L'ascesa economica della Libia nella documentata relazione al Duce di S.E.Teruzzi

L'ascesa economica della Libia nella documentata relazione al Duce di S.E.Teruzzi L'ascesa economica della Libia nella documentata relazione al Duce di S.E.Teruzzi I progressi della colonizzazione demografica e della produzione agricola - L'industria molitoria in pieno sviluppo: non più un sacco di farina dalla Madrepatria - Una nuova materia prima al posto dei prodotti importati dall'estero per la fabbricazione del vetro Roma, 28 novembre. Afi Itl R,Il Ministro per l'Africa Italiana ha presentato al Duce la seguente relazione: „, . , « Duce, dopo averVi riferito sulle attività in corso per l'avvaloramento economico dell'A.O.I., completo ora il quadro della nostra economia imperiale esponendovi i risultati ottenuti in Libia. « Anche in Libia si intende perseguire, secondo i Vostri ordini, una autarchia locale nei limiti del possibile, e un potenziamento di quei prodotti che possono contribuire all'autarchia della Madrepatria; l'uno e l'altro fine sono direttamente collegati col grandioso piano di colonizzazione di massa in attuazione ». Colonizzazione demografica Accennando alla colonizzazione demografica, la relazione dice poi: « Il primo esperimento, diretto dal camerata Razza, ebbe luogo nel 1933-34 e provocò la primissima emigrazione di oltre 200 famiglie sul Gebel Cirenaico. Il ciclo della immigrazione di massa, vera e propria, ebbe inizio nel marzo 1938-Xvl, e fu portato a termine in meno di otto mesi ». La relazione elenca poi la gigantesca opera di appoderamento dei comprensori con la creazione dei villaggi metropolitani. « Il 28 ottobre XVII, 1800 case coloniche erano pronte a ricevere jl primo scaglione di famiglie rurali. Il secondo ciclo di colonizzazione che rappresenta il proseguimento ed il completamento della precedente, ha portato alla creazione dei nuovi comprensori: « Micca », « Tazzoli », « Marconi », « Corradini », « Casr Garabulli », « Garibaldi », nella Libia Occidentale; « Mameli », « Sauro », « Filzi » , nella Libia orientale. Sono stati inoltre ampliati i comprensori già esistenti. Complessivamente sono stati approntati, 1470 poderi, impegnandovi una mano d'opera media di circa 5000 operai nazionali e 115.000 musulmani, con un totale di giornate lavorative di oltre 8.000.000. « Il 28 ottobre XVIII, altre 1470 case coloniche erano pronte a ricevere il secondo scaglione di famiglie rurali. « Per quanto riguarda le vecchie concessioni si e gercato di incrementarne la produzione con una serie di provvedimenti) di carattere eccezionale. Il risultato è stato buono, ed apprezzato dai concessionari. Le superfici irrigue, che nel 1936 erano pressoché abbandonate e ridotte a meno di 300 ettari effettivamente coltivati, nel 1938 erano già salite a 1100 ettari, nel 1939 a 1500 ettari. La produzione agricola « Complessivamente la produzione granaria della Libia, aggirantesi nel 1937 a circa 150.000 quintali, è salita nel 1938 a più di 352.000 quintali. Quest'anno, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, si aggira sui 250.000 quintali. La produzione della vigna e dell'ulivo hanno dato risultati che permettono di bene sperare in mi prossimo avvenire. La produzione vinicola di ettolitri 42.232, nell'anno 1937, è passata a ettolitri 60434 nel 1938, e ad ettolitri 80.000 nel 1939; e la produzione olearia ha dato nel 1937 quintali 25.653 di olio, e nel 1938 quintali 30.924. Molto migliorata è la situazione della agrumicoltura, e sono in corso esperimenti importanti per la coltura del cotone. « Un completo rassetto ha avuto in questi ultimi due anni l'attività forestale. Basterà accennare al riguardo che, nel biennio 1938'39, si è provveduto al rimboschimento di ettari 1.141,74. La colonizzazione musulmana A favore della popolazione musulmana il Governo Generale della Libia ha adottato un complesso di provvedimenti intesi: 1) a garantire alla popolazione musulmana un proficuo e razionale esercizio dell'attività pastorale, che rappresenta la base economica della loro esistenza. 2) a favorire il sorgere di una piccola proprietà coltivatrice musulmana. « Così si è provveduto a riservare esclusivamente ai musulmani la pastorizia transumante. Si è prov-dell'abbeverate eseguendo lavorìdi riattamento sto programma di miglioramentopozzi e cisterne"per'un importocomplessivo di 10 milioni e mez-zo di lire. L'incremento del patri-monio ovocaprino darà alle popolazioni musulmane un maggior benessere economico. « Provvedimenti sono stati adot- ia piccola proprietà agricola.'Nel-m .V . . . lo scorso anno sono stati cosi co stituiti, nel territorio di Apollo nia, due villaggi musulmani. Que-st'anno si è provveduto alla'co struzione di altri quattro villaggi agricoli musulmani. Due villaggi pastorali sorgeranno, poi, nei pressi della piana di Barce. Realizzazioni industriali « Industrie alimentari agricole e chimiche. Le industrie chimiche trasformano i prodotti dell'agricoltura, e sono costituite per lo più da distillerie, stabilimenti per estrazione di olii dalle sanse, raffinerie di olii vegetali. Gli stabilimenti, in numero di 75 nel 1926, sono saliti nel 1939 a 90. Il Governo si è particolarmente interessato dell'industria molitoria, prima quasi inesistente. Oggi l'industria molitoria può far fronte a quasi tutto il fabbisogno di farina della Libia, e nel- corso di esecuzione di due grandi molini; uno a Tripoli, detta capacità di mille quintali giornalieri; 1?™ prossimo, con l'impianto in ed uno a Bengasi, per 300 quintali al giorno. Non più. un sacco di farina verrà importato dal Regno. « Correlativamente all'industria molitoria, è stato dato particolare incremento ai pastifici, sicché il fabbisogno ' interno di pasta è già raggiunto per la Libia Occidentale, e lo sarà, entro il venturo anno per la Libia Orientale. « Con molta accuratezza è stato studiato il problema dell'impianto di oleifici che in Libia sono 61, fra industriali ed artigianali. Due grandi stabilimenti per estrazione di olio al tricloruro hanno assorbita tutta la produzione locale, e oltre ad aver fornito ai saponifici libici la materia prima necessaria, hanno esportato questo anno nel Regno seimila quintali di olio destinato alle industrie della Madrepatria. Le industrie di alcool a carattere artigianale ed industriale, hanno segnato un incremento di 784,9 ettanidri sulla produzione dello scorso anno, raggiungendo ettanidri 2.970,14. Si è cosi ottenuta una esuberanza di produzione in confronto alle esigenze locali. 1 Pesca ilrè1CpphiMitninNiMiiiniMiiMniiiiniMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiM« Nel campo della pesca del tonno, si è avuta nel 1937 una produzione di chilogrammi 942.100; nel 1938, chilogrammi 866.700; e nel 1939, di chilogrammi 916.120. La pesca delle spugne ha raggiunto nel 1939 i 98.433 chilogrammi e la esportazione di tali prodotti è pari alla produzione. Le esportazioni di pesca comune hanno raggiunto, nel 1939, quintali 10.001, per lire 7.123.715. Tra l'industrie varie, va segnalata, in- primo luogo, l'industria dell'estrazione dei sali potassici. La Società I.L.I., concessionaria del bacino di Marada, ha costruito i primi impianti e iniziata una campagna di prova terminata in questa estate con la produzione di 2100 tonnellate di sale potassico normale (40 50 % in K 20). In seguito a tali risultati, la società stessa si è impegnata a fornire un minimo di 25 tonnellate annue di sale potassico a partire dal 1940, nonostante che difficoltà di trasporto ancora incidano sullo sviluppo integrale.di tale industria. Importante per lo sviluppo assunto in questi ultimi anni, appare la raccolta e la produzione dell'alfa e dello sparto destinato alle cellulose. La nuova organizzazione « S.A.R.S.A. », a carattere parastatale,, è passata da un'esportazione pressoché nulla nel 1936, a quintali 2065 inviati in Italia, e quintali 29.624 inviati all'estero nel 1937; e a quintali 64.358 inviati in Italia e a quintali 9570 inviati all'estero nel 1938. Lana «Nella stagione 1938-39 sono stati manipolati 4530 chili di si- Eari e 436.710 chili di sigarette, e esportazioni, in questo periodo, hanno raggiunto i chilogrammi 27.950 di tabacco lavorato. « La produzione laniera del 1937 in Libia è stata di quintali 9850; nel 1938, ha raggiunto i quintali 10.800. Per il 1939, è in corso l'ammasso del prodotto. Tutta la produzione laniera libica Tiene esportata in Italia, salvo pochi quantitativi di cui si cura la lavorazione sul posto. « L'esportazione di pelli secche è stata, nel 1937, di quintali 10.781; nel 1938, di quintali 12.732. Come produzione media annua, può contarsi su numero 30.000 pelli bevine; 270 mila ovine; 200 mila caprine; 4 mila camelline. « La produzione ortofrutticola ha raggiunto nell'annata '38-'39 i iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMii risultati w-ddisfacenti che qui riassumo: quintali 13 mila di patate; 40 mila di legumi secchi; 16 mila di cipolle ed agli; 130 mila di verdura fresca; 18.900 di frutta fresca; 22 mila di agrumi. La produzione dei datteri per il 1938 è stata di quintali 92.500. « Il movimento turistico è andato in questi ultimi anni continuamente aumentando, avendo a ciò contribuito le grandi opere compiute dal Regime e la propaganda svolta dall'Ente Turistico Alberghiero. Basterà accennare che, nella stagione 1938-39, sono giunti in Libia un totale di 20.000 turisti in crociera e comitive, e 45.034 viaggiatori isolati, di cui 16.578 stranieri. + Risorse minerarie «La natura geologica dei terreni delle provìncie libiche non può a priori dare affidamento di ritrovamenti sensazionali. Finora sono stote effettuate sette perforazioni di ricognizioni, alla profondita variabile tra i 350 ed i 400 metri, ed è in corso un sondaggio, attualmente a profondità di metri 600, che dovrà raggiungere i 1500 metri. E' pure In corso di attuazione un programma di studio sistematico geo-metrografico preliminare del sottosuolo della regione marmarica. Sisono iniziate le ricognizioni per la identificazione ed il saggio di strati manganesiferi segnalati nella Libia occidentale. Sono state identificate stratificazioni di silice quarzosa da vetri e cristalli allo stato di quasi purezza, sì da rivaleggiare con le maggiori silici di provenienza estera impiegate attualmente dalle industrie vetrarie in Italia. Due concessioni di sfruttamento sono in atto. Opere pubbliche «Veramente imponente è il complesso delle opere pubbliche di questi due ultimi anni; ciò, sopratutto, per la grande mole del lavori richiesta dall'attuazione della colonizzazione demografica intensiva. « Per consentire facili e rapide comunicazioni con i villaggi agricoli sono state e vengono costruite numerose strade massicciate attraversanti i comprensori di colonizzazione, per lo sviluppo complessivo di 380 chilometri. A tali strade si raccordano numerosissime piste interpoderali. Di particolare importanza è la strada di accesso all'approdo di Ras el Hilal, costruita con le stesse caratteristiche della Litoranea libica e con un tratto svolgentesi in galleria, strada che costituisce la arteria di sbocco al mare, in gran parte delle zone appoderate del Gebel Cirenaico. Per lo sfruttamento dei giacimenti dei sali potassici di Marada e per facilitare il trasporto del minerale alla costa, da dove verrà imbarcato per l'Italia, è in costruzione un tronco di strada da Maaten Giofer a Ras Aali. Recentemente è stata ultimata la strada a fondo artificiale che, aitraversando la Gefara per 115 chilometri, unisce il porto di Zuara con il territorio del Gebel Mefusa, innestandosi alla rotabile di Nalut, nei pressi di Giosc. Sono stati costruiti vari altri tronchi stradali locali ed è stata migliorata ed aumentata la vastissima rede di piste a fondo naturale. « Fra gli acquedotti per il servizio della colonizzazione, ha importanza veramente notevole quello del Gebol Cirenaico, già in corso avanzato di costruzione, con uno sviluppo di ben 198 chilometri, oltre a varie reti di distribuzione, che-porterà le acque delle sorgenti di Ain Mara, presso Derna, con una portata di 5 mila metri cubi giornalieri, a tutte le zone di colonizzazione del Gebel sino ai più lontani villaggi di « Baracca » e « Filzi » a ponente di Barca. « Opere marittime particolari pure sono state rivolte al potenziamento dei porti esistenti ed alla creazione di nuovi approdi. Nel porto di Tripoli, è stato iniziato mo accelerato un vasto program-1 ma di escavazione, tanto che è ora possibile tici di ei fiancarsi alla banchina. E' pure in corso la costruzione di nuove ban zdgacddcfGdvd„; »v»r,=atipr, \di entrar™ nórto e d af- nel 1937 e viene condotto conirlt- [ potenzialità commerciale del porto. di ampliiame?to^?°n^i^,'' , un pontile di attracco in cemento /I armato di 160 metri è stato co¬ -,|struito a Ras Hilal; ed un altro - i l e, ^l pontile si è Iniziato a Ras El Aall i per l'imbarco dei sali potassici di Marada. Scuole « Oltre alle scuole comprese nei villaggi, altri ventotto editici scolastici sono sorti nei diversi coni ijprensori di colonizzazione, mentre! i, nuove scuole primarie e secondariei lcrt«rtcfofanT.Qvf^oT,.ìr\nlÌQRon.1 ¬ e el al : sono state aperte a Tripoli, a Beri-; gasi, a Derna. a Misurata; scuole | italo-arabe a Jefren. Tigrinna, Zavia, Tauorga e Augila. Sono stati completati gli ospe uali di Tripoli e Bengasi, ora do-(tati di modernissimi laboratori di'igiene e profilassi, e sono in corso|l lavori di ampliamento per quelli jdi Barce e Misurata. ['«Lo sviluppo edilizio dei mag-|gioii centri della Quarta Sponda i iè stato in questi ultimi anni ve- -|,amente notevole. Basterà accen-1e .nare che le imprese edili, in quat-,o tro anni, sono aum3ntate del venti|o per cento, con un aumento delleìo i maestranze nazionali impiegati .Idei trecento per cento. Nuovi ìm-[portanti edifici pubblici sono sor, ti, e, in relazione alle sempre ere- scenti necessità edilizie, sono stati -1 elaborati ed approvati i piani rea'golatori non solo dei principali a centri urbani, ma anche di molti - e-1 altrii centri minori, i- j„,*^™S^?S?»lf Jbi-nniT^, S»ll« o ^^^o^IZa^ ^ ri- „„« Qu^n^tlf iìS^^rfSIa ; ramente il loro dovere per ott°m perare ai Vostri ordini ».