Come bevono gli svedesi

Come bevono gli svedesi Come bevono gli svedesi L'alcool monopolio statale - Da Bernardotte a oggi si è fatta molta strada in fatto di temperanza — Il Vermut di Torino tiene un posto preminente nscbvapcsdlnSTOCCOLMA, novembre. In questi ultimi anni, dopo il famoso krach Kriiger che scosse seriamente l'ossatura finanziaria della Nazione, la Svezia fra tutti i Paesi nordici, ha specialmente ritenuto l'attenzione degli altri popoli per la rapidissima, eccezionale ripresa economica che ha rimesso in valore le ammirabili qualità di ordine e di precisione che si trovano alla base della sua vita. Nel come una nazione ritrova in poco tempo il suo equilibrio e la sua prosperità, è facile discernere fattori psicologici e morali che sono nello stesso tempo, causa ed effetto delle sue istituzioni. Fra i problemi economici e sociali i d" isrbndqèmqssvedesi, particolarmente interessante, ed indice non solo della situazione economica, ma anche, se cosi si può dire, della temperatura e stato di salute del paese, è Iguello _ del monopolio statale del mo: leggerissime varianti, I già e nella Finlandia, è un regi ime intermediario fra la restrizio- , CQme que]]a che esiste. U, negli stati Uniti 1 l'alcool. Un secolo di lotta , . fQuesto monopolio che, salvo ,,è stato! dugualmente adottato nella Norve-1 d. .e la liberta assoluta come praticata da noi, in Francia ecc. A quale scopo, la Svezia ha do-1 !vuto introdurre questa regolameli- ;tl COsì particolare, che hai."'" rr_»- 1 --- .._i I naturalmente dato luogo ad un complicatissimo armamento buro ratfco? Percnè questo Paese, che g« altri Stati scandinavi Icome SH altri Stati scandinavi 1 ™n produce nè vino nè birra, ha i1"^ una cultura intensissima di Patate, che sono molto facUmen- Jte trasformabili in acquavite il1 cui consumo aveva raggiunto nei Paesi scandinavi cifre paurose, tali da compromettere la sanità della razza. E' notorio che tutti i popoli nor-1 dici sono per natura portati, più j di quelli viventi in climi tempe-'rati, al gusto di forti bevande, che costituiscono, in certi limiti, ! un antidoto al freddo, all'umidità, j H. whisky inglese, lo snapps scan- dinavo, la vodka russa, sono prò dotti di quei climi e di quelle la titudini. La Svezia non ha fatto eccezione alla regola, e fino a un centinaio di anni or sono, quando non vi era limite alcuno nella fabbricazione, distribuzione e consumo dell'alcool, gli svedesi erano famosi in tutta l'Europa per la loro intemperanza. Si pensi che, ai primi del 1800, su una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, una statistica dell'epoca novera ben 170.000 rudimentali j apparati, per la produzione dell'alcool dalle patate o dal grano Questa distillazione era sotto- ! ,posta a tassa| ma anzicne freno, i ;cio costituiva piuttosto un incen-1itivo alla intemperanza perchè erai 1 considerato come un patriotticoi Jd0Vere bere largamente ed au-i- imentare cogì u r°ddito statale. Ei-'. nnrhi <nvprn mancavano » i,™^-^"- di preghiere! Queste circostanze, unitamente al larghissimo senso e i è a o e o o a o di ospitalità proprio- degli abitanti - avevano fatto si che il bere for midabile degli svedesi, era dive nuto proverbiale in tutta Europa. Si dice che il Maresciallo francese Bernadotte, fondatore dell'attuale dinastia, fosse rimasto atterrito dall'intemperanza dei suoi sudditi. Egli, e la sua azione fu perseguita dal Re Oscar I, suo figlio, fece il possibile, per opporsi al dilagare del vizio. Ma l'eroe ed il profeta della temperanza svedese fu un pastore protestante, certo Peter Wieselgren figlio di un contadino dello Smaland. Wieselgren iniziò la sua azione nel 1830 essendo rimasto specialmente impressionato dal fatto che persino quelli, le donne più degli uomini, che assistevano al suo servizio divino, erano sempre sconjciamente ubbriachi. Dopo qual;che anno, grazie al suo zelo ed alla sua convincente parola, quella parrocchia fu invece citata a -jmodeIlo Rispondendo art appellial ! provenienti da ogni parte Wie- à 11 selgren noncurante di disagi e pe ricoli (fu spesso minacciato di morte), perseguì la sua crociata in tutto il Paese, con il risultato che verso il 1845 il movimento in favore della temperanza si era ormai largamente diffuso e l'opinione pubblica era preparata per la legislazione dell'alcool che doveva affrontare il male alla radi- venne approvata dal Parlamento nel 1860. In seguito si ebbero altri interventi statali di limitazione e di controllo, fino a che, nel 1919 10 Stato assunse definitivamente11 monopolio della vendita di tutti i vini e di tutte le bevande a gradazione alcoolica prodotti ed im-portati. Un DODoI'n forte e bello Molti si sono domandati, e laquestione è ancora insoluta, come l'abuso, perpetuatosi per secoli, dell'alcool, non abbia nulamente compromesso la sanità fisica e morale della razza svedese.Per quanto infatti possa apparire strano deve constatarsi che non solo l'intemperanza non ha menomato le generazioni passate, ma gli svedesi di oggi, oltre ad essere i più alti ila media della statura è di m. 1,74), sono dal punto di vista fisico, uno dei più belli, quasi certamente il più bel popolo d'Europa. Gli uomini rappresentano dei magnifici tipi di atleti e le donne grandi e bionde fanno pensare alla perfezione delle stelle del cine americano. Ricordo tempo fa, di essermi trovato in occasione di una festa scolastica, in mezzo ad un gruppo di studenti e di studentesse, tutti inferiori ai 20 anni, appartenente ad una cittadina del Nord della Svezia. Non credo di aver mai osservato in nessune dei tanti paesi del mondo che ho visitato, cosi perfetti rappresentanti della specieumana. Naturalmente è possibileche alcuni di quei giovani, discendessero da famiglie sobrie: madato che l'intemperanza fino a poche decine di anni fa, era cosi universale, i più di essi, come la stragrande maggioranza della popolazione odierna, devono aver avuto progenitori alcoolizzati. Come è che essi non risentono menomamente i disastrosi effetti duna cosi triste eredità? E' forse il loro eccellente metodo di cul-tura fisica che ha controbattutole conseguenze del male? Oppure la spiegazione risiede nel fatto che i più deboli sono stati uccisi dall'alcool, ai cui effetti hanno sopravvissuto solamente i più forti?Abbiamo detto, che da ormai 20 anni, lo Stato si è assunto il mo- nopolio (le infrazioni sono punite severissimamente), della fabbricazione e della vendita di tutte le bevande alcooliche. Soltanto la vendita della birra è libera, ma alla condizione che non contenga più del 3,2 % del suo peso, in alcool. Ne deriva, che la birra che si produce e si beve in Svezia, e del pari in Norvegia ed in Finlandia, è leggerissima, per quanto non spiacevole al gusto... i dente in Svezia può acquistarne in determinate quantità, dopo essersi fatto rilasciare dalle Autorità, il ■< motbok specie di libretto individuale, assai simile nella forma e nell'uso ad un quaderno di assegni bancari. La quantità di litri che mensilmente è possibile ottenere e che è al massimo di 4 litri per la bevande Tesseramento Per quanto riguarda vini e liquori in genere, ciascun cittadino svedese e ciascun straniero resi- fortemente spiritose, dipende dal ,,a pr0fessione e dalla condotta ! - — -- - • •• dell'individuo. Una famiglia ha 1 diritto ad un solo libretto. La vendita al pubblico viene praticata in grandi, spaziosi lo .cali, arredati da mobili di acciaio a a[ crom0i e da scaffali altissimi ripioni di bottiglie. Impiegate sor ridenti e cortesi (la stragrande 1 maggioranza negli uffici pubblici - de 'e emento femminile è un'altra aidelie ~~«-4.i-»- t,„„„i iue»e e i caratteristiche dei Paesi nordici stanno dietro al banco. Una leggiadra creatura, con i capelli biondissimi ricadenti in au- i 1 reola d'0ro suUe spalle, vi infora meri con angelico sorriso che poi tele scegliere fra oltre 1000 sorta - di vino°e 350 di spiriti. Per un l1 i , à poi regime di monopolio non c'è tanto male. Che cosa preferiscono gli svedesi ? Si beve sopratutto di sera — la leggera colazione del mezzo- -1 giorno che nessuno prende in faù j miglia — consumata rapidamente -'in uno dei numerosissimi ristora, tori o « Konditori a prezzi po, ! polari — è in genere accompa, j gnata da acqua, od al massimo, - da birra. Ma, i sostanziosi pranzi o n o o a , a e cene, preceduti da formidabili serie di antipasti, vengono invece innaffiati da abbondanti libazioni di «snapps» (acquavite), birra, vini e liquori. Interessante segnalare che il più forte aumento è stato registrato dal vermut di Torino, che rappresenta oggi il 14,6 % di tutto il consumo alcoolico della Svezia, superato nel 1938 solo dal Madera (14,7 %). Alcune cifre: nel 1932, vennero importati in Svezia 225.186 litri i j di vermut italiano. Con un au- mento costante, indice non solo della bontà del prodotto, ma an- - ! che della efficacia della propagan¬ , i da per la vendita (accenniamo di -1sf uggita che in tanti anni di peraimanenza nel Paese, abbiamo conoistatato che le uniche ditte italiane -iche svolgano una bene diretta Eiezione, in mezzo a questo popolo » che fa della più sfrenata pubbli- "W dl ™>'-l'A¬ - e, o tazione del vermut italiano", è adesso quintuplicata, e per l'anno in corso, supererà quella del madera. Nel 19S8 fu di 1.070.270 li- ti j& «» *.^g**» a. oi u si d e, di vittoriosamente affermatasi alta percentuale, si riferisca ad un totale di modesta entità. Nel 1938 il valore globale del movimento commerciale del consumo dell'alcool, vini, ecc. in Svezia, sfiorò i cento milioni di corone (quasi un miliardo di lire). L'utile netto realizzato dallo Statò", unico produttore e fornitore, risultò di 19 milioni 368.567 corone. M. Vanni inniiniiiniininnniinninniiniinninniiniiiiniini

Persone citate: Bernadotte, Madera, Peter Wieselgren, Re Oscar I