaccata per le persecuzioni di cui sono vittime le minoranze austriache e ungheresi nella Bucovina e nella Transilvania, le minoranze bulgare nella Dobrugia e i russi della Bessarabia. Le condizioni della Bessarabia, dichiara l'organo del Comintern, sono particolarmente insopportabili ed è possibile che l'Unione Sovietica rivendichi il diritto di soccorrere i fratelli oppressi. L'organo del Comintern conclude la sua nota facendo appello ai comunisti romeni perchè costituiscano un fronte unico contro i bellicisti romeni che, spinti dagli imperialisti anglo-francesi e con l'appoggio dei socialdemocratici, incitano la Romania ad opprimere le minoranze e ad opporsi alla politica degli altri paesi balcanici. Accoglienza glaciale a Budapest al rappresentante sovietico Budapest, 6 dicembre. In una atmosfera, la più anti russa che si possa immaginare, il nuovo rappresentante diplomatico di Mosca, Sciaranoff (che come incaricato d'Affari è stato l'ultimo rappresentante a Varsavia della Russia sovietica) varcherà domani la soglia della Residenza per consegnare al Reggente Horthy le sue credenziali. Nessuno ha preso nota del suo arrivo avvenuto già da qualche giorno e nessuno ha riferito della prima breve visita da lui già fatta al ministro degli Esteri conte Csaky. Il discreto silenzio adottato intorno alla sua persona ha forse valso ad evitare che le manifestazioni prò - Finlandia, progettate dalla studentesca, si arricchissero del sapore di manifestazioni antirusse. Il predecessore del signor Sciaranoff, Beksadian, aveva lasciato a Budapest il ricordo di un uomo che interrompeva la monotonia di una esistenza piuttosto ritirata dedicandosi molto alla caccia: e forse, per aver cacciato troppo, occupazione questa che ai bolscevichi può apparire borghese, tempo fa fu richiamato e di lui non si è saputo più nulla. Solo si è detto che sia andato a finire in carcere. Oggi questa stampa dedica gli editoriali al Reggente, che festeggia l'onomastico, ma non lascia passare inosservato il fatto che " non avendo trovato nè conferma nè credito le voci secondo cui la Ungheria dovrebbe diventare territorio di avanzata tedesca, adesso si insinua avrp la Germania offerto all'Ungheria la Transilva- nia come premio della partecipa-zione alla campagna contro la Romania. Lasciando alla stampa tedesca il compito di dare la risposta adeguata a tale accusa, per quanto riguarda l'Ungheria il Pester Lloyd consiglia ai cultori della politica internazionale di andarsi a cercare un altro campo di azione. La parola dell'Ungheria vale oro, ed alle parole pronunciate dagli uomini di Stato responsabili ungheresi, le azioniI hanno sempre pienamente corri-. sposto. Domenica scorsa il Presi- dente del Consiglio ha ripetuto : che l'Ungheria non si presta ad i avventure politiche. Se poi dietro\al tentativo di far apparire la Ro- ; mania come futura vittima di un!perfido attacco, si nascondesse lai intenzione di rendere un servigio ! ai romeni, allora, osserva l'organo ufficioso, è bene far notare ai prò-! palatori di notizie che queste fia- j be sono atte a nuocere proprio alla stessa Romania, potendo qualcuno dedurre dalla circostanza che sono i corrispondenti da Bucarest di giornali dell'Europa occidentale a lanciarle, e che la fonte sia il Governo romeno. Per ragioni valutarie e di politica estera, l'Ungheria intende razionare gli approvvigionamenti I dei viveri senza tuttavia ricorrere ìalle tessere. A quanto pare sì\pensa di proibire il consumo della; carne due volte la settimana, non- j chè la macellazione del bestiame | ■■'-■giovane e introdurre un tipo unico di parie popolare. Queste e altre misure dovrebbero entrare in vigore a gennaio. Italo Zingarelli

Persone citate: Csaky, Horthy