Altre tre navi dopo il "Bolivar,, affondate da mine nel Mare del Nord di Leo Rea

Altre tre navi dopo il "Bolivar,, affondate da mine nel Mare del Nord Isa, morte in agguato Altre tre navi dopo il "Bolivar,, affondate da mine nel Mare del Nord : hìììth delia nfì^a dei terrìbili Ordigni di dÌStril7Ìnne\biuta delia posa dei temoni ordigni ai distruzioneUIl naufragio della nave "Grazia,, di bandiera ita= liana = Inglesi e tedeschi si palleggiano la responsa=* Londra, 20 novembre. |Sabato sera demmo l'eco della Erima affrettata notizia giunta a'ondra e diramata poi in forma di comunicato ufficiale- il piro- scafo di linea Simon Bolivar àp-partenente alla Compagnia reale di navigazione olandese stazzante! S309 tonnellate era coiato a pie- i co con rapidità fulminea nel Ma-ire del Nord. A bordo vi erano 225 passeggeri e un equipaggio di 150 uomini. 260 superstiti sono stati salvati e sbarcati in un porto della costa orientale inglese. Fra essi vi erano anche membri dell'equipaggio. Fra questi mancava il capitano. Egli era morto sul ponte di comando mentre padri e madri lottavano disperatamente ver salvare i loro fieli e mentre una seconda esnlosione faceva Iuna seconda esplosione faceva capovolgere in mare coloro che ! già, avev scialuppe ano trovato porto nelle I di salvataggio. KPietosissimo dramma Per colmo di drammaticità non appena alcuni scampati giungeva- no finalmente a terra, le sirene di I allarme antiaeree cominciavano ! a squillare. Donne e bambini daiianervi scossi venivano avviati ver- j so i rifugi più vicini. E' accertato ormai che questa 2nuova tragedia del mare è stata provocata da una mina alla deriva. Di dove mai proveniva quell'ordigno di guerra? Da quale nazione belligerante era stato esso predisposto? Che si sia staccato da uno sbarramento o che invece sia stato lanciato deliberatamente dcmdsnialla deriva? Queste domande pe-:tsano gravemente sull'opinione °pubblica del mondo e sulle Can-'scellerie dei governi, su tutti co- cloro che sperano di poter umaniz- tzare in qualche modo la condotta iidelle guerre. Noi non possiamo spronunziarcl: le propagande av- vversarle hanno già iniziato la loro mpolemica. Noi non possiamo fare i qaltro che raccogliere qualche cosa rdi ciò che abbiamo potuto attin- !dgere più direttamente, qualche ' vscena di cui siamo stati testimoni I coculari sUn albergo di Londra 6 stato ; «appositamente requisito nella stes- ; osa notte sulla domenica per dare dasilo ai superstiti dell'affondamen-1sto. Essi arrivarono bagnati, do- : Sienti, senza sapere quale sorte era:Ptoccata ai loro famigliari, ai com-'Cpagni di viaggio. Abbiamo inter- ' rogato qualcuno. Ci è stato dettomdi due suore che hanno pregato13tutto il tempo che sono rimaste in, muna barca di salvataggio. Alcuni nerano convinti che il piroscafo aaveva urtato contro due mine. Un1 ssignore inglese gettò la moglie e ril bambino in una barca di salva faggio ritrovandoli dopo fra i marosi. La maggior parte dei passeggeri erano diretti al Sud America. Un olandese, funzionario coloniale di Curaqao, ci ha detto che dal nibI ui ml'inizio del viaggio era talmente Msicuro che qualche accidente sa- rebbe accaduto che ha voluto te- nnere raccolti intorno a sè sua mo-1 glie e le sue tre figliuole durante isla traversata. E' riuscito a salvar- mle tutte e quattro. Quando si è ,udita la prima esplosione egli sta- j lva insieme con loro sul ponte su- :periore. Ci ha detto che continue rà il viaggio al più presto pos eibile. Chi ha posato la mina ? ; aj < I I Mentre sui tavoli redazionali si affollano ì bollettini ufficiali con le. liste dei superstiti del SimoniBohvar. e da Amsterdam giunge lnotizia della costernazione che ha colpito centinaia di famiglie, di amici, di cointeressati (le notizie; olandesi danno, per esempio, che è finita in fondo al mare una pregiata collezione d'arte, appartenente al ricco agricoltore tedesco Goeritz), si pubblica anche a Londra una dichiarazione tedesca, che escluderebbe la responsabilità di quella nazione belligerante nel presente naufragio. D'altra parte. 1 circoli navali ufficiali di Gran Bretagna escludono anch'essi nel modo più assoluto che possa trattarsi di una mina inglese. < E' fuori discussione », essi dicono. Le mine inglesi — ha aggiunto un portavoce — sono tutte provviste di un ordigno di sicura, che rende impossibile l'esplosione, qualora si distacchino da uno sbarramento. Nelle mine tedesche, invece, sempre secondo i competenti di Londra, tale dispositivo non esiste: cosi è dimostralo da quelle che sono venute ad arenarsi lungo le coste britanniche. L'affondamento del Bolivar si ricollega con quelli recenti del danese Canada e della cisterna norvegese Arne Kjode; si insiste nel dichiarare che gli alleati hanno rispettato sempre nel modo più assoluto la convenzione internazionale, secondo cui è fatto obbligo di avvisare i neutrali circa le «zone di pericolo », creale con gli sbarramenti di mine. Si incolpa pel contro la Germania di posare mine a mezzo di sommergibili anche in zone non da lei denunciale come pericolose e si sostiene il fatto che incidenti del genere di quelli segnalati in precedenza e come quelli del Bolivar non sono mai avvenuti in mari battuti dalla fotta mercantile tedesca. Piroscafo italiano affondato Le notizie dall'Olanda non parlano ancora di passi ufficiali in proposito, e nemmeno di moniti, che non possono essere fatti fino a che l'Aja non avrà ricevuto un rapporto definitivo del suo Ministro a Londra, Ogni opinione circa la"responsabilità del disastro — si aggiunge •— sarebbe incompatibile d'altra, parte con la neutralità olandese, almeno fino a che non pi abbiano indizi molto fondati. Questo affondamento, giunto alla fine della più tranquilla settitnana di questa, tranquillissima ha scosso molto .'opinione, |guerra, _. a Pubblica inglese dal, punto di vista l a'sen*lrr,°n'a'e: °a già cominciato a ■ a destare riflessi politici e propa- gandlstici: e soprattutto avràIgrande influenza negli ambienti mercantili, tanto più che a sera.'! tarda si è avuta notizia di altri i affondamenti sui quali l'Ammira.-' i?'ia<;0 britannico comunica: « Il piroscafo Borjesson ài 5680 j tonnelfate di bandiera svedese: il piroscafo Black Pili di 2492 ton-|nellate di bandiera britannica, e il j piroscafo Grazia di 5851 tonnella-1 te di bandiera italiana, sono af- ] fondati al largo della costa orien- J tale da mine tedesche, in circo-1 stanze simili a quelle che hanno portato all'affondamento de! va-1 pore olandese Simon Bolivar e Ca-, I'"'ca ATi/ica jugoslavo». I mIl comunicato dice che non ci-iri. Ec- riusciti! ccogliere circa l'affondamen- ] to del Grazia, piroscafo della staz- sza di 5851 tonnellate. Esso è cola-1 dto a picco verso il meriggio di ieri. dnon lontano dalla costà orientale l ! I "!!? ^^cX*?^^ KtìtófiS %g&2 I britannica. E' accertato che Taf- d ! fondamento è avvenuto in seguito tia urto contro una mina. A bordo t j vi erano, fra stato maggiore ed n equipaggio, 28 persone; di queste,: 23 sono state raccolte in mare da; tdue cacciatorpediniere britanni-1 dche che hanno raggiunto pronta- j tmente il luogo del sinistro appena I tda terra si è udita l'esplosione e tsi è visto all'orizzonte una colon- rna di fumo. VLe autorità britanniche hanno ninoltre ordinato che un idrovolan-1 r:te perlustrasse lo specchio d'ac- ■ t °.ua sul quale è avvenuto il disa-in'stro, allo scopo - raccogliere i e11'equipaggio; cdi cinque membri dell'equipaggio, d tuttora mancanti. Anche la scia- j iuPPa specialmente attrezzata per c salvataggi è uscita da un porto v vicino: l'equipaggio di questo ri-, "" ~ t morchiatore (rientrato in porto quando tutte le speranze di trova r,c„del superstiti e di raccogliere delle •s?lme. $, stata considerata vana> ha dichiarato di avere in contrato soltanto i resti di una scialuppa del Grazia e molte ta- «>le dei copriboccaporti IIl rimor ornatore ha inoltre avvistato il ca davere di un marinaio, ma mentre sl.. a\'vlcln^vaJ ad, es3° Per racco" Smerlo a bordo, la salma encomP.arsa ? °&m "cerca per nntracClal |a e stata vana-, , ., A1 momento dell esplosione il mare era fortemente agitato, qua131 m teml?,esta' e ha reso più che , mai difficile l'opera di soccorso ai na"fra£h''J ventitré: salvati presi a borci°tdelle siluranti britanniche 1 s?no. stat' sbarcati nel tardo pome- ' riggio. Come si e detto, 1 esplosione è stata di una violenza temibile. Il frastuono di essa è stato I udito fin dalla costa e cioè a sei i miglia circa di distanza. L'autarchia italiana La crescente insicurezza del j Mare del Nord viene messa in evi-1 denza da tutti i commenti e dalle ; notizie, che giungono dall'Italia, 1 quale quella da noi segnalata a isu0 tempo circa la missione coni merciale scandinava che intende ,va valersi dello scalo a Genova per j l'importazione e l'esportazione del :le merci meno povere, ; Grande rilievo viene anche dato all'acquisto da parte della Svizzej ra di quattro unità mercantili che < faranno capolinea anche a GenoI va, alle discussioni in corso a Co- I penaghen fra il Governo danese ed un agente italiano, per ianese ed i - scopi del tutto analoghi a quella norvegese ' ie svedese; e si cita, si commenta le si prevede il grande uso che la Marina mercantile americana fa-; rà dei porti italiani. i; n discorso pronunciato sabato|I»11 IMIIIIIIIlllllllllllllllllllll IMI ' I 111 11 da Mussolini viene H^l^ palmento da tutti lunedi, appunto a sostegno dell'au- ' mentata potenza economica italia-1 na in queste settimane, che per-! mette di consolidare le basi della i autarchia nazionale. 1 Grande risalto viene anche da-- to alle notizie contenute nei di-1 scorsi dei Ministri per le Corpo- razioni e per l'Africa Italiana, e del Sottosegretario per l'Albania,!circa le ricchezze agricole, indù striali e minerarie, su cui la Na zione Fascista sostanzia e fonda le sue meritate speranze. E tutti i commentatori, così come gli auto ri dei titoli giornalistici, dimostra no di essere impressionati dall'al luslone mussoliniana al permanen te stato di guerra, cosi tragica- mente di attualità oggi come ieri, | per i belligeranti ed i non belli-] geranti. d Ormai il fattore economico pre-1 pondera assolutamente su quelli ; strategici e tattici. Chamberlain dopodomani tornando alla Camera dei Comuni ristabilito e leggendo l'ultima dichiarazione settimanale della presente sessione parlamen tare, darà soprattutto nuovi par ticolari circa il Consiglio dell'eco nomia interalleata, Secondo il redattore parlamen tare del « Daily Telegraph » si ten . iderebbe a estendere il blocco con tro la G»rman:a anche sulle esportazioni. della Germania, ed un'interrogazione in questo senso ver rebbe presentata ai Comuni da Vernon Bartlett, come l'espressio- ne di un desiderio diffuso in parecchi ambienti. Enorme pubblici- tà viene data alla preparazione mi ntere, alla fabbricazione di armi ne munizioni; tutta la pagina mon- ! cjana del Dspacth di ieri, per i dana del Dspacth di ieri, p esempio, è stata dedicata a reso-i conti di visite a fabbriche d'armi. ! vi si apprende che una bocca da > fuoco dì marina da 16 pollici : (pressapoco da 406) costa sedici-1.mila sterline; la culla costa quat-l tromila. Stamane tutti i giornali pubbli-! cano la notizia che è stato istituito j un comitato di controllo per l'at- ! tività cotoniera e che il Governo !britannico comprerà in Egitto quei sette milioni di quintali di cotone, che un tempo venivano esportati in Germania accantonandoli in ri- !serve, almeno per il momento. Si ; comprende insomma come gli in- ; glesi si siano convinti di quanto j cominciò a dire Churchill la setti- mana scorsa, che cioè può essere !cile questa guerra sia guerra di assedio: allo stesso modo di co me, avendola definita verbalmen- te_ si divertirono un tempo alla' te "interno nemico. Tutti i giornali, d'altra parte, ri portano un'altra previsione tede guerra di nervi, anche questa voi-lta si sono fatti la mentalità della ; euerra di assedio Ed è Berciò!Chiara^perchèf tendono d'occhio so°prattutto i fattori economici in-'ternazionali e perchè studiano con apprensione i risultati veri o pre- sunti della loro condotta sul fron-1 sca, secondo cui la guerra vera dovrebbe cominciare in data di oggi. Leo Rea