LA CINA NEL TACCUINO di Italo Zingarelli

LA CINA NEL TACCUINO LA CINA NEL TACCUINO Anima vita e stranezze -1 ghiottoni che uccidono a tavola le scimmie per mangiarne caldo caldo il cervello - Quel che capitava a Tien Tsin durante l'inondazione che fece 10.000 vittime TIENTSIN, novembre. Voi che credete facile, c mar/ari anche comodo, il nostro mestiere, immaginate la tragedia del giornalista che trova nel taccuino degli appunti e non sa come metterli insieme. * * Nella provincia cinese del Fukien i buongustai fanno portare in tavola una tenera scimmia ben legata, potendo l'animale aver motivo di protestare contro la funzione, e non appena la scimmia e stata uccisa alla loro presenza ne mangiano il cervello caldo caldo. «Forse che voi biancìii non mangiate cervello di vitello e di altre bestie? » imi ha detto un cinese stupito del mio stupore. Quanto mi duole di non potere consultare Darwin in materia. E in un'altra provincia i buongustai mangiano topolini appena nati. «Forse che le vostre signore non fanno ammazzare l'agnellino di Persia nel ventre della madre per avere delle pellicce come seta.* » ha insìstito il cinese. * * TI vero cinese tiene la nostra scienza in poco conto e non fa eccezione nemmeno per la medica. Un mio amico di Tientsin volle a tutti i costi visitare il figlio d'un suo fattorino, ch'era gravemente ammalato, e lo trovò in uno stani bugio senza luce e senza aria, ra gion per cui il disgraziato prima o poi avrebbe dovuto andarsene al Creatore, anche se non tuberai lotico avanzato. Disse l'amico: « Vi manderò il mio medico, un in glese ». Arrivò il medico e prescrisse medicine e il trasporto all'ospedale, avvertendo che senza lidsicosurel'ne e vtaromctecmgsmddcvèfsnsmapllscpronte cure il ragazzo sarebbe l*morto in cinque giorni. « Un bell'i-.Agnorante, il vostro medico. dichia-\crò tempo dopo al padrone il fatto-{prino, che s'era ben guardato dal- .'l'ubbidire alle prescrizioni: aveva\ddetto che mio figlio sarebbe mor-\nto in cinque giorni, e invece è mor-'si i o lo al settimo ». * * Durante l'inondazione che trasformò Tientsin in una specie di fetida Venezia, i cinesi hanno dato novella prova della fecondità del loro spirito inventivo, nel quale prevale la tendenza commerciale. Per primo si sono trasformati in barcaiuoli e difettando le barche si sono messi a costruirne rapidamente, oppure a rendere navigabili delle bare. Privata del coperchio e provvista di sedili e di remi, una bara è una barca, siamo giusti. Come barcaiuoli non si sono dimostrati troppo onesti, perchè la notte in cui le autorità giapponesi hanno fissato le tariffe pei trasporti si sono sollecitamente trasferiti nella concessione brìtan- I ltrpsdìczdgcClddnesnica, lasciando nelle case, al terzo piano, i passeggieri che avrebbero dovuto riprendere all'indomani.. Mentre i governanti elaboravano i un piano organico di soccorso e'jassistenza, i cinesi avevano già in-istallato sui tetti non sommersi, o\ sit galleggiatiti, rivendite di acquai minerale, birra, cioccolata e siga-\qrette. E siccome le banche non funzionavano, molti erano diventati agenti dì cambio abilissimi. * * Sulle acque andavano Intanto alla deriva i corpi rigonfi di diecimila morti. Piangere e commuoversi? Dice il cinese: Mei yo fa-tzu, non c'è niente da fare. Non c'è più corrente? E va bene: invece della luce di luna in bottìglia — cowie il cinese chiama la lampadina elettrica ■— adopereremo le candele. Che le biciclette non circolino è male piccolo: si vive anche senza «carrozza a pedale ». E'\ che la scircolazione delle automa- : bili sia pure sospesa ha il ran-\faggio di far sentire meno puzza \«d'olio elettrico». Però dei cinesiìproponevano a possessori di auto-\mobili sommerse di sbarazzarsene essendo inservibili — per qual- che centinaio di lire. * * Il denaro in Cina è una molla: nelle zone nelle quali infic gran 1 memo terrorismo e guerriglia A "" I certi villaggi si premuniscono co tro il pericolo di attentati pagando tributi. Quando nello scorso aprile dei briganti catturarono il signor Dyott, i cinquantamila dollari cinesi reclamati per la liberazione vennero portati loro da una commissione composta di dieci membri, fra cui un rappre sentante del Consolato inglese elrappresentanti del Consolato e idella Gendarmeria giapponesi. 1 Troppo onore, esclamarono i ban-ìditi diffidenti; e non ammisero ner.campo che un uomo di collega-1mento e un ufficiale inglese. Il caso] fece grande impressione, essendo!quella la prima volta che si i-ede cui iberare imi bianco per il tramite di autorità che pagavano taglie (il signor Dyott ha lasciato la Cina). * * La tutela del prestigio del bianco qui dovrebbe essere l'obbiettivo supremo. In omaggio a tale criterio, se a Sciangai, diciamo, un europeo usa un torto a un cinese, 'agente dì polizia bianco, intervenendo, allontana il cinese a pedate e invita il bianco a seguirlo. Vero e che nel centro di Sciangai io ho visto un bianco prendere da cinesi tante botte da averne viso e collo rossi di sangue. * * Le donne europee sono vivamente pregate di non sposare dei cinesi, non perchè io personalmente sia in grado di offrire loro qualche cosa di meglio, ma perchè i matrimoni del genere implicano gravi rischi. Per volontà della suocera, che esigeva discendenti maschi, una tedesca è stata .ripudiata dal marito cinese avendogli dato sei figlie: il fatto che la seconda moglie cinese abbia a sua volta dato a quel marito, che forse è uno specialista, soltanto delle femmine non è, per la tedesca senza patria, una consolazione. Si narra che una delle sue sei figlie, sposata con un meticcio, avendo messo al mondo una bambina non abbia nemmeno voluto vederla. pgcodqsttetàumcispddpmcudj »ii d' tal'tloffusccvsfi generale Ciang Kai-shek, capo dèi Governo di Ciungking, per liberarsi di due vecchie mogli gelose divorziò da entrambe e sposò Soong Mei-ling, ricca ed educata all'americana. Si ignora se *?1* ubbia proceduto come Remai Ataturk, che essendosi accorto deicinfluenza che la moglie andava pendendo su di lui prese un fo .'/'"> di carta e vergò la sentenza del proprio divorzio. Invece il generale Yang Huch'eng, commissarto per la pacificazione della pro- lincia dello Shensi, s'è rassegna- inIpvldpato ad abitare da solo la magnificai qresidenza costruitagli a Sianfu perchè le due mogli, appena la casa fu pronta, dichiararono concordi che avrebbe dovuto entrarci o ì'una o l'altra. Adesso non capisco come si possa sperare la pacificazione d'una provincia abitata da dodici 7>ii7iom d'individui da un generale che non è riuscito a pacificare due donne. * * Gente felice, tuttavia, ce n'è: Chu Teli, comandante in capo dell'esercito rosso pan-cinese, essendo salito all'altissima carica dopo di avere sgobbato per anni come lacchino (coolie), s'è procurato nove mogli e concubine e per esse e per la loro progenie ha fatto costruire una lussuosa casa nella Quando (Dio lo capitale dello Yunnan. Chu Teli verrà a morte protegga, ma toccherà anche a jiii), sarà una bazza pei negozìanti di cartapesta, perchè un rispet labile cinese va sepolto con ripro duzioni più o meno fedeli di tutto quello che ha posseduto sulla ter \ comprese, s'intende, le mogli. * * / fliappofiesi hanno tali difficoltà à controllare l'immensa area occupata in Cina, che se l'Ambasciata d'Inghilterra non avesse fatto conoscere lu località, forse neppure si sarebbero accorti che l'addetto militare inglese colonnello Spear (quindi arrestato e trattenuto in carcere varii mesi) si trovava a circa quattrocento miglia dalle loro linee più avanzate * * In Cina, dovendosi sempre e ad : °.'/«i costo salvare la faccia, w \sP°rt »°» P0,rtt ""» diffondersi, \nessun individuo, nessuna squadra ìc nessuna società potendo tollera\™ il disonore d'una sconfitta, nnzsl1* * Con la migliore volontà del mondt>. non ho scovato materiale per un articolo che avrei voluto intitolare: « Marco Polo visto dai ci1 ncfjj () 4 conti fatti, per i cinesi Marco Polo è uno dei loro, anzi è A un Budda: nel Monastero delle I nubi a une vi mostrano fra cin quecento figure di discepoli un Btidda che sarebbe Marco Polo, e un sacerdote che fa da guida racconta placido che l'ha canonizzato proprio lui. * * Se in Cina, dovendo raggiun- lgere un posto qualsiasi, vi fate iscrivere l'indirizzo in bel cinese 1 sopra un pezzo di carta, per poìterlo mostrare all'uomo-ronzino r.che trotta fra le stanghe del rick1Shaw, il rimedio non vi serve pro-i ] prio a nulla, giacché l'uomo-ron-i !zino non sa lèggere. L'uomo ron-\ i sino sa soltanto biascicare qualche! parola in inglese corrotto, in pidgin, e lo straniero deve stare accorto a non prendere l'abitudine di parlare in pidgin anche lui, in quanto i cinesi colti, che hanno studiato in America e in Inghilterra, se ne offendono. Con facilità il cinese impara il romanesco; un mio amico romano, ufficiale di marina, aveva qui un domestico] cinese che un giorno entrò per isbaglio nella camerata della truppa. Il piantone gli fece capire rudemente che in camerata lui non doveva metter piede e il cinese replicò convinto: Ma và a morì ammazzato. Il Pacifico e quella sua parte che viene detta Mare della Cina un tempo non riflettevano ombre di aeroplani in volo; nè esistevaj »io stagioni radiotelegrafiche che i divulgavano le notizie in un bat ' tibaléno. Nel 1S9S un incrociatore americano apparso al largo del l'isola di Guam aprì il fuoco con tro Apra: il governatore spagnuo lo dell'isola, il quale ignorava che fra il suo paese e gli Stati Uniti fosse scoppiata la guerra, presa una barchetta a remi, andò a scu sarsi presso il comandante dell'incrociatore perchè non poteva « ricambiare il saluto ». E Guam divenne americana senza ulteriore spreco di munizioni. Italo Zingarelli

Persone citate: Ciang Kai-shek, Durante, Mei, Soong Mei-ling, Spear, Yang Huch'eng