Le opere ciclopichedello buse di Singapore

Le opere ciclopichedello buse di Singapore LA SaiAPPQXE E IXCfHIl.TERRA L Le opere ciclopichedello buse di Singapore Ma una notte, amante una manovra, tre caccia girando le posizioni, riuscirono a minacciare tutto il sistema difensivo (DAL NOSTRO INVIATO) SINGAPORE, settembre. Lo straniero curioso, ina non tanto da rischiare l'arresto o Ve mocrnitore titolato dei 7 *\• 8 ' 0 dcl pn''"' *t*Posto\f n metri, formando una specie doracelo, largo un chi'.omelro o po-co più. Attorno al braccio, un terreno paludoso. Le draghe vi lavo-\, '■•»'''<>»» braccio di mure pro-o\fondo, ben dragato, suscettibile di dinonl da 380, da quattro 305 eo-ida nove 2S0. I primi ed una bat- teria dei secondi so.,o in postazione sul costone che guarda il Ecc Hoa, e quindi battono fra l'isola ro- o-Ida 2S0 e un numero imprecisalo di Idi calibri mino...si trovano sul co- a prenderlo a fianco Sitila sua automobile; oppure servirsi dei pescatori malesi o cinesi di JahoreBahru, la capitale del sultanato omonimo. Quest'ultimo è un modo di curiosare duro e faticoso, poiché richiede almeno sei o sette ore di immobilità in fondo ad itn sampan. Ma, tira tira, è il più semplice ed anche il meno pericoloso. Johore-Bahru non è lontana da Singapore e l'autostrada vi porterebbe in meno di venti minuti, se. soprattutto verso sera, non fosse ingombra di riccio e di sgangherati autocarri, stracarichi di una folla seminuda e stracciona: gli operai addetti ai lavori delle fortificazioni, che abitano in città o nei sobborghi immediati. Gli altri sono raccolti in villaggi provvisori nel centro dell'isola. In tutto, superano i settemila, lavorano 12 ore il giorno e guadagnano un dollaro di Singapore e un quarto: circa quattordici lire. La paga wiinima dì un inglese che li sorveglia è di venticinque dollari: quasi trecento lire. Dopo aver lasciato sulla sinistra il gruppo dei serbatoi di Tenghah ed essere passata fra un secondo gruppo di serbatoi anch'essi nascosti fra le palme c ricoperti di zolle erbose, la strada con pendenza brusca scende sulla diga, che unisce l'isola alla terra ferma. A questo punto, le guide turistiche, generalmente assai parche sulla topografia dell'isola, ricordano che la'diga, ultimata nel 192//, costò 2S milioni di dollari (circa 2,')0 milioni di lire), è lunga un miglio e le sue fondamenta al centro raggiungono i 39 piedi, vale a dire 11/ metri poco su poco giù. Non ricordano, però, le interminabili discussioni che essa suscitò fra autor,tà civili e militari e in seno alle stesse autorità militari. Ansi, i lavori, incominciati nel '19. vennero sospesi nel '21, in seguito alla decisione presa quell'anno d creare il porto militare nella parte orientale dello .stretto, a meno di 15 chilometri dalla diga in costruzione. slScdC ì fbbri t La moschea di Johore Baimi Cerne sì fabbrica un porto Sbarrando lo stretto, questa non costringeva le navi in arrivo dall'Europa a circumnavigare tutta l'isolar E, nell'eventualità di un blocco, non tagliava loro, la via della ritirata verso occidente? Per questo venne, persino, ventilata l'idea di un ponte elevatoio nella sua mota. Ma, dopo qualche mese, i lavori furono ripresi. A parte la necessità vitale per la Singapore civile d'essere unita alla terra ferma, a fare prevalere l'idea della diga concorsero considerazioni di vario genere, prima fra tutte quella che le fortificazioni e il porto militare dovevano servire soltanto come... un avvertimento. Nessun inglese, difatti, per pauroso o preveggente che fosse, poteva, in quel tempo, pensare con serietà che il piccolo Giapjiane dovesse un giorno ergersi sù e parlare 0 tu per tu con la granile Inghilterra. Dalla diga, comunque, JohoreBahru, con la moschea bianca ed i minareti, appare come una città da mille e una notte. In realtà, senz'essere sordida, non ha nulla di incantevole: è una cittadìnnzza orientale qualsiasi. Il pittoresco, se per pittoresco si intende quello che esiste allo stato-natura, lo troverete nel vicino villaggio di pescatori ed è fornito dalle capanne di bambù su palafitte di teck e da nidiate di bimbetti nudi, con ti pancino tondo. Pescatori, disposti a prendervi a bordo dei loro sanipan per qualche dollaro di Singapore, ve ne sono sempre. Il difficile e che essi si decidano ad attraversare lo stretto ed avvicinar si al porto. Paura delle autorità militari f Affatto! L'attraversare In stretto 0 no, per essi dipende dalle maree, dalle correnti e da cento altre stare che rendono il pesce un giorno i>iù abbondante sulla riva 'malese, un giorno su quella dell'isola. Se azzeccate una giornata col pesce verso Singapore, potete entrare nello stesso porto militare, farri una visitino e, magari, raggiungere l'isola di Ubin, che sbarra lò stretto all'estremità orientale. Il porto? Din mio, non ha un asvetto imponente. Non pensateli Gibilterra, a Malta o ad Aden! Niente rocce a strapiombo e nemmeno montagne protettrici all'intorno. Le montagnole del Changi sono più in là, a quasi diciotto chimetri e non superano i 200 metri. La vegetazione rigogliosa, qualche\pezzettino di giungla, le palme\numerose e le colline dolcemente. deqradanti gli danno, perciò, Z'a-jspetto tranquillo d'un porto colo-ìniale qualunque. Eppure, afferma-' prima, le] noi'tecnici, come porto da guerra, nitesto è uno dei migliori, 'dei pili. ... _j -±t J«l ,i,„M/fn 1 rinarati ed attrezzati dcl mondoASi trutta d'un porto naturale?\Non si può' ttcone dello stretto s> insinuavano' nella terra per sci o sette chilo-i o , e n . a . e a ospitare l'intera Home Fleet, dilospitarla, di rifornirla e ripurar-ìla. Per i rifornimenti di nafta, di- fatti, una terza serie di .'il) serbato. \/uni, »ni> ter»» sene ai j>u semaio.permette, attraverso tubature sol-,terranee e subacquee, un caricaimedio di 3000 tonnellate l'ora peridieci navi insieme. Le tubature;per l'acqua dolce sono ugnalmen-'te sotterranee e subacquee. E, petti carico dei viveri e delle munizioni, sono pronti quaranta pon- toni. Si calcola che una divisione di incrociatori leggeri, tipo Bel- !vrecchiare in un'o-\fast, possa apparecchi ra e mezzo ra e mezzo. Il bacino di careno .Per le ferite o i malanni di\qualunque genere o gravità essi jiiuno, /a base dispone di un aspe- date attrezzato dì lutto punto. (7ii|bacino di carenaggio gaUegyiantelper navi fino a 25 mila tonnellate,lprevisto fin dal progetto del '21,\Zia aia. compiuto con risultati In-,sintjhieri operazioni complicate aìnavi della flotta d'Estremo Oiicn-\te. Nel 19SJi, però, 'allorché, di,fronte al nuovo programma nu-\vale di Tokio e alla violenza dcl-.l'offensiva economica, le fortifica zioni dì Singapore debbono assumere un netto carattere difensivo e l'idea di dovere, chiamare da queste parti l'Home Kleet con le sue super-corazzate, più che come ipotesi, si presenta come necessità frale,gliahmiragnwuamM^ieidono di fare costruire del porto da guerra un bacino di carenaggio capace di medicare e\mettere in sesto navi fino a 50 mi'-;la tonnellate. Davanti ai loro .oc- nipponiche a duplici torrette da 3 e quello dei 200 e più sotto- chi stava l'esempio della fiotta russa dcl Baltico, nel 1005 giunta 1nei pressi di Formosa slessata e ma( ridotta da J/5 giorni di navi- gazione circa ma f rietina. E stava, altresì, lo spauracchio delle 35 mi- la SS0 marini di grande, mediti, piccola c infinitesima stazza. // mastodontico bacir.o viene iniziato sul finire dcl '35 come uno dei nri'nit atti di Re Edoardo Vili e la pt ma pie gusta ora lo'si chiama «Bacino Gior- trgamena, murata nella pn- eira, lo intitola alla sua un- persona. Ultinuito ncl^'.lS. 310 VI ». Per vederlo da ricino e animi-rarne le robuste paretie. i pontoni di so/ZepajnenfOj le officine che lo circondano sui tre lati, pciò, è necessario ricorrere al secondodei dite modi suggeriti per visitare la base navale. Questo modo, co- rne si è detto, consiste nel farsi prendere sull'auto da un fornitoreItitolato dcl porto, percorrere così ta strada di Selciar e, sorpassalo Nee Son, biforcare a destra. Dopo dueccnto metri, quasi sempre,aperto, troverete un canccìlctto di legno, per nulla diverso da quelli chc sbarrano l'accesso alle pio- prietà private. L'auto può prose- guirc. La sentinella, clic domanda al fornitore la tessera, è più in là,alla prima svolta. /( porto apparirà poco dopo: appunto, un braccio di mare az- -urro-cupo, sonuecchiante fra edi- fici gru,\ fra palme, bananeti c fiori. Nello specchio azzurro, di nari, almeno in intesti giorni, non re «e sono poche: una corazzatilda 20 mila, due incrociatori da to mila, ire da 7.500, undici caccia, dieci sottomarini, fra cui tre fran- cesi. Altri galleggianti sono i_ 11- marchiatori attraccati ai moli, i pontoni e, all'estremità, il bacinodi carenaggio da 25 wMa tanna- late, quadrato, tozzo e di color marrone come una giunca-gigan- te. Il bacino «Giorgio VI» gii sidistende quasi di fronte. E. se non avesse i pontoni, le tubature del- le pómpe per immettere e svuota- re l'acqua, farebbe pensare ad una ' piscina per gare natatorie mira botanti. Benché, al presente nessuna na ve sia in hanno, le officine lavo rami al completo: 150 bianchi e 000 uomini di colore preparano i perei di ricambio ;>it"< comuni, ca- ricano mine, protettili c siluri, mcttono ti punto i rimorchiatori eprovvedono « quanto la base ne-cessila per essere in perenne effi-cienza stra e sulla sinistra la base aerea ,1e il campo di Sembawang. E, se delle navi, sfuggite ai grossi calibri del Bee Hoe, tentassero di forzare i passaggi fra i due isolotti ad oriente, esse midi ebbero a coz- cienza. ! slini brutta cnrn-PC3 ' ' FUlld UlUlld 5t)l|liC5d jiLa proiezione a questo complcs- «occidente dalla diqa e, ad oriente,;"dagli isolotti di Ubin e di Tekong nBesar. Per gli agguati dal cielo, j rsorgono rispettivamente sulla de- \ Pi-.11 proiezione a (inwi'i luih^im- —sn porto da guerra la dà, anzi!ut- uto, la sua'posizione topografica cne»o stretto, stretto sbarrato ad m c'ìlrcmo deh'isola verso nord-est. j hzare non solo contro banchi di g mine, ma pure contro il fuoco di ', n ch,i,'r,M„eiiln Hnlln lìittlrvie nm*. iKsbarramcnìo delle batterie piat-]szate sul Changi, i( promontorio I s I calibri maggiori del Changi so-jsno rappresentati da due con- p ilstone che scende dirimpetto al-ìl'isola di Tekung Bcsar. In basso, - quasi sul mare, alcune ridotte per . \ mitragliatrici pesanti e per pie-1 .miuagiiuirici pesami e per pie-, -,coli calibri. In unione con ridotte ai identiche, piazzate nei due isolotriti, esse dovrebbero battere i mas e;!) i sottomarini microscopici che -'riuscissero a scivolare fra lo sbur- t- ramento delie mine, Le ultime manovre, a cui parteciparono otto grandi unità, una e cinquantina di navi minori e un - ! centinaio di velivoli, dimostrarono -\l'impossibilità di forzare lo sbar- ramento orientale dello stretto di Johore. Però, una notte, una flottiglia di tre caccia da 2.500 si .presentò all'improvviso all'ìmboc- i\co occidentale. Con poche cuiuio-ji j nate, ridusse al silenzio una 1 - tette da 152 piazzata al Tanjong i|Teritip e avanzò audacemente elnello stretto fin dove glielo per-: ,liiiise il fondo che sta insabbiali- ,\dosi, ma abbastanza avanti per,-, battere i serbatoi di benzina, miaìnacciare l'aerodromo di Sembu-\ivang e prendere d'infilata la stesi,sa base navale. Il Comando della -\pìazza impiegò vari mesi per ri-.mettersi dalla sorpresa. Paolo Zappa

Persone citate: Cerne, Edoardo Vili, Giorgio Vi, Paolo Zappa, Pescatori