La corsa dei milioni vinta dalla favorita "Isoletta"

La corsa dei milioni vinta dalla favorita "Isoletta" La corsa dei milioni vinta dalla favorita "Isoletta" il primo premio della lotteria è toccato a un capitano d'aviazione?-Il biglietto vincente è stato venduto alla Fiera di Bari Merano, 9 ottobre. Hanno avuto ieri lieto svolgimento, col favore di una stupenda giornata, e con l'intervento di un pubblico numerosissimo, le corse ìppiche all'ippodromo di Maia, cui hanno presenziato le Loro Altezze i Duchi di Pistoia e Sua Eccellenza il Segretario del Partito. Le gare hanno avuto inizio alle ore 13,15. Attesissima la quinta corsa — quella dei milioni — nella quale Isoletta e Cherisy hanno dispensato la ricchezza ai due fortunati prescelti dalla dea bendata. La partenza è laboriosa, e dopo molti tentativi, finalmente il segnale è valido, ma Pizzo di Sevo rimane staccato ed il plotone unito affronta così il primo ostacolo con La Bagatelle in testa, mentre Pizzo di Sevo scarta su un altro percorso e rimane fuori gara. Al primo passaggio davanti alle tribune conduce ancora La Bagatelle con Cherisy ad una lunghezza; vengono indi Grazzano, Greca, Aliante, Valperga, Colleoni. Iniziata la curva di Merano nello stesso ordine, Colleoni rimane un po' staccato in seguito ad un errore ad un ostacolo, mentre Isoletta si fa luce. Il plotone passa nella dirittura davanti alla tribune e affronta la riviera, dove Ircano cade e Cherisy assume il comando, quasi apparigliato da Valperga e seguito da Isoletta, Greca e Grazzano. Ma sulla diagonale è Isoletta che rinviene forte e passa in testa. Seguono Valperga, Cherisy, Haeran, Grazzano ed Aliante, che scarta e si ferma. Ad ogni ostacolo Valperga scarta, danneggiando Tabula Rasa, che cade, mettendo in serio pericolo anche Gradano. Questo incidente permette a Isoletta e Cherisy di aumentare il loro vantaggio per il che, oramai, la corsa è decisa e la lotta per la vittoria è ristretta fra i due cavalli. Il penultimo ostacolo vede in testa Isoletta e malgrado un tentativo di attacco di Cherisy, la solida saltatrice del barone Berlingieri, taglia il traguardo con una lunghezza di vantaggio sul tenace avversario.. Ecco i risultati: Gran Premio Merano (lire 500 mila al l.o; 175.000 al 2.o; 100.000 al 3.o; 50.000 al 4.o; 42,500 al 5.o; 30.000 al 6.o; 20.000 al 7.0 - metri 5000 circa): 1. Isoletta (61, Menichetti) del barone G. Berlingieri; 2. Cherisy (66, Bietolini) del dott. ten. nob. E. Locateli!); 3. Colleoni (64, Milianl) di C. Carlini; 4. Valperga (68, Palagi) del nob. G. De Montel; 5. Roland (61, Botti) del bar. G. Berlingieri; 6. Greca (68, Lazzari) del ten. col. A. Banti; 7. Grazzano (72, Visconti) del nob. G. De Montel. N. P.: La Bagatelle, Le Courtisan, Haeran, Lorenzo dei Medici, Trentacoste. Caduti: Tabula Rasa e Ircano; scartato Pizzo di Sevo; fermato: Aliante. Lungh.: 1, S, 2, 5. Tot.: 9, 8, 25, 15; scomm. accopp. 441. I premi ai vincitori sono stabiliti come sopra, più: L. 57.750 ai signori Parenti e Benini, allevatori del l.o arrivato; L. 24.750 al signor Da 2Iara, allevatore del 2.o arrivato. Premio A.C.I.G. (L. 8000, metri 2700): 1. Miradoro (Gallina) del cav. F. Gallina; 2. Diavolina (Vitale). 3 1. Tot. 5,50. Premio Atesia (L. 12.000, metri 3000): 1. Maltosio (Emery) del prof. G. Lorenzini; 2. Caorle (Menichetti). 4 1. Tot. 5. Premio Invitto Principe (L. 14 mila, m. 1250): 1. Varenna (Camici) del nob. G. De Montel; 2. Milla (Takacs); 3. Cirro (Guttellini); 4. Turriaco (Menichetti); 5. Bracciatica (Celli). Lungh. 1 e 1 e 1/2, 3/4, 1. Tot.: 10, 6,50, 12; scomm. accopp. 86. Premio Val Martello (L. 10.000, m. 2400): 1. Galena (Visconti) della Scud. Dolomiti; 2. Arpuka. 6 1. Tot. 6,50. Premio Gondar (L. 20.000, metri 3750): 1. Sumete (Argenton) del ten. L. Casana; 2. Auriola (Vitale); 3. Babila (Visconti). 1 incollatura, lontano. Tot.: 6,50, scomm. accoppiata 23. Premio Avelengo (L. 6000, metri 2400): 1. Os'idda (Argenton) di G. Miani); 2. Obertenga (Massicci); 3. Cerva (Visconti). 1 corta incoll., 12 lungh. Tot.: 8,50, scomm. accopp. 20,50. Doppio al totalizzatore 3.a e 4.a corsa: 29,50. L'abbinamento e l'emozione di un ufficiale Merano, 9 ottobre. Subito dopo l'ultima corsa il Comitato direttivo, presieduto dal gr. uff. Rampini, ha iniziato l'imbussolamento dei nomi dei 43 cavalli concorrenti, da abbinare ai 43 biglietti vincenti. Ecco l'elenco dei primi cinque premi: 1» Premio: Isoletta (1° arrivato nel « Gran Premio Merano » ) abbinato al biglietto « V 32441 » venduto a Bari. Vince L. 1.879.415. 2° Premio: Cherisy (2" arrivato nel « Gran Premio Merano » ) abbinato al biglietto « L 50406 » venduto a Milano. Vince L. 939.708. 3« Premio: Colleoni (3° arrivato nel « Gran Premio Merano » ) abbinato al biglietto «AD 46206 ») venduto a Pesaro. Vince Lire 449.860. 4° Premio: Sumete (1° arrivato nel «Premio Gondar») abbinato al biglietto « X 60641 » venduto a Genova. Vince L. 174.945. 5° Premio: Varenna (1° arrivato nel Premio « Invitto Principe ») abbinato al biglietto « S 11498 » venduto a Roma. Vince L. 114.964. Agli altri 38 biglietti vincenti e non abbinati ai nomi dei cinque cavalli vincitori dei primi cinque Premi, verrà corrisposta la somma di L. 13.417. Al 30" estratto, che fu Isoletta, nello stesso momento, un capitano d'aviazione lascia emozionato la sala del peso, ove avviene l'abbinamento, e insieme ad una bionda signora si eclissa immediata- mente. Tutti lo ritengono il fortunato milionario. Egli è salito su un tassi ed è fuggito verso Merano. Il biglietto vincente il primo premio e stato venduto alla Fiera di Bari. Per quanti sforzi si siano fatti, in quella città, non è stato possibile identificarne il compratore; e perciò si ha ragione di credere che questo sia stato un forestiero dl passaggio. Il biglietto faceva parte di un blocco ceduto dalla Federazione dei Fasci locale a due persone, che ne avevano fatta richiesta e che erano autorizzate a vendere, appunto, i biglietti Fiera,- entro il recinto della Il secondo premio Un operaio gommista milanese Milano, 9 ottobre. Tra i quattro candidati milanesi ai milioni di Merano, l'unico fortunato fu colui che si potè identificare, l'operaio gommista trentacinquenne Angelo Signorini di Giovanni, dimorante a Ospitello di Cormano, e che da ieri se i a è venuto in possesso di circa un milione; esattamente di L. 939 mila 708, quante ne comporta il secondo premio. Il Signorini, che lavo, a nello stabilimento « Pirelli » della gomma sintetica alla Bicocca, non si era mai lasciato sedurre dalle Lotterie di Tripoli e di Merano e mai aveva acquistato biglietti, ed anche stavolta ne sarebbe rimasto sprovvisto, se le insistenze di un suo compagno di lavoro tale Pietro Morigi, incaricato di vendere alcuni blocchi per conto del Dopolavoro « Volta » cui erano stati ceduti dal Fascio di Lissone, non avesse avuto sulla sua riluttanza il sopravvento. Così acquistò una cartella: la fortunata cartella « L 50406 », che era l'ultima dell'ultimo blocco del Morigi, e che il gommista, dopo ripetuti tira e molla, pagò soltanto dieci lire. Fu il Morigi stesso che venerdì mattina diede al .Signorini la lieta novella non appena lo in- contro nello spogliatoio di lavoro. « Adesso mi spiego il sogno di stanotte! — disse per tutta risposta il Signorini. — Mi pareva di essere diventato improvvisamente ricco e padrone di uno stabile dl 250 locali ». Si può giustamente affermare dunque, che la Lotteria dl Merano, per quel che riguarda il secondo premio, ha assolto benissimo il suo compito. Il Signorini è ammogliato con due figli, un maschio di due anni e mezzo ed una bambina ancora di soli otto mesi. Inoltre ha sei fratelli tutti viventi, e poi può contare ancora il padre, 10 suocero, la suocera e cinque cognate. Alcuni tra fratelli e cognate sono sposati, cosicché è facile fare un calcolo della pleiade di parenti che iersera gli si sono stretti attorno; ed essendo tutta povera gente certamente il neo milionario li dovrà aiutare un po' tutti. Il Signorini è un tipo piuttosto parco di parole, dal fisico sano e robusto. Da quando rincasò venerdì dal lavoro non usci più se nonieri mattina per andare a Messa, Poi stette in casa ad aiutare i parenti nel distendere il granoturco sull'aia davanti alla propria casa. Mentre egli stava raccogliendo 11 grano, la radio diffondeva la bella notizia. Egli non possiede la radio; rifiutò anche l'offerta di un amico che intendeva prestargliela. La grande notizia glie la portò il segretario amministrativo del Fascio di Cormano, che l'aveva appresa appunto dalla radio. Soltanto allora egli diede libero sfogo alla gioia, e spalancò le porte di casa a quanti si affollavano per complimentarlo. Tosto spedi un telegramma di rallegramenti e ringraziamento al fantino Bietolini, che sulla groppa di « Cherisy » gli aveva donato la ricchezza. Raccontava iersera il Signorini che proprio gli ippodromi, fino a ieri non gli a- vevano portato fortuna: da ragaz- zo, fu per un giorno venditore di gazose a San Siro, e fu licenzia- to perchè invece di vendere se ne restava incantato a seguire le corse; pei, artigliere ài monta- gna, in un distaccamento di stanza a Bressanone, passando una volta per Merano, si staccò dai ranghi per gettare uno sguardo in quell'ippodromo: la curiosità fu pagata con cinque giorni di rigore. Ma proprio dall'ippodromo di Merano doveva essere ricompensato a iosa. Il Signorini non ha per ora progetti circa l'impiego della somma vìnta. « Ho sempre lavorato e non ho nessuna intenzione di smettere » egli ha esclamato rispondendo ad una nostra domanda. Quindi additandoci il gruppo dei parenti che lo circondavano ha aggiunto: « Come vedete, sono tutta gente modesta e senza risorse speciali ». Il Signorini non andrà certamente domani a lavoraire alla «, Pirelli » ma penserà a una posizione migliore, che dia lavoro onesto e redditizio a lui ed a tutti i parenti. In Il terzo premio paesino un pesarese Pesaro, 9 ottobre. E'-rimasto finora sconosciuto il nome dell'acquirente del biglietto cui fu assegnato il terzo premio della Lotteria di Merano. Il biglietto è stato venduto dal Fascio di Mercatino, che dista dal capoluogo una quarantina di chilometri. E' un piccolo paese, ed in esso si presume abiti il fortunato compratore. Il quarto premio a Ganova Il vincitore non rintracciato - Il biglietto fu venduto da pochi giorni Genova, 9 ottobre. Del gruppo dei cinque candidati genovesi ai mifioni di Merano, tre erano già stati rintracciati dai cronisti: il commerciante Giuseppe Meozzi, lo spedizioniere Carlo Torretto e la guardia di finanza Antonio Napolillo. Degli altri due, invece, non si è riusciti a rac .cogliere alcun indizio atto a iden tificarli, ed è precisamente uno di questi ignoti che è stato favorito I dalla fortuna e ha vinto il quarto premio. Si tratta del possessore del biglietto «X 66041 »: biglietto che risulta venduto dalla se zione genovese dell'Istituto colo niale fascista. Questo biglietto era stato, insieme a moltissimi altri, affidato per la vendita a una ruota della fortuna, che aveva piantato le sue tende in via XX Settembre. Esso fu sorteggiato circa una set timana fa. Se non si conosce il nome del vincitore, si conosce però nella persona del signor Tullio Profumo quegli che, per un punto, perse le 160 mila lire del quarto premio, avendo sorteggiato allo stesso banco di giuoco la cartella recante il numero susseguente a quello segnato sul biglietto vincitore. Il Profumo ricorda perfettamente che il suo fortunato antagonista era un uomo sui 40 anni, vestito di grigio e provvisto di baffetti. E questi sono tutti i ragguagli che si hanno intorno al , j t ] dufo a un ignoto acquirente dal Banco Lotto 140 di via Chiana, gestito dal signor Orsini. Sulla matrice del biglietto è stampi gliato il nome della signora Rosa Orsini, moglie del ricevitore del bar.^o stesso, la quale però ha ce¬ Il quinto premio a Roma L'ignoto cliente d'un Banco Lotto Roma, 9 ottobre. Roma concorreva con ben sette biglietti, su 43 estratti, ai premi maggiori della Lotteria di Merano; sette biglietti, sette speranze che hanno dato più di un brivido ai loro proprietari, e hanno creato ridde di sogni. La dea fortuna ha fatto crollare ben sei castelli di illusioni, riservando al settimo un premio che, seppure non sia disprezzabile, non corrisponderà certo alla aspettativa. Uno solo dei biglietti venduti a Roma, infatti, ha conquistato il quinto premio, corrispondente alla somma di circa 115 mila lire; è quello della serie S 11498 ven- duto la vendita, a quanto si è ap. preso, a una sua commessa, la giovane Luigia Chiesa, che già distributrice di illusioni attraverso le giocate al lotto, ha venduto circa 200 cartelle della Lotteria di Merano. Essa non ha potuto ricordare neppure vagamente a chi abbia dispensato ancora una volta la sia pur modesta fortuna. Ad ogni modo, come premio, alla venditrice spetteranno circa cinque mila lire. Il Ministro fantini a Genova L'inaugurazione di un reparto del Piccolo Cottolengo Genova, 9 ottobre. S. E. Ferruccio Lantini, Ministro delle Corporazioni, accompagnato da S. E. il Cardinale Arcivescovo Boetto e da Don Orione, ha assistito ieri mattina alla inaugurazione dl un nuovo reparto del « Piccolo Cottolengo » intitolato alla memoria dei genitori del Ministro delle Corporazioni, Rosa e Giuseppe Lantini. Auto azionaia colTarburo Roma, 9 ottobre. Da varhgìorni gira per le vie di Roma un'automobile che, sulla parte posteriore, reca un serbatoio su cut è scritto: « Acetilene a caduta carburo ». L'autista, che è pur l'ideatore del sistema ed il costruttore del meccanismo, ha dichiarato che la macchina funziona per lo sviluppo' di gas prodotto dal carburo che si trova in un serbatoio posteriore, e che mediante la pressione dl un pulsante situato vicino allo sterzo, scende in un deposito d'acqua. Cosi il carburo genera gas che, incanalato nel motore, mette in moto il veicolo. Il sistema permette — così almeno assicura l'autista, meccanico e inventore — una velocità orarla superiore a quella che si ottiene- con la benzina. Un chilogrammo di carburo alimenta la macchina come un litro di benzina. S. Em. il cardinale Piazza alle celebrazioni di Assisi Assisi, 9 ottobre. Un'altra giornata di solenni celebrazioni si è avuta ieri in onore di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. Sul grande piazzale della basilica superiore, S. Eminenza mons. Antonio Giordani, ispettore generale della G.I.L., ha celebrato una Messa all'aperto ed ha pronunciato un discorso di circostanza. Alle ore 10 S. Em. il cardinale Adeodato Giovanni Piazza, patriarca di Venezia, ha celebrato il solenne pontificale e ha pronunciato l'omelia del Santo, auspicando per una Intercessione dl pace e di bene per l'Italia. Alle ore 16 una solenne processione eucaristica ha percorso le vie della città ed al ritorno in basilica il cardinale Piazza ha impartito ai fedeli la benedizione. Un momento della corsa dei milioni a Merano