Intensa attività aerea La stampa francese ritiene che almeno 50 divisioni siano dietro la linea di Sigfrido

Intensa attività aerea La stampa francese ritiene che almeno 50 divisioni siano dietro la linea di Sigfrido Intensa attività aerea La stampa francese ritiene che almeno 50 divisioni siano dietro la linea di Sigfrido Parigi, 2 ottobre. Sul fronte occidentale l'attività è sempre non molto importante. Ieri e durante la notte, secondo le informazioni locali, le truppe Irancesi hanno proceduto a qualche piccola operazione: colpi'di mano, pattuglie ed imboscate; uno di .questi colpi di mano ha permesso j ai fare qualche prigioniero. Si af! ferma cne le truppe francesi avanzano sempre progressivamente |e sul fronte della Saar hanno ocIcupato circa una trentina di viiMaggi tedeschi e quantunque il fronte sia relativamente caimo le truppe compiono sul terreno conquistato numerosi lavori di campagna, estremamente utili per risparmiare nel maggior modo possibile la vita dei soldati, rendendo inoffensive le molteplici opere di distruzione collocate dal nemico per ostacolare l'avanzata dell'avversario. Nella sola foresta di Warndt, viene comunicato, il Genio ha rastrellato tremila mine, ciò che indica che il numero totale delle mine posate nella foresta è di oltre seimila, computando anche quelle già esplose. Nei commenti militari di questa stampa si nota che le mine tedesche non sono montate molto bene, poiché un obice, che ne aveva colpita una sola, ha provocato l'esplosione di tutta una serie di mine per la lunghezza di un chilometro, mentre normalmente soltanto la mina colpita avrebbe dovuto esplodere. Ma è nell'aria — qui si dice — che si è trasportata per il momento l'attività principale della lotta che si svolge a ritmo rallentato nella Saar e nel Palatinato. Ogni giorno aeroplani francesi da ricognizione, accompagnati da apparecchi da caccia, sorvolano le linee nemiche e riportano informazioni estremamente interessanti per lo Stato Maggiore. E' cosi che il trenta settembre due aeroplani da ricognizione francesi, protetti da nove apparecchi da caccia partirono per sorvolare le linee nemiche e furono attaccati da quindici aeroplani da caccia tedeschi. I due aeroplani da ricognizione francesi poterono ritornare alla loro base dopo aver compiuta perfettamente la loro missione, riportando documenti fotografitì di estrema importanza mentre la battaglia continuava fra i nove apparecchi da cagpia francesi ed i quindici tedeiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiii seni. Nel corso di questo combattimento, si afferma, i francesi hanno perduto tre apparecchi ed i tedeschi cinque. Questo combattimento aereo e l'altra battaglia inglese-tedesca svoltasi essa pure al di sopra della linea Sigfrido, presentano un grande interesse, perchè mostrano l'evoluzione che hanno già subito e che devono ancora subire in avvenire i procedimenti della lotta aerea. Ai duelli spesso individuali della guerra precedente sono succeduti oggi scontri non soltanto di pattuglie, ma di gruppi di pattuglie. Il numero effettivo di apparecchi da caccia che possiedono i due belligeranti, autorizza a pensare che l'importanza delle forze aeree partecipanti a questi vari scontri non farà che accrescersi e che una nuova tattica di guerra aerea vedrà ben presto la luce. Intanto il critico militare del « Petit Parisien » riferisce che, secondo informazioni pervenute da varie fonti allo Stato Maggiore generale, da quattro o cinque giorni il nemico sta rafforzandosi. Le formazioni venute dall'interno della Germania occupano di nottetempo i nuovi accantonamenti in tutte le località situate dietro la linea Sigfrido. Questo rafforzamento generale sull'insieme del fronte occidentale è però minore lungo il Reno e nella Foresta Nera, che non sulla linea del nord-est tra il Reno e la Mosella. Le forze nemiche sul fronte occidentale, che sarebbero il doppio forse di quelle che vi si trovavano quattro settimane or sono, — sempre a quanto afferma l'articolista — comprenderebbero attualmente un minimo di cinquanta divisioni, alle quali il Comando tedesco potrebbe però aggiungere quelle che si trovano nelle grandi città della vallata del Reno, dalla Svizzera sino a! confine della Ruhr, cioè da Lorrach a Colonia passando per Friburgo, Carlsruhe, Mannheim, Magonza. Wiesbaden e Coblenza. ■

Persone citate: Mosella

Luoghi citati: Coblenza, Germania, Magonza, Mannheim, Parigi, Ruhr, Svizzera, Wiesbaden