Nello spirito di Vittorio Veneto e della Marcia su Roma Torino ha celebrato il gloriosissimo annuale

Nello spirito di Vittorio Veneto e della Marcia su Roma Torino ha celebrato il gloriosissimo annuale Nello spirito di Vittorio Veneto e della Marcia su Roma Torino ha celebrato il gloriosissimo annuale Il Prefetto consegna i brevetti e i distintivi agli orfani degli Eroi cadati per l'Impero e in Ispagna - // Federale reca il saluto delle Camicie Nere all'Autorità Militare - La Messa all'Ossario della Gran Madre - // Cardinale benedice la sacra cripta - Vibranti rapporti fascisti a Chivasso, Novalesa e Venalzio Le parole del Once al romani ascoltate con orgogliosa nerezza dal popolo I riti celebrativi dell'annuale della, Vittoria si ripetono di anno in anno con mai sminuito fervore. Così ieri ricorrendo la. data radiosa tutta la popolazione di Torino ha espresso la. sua anima fiera ed entusiasta, imbandierando la città ed animandola con la lieta policromia dei tricolori e degli orifiamma cosicché Torino ha assunto quel volto animato e festoso die invano il tempo piovigginoso ha tentato di incupire, Larga è stata la parteciparono popolare ai solenni riti che si sono svolti per onorare la memoria dei Caduti e per riaffermare la volontà di tutto il popolo italiano, che nel grande incendio aveva fuso in un solo blocco tutte le sue energie, di continuare qnuove Vittorie che segnano e se gneranno le tappe del cammino imperiale della nuova Italia. A nome di tutte le Camicie Nere il Segretario Federale al mattino si è recato a porgere un affettuoso, devoto, cameratesco saluto agli alti rappresentanti nella nostra città del glorioso Esercito di Vittorio Veneto e delle nuove imperiali conquiste. Alle ore 10 il Segretario Federale con i due Dircttorii della Federazione e del Fascio ed i componenti il Comando Federale della Gioventù Italiana del Littorio è stato ricevuto nel palazzo dei Comandi Militari da S. E. il generale Vcrcellino comandante il Corpo di Armata. Nel vasto salone centrale del nuovo edificio erano presenti tutti gli. ufficiali generali dell'Esercito, della Milizia e dell'Aviazione aventi comando a Torino, schierati su un lato; di fronte erano i gerarchi del Fascismo Torinese. Il Segretario Federale ha porto al Comandante il Corpo d'Armata il sa* luto affettuoso e fraterno delle Camicie Nere torinesi e l'assicurazione clic esse sono quanto mai vicine ai soldati che ai confini della Patria vigilano in armi attendendo gli ordini del Re, sotto la guida del Duce. Egli ha concluso con nobili espressioni dichiarando che Esercito v Partito stretti in un solo fascio di volontà sono pronti ad ogni prova per la maggior grandezza della Patria. Il Comandante il Corpo d'Armata ha risposto alle fiere parole del Federale con espressioni altrettanto vibranti e sentite. Egli ha ringraziato il Federale per le alte parole da lui pronunciate e per le lunghe prove di piena collaborazione del Fascismo Torinese con i reparti dell' Esercito ciò che indica una perfetta fusione di spiriti e di intendimenti. Continuando, S.E. Vercéllino ha affermato che il rito che si svolgeva significava anche il reverente omaggio alla memoria dei Caduti e che seguendo il loro fulgido esempio, gli italiani del tempo di Mussolini raggiungeranno lenuove vittorie imperiali. Il saluto al Re ed al Duce ha concluso la vibrante adunata. Alla Gran Madre di Die poco dopo si è svolto il solenne rito religioso in memoria degli Eroi della ponente adunata delle forze fasciste e combattentistiche. L'ammassamento dei reparti è avvenuto in piazza Carlo Alberto; poi per via Po le Camicie Nere ed i Combattenti hanno raggiunto il Tempio Ossario ove sono convenute le rappresentanze dell'Esercito e della Milizia, le Associazioni d'Arma, le famiglie dei Caduti, i decorati del Nastro Azzurro, i Mutilati, i Volontari di guerra, ed altre associazioni patriottiche. In testa alla colonna erano il labaro della Federazione e dell'Associazione lamiglie Caduti per la Causa, il gagliardetto delle Associazioni d'arma che sono stati collocati nel Tempio ai due fianchi dell'Aitar Maggiore. Nel pronao erano in attesa di B. Em. il Cardinale Arcivescovo. S. E. il Prefetto col quale era il Federalo e tutte le maggiori autorità cittadine. Accolto dall'ossequio delle Eccellenze e delle autorità lo eminente Presule ha preso posto in « Conni. Evangeli ». Nel tempio erano molti ufficiali generali e le maggiori personalità 'tra cui il Preside della Provincia, il Podestà, il Questore, il generale Odetti comandante i Carabinieri, il generale Brandimarte comandante la I Zona CC. NN., il Provveditore agli Studi, le gerarchie del Fascio Femmi -nile, il presidente dei Combattentied altri. La Messa è stata celebrata dalcappellano del Presidio don SilvioSolerò mentre nella Cripta sonosfi-late le Camicie Nere ed. i Combat-tenti in reverente rito in memoriadei Caduti. Quindi S. Em. il Car-dinaie Arcivescovo indossata sacriparamenti si ù recato nella Cripta seguito da tutte le autorità mentre veniva eseguito l'Inno del Piave. Nel sacro luogo sono siate, deposte corone del Prefetto, del Comando il Corpo d'Armata, delle Camicie Nere, della Città di Torino, delle Associazioni combattentistiche c della G.I.L. Mentre veniva cantato il « De Profundis » il Cardinale ha impartito la benedizione tra la. commossa attenzione di tutti i presenti. Poco dopo i torinesi, ascoltavano con un senso di fierezza ed orgoglio le parole che il Duce ha pronunziato nella mattinata dal balcone di Palazzo Venezia, e che la radio ha ritrasmesso. In tutte le sedi dei Gruppi Rionali, negli esercizi pubblici, nelle case dove è un apparecchio radio, e sono quasi tnt- a l te, gruppi di persone ascoltavano la consegna data dal Duce agli Italiani nel giorno in cui il popolo ha celebrata l'annuale della Vittoria. La città animatissima e imbandierata ha presentato un aspetto festoso nonostante il cielo grigio e piovigginoso. Al Sacrario della Gran Madre, è stata montata la guardia d'onore all'Ossario degli Eroi durante tutta la giornata. La fanfara della G.I.L. del Comando Federale, la Banda della Fiat ed. altri complessi musicali hanno dato pubblici concerti. A sera è stata ascoltata con molta attenzione la celebrazione della. Vittoria tenuta alla radio dal cons. naz. Ezio Maria Gray. Alle 18, nella sede dell'Associazione Combattenti in via Prìncipe Amedeo (Casa Littoria), sì è svolta una delle cerimonie più commoventi e significative della giornata: la consegna del brevetto e del distintivo a cinquantanove orfani di caduti nelle guerre per la con-quista dell'Impero e di Spagna.Gli orfani, fi, li di ufficiali o eli snmnliri CtnLlMe Krrn tulli ne- semplici Camicie Nere, tutti ac-comunati dall'eroismo del supremosacrificio per la Patria e per l'Idea fascista, bimbi e giovinetti di ai trombi i sessi, erano accompagnati dai parenti e qualcuno da pie suore. Essi si sono schierati presso il palco delle autorità nella galleria all'altra estremità della quale si trova il Sacrario dei diecimila torinesi morti in guerra. Nella galleria d'entrata si sono invece schierate le rappresentanze del Partito, delle sezioni d'arma e dell'Associazione Famiglie dei Caduti e Mutilati, intervenute con gagliardetto insieme con numerosi soci della Combattenti, oltre il Corpo musicale di quest'ultima. Le due gallerie, ammantate di tricolore, erano affollatissime e solo m cz rito), il'cui arrivo è stato accolto dal suono degli inni di guerra c della Rivoluzione. C'era S. E. il \Prefetto. Presenziavano S. E. il {Comandante del Corpo d Armata sidenti delle Sezioni e delle Asso dazioni anzidette, il presidente dell'Unione Professionisti e Artisti ed altre personalità. Notati tra n o a e l l r i . l o o n e l e a ,w„„„ Kb» ~««n ,„„,)„ „ri■^nertt ÌÌTaaZ deite aX- VZ^^TZnl^lr^Un il Segretario Federale, il Preside della Provincia, il Podestà con uno dei vice Podestà, il Comandante della Divisione, il Comandante dei Battaglioni della Milizia, la Fidu queste il colonnello conte Barbe-ro, novantenne, e il colonnello Pir-ri, ottantatreenne, tutti e due felicitati per la loro bella prestanza militare. Dopo aver sostato brevemente davanti al Sacrario, tra lo squillare di « G-tofine^sa » e dell'Inno del Piave, le Autorità hanno raggiunto il palco, salutate romanamente dagli intervenuti. Il conte Giriodi di Panissera, presidente della Combattenti e Commissario straordinario dell'Associazione Orfani di guerra, ha subito preso la parola per ringraziare le autorità e per esaltare il significato della cerimonia, di cui ha posto in rilievo il carattere ai particolare e spiccata aderenza con la celebrazione dell'anniversario della Vittoria, in quanto tra essa e la guerra dell'Africa Orientale Italiana e quella di Spagna, esiste un legame di perfetta continuità idrate saldata dal Fascismo e dal pensiero luminoso, dalla ferrea volontà di Mussolini. Rievocati quindi gli Eroi di tutte le guerre e il loro sacrificio, l'oratore, additando gli orfani al Comandante del Corpo d'Armata, ha detto che essi sono aureolati - \della stessa luce del nostro glo- i\rioso Esercito, mentre egualmente vicini si sentono al cuore dei com- l\battenti, i quali meglio di ogni alo.tro sanno comprendere il grande -\olocausto che li fa degni di esso -\e dell'eredità spirituale che ne aìpromana. -\ Entusiastiche acclamazioni al i]Duco hanno coronato le felici c a'fervide espressioni del colonnello Giriodi. Si ò quindi compiuta la consegna dei brevetti e dei distintivi, che, iniziata da S. E. il Prefetto, è poi continuata ad opera delle autorità presenti. E la simpatica e toccante cerimonia, che ha visto sfilare con fierezza mus-\ soliniana Balilla e Piccole Italiane e Figli della Lupa, taluno condotto a mano dalla madre ancora in gramaglie, si è chiusa coti rinnovate attestazioni di fede e di devozione al Fondatore dell'Impero. Ancora nella mattinata di ieri il Segretario Federale si è recato a Chivasso a presiedere il rapporto del Fascio che ha avuto luogo nel vasto salone della nuova Casa Littoria. Accolto dagli ispettori di zona, dal generale Salsa, dalla con- tessa Cavalli, e daTle autorità locali, il Gerarca è stato salutato da un caloroso applauso della folla che inneggiava al Duce. Il vice Segretario del Fascio camerata Rnbatto, in assenza del Segretario che è richiamato alle armi, dopo la benedizione del nuovo gagliardetto, ha dato lettura della relazione sull'attività svolta da questo Fascio che conta ben 1200 inscritti e la cui popolazione è tutta, aderente alle organizzazioni del Regime. Quindi il Federale ha parlalo alla folla suscitando con le sue vibranti espressioni alte acclamazioni al Regime. Nel pomeriggio il Federale si è recato a Novalesa ove ha presieduto il rapporto del Fascio a cui erano presenti oltre la popolazione anche reparti dell' Esercito e della Milizia. Accompagnato dal generale Tracchia e dal generale Ferretti il Gerarca ha passato in rassegna le {orinazioni fasciste gtedPcdrcltznIstnl'..- 'rra cui erano folti gruppi di Donne] ipasciate della valle e Affissate n«-|l\ral\\» costume. Ai minti apparte »?»« nl <*r"PP° Odone il Fiducm HO avv. Botta ha portato ntltl e \','n. D.oua na P°- - ]™* doni che sono stati accolti con /»>* ™V« moia La relazione del iSegretario del Fascio camerata Bruno, con cui erano gli ispettori e le autorità locali, è stata ascoltata con molto interesse; poi il SngntFederale, come già a Chivasso. ha I gparlato .alla folla adunata. Subirò, ndo;ro sono stati iniziati i lavori1 cper la costruzione della nuova Ca sa Littoria di cui è stato esaminato il bel progetto dopo che fu fatta una visita del locale della sede del Fascio. Poco dopo a Venalzio si svolgeva simile cerimonia fascista. Anche qui a fianco delle Camicie Nere erano i camerati in grigio verde che hanno seguito con molto interesse la relazione del segre\ camerata Giochino. All'àdu Ha ha P-arIato u Federale che. ! come negli altri centri, ha messo in rilievo l'importanza che quesli rapporti si siano svolti nel i/iorno della Vittoria ed alla presenza di reparti dell'Esercito. E'ili ha detto degli indissolubili legami che uniscono il Partito alle gloriose Forze Armate ed ha esaltato la potenza dell'Italia Imperiale che procede sicura sul suo cammino agli ordini del Duce. Nei tre paesi'le popolazioni hanno lungamente inneggiato al Duce. leCSzzIAtl5ltdTFlvluPvs ossa aveva esposto paesaggi a Roma ed anche a Tonno: qui parecchi anni addietro vi fu pure una sua Mostra personale. Corinna Pastore fu allieva del Delleani e per il Maestro conservò sempre ammirata venerazione, ma le riminiscenze del Maestro sparirono ben presto dai suoi dipinti poiché seppe trovare una personalità sua propria, una diversa tavolozza, altre armoniosità, altra sensibilità. &.■<■■■■ ' Il Federale e le gerarchle fasciste recano II saluto delle CC.NN. al Comandante del Corpo d'Armata nel palazzo dei Comandi militari.