Gli aerei tedeschi volano di nuovo sulla Scozia

Gli aerei tedeschi volano di nuovo sulla Scozia Gli aerei tedeschi volano di nuovo sulla Scozia Nè bombardamenti nè danni a . Londra, 20 ottobre. Le sirene d'allarme sano state messe in azione oggi a Edimburgo e nella regione circostante quando sono apparsi nel cielo della Scozia degli aeroplani che non vennero immediatamente identificati, ma che poi si constatò essere tedeschi. Essi hanno compiuto un volo di ricognizione, durante il quale si sono avuti inseguimenti e fuoco di batterie antiaeree senza però che l'incursione avesse altro effetto che quello di mandar la gente nei ricoveri. Niente bombe cioè, e niente apparecchi abbattuti né dall'una parte nè dall'altra. La base navale di Rosyth era, a quanto sembra, la meta dei velivoli germanici, ma pare che non sia stata raggiunta. Al di sopra del ponte sul Firth of Forth che avrebbero dovuto sorvolare, i tedeschi avrebbero infatti incontrato forti squadriglie aeree britanniche di vigilanza. Al primo segnale d'allarme, uno dei guardiani antiaerei della Scozia è morto di colpo apoplettico. Oggi nel rione di Portobello a Edimburgo sono state deposte delle corone sulla tomba dei due aviatori tedeschi rimasti uccisi durante uno dei recenti scontri aerei. Una nelle corone recava un nastro con la scritta: «Da parte dei piloti britannici che hanno partecipato al combattimento ». // funerale svoltosi ieri era stato fatto con gli onori militari. Vi avevano partecipato ex-combattenti e una banda di pifferari e lo stesso municipio di Edimburgo aveva inviato una delegazione. Equipaggi di « U. Bot » prigionieri in Inghilterra Londra, 20 ottobre. Per la prima volta si apprende oggi l'identità di due sommergibili tedeschi colati a picco dalla Marina britannica. Trattasi dell'* U. 27 » e dell'« U. 39 ». Non è detto quando e dove essi siano stati affondati, ma la radio britannica nel suo ultimo bollettino di notizie in lingua tedesca ha informato che i superstiti degli equipaggi dei due sottomarini sono attualmente prigionieri in Gran Bretagna ed ha letto la lista del nomi, fra cui quello di un capitano. I comunicati francesi Parigi, 20 ottobre. II comunicato di stamane delle Armate francesi dice: « Notte calma. Tempo piovoso Attività di pattuglie da ambo le parti sui diversi punti del fronte» Il bollettino della sera dice: « Attività di pattuglie e ricognizioni fra la Mosella e la Sarre. Abbiamo fatto alcuni prigionieri. Attività locale dell'artiglieria nella medesima regione. Calma sull'insieme del fronte ad est della Sarre ». Il comunicato tedesco Berlino, 20 ottobre. Il Gran Quartiere Generale ha comunicato stamattina: « Sul fronte occidentale, dopo la conclusione dei combattimenti nel territorio di confine a sud-est di Saarbrucken è subentrata di nuovo la calma. Su tutto il fronte, salvo la locale attività di artiglieria e di pattuglie, non si sono svolti avvenimenti degni di particolare rilievo». mcprfQdbdbpstnmtaftlpltgpsvGpsvccsdvvtlepsmuvtmptmg« E guerra sia » Interpretazione ingiustificata d'un Bollettino militare tedesco Berlino, 20 ottobre. Il D.N.B. pubblica: « Il Bollettino militare tedesco sulla prima fase della campagna sul fronte occidentale è commentato all'estero mettendo in evidenza il fatto che i tedeschi non hanno inseguito i francesi in ritirata oltre la frontiera francese. « In connessione con questo fatto, si è parlato di un nuovo tentativo tedesco di entrare in trattative coi francesi, e circolano voci che la Germania farebbe, per via speciale, una nuova proposta al Governo francese perchè esso concluda la pace col Reich. Il Bollettino militare tedesco non è che un resoconto obiettivo di ciò che effettivamente si è svolto sul fronte occidentale. Vedere in esso un'offensiva per la pace è semplicemente assurdo. La situazione è chiara. L'Inghilterra e la Francia hanno respinto la mano tesa dal FUhrer. Esse hanno gettato il guanto alla Germania e la Germania l'ha raccolto ». Polemica franco-tedesca sugli ultimi comunicati di guerra Parigi, 20 ottobre. Commentando la situazione militare l'agenzia Havas comunica: « Le informazioni pervenute a Parigi sul colpo di mano che ieri permise al nemico di sorprendere una cinquantina di soldati francesi, indicano che questo distaccamento non rimase isolato nel corso delle operazioni di ripiegamento dei posti costituenti la linea di sorveglianza, ma durante i molteplici colpi di mano e gli impegni locali ch<v segnarono la presa di contatto tra le truppe francesi e tedesche I dp una parte e dall'altra della nuova linea di resistenza francese. Si I tratta, dunque, di un incidente ben posteriore al ripiegamento degli avamposti francesi, ripiegamento svoltosi senza alcuna difficoltà. Quanto alla sorte di questo distaccamento si suppone che, dopo viva resistenza, i sopravvissuti siano stati fatti prigionieri ». La nota prosegue polemizzando col comunicato tedesco pubblicato ieri, dicendo che le * cifre citate in questo documento sono manlfe- ; piamente false. Per esempio, il nu- mero dei prigionieri francesi indicato dal comunicato è di molto superiore a quello degli scomparsi registrato dallo Stato Maggiore francese dall' inizio delle ostilità. Quanto a quello degli aeroplani tedeschi abbattuti non si eleverebbe, secondo lo Stato Maggiore tedesco, che ad 11 apparecchi. Orbene, il Comando francese, che pertanto si è scrupolosamente astenuto dal contare come abbattuti gli apparecchi caduti nelle linee tedesche, ne ha citati 24 solamente nel mese di settembre ». I giornali segnalano che l'aiutante Carlo Legris, appartenente ad un reggimento di fanteria da fortezza distaccato al fronte, è stato citato all'ordine del giorno dell'Esercito per aver abbatuto un apparecchio tedesco che sorvolava le linee francesi a 750 metri di quota, servendosi di un fucile mitragliatore. L'equipaggio dell'aeroplano, salvatosi col paracadute, è stato fatto prigioniero.

Persone citate: Carlo Legris, Firth, Mosella