La Svizzera fermamente decisa alla difesa della propria neutralità di Concetto Pettinato

La Svizzera fermamente decisa alla difesa della propria neutralità La Svizzera fermamente decisa alla difesa della propria neutralità / confini sarebbero difesi sino all'ultimo uomo così contro l'uno come contro l'altro dei due belligeranti i e n - Berna, 28 ottobre. Negli ambienti ufficiali di Berna si dichiara inesatta la notizia della Reuler secondo cui le comunicazioni telefoniche con la Germai nia sarebbero tornate normali. Le 0!restrizioni sono sempre in vigore, o: Si afterma tuttavitl £he le ra|iom-• j t , , r. • del Relch f | «boero di natura meramente te- fmca 6tl .andrebbIf° 8Pie&ate con la m6SSa in *tto di nU0V0 reg0 e ! : prendere sul serio il pericolo agi ; tato dai francesi per la buona ra lamento sulle conversazioni per filo. Il Bund conclude che le ragioni « meramente tecniche » di cui sopra non possono consistere se non nell'istituzione della censura. Circa una notizia diffusa dalla radio francese secondo cui il comandante della piazza di Basilea avrebbe richiamato improvvisamente in servizio tutti i militari momentaneamente in licenza a titolo di precauzione in presenza dei concentramenti di truppe tedesche in corso alla frontiera badese, il critico militare della Suisse, colonnello Leconte, confessa di non gione che, date le misure di copertura dei passaggi del Reno cui il Governo federale ha proceduto, un [ colpo di mano tedesco contro i ]ponti di Basilea non avrebbe la i menoma probabilità di riuscire. Lo ' scrittore, che ebbe a compiere anni or sono studi particolari sulla difesa di Basilea, è del parere che nella peggiore delle ipotesi le fortificazioni avanzate di Klein-Basel, sobborgo della città sulla destra del Reno, resisterebbero sempre abbastanza per dar tempo al genio di far saltare i ponti e che tale i"* 1 f""" ° wvi fatt0 è troppo noto agli Stati Mag- [ £iori tedesco e francese per accor-l dare credito all'ipotesi di un ten- ] j tativo qualsiasi di forzamento dei ; ia frontiera in questo punto, comunque sia, l'insistenza con , cui sia da fQnte francese che da I, |fonte neutrale^! segnalano conti nul concentramentl di truppe tedesche dietro la linea Sigfrido dall'Olanda al Baden non lascia indifferente l'opinione svizzera, alla : quale non sfugge d'altra parte, malgrado lo scarseggiare delle in,D„_,, „ . formazioni dirette da Berlino, la i grande attività regnante nelle alte sfere militari e diplomatiche del Reich, attività che sembrerebbe I difficile non interpretare come un', sintomo annunziatore di eventi no ; tevoli n aese seguita comunque ì» confidare nella WrobabiUtàToi una violazione della propria neutralità ed in ogni caso sa che le sue frontiere verrebbero difese a palmo a palmo. Il colonnello Lecomte già citato ricorda, a titolo di avvertimento, che se nel dicembre 1813, all'Indomani della battaglia di Lipsia, 11 l Governo elvetico acconsenti a la, sciar passare attraverso il territo | ri0 nazionale, e precisamente da j Sciaffusa a Basilea, i 160 mila uo¬ mini dell'esercito austro-russo diretti in Francia, fu non solo perchè l'esercito svizzero dell'epoca era, per cosi dire, inesistente, ma perchè la Svizzera usciva allora da un ventennio di dominazione francese e vedeva negli austriaci dei liberatori. Oggi la situazione è tutt'altra e l'inviolabilità dei confini della patria verrebbe difesa fino all'ultimo uomo, cosi contro l'uno come contro l'altro del due belli- gcanti. I Richiamandosi per l'appunto a questo dovere della resistenza in- Ir, — distinta contro entrambi gli ipote- ischetto abbassato le forze a rrùl"!!™' „ j estero, a dispetto degli sforzi ammirevoli di Imparzialità del Go. verno federale, l'impressione che i suoi soldati accoglierebbero a mo- tici invasori, un battagliero atxlomadario ginevrino, il Pilori, stigmatizza la parzialità imprudente di cui taluni settori dell'opinione dei Cantoni francesi danno prova nei riguardo dei franco-inglesi e scrive che sarebbe estremamente pericoloso per la Svizzera offrire che volessero penetrare nel suo ter. ' ritorio. « Invece di condannare gli ilml ^ incensare gli altri i le decisioni di grande momento che ammonisce il Pi/ori — la Svizzera dovrebbe offrire un terreno d'intesa ai suoi tre vicini e lavorare alla riconciliazione fra tedeschi, franerai ed italiani ». A confermare l'attesa d'importanti avvenimenti cui sopra accennavamo concorre un dispaccio da Berlino alla National Zeitung circa in quegli ambienti si riterrebbe debbano uscire dalla riunione del Consiglio Supremo dei Soviet indetta per il 31 ottobre. La nota sovietica all'Inghilterra verrebbe giudicata in Germania una svolta decisiva per la politica russa e si attenderebbe ormai da parte di Mosca uno aforzo concreto per giungere a qualcosa di decisivo nel sud! est dell'Europa. Hitler, in ogni caso, ha conferito ieri sera con Tesjsowian .Commissario sovietico per la navigazione, capo della Delegazione russa attualmente a Berlino, dopo di che una conferenza ha , avuto luogo fra i delegati di Mosca e la Wilhelmstrasse. Dal canto suo la Neue Zuercher sidera con apprensione lo stato dei rapporti russo-finlandesi e si ac 1 colgono con scarsa soddisfazione le dichiarazioni ottimistiche delle autorità di Helsinki, temendo che esse abbiano per unico effetto d'impedire all'opinione nordica di farsi in tempo una chiara idea sulla gra- 'vita della situazione . i ZcUuny riceve da Stoccolma che|nelle sfere ufficiali svedesi si con-1 Concetto Pettinato

Persone citate: Hitler, Klein-basel, Lecomte, Leconte