Le imponenti risorse di materie prime dell'Impero nella relazione al Duce del Sottosegretario all'A. I.

Le imponenti risorse di materie prime dell'Impero nella relazione al Duce del Sottosegretario all'A. I. Le imponenti risorse di materie prime dell'Impero nella relazione al Duce del Sottosegretario all'A. I. I capitali privati investiti in A. 0. si avvicinano ai cinque miliardi Roma, 25 ottobre. Il Sottosegretario all'Africa Italiana ha presentato al Duce la seguente relazione: « Duce! « Ho l'onore dl presentarvi alcuni dati che dimostrano come, dopo una prima fase di accertamento della esistenza di ingenti risorse naturali, agricole e minerarie nei nostri territori dell'Africa Orientale, possiamo ormai ritenerci decisamente incamminati verso quegli obiettivi di autarchia economica, di sviluppo nelle esportazioni e di colonizzazione di massa, che Voi avete additato come basilari per la valorizzazione dell'Impero. Autarchia non soltanto locale ma integrativa e complementare di quella della Madre Patria, caratterizzata, altresì, in modo particolare, dall'incremento delle produzioni più facilmente esportabili. .« In questo settore abbiamo puntato, in primo luogo, sul raggiungimento dell'autarchia alimentare per quanto riguarda sia i nazionali che ammontano ad oltre duecento mila contro i seimila europei circa del tempo del Negus, sia gli indigeni che si calcolano qui sui quindici milioni. Colonizzazione di massa, che apre coraggiosamente un nuovo orizzonte dì benessere per il nostro popolo lavoratore. Nel settore minerario, in quello agricolo, in quello commerciale ed industriale, nei trasporti e nelle opere pubbliche, tra cui principalissime le strade, molte sono le tappe che abbiamo oltrepassate, ma ancor più lunga e promettente è la via che ci resta da percorrere. Risorse minerarie « La produzione dell'oro e del platino costituisce, senza dubbio, una parte importante delle risorse minerarie dell'Impero, alla quale dedicano le loro attività la Azienda Miniere Africa Orientale (A.M.A.O.), la M.A.E.S.I.A., la Co. Mi. Na., la S.A.M.A.O.I., la S.M.I.T., la S.A.B.I.E. e la Prasso. « Quanto all'oro, i dati di produzione del primo semestre dell'anno corrente lasciano prevedere un notevole incremento rispetto a quella degli anni precedenti. In Eritrea la produzione ha ormai assunto un ritmo costante, sopratutto in seguito al perfezionamento ed al potenziamento degli impianti dell'Azienda Miniere Afri ca Orientale. Nell'ovest etiopico, da una prima fase di indagine, si è già passati, dopo favorevoli ri sultati, alla fase di ricerca meto dica e presto si inizierà quella dello sfruttamento industriale. « Anche recentemente sono stajù messi in evidenza importanti giacimenti alluvionali ed eluvionali, e si hanno fondate speranze di poter sfruttare, in seguito, notevoli giacimenti specialmente nel Beni Sciangul. Altre promettenti alluvioni aurifere di grande egtensio ne sono state individuate nel bacino dell'Acobo, ed in quelli alti del Ganale Doria e nel Daua Par ma. Lo sfruttamento dei giacimenti platiniferi di Jubdo e di Kopè (Galla e Sidama) dà un prò dotto che si avvia a coprire integralmente il fabbisogno nazionale. Tale mèta potrà raggiungersi sia attraverso un più largo impiego di mano d'opera che mediante la completa razionalizzazione e meccanizzazione degli impianti. Ferro « Sono state segnalate masse ferrifere in diverse zone dell'A.O.I In Somalia presso Bur Galan e Galangal emerge una massa mineralizzata di magnetite, la cui su perficie può calcolarsi di circa 130 mila metri quadrati; e nell'alto Giuba (Dinsor) è stato rinvenuto un importante giacimento pure di magnetite. Nei pressi di Candala (Migiurtinia) sono state accertate manifestazioni di minerali di ferro; sono in corso indagini per stabilirne la consistenza. Particolare favorevole è l'ubicazione del giaci mento, situato a pochi chilometri dal mare. In Eritrea è noto il già cimenti del Monte Cheden pure a poca distanza dal mare, il cui ren dimento è previsto in circa centomila tonnellate annue di minerale di alto tenore in ferro. Le importazioni in Italia da questa miniera, a titolo di esperimento, su 'scala industriale, sono già incominciate negli scorsi mesi. Nel Galla e Si dama un vasto giacimento di limo nite trovasi nel massiccio del Mai Gudo, a circa ottanta chilometri da Gimma (miniere di Dombova, di Decano, di Tiro, ecc.). Tale giacimento ha presumibilmente una potenzialità di circa un milione di tonnellate in minerale, di facile estrazione. Queste miniere sono per ora sfruttate da indigeni con attrezzatura primitiva. Stagno « Un notevole giacimento di stagno (cassiterite) è stato rinvenuto a Magiaian, nei pressi di Peder Cassim, in Somalia, e se ne è iniziato lo sfruttamento. SI hanno fondate ragioni di ritenere che la produzione della nuova miniera sarà in grado di recare un notevole contributo all'autarchia della Nazione permettendo di limitare l'importazione di un metallo per il quale siamo ancora tributari dall'estero. Rame « In Eritrea e nel Galla e Sidama sono stati rinvenuti notevoli affioramenti di minerale cuprifero, e sono in corso trivellazioni e sondaggi in profondità che sembra siano destinati ad un elevato rendimento industriale. Mica « La presenza di mica è pur se- Enalata in varie zone dell'A.O.I. a Società Anonima Mica sfrutta attualmente i noti giacimenti di Scillichi e Dabascek in Eritrea. Un f;iacimento di particolare imporanza è stato individuato nell'Harar, dove s'è già entrati in fase di produzione. La produzione di mica coprirà presto l'intero fabbisogno nazionale. Sale « Anche la produzione del sale si trova in fase di incremento, e nel 1938 ha raggiunto la cifra di trecentomila tonnellate. Una parte notevole della produzione viene avviata all'estero, nei paesi finiti- mmthnp mi ed in quelli del Medio ed Estremo Oriente, con realizzazione di importanti apporti valutari. Naturalmente si cerca in ogni modo di agevolare questa corrente che ha già raggiunto le 150 mila tonnellate annue e che si trova in costante aumento. Per quanto riguarda il commercio interno, la particolare attenzione del Ministero dell'Africa Italiana è ora diretta ad organizzare il collocamento e la distribuzione, in modo che ne sia assicurato il rifornimento normale ad un prezzo conveniente anche nelle più lontane regioni dell'Impero, ciò perchè, trattandosi di derrata di consumo generale presso gli indigeni, il commercio di essa assume importanza anche sociale. Trovandosi in fase inoltrata lo studio, a tale scopo, di un progetto di monopolio governativo che terrà massimo conto delle particolarissime esigenze locali in questa materia. Sale potassico « Di pari passo si sta riorganizzando l'estrazione su base industriale e la esportazione del sale potassico di Dallol (Dancalia) e si ritiene di poter in breve raggiungere anche in questo settore ottimi risultati autarchici. Materiali edili « In fase di notevole incremento, tale da garantire sin d'ora la completa autonomia dell'Impero, sono altresì l'industria del cemento con una produzione di oltre centomila tonnellate raddoppiabili in un nonlontano avvenire, e quelle degli al- tri materiali da costruzione (calcari, sabbie, graniti da taglio, argille da laterizi ecc.) con una produzione di tre milioni di tonnellate suscettibili pure di grande aumento. , Risorse idroelettriche « E' in corso l'accertamento delle risorse idroelettriche che si possono valutare sin d'ora in molte diecine di miliardi di Kw. annui. La realizzazione di esse è naturalmente legata alla potenzialità di assorbimento dell'energia da parte delle regioni circostanti e perciò princirjalmente allo sviluppo delle industrie. I preesistenti impianti termici dell'Eritrea e della Somalia hanno pressoché triplicato la loro produzione e oggi le due vecchie colonie dispongono di circa diecimila Kw. termici, oltre il piccolo impianto idroelettrico di Bfelesa (Asmara) e a prescindere dai gruppi elettrogeni a carattere privato. Nell'Impero conquistato, ove pressoché nulla esisteva, la CO. N.I.E.L. ha già in funzione presso Addis Abeba l'impianto idroelettrico di Acachi, la cui produzione, ultimato il serbotoio, raggiungerà i venticinque milioni Kwh annui. Attualmente vi si producono circa dodici milioni Kw-ora all'anno. Ad Addis Abeba' stessa, la centrale termica dispone di 1400 Kw. effettivi istallati e sarà prossimamente portata a 1700, di cui la metà a gas di legno. A Gimma l'impianto termico è in funzione per 135 HP effettivi ed è in corso di istalla- zione per altri 400 complessivi, agas di legna. Ad Harar sono statiistallati 180 HP termici effettivi e sono in corso di istallazione altri 230 (gas di legna). A Dire Daua è in funzione un gruppo per 75 HP effettivi e sono in corso altri 3 per circa altri 500 (gas di legna). A Gondar funzionano attualmente tre gruppi per 200 HP effettivi e se ne stanno impiantando altri due per 135 HP. « A Dessiè sono installati e funzionanti 335 HP a gas povero. Sono allo studio di prossimo inizio gli impianti idroelettrici del Mai Nefahit (Asmara) per circa 25 milioni di Kw-ora annui, quello dell'Aramaio (Harar) per circa 13 milioni di Kw-ora annui e quello di Coca sull'Auesc (ad un centinaio dl chilometri da Addis Abeba) per circa 300 milioni Kw-ora annui. Complessivamente si produ-1 cono, attualmente nell'impero 50 milioni di' Kw-ora termici all'anno e circa 13 milioni idroelettrici; in un avvenire immediato la produzione termica salirà a 56 milioni e Suella idroelettrica a 26 milioni di Iw-ora annui. E' di prossimo inizio la costruzione di altri impianti idroelettrici per circa 340 milioni di Kw-ora. Risorse termali «Già attrezzata per lo sfruttamento. Industriale delle ingenti risórse idro-termo-mlnerali e, infine, l'Eritrea nella quale sono in efficienza tre moderni stabilimenti di captazione e di imbottigliamento. Anche nello Scioa si stanno utilizzando le sorgenti di Flnfinni, nei pressi di Addis Abeba. Ricchissi- 1 mo dl acqua minerale è il territo i rio del Galla e Sidama, in cui sono state recentemente reperite ed in parte analizzate ben 70 sorgenti termo-minerali il cui sfruttamento è allo studio. Agricoltura « Nel settore agricolo le possibilità dell'Africa Orientale italiana sono tanto grandi che è oggi difficile poter effettuare previsioni sul contributo che quel territorio sarà in grado di arrecare in un non lontano domani all'economia della Nazione. Caffè « La produzione del caffè è di gran lunga superiore al fabbisogno locale e le energie sono attualmente rivolte ad incrementare la produzione e l'esportazione : I■ di esso II caffp vipnc nrmlntto npl- mirar e ne? Galla* ? Sidama e l'Harar e nel Galla e Sidama, e.merosi vivai npr la nrnrlnzionp di In]"°?LVHYal£r,<ÌaZ^ in minor mia.itità n»ii'4mnr» Nn."=™Ii0L?"a "el!.„m.a.^„„"1iaLrico"^ clrcer (HaraH Sii Idama e distribuirono aCullmen te^enUnafa di mf^liaia amante" Pei"vaSr^zareTa' Produzione dlii^^S^T^IaJSS^SSSL^Ìcaffè sono altresì sorti stabilimen ti per una razionale lavorazione allo scopo di realizzare entro breve tempo qualità tipiche, in grado di affrontare, con successo, la concorrenza sul mercato internazionale. Cotone « Per quanto riguarda il cotone, con l'istituzione dei distretti cotonieri affidati a società finanziaria- l mente e tecnicamente capaci, si 'può contare su un notevole incre mento della produzione a partire )dalla campagna in corso. Il fubbi agno di fibra per l'artigianato dei alivi è raggiunto. E' in corso di SO! nativi è raggiùnto, avanzata costruzione a Dire Daua un opificio per la filatura e la tes situra del cotone. La produzione cotoniera, appena superata l'attuale fase di organizzazione e di esperimentazione, assumerà una grande importanza. Semi oleosi « Anche nel confronti dei semi oleosi (lino, arachide, sesamo, ri cino, ecc.) le missioni tecnico-agri cole inviate nell'A.O.I. e tutti i tecnici addetti ai Governi sono concordi nel ritenere che i territori dell'Impero offrono la possibilità di poter coprire il fabbisogno lo- cale e, tra qualche anno di concor rere in misura notevole a quello nazionale. I lavori di coltivazione e di sfruttamento sono già avviati e si prevede che nei prossimi anni la produzione potrà essere notevolmente incrementata, Prodotti forestali « I prodotti forestali sono già in grado, con l'entrata in finizione di numerose segherie, di coprire l'intero fabbisogno per 1' A.O.I., ed alimentare altresì una buona esportazione. Potranno in un tempo non lontano recare un decisivo contributo anche all'autarchia della Madre Patria. Allo scopo di razionalizzarne la produzione, che ha immense possibilità, si è, tra l'altro, provveduto alla costituzione di un rilevante patrimonio forestale demaniale, affidandone alla Milizia Forestale la gestione e lo sfruttamento. Con recente provvedimento è stata vietata l'importazione di legname nei territori dell'Impero. Lana « Sono in corso di attuazione nell'A.O.I. iniziative per la acclimatazione di razze ovine di lana smssifdcscDècqMèrdocccgRtmediante la importazione di esem- j plari pregiati e l'incrocio con le irazze locali. Per il raggiungimen- to di tali fini gli industriali lanieri sidama italiani hanno offerto tutta la loro ! cooperazione e si hanno fondate ragioni per ritenere che, anche in questo campo, potranno in avvenire raggiungere ottimi risultati. Pelli e cuoi « La produzione delle pelli e dei cuoi sta riprendendo con ritmo crescente e fornisce una delle principali merci d'esportazione dell'A.O.I. E' in atto una propaganda tra gli indigeni tendente a razionalizzare la lavorazione delle pelli, e si può prevedere per il futuro un aumento regolare nella produzione ed un miglioramento nella qualità. Musa Ensete « Notevole è, inoltre, la produzione della Musa Ensete (Scioà, Galla e Sidama), la cui fibra, per ora quasi totalmente assorbita dall'artigianato indigeno, sarà presto impiegata da due stabilimenti in corso di costruzione a Gimma e ad Addis Abeba per la preparazione di cordami, di tela da imballo e di sacchi. Cereali « E' in corso una azione duplice, diretta, cioè, ad estendere le coltivazioni di frumento e di altri cereali da parte degli indigeni e a destinare nuove terre alla agricoltura dei connazionali. Vi sono ormai aziende che coltivano frumento su migliaia di ettari. Colonizzazione « Un aspetto dello sviluppo economico dell' Africa Orientale Italiana è costituito dalla colonizzazione demografica, la cui prima fase sperimentale può dirsi favorevolmente superata. Essa è attualmente affidata all'Opera Nazionale Combattenti, che ha isti tuito due fiorenti aziende agrico le ad Olettà e a Biscioftù nelloScioà, ed agli enti di colonizzazio-ne della Romagna d'Etiopia, di: Puglia d'Ktiopia e ■< De Rege », Ioperanti rispettivamente nell'A- ■ mara. nellHararino e nel Galla e L'estensione dei singoli - ° ' ".»™™ uel singoli e E*5*_2«ft-*» . TH^»** * e.jinquanta ettaH di cui una-parte i I destinata alla coltura ed il rima- adibito all'allevamento dea.V"i.l"""la cimn, ui iui una panci destinata alla coltura ed il rima- e all'arboricoltura. Lei Ifamiglie coloniche sono alloggiate tn comode ed igieniche abitazioni, " 1 raccolti, dei quali i primi rimon-itano al dicembre 1937-XVi, prò-^Ìcedono con ritmo normale e sod-disfacente, se si tien conto della concomitante, intensa attività die o , - i e trasformazione fondiaria. Oltre agli enti predetti, operano in A. O. I. una dozzina di grandi aziende agricole capitalistiche che valorizzano terreni la cui superficie si aggira dai 29 ai 100 et- tari, assistite con sementi e premidi incoraggiamento dai vari uffi-ci agrari dei singoli governi. «Si possono calcolare a circa 200,» gli agricoltori ed i coloni at-tualmente insediati in buona par-te con le loro famiglie nelle zone di influenza agricola, e si prevede per l'avvenire, una volta superata la fase sperimentale, un rapido incremento in attuazione delle direttive da Voi impartite. Strade « Roma, Caput Viarutn dell'antichità, ha, nella costruzione delle strade, conseguito realizzazioni veramente grandiose, quando si pensi che in soli trenta mesi sono stati costruiti oltre 4 mila chilometri di vie di grande comunicazione, massicciate e bitumate, che molte altre sono in costruzione, e che ad esse va aggiunta la vastissima rete capillare di piste percor ribili da tutti gli automezzi in massima parte costruite ex novo Piani regolatori « Di pari passo colla costruzione dèlia rete stradale sono stati elaborati ed approvati i piani regolatori dei principali centri urbani, già in fase di esecuzione. Per la costruzione di lavori idrici, marittimi ed idroelettrici sono stati stanziati 970 milioni dl lire, 60 mi lioni per gli impianti postelegrafonici e 550 milioni per ; servizi sanitari, Servizi sanitari, Scuole « Attualmente funzionano in A O. I. 25 ospedali modernamente attrezzati ed un'estesissima rete dl ambulatori, ed in tutti 1 governi esistono scuole per indigeni copti e musulmani e scuole primarie e secondarie per nazionali con buon materiale didattico e personale specializzato. Ad Addis Abeba è stata istituita una scuola per capi indigeni, ed a Gimma e ad Harar funzionano due istituti superiori dl studi islamici. Porti « Intensa attualmente l'attività costruttiva del porto di Assab, destinato a grande avvenire, dato che con la nuova strada AssabDesslè-Addls Abeba, quest'ultima è molto più rapidamente collegata con la Madre Patria attraverso questo porto che non attraverso Massaua. Ma anche questo porto è stato convenientemente migliorato e fervono attualmente gli studi per la sistemazione dei porti oceanici della Somalia in armonia con i nuovi tracciati stradali, che collegheranno l'Oceano Indiano sia con Addis Abeba, attraverso la regione dei Laghi, che con il Mar Rosso via Harar. Autotrasporti * Particolare interesse offre l'organizzazione degli autotrasporti, attualmente affidata alla Compagnia Italiana Trasporti Africa Orientale che, oltre agli scopi propri delle aziende del genere, ha, ih particolare, il compito di assumere, controllare e disciplinare tutti gli autotrasporti di merci per conto dei privati, degli enti e delle pubbliche amministrazioni, di vigilare la organizzazione delle ditte private esercenti tali attività e di ripartire tra di esse, proporzionalmente alla loro efficienza, i trasporti di merci per conto di terzi. « Tali compiti costituiscono un importantissimo fattore di equilibrio nella distribuzione, nella regolarità e nel costo degli autotrasporti in A.O.I. e si sono rivelati di estrema utilità in questo IsrGq■ DPl j periodo di particolari difficoltà e idi severa disciplina del traffico, Le autolinee interurbane esercite dalla C.I.T.A.O. ammontano a 17, ! i o e a , r a i a e i e o e a uoeKsftszRgndantgNddelle quali due superano i 1000 chilometri di lunghezza, due i 500 chilometri, ed undici i 100 chilometri. A queste vanno aggiunte alcune linee di secondaria importanza, affidate ad imprese private. Ad Addis Abeba ed in altri centri (Asmara, Harar, Mogadiscio) esistono altresì servizi di autotrasporti urbani per nazionali ed indigeni. I totali degli autocarri e delle autovetture efficienti supe ravano, rispettivamente, al 1° gen naio dell'anno corrente, le 22.500 e le 7.500 unità. Alberghi « L'organizzazione alberghiera, soprattutto ad opera della C. I. A. A. O. e della S. G. A. A. O., procede con ritmo accelerato e nei principali centri (Addis Abeba, Asmara, Assab, Gondar, Gimma, Mogadiscio, Dessiè, Massaua, Dire Daua, Biscioftù) esistono attualmente alberghi dotati di ogni moderna comodità ed altri sono in costruzione o in progetto (Harar, Neghelli, ecc.); e ciò in attuazione del piano di sviluppo alberghiero della C.I.A.A.O., che prevede la costruzione di una ventina di alberghi. Esistono, altresì, nei centri minori ed in genere per ogni sede di Commissariato di Governo, piccoli alberghi, ben attrezzati, gestiti da privati. « L'organizzazione bancaria ed assicurativa segue di pari passo lo sviluppo economico dell'Africa Orientale Italiana. Industria e commercio « Termino la rapida sintesi della valorizzazione economica e delle opere pubbliche nell'Africa Orientale Italiana con l'esposizione di alcuni dati relativi allo sviluppo dell'industria e del commercio , nell'Africa Orientale Italiana. Le o'cifre relative al capitate delle a-lziende industriali e commerciali i;private, operanti in A.O.I. sono, , '; per ora, soltanto approssimative, e - saranno meglio precisate in seguie to, non appena ì risultati del ceni simento attualmente in corso sa- i simento aituaim * acquisiti. e - aeranti in A.OJ. 4007 aziende in- ci «Comunque, all'inizio del quar-1 to anno dell'Impero, risultavano o- ejdustriali, con un capitale investi- e to di circa due miliardi e 700 mi- i, lioni di lire; e 4785 aziende com-- merciali, con un capitale di oltre -!un miliardo e cento milioni di lire. -i «Tali cifre non riguardano le a i aziende agrarie nè quelle della pedi]sca e dell'industria estrattiva, nè e n di e r- infine, le piccole aziende commerciali esercenti esclusivamente il commercio al dettaglio e le aziende industriali a carattere artigiano. a Comprendendo anche queste, si può, senza tema di esagerare, miI ritènere che i capitali privati uti-1 tualmente investiti in A.O.I. si on i vicinano ai 5 miliardi di lire. E' a questa la migliore prova della fét-lde di cui t> animata l'Italia fasci' r-1Sta nell'Impero, che Voi avete voe tinto e conquistato». PROSPETTIVE AUTARCHICHE" DELL IMPERO

Persone citate: Addis, Assab, De Rege, Duce, Galla, Negus, Prasso