La linea di demarcazione di Guido Tonella

La linea di demarcazione La linea di demarcazione Si è tenuto conto per grandi linee del criterio etnico ma non è ancora chiarito se le due Parti hanno voluto dare così una sistemazione definitiva alle terre polacche La linea sarebbe stata concordata a Mosca (Da uno dei nostri inviato Fronte di Polonia, 22 settembre. L'ansiosa attesa che si era manifestata anche su tutto il fronte a proposito della linea di demarcazione, destinata a fissare i limiti dell'occupazione territoriale dell'ex Stato polacco da parte dell'Esercito del Reich e dell'Armata rossa, è stata finalmente appagata. Come già sapete, la linea si svolge da nord a sud, lungo il corso dei quattro fiumi: Ptsia, Narew, Vistola e San. I commentatori autorizzati dell'Alto Comando tedesco, che mi hanno illustrato sulla carta questo tracciato, hanno tenuto a far rilevare come nel primo tratto di questa linea, la quale st distacca dall'ex-confine della Polonia con la Prussia Orientale, ad un centinaio di chilometri in linea d'aria dal confine lituano, si trovino le tre città-piazzeforti di Lonza, Ostrolenka, Pultusk; come essa si svolga quindi lungo il corso della Vistola, tagliando, si può dire, a metà la città di Varsavia e seguendo quindi la Vistola stessa fino alla confluenza del San nei pressi della città di Sando mierz; come infine essa segua il ! San fino a Przemysl, per tagliare |infine i Carpazi sul passo Uszok, igià noto per gli epici combatti-(menti qui svoltisi durante la guer- jra mondiale. I•1 ora ^u:t^^^^: T , , chllometri La lunghezza totale della lineairnnnm*Hlzt0ne è di mUlesessantachilometn. La caratteristica de tracciato, come mi è stato ancora fatto rilevare, è di svolgersi lungouna linea fluviale péSettamenU segnata sul terreno ciò che dà al- lalinea di demarcatone un carat- " estrema chiarezza eschltere di dendo qualsiasi possibiIè~còntestazione. Da parte tedesca si è poi tenuto ad aggiungere come il tracciato di demarcazione, pur essendo una <•: linea essenzialmente militare » — che non si sa ancora se e come coinciderà con i confini definitivi dei due Stati — si ispiri alla situazione etnografica, attribuendo ai russi quelle regioni abitate in prevalenza da popolazione russobianca o ucraina. Questo criterio del Volkstum, cioè dei dati di fatto etnografici — mi è stato dichiarato da parte tedesca competente — è stato anzi decisivo. Ed in quest'ordine di Idee si spiega come, sia Lublino, sia Leopoli, capitale quest'ultima dell'Ucraina occidentale e nello stesso tempo uno dei più importanti centri culturali ucraini, siano stati attribuiti ai russi. In verità, anche se può sorprendere il fatto che la zona d'occupazione dell'Armata rossa venga ad essere leggermente superiore a quella tedesca (grosso modo si può dire che sono assegnati ai tedeschi i due quinti, e ai russi i tre quinti dell'ex-territorio polacco) la situazione etnica esistente al di là del grande arco disegnato dal Narew, dalla Vistola e dal San, giustifica una tale spartizione. E dovendosi scegliere una linea chiara, come quella del corso dei fiumi, nessuna meraviglia che Varsavia stessa sia venuta ad essere tagliata per metà. Ad est della Capitale polacca non esiste, infatti, alcun corso d'acqua che solchi la pianura nel senso voluto, e se ci si fosse attenuti, per esempio, alla linea del Lug, si sarebbe lasciata al di qua una buona parte della popolazione ucraina e biancorussa. Sul confine ungherese L'esame della carta dimostra — si afferma qui — come le parole del Fuhrer, circa il fatto che le pretese tedesche all'est erano as- sai più limitate di quanto si fosse détto, rispondono alla verità. « La Germania, si aggiunge, pur aven do assunto tutta a suo carico la campagna di Polonia, non ha voluto prendersi nulla di quello che i russi potevano legittimamente reclamare; che, se negli sviluppi delle azioni strategiche impegnate e nello slancio combattivo, le truppe del Reich sono passate oltre la linea del Narew, della Vistola e del San, non appena si è realizzato l'intervento russo ed è stato definitivamente concordato il tracciato di demarcazione, l'Alto Comando tedesco, con assoluto spirito di lealtà, ha fatto ritirare le sue truppe da tutti i punti riconosciuti di competenza dell'esercito sovietico ». Cosi a Leopoli, come precisa l'odierno Bollettino tedesco, i reparti germanici già impegnati in combattimento contro la guarnigione polacca della città, sono stati ritirati e, al loro posto sono entrate in combattimento le truppe russe. E' questo un fatto che merita di essere segnalato per chiarire come l'accordo tra i due Governi, del Reich e delPU.R.S.S., sia perfetto. Come già vi ho detto, nel tratto sud la linea di demarcazione, risalendo il corso del San, arriva allo ! spartiacque dei Carpazi, al Passo | Uszok a quota 855. E' dunque i definitivamente stabilito che la (U.R.S.S. avrà un confine comune j con l'Ungheria lungo lo spartiac Ique carpatico su una distanza di quasi duecento chilometri, in prossanità immediata della cosidetta i ucraina subcarpatica, occupata idagli ungheresi nel marzo scorso, L *ssi s|ranno anche assai vicini al confine slovacco che corre a ISjX^iSiS'^I&^iìrik EStaaSESd una Quarantini di ! esattamente aa una quarantina cu chlI?me,tn' ,Su!?t0 »tto, te""^ iconto che all'indomani dell'Accor- a n o do tedesco-sovietico, l'U.R.S.S. riconosceva il Governo slovacco, permette di supporre che, in linea di massima, il tracciato' di demarcazione (il quale secondo le precisazioni ufficiali fornitemi da parte tedesca, sarebbe stato stabilito soltanto il giorno in cui i russi avrebbero passato il confine polacco), già fosse stato concordato a Mosca tra von Ribbentrop e Molotof. Guido Tonella

Persone citate: Quarantini