Illusioni democratiche sull'amicizia russo-tedesca

Illusioni democratiche sull'amicizia russo-tedesca Illusioni democratiche sull'amicizia russo-tedesca Berlino, 2 novembre. La presa di posizione della stampa fascista rispetto alle tendenziose voci democratiche, su di un mutamento delle direttive politiche italiane viene segnalata e sottolineata dalla stampa nazionalsocialista che ricorda come tutta la politica italiana obbedisca alle direttive impartite da una sola persona: Mussolini. Continuità italiana Il Duce, si dice a Berlino, oltre a reggere saldamente il timone della politica italiana, nelle acque agitate dall'attuale tempesta, conserva nel nuovo Ministero italiano la personale direzione di quattro Ministeri, fra cui i tre Ministeri delle Forze armate; molti degli uomini che Eglii ha chiamato al potere facevano già parte del Gabinetto come sottosegretari di Stato, tuttavia essi sono vecchi combattenti della grande guerra, della Rivoluzione e dell'Impero; ai ministri uscenti di carica vengono affidati nuovi posti di responsabilità; a Palazzo Chigi resta il conte Ciano, principale interprete della politica estera mussolimiana; come si fa In queste condizioni a parlare di un « mutamento di politica imposto dall'attuale situazione internazionale » ? Tutto ciò è giudicato in questi circoli puerile, anzi, con parola che ha sempre maggiore fortuna: democratico. D'altra parte i giornalisti francesi ed inglesi possono essere in certo modo giustificati e perdonati per le misteriose congetture sulla politica degli altri Stati (congetture ormai celebri per l'esattezza con cui si verifica il contrario di esse: « è da sperarsi, scrive un giornale tedesco, che i redattori dei giornali parigini non siano frequenta tori delle corse di Longchamps »] possono essere giustificati perchè, in fin dei conti, qualche cosa la debbono pur scrivere. E non permettendo la censura che essi pubblichino fatti e notizie autentiche bisogna che ricorrano alle congetture rese celebri dalla penna della la signora Tabouis. Questa frecciata di un giornale nazionalsocialista, contro la stampa democratica è occasionata dalla mancata pubblicazione, nei giornali inglesi e francesi, dei punti salienti del discorso di Molotof. « Il Ministero delle menzogne inglese, e la censura francese scrive la Boersen Zeitung — non hanno avuto il coraggio di far conoscere all'opinione pubblica la verità pronunciata dall'uomo di Stato russo, perchè in Francia e in Inghilterra è ancor vivo il ricordo delle grandi speranze che le potenze occidentali avevano riposte nella visita delle loro missioni politica e diplomatica a Mosca; ma le cose sono andate diversamente. La Polonia ha cessato di esistere e l'accordo tedesco-sovietico ha man dato a monte tutti i piani economici e militari delle democrazie occidentali. Noi — conclude il giornale berlinese — non siamo privi di una certa comprensione, per l'imbarazzo dei registi della propaganda francese e inglese, costretti a fare un. ottimistico riassunto di un discorso che, nella parte riguardante la Francia e l'Inghilterra è pieno di bruciante scherno e di precise accuse ». Altra stampa francese ed inglese non si è però limitata a ignorare la parte essenziale del discorso di Molotof, ma lo' ha presentato come un successo delle democrazie, perchè la Germania sarebbe restata disillusa dalle parole del Commissario del Popolo. A Berlino — secondo la stampa democratica — ci si sarebbe aspettati qualche cosa di più di semplici parole di incoraggiamento; e cioè, la dichiarazione di guerra sovietica alle potenze occidentali. In questi circoli si obbietta che nessuna previsione del genere era stata fatta in Germania. I giornali nazionalsocialisti — al contrario di quelli democratici che si erano perduti nelle solite fantasiose congetture sul contenuto del discorso — si erano limitati a pubblicare la nota della V Riunione straordinaria del Consiglio dei Soviet. Illazioni ingiustificate a e h e , i n o a o o è i o n , Il punto di vista del governo nazionalsocialista in proposito non ha poi ormai più bisogno di essere ribadito. La Germania, come il Cancelliere Hitler disse nel suo discorso al Reichstag, desidera essere sola in questa guerra che le è stata imposta e che essa è sicura di poter vincere senza ricorrere all'aiuto di terzi. I giornali democratici possono presentare al loro pubblico le cose come credono, ma per farsi una chiara idea del vero significato e della reale importanza dell'amicizia tedesco-sovietica farebbero bene, si dice a Berlino, a leggere ciò che scrive nella Gazette de Lausanne il loro collega Jacques De Lesdain (di nazionalità francese) che in un suo arti colo sui rapporti tedesco-sovietici f;iunse alla conclusione che il pat 0 fra Germania e Russia è una realtà di cui non si può non tener conto. « Un giornalista francese che • voglia mettere in guardia il suo popolo da illusioni, non può farlo sulle colonne di un giornale straniero — scrive la Nachtausgabe —. In Francia si chiudono occhi ed orecchie di fronte alla realtà e si prosegue la politica dello , . ¬ i a a f o a I struzzo, "che, per la maggior erlo- ti uell'Inghilterra, obbliga6 la Francia a percorrere il triste cam mino della guerra. La stampa francese non ha il permesso di esaminare la realtà dei fatti. Essa è costretta a vedere la situazione attraverso i rosei occhiali delle illusioni e delle speranze britanniche i. La stessa Nachtausgabe pubblica un'interessante nota che se dovesse essere esatta darebbe occasione ad interessantissime supposizioni. Secondo un telegramma da Istanbul ad Ankara avrebbero luogo, nei prossimi giorni, trattative fra la Russia, la Turchia e la Romania. Per l'inizio delle conversazioni non si aspetterebbe che il ritorno dell'ambasciatore rome- a. a i no ad Ankara che in questi gior- J ni ha avuto lunghi colloqui con o Re Carpi. L'ambasciatore avreb- bf- pieni poteri per la conclusione i di un Patto tripartuo .\ Vice «L'Italia è divenuta la garante della civiltà europea» Ginevra, 2 novembre. Il Journal de Genève si occupa di un recente articolo del Popolo d'Italia sulla neutralità della Svizzera. Dopo avere detto che esso ha avuto una grande risonanza internazionale, 11 giornale prosegue: Noi vediamo nella buona disposizione dell'Italia nei nostri riguardi qualcosa più di un segno dell'amicizia tradizionale. Nel periodo difficile che attraversano tutti gli Stati, l'articolo del Popolo d'Italia è per la Svizzera una testimonianza di incoraggiamento e di conforto. Sapevamo di poter contare sull'amicizia italiana. Slamo commossi che questa amicizia sia espressa in termini cosi schietti ed in un momento in cui., date le attuali circostanze, si può essere indotti a fare ogni sorta di ipotesi. Testimoniandoci la sua simpatia ed insistendo sulla necessita della nostra indipendenza, l'Italia rimane fedele alla sua grande politica di pace ed accresce il suo prestigio tra le nazioni. L'Italia è divenuta la garante, nel disordine generale, della civiltà europea. Non vi è dubbio — termina il giornale — che essa sarà chiamata a svolgere una gran parte della sua ricoslruzione». (Stefani). Proseguono i negoziati economici fra Italia e Bulgaria Sofia, 2 novembre. I negoziati economici italo-bui-1 gari proseguono attivamente in un'atmosfera di cordialità. Si ha ragione di ritenere che la loro conclusione sia prossima. (Stefani). ' 111iti111111

Persone citate: Ciano, Duce, Jacques De Lesdain, Mussolini