Gli atleti d'Italia trionfano nell'incontro con i giapponesi per 92 a 81

Gli atleti d'Italia trionfano nell'incontro con i giapponesi per 92 a 81 // Tricolore vittorioso alio Stadio Mussolini Gli atleti d'Italia trionfano nell'incontro con i giapponesi per 92 a 81 I superbi successi degli " azzurri „ Lanzi, Gonne-ili, Mori, Agosti, Mafiei, Cerati, Oberweger e delle staffette - Nishida dà spettacolo saltando con l'asta m. 4.25 - Migliaia di persone assistono entusiaste e plaudenti alla grandiosa contesa L'Italia ha vinto allo Stadio Mussolini il primo incontro con il Giappone. I sesti classificati dell'Olimpiadi hanno battuto i quinti. Ben 11 puntt separavano, alla fine, i trionfatori dagli sconfitti rivali e su 19 gare in programma 12 si sono risolte con il successo delle maglie azzurre. I più forti In queste poche note è riassunta questa eccezionale contesa atletica che per due giorni ha tenuto ansiosamente avvinti alle sue incerte fasi tutti quanti vi hanno assistito. E questi sono stati molti, ieri una vera folla dal cui entusiasmo abbiamo capito che l'atletica leggera ha conquistato a Torino un suo nuovo successo propagand.stico e spettacolare. Gli organizzatori devono dirsi veramente soddisfatti di essersi addossato l'onere di simile manifestazione che ha offerto agli « azzurri » l'occasione di aggiungere al loro già onusto serto un nuovo alloro di singolare importanza e di aver dato alla nostra città un grande avvenimento atletico. Trionfo nitido, quello degli « "7.surri », indiscutibile, che non può lasciar adito a dubbi e appiglio a sofisticazioni di sorta. Ha vinto la squadra più completa, meglio attrezzata in tutte quante le specialità del complesso programma. Non vale a scalfire la bellezza del risultato l'eccezione che non tutti gli atleti nipponici si trovavano, dopo l'intensa attività ed i vaga- bondaggi europei degli ultimi tre mesi, nelle loro migliori condizio-ni di freschezza e di rendimento.Se parecchi dei giapponesi non fetta, ciò ha potuto influire sol- tanto sui risultati tecnici, non già sulla classifica.. Nelle specialità in cui essi hanno dominato, cioè, avrebbero ottenuto misure più brillanti, ma il punteggio non a-vrebbe subito che lievissimi muta- menti, giacché quello che doveva- _.!ir._. i—- _ —i- uh-,,.,,. no vincere, bene o male, l'hanno vinto, La stessa osservazione vale del resto, anche per gli « az- zurri». Questo incontro, che pu-re ha visto scendere in lizza campioni di eccelso valore, non si adorna, infatti, tolti i 4 e 2r> di Nishida nel salto con lasta, di risultati tecnici eccezionali.Sono gli effetti dell'Olimpiade edell'affrettata ed inattesa deci sione di far svolgere le gare di cui vi stiamo parlando. Gli atleti che sono andati a Berlino hannotoccato l'apice della loro formanor il norimln rlt.Ho cniitcsp nlim-perii periodo delle contese ohm-piche ed ora si trovano già nellaparabola discendente; quelli cheacme 'rimasti a casa, invece, nonpiù dedicati in questipiche parabola discendente; quelli cncsono • rimasti a casa, invece, nonsi sono più dedicati in questitempi di caldo ad un intenso al-lenamento. . . L Ultimo saito Le conseguenze dei Giochi diBerlino le ha ben risentite Luigi Beccali che, ancora colorante al piede per la ferita riportata durante la finale dei 1500 m., s'è visto costretto a rinunciare a scendere in campo. Ma dedichiamoci ora alle gare di ieri che, apertesi con il Giappone a 43 punti e l'Italia a 40, si sono chiuse con gli « azzurri .-> a 92 ed i nipponici a 81. Un pubblico numerosissimo, anche se la vastità dello Stadie l'ha fatto parere poco, ha assistito ad esse, accompagnandone lo svolgimento con entusiastico interesse, mentre nella tribuna d'onore, fra le altre autorità, erano presenti, assieme al rappresentante dell'Ambasciata giapponese, il Prefetto, il Federale, il'Podestà, il Questore, il Capo di Stato Maggiore dei Fasci Giovanili, il gen. Cantù e S. K. Piacentini. Aprirono la riunione i saltatori con l'asta, ma prima di loro, benché scesi in pista parecchio dopo, terminarono di gareggiare gli ostacolisti impegnati nei 400 metri. Grazie a Mori ed a Ridi, quindi, la giornata si apri con un trionfo azzurro. Alla partenza di questa garaper la prima volta dopo quindici anni, non si è visto Luigi Facelli; non si è potuto far a meno dpensare a lui. anziano capitano di ormai chiusa carriera, mentre gli atleti si accucciavano nelle buchette. E le due maglie azzurre sono stite accompagnate dall'augurio di saper essere degne del loro maestro. L'augurio si e avverato. Piapidi nel mettersi in azioneresistenti sulla distanza, abili nedistribuire le forze. Mori e Ridhanno progressivamente domina to Fukuda e Fukui, restringendo 2a loro soli la lotta decisiva. Ha vinto Mori, atleta sorto e formato sulle piste torinesi, che ha corso gli ultimi metri fra gli incitamenti più calorosi della folla. Bella vittoria, la cui ripercussione sulla classifica s'è fatta nen- rgtire: l'Italia, infatti, è andata in testa con un punto di vantaggio, Ma fu vantaggio di breve du- rata, perchè Nishida-e Adaki in- vertirSno le posizioni cassando avanti ad Innocenti e Sarovich. ( Per quest'utimo la gara non duro) moto: dopo i 3 e 70 era già eli minato. Innocenti invece, saltò i 3 e 90 e Vi cimentò contro i ; 4,06. Cadde qui, dopo .aver ab- ! battuto il regolo a lterzo salto, j con il braccio, quando il corpo, Iaveva già volteggiato al disopra, IPeccato... Avremmo avuto un,1 nuovo primato nazionale Adaki cadde, invece, ai 4 e 15 e ri-. ' mase in lizza il solo Nishida, I asso internazionale, secondo ìn^ secco giapponese tenne fede alla sua firma, giacché ci fece assi stere — cosa vista per la .prima volta a Torino — ad un balzo di [4 e 25. Tentò anche i 4 e 35 che due Olimpiadi, una delle attra-1 zioni dell'incontro. Il lungo e ' avrebbero costituito il nuovo primato nipponico (lo detiene Ohe, che ieri non ha gareggiato per-che è troppo stanco con m. 4,34 ),ma falli la prova. Si ebbe lo stes-so applausi ed evviva dal pubbli-co che segui stupito la sua stu- penda ed acrobatica esibizionedi stile inannuntabile .ci clastl-di stile inappuntabile ,cl elasU- cita, di leggerezza. Tornato il Giappone in testa al , punteggio, non valse la vittoria ; & Mario Lanzi negli 800 m, a to- Tornato L , punteggio, non valse la vittoria di Mario Lanzi negli S00 m. a to- gllervelo. giacché gli effetti du questa furono eliminati dal quar- to po^to di Pieraccini. Lanzi par-|ti in tosla e_ come jer; nei 400 m.,jdominò come volle, mentre Fie-raccini portò troppo presto il suo attacco a Tomic e ad Aoclii, sito, con 58 punti a 55, quando ri-suonò il colpo di pistola che die-de inizio alla fervida corsa dei 200 metri. Gonnelli e Caldana rappresentavano l'Italia: due ra gazzi forti di una disposizione atletica superiore alla media ed animati dalla più ardente voglia di vincere. Avevano di fronte un «asso»: Yoshioka. Lo dominarono. Gonnelli fu in testa dopo 120 metri e vi rimase fino al traguar do; Caldana passò avanti al giap- ponese negli ultimi 30 metri. Per merito di questi due ragazzi. l'Ita- Ila. to.™ in testa con un punto inpiù del Giappone. La classifica a- veva finito di andare in altalenaLe maglie azzurre rimasero sullaposizione conquistata. Per tre ga- "re consecutive però, tale postelo- ne apparve tutt'altro ohe sicura, giacché si continuo ad impattare i punti A tre vittorie di Agosti (giavellotto), Maffei (salto in lun-gol e Cerati 1500 m.ì corrispo- sero, infatti, tre modesti quarti posti di Siyierq, Cuccolti e Toras- sa. Nel salto in lungo, poi, essaparve sino ali ultimo istante addi-1 rittura perduta. Harada era pri' mo con m. 7,18 e Maffei lo seguiva con 7,15; venivano, poi, Tajima e Cuccotti. C'era ancora un salto da fare, prima di terminareToccava a Maffei. Fu un 7,21. La maglia azzurra aveva vinto. Ancora esultante per questo nuovo trionfo, il pubblico si ebbe \a doccia fredda del ritiro di Bec cali. La folla attendeva ansiosa mente il suo campione; voleva ap piaudirlo, dirgli che la sconfitta e ]a sfortuna di Berlino non ave van diminuito il suo affetto per Ini M» i 1 ra milione nnn nnt è sren-hui. Ma il campione non potè scen-<iere in pista: il piede ferito duo- le ancora. Se la sua presenza fos- se stata assolutamente necessa- ria, avrebbe fatto tacere il dolore se stata assolutamente necessa ria, avrebbe fatto tacere il doloree avrebbe lottato. Ma i calcoli dei tecnici davano ormai per assicu- rato il successo. E Beccali rima- se negli spogliatoi. Becca!" non corre il piccolo Murakoso impegnato! su una distanza per lui troppo breve, si lasciò ingenuamente portar via dal trotterellante giapponese il terzo posto. Cerati, nvece, dopo essersi tirato dietro Nakamura fino ai 1300 metri, lo fece passare avanti, per scattare poi in curva e superarlo irresistibilmente. Si arrivò, così, alle ultime tre gare con 77 punti per l'Italia e 76 per il Giappone. Qui la vittoria azzurra dispiegò alto il suo volo. Oberweger e Spaggiari dominarono nel lancio del disco Kita e Matsuno, mentre le due staffette videro gli atleti d'Italia fulminare in testa per tutte e quattro le frazioni, vanamente, anche se tenacemente, inseguiti dai nipponici. Conquistato il trionfo, tra i più belli e significativi che le contese internazionali potessero darci, gli azzurri vennero dinanzi alle tribune, mentre le note degli inni della Patria si diffondevano nell'aria piena di sole, a raccogliere l'applauso, lungo ed entusiastico, della folla. E la folla volle dare il suo saluto anche a coloro che avevano perso, dc.po avere aspramente e generosamente lottato. E! chiamò i giapponesi. E volle onorarli con l'inno del loro Paese. Il Podestà, infine, scese nel campo a premiare i trionfatori ed i loro rivali. Gli * azzurri . hanno lasciato lo Stadio con il cuore pieno di gioia MScP eiannonesi se ne =o nitf ^o^^^ovoiot °?*«8™ ^"attóSataeiSò tìel ^lico ancora tTrdTnX se- p ne parlavano 2on espres sion; ^o inusitate. per « Diremo tutto, appena giunti JScf^^^g^wnUmffl"^^ ^.^"^"^S""™ ^ guar^0 con simpatia. E quando, g~ ouattro anni ,eli « azzurri » slDarr,ncranno a Tokio per l'OUm !piade, avremo in loro gli ospiti v r'ordiaimente attesi >. Sono £ , -j 0snlma capitano della '■„ a I ^— . . eqdopgvzrqmtitedlrsnf| l'5ò' E' bello quando da una battaglia sportiva sorge il pollone d'un nuovo legame fra i popoli. Allora solo lo sport sente di aver raggiunto la sua méta oiù alta. Enzo Arnaldi 1 RISULTATI Corsa ostacoli ni. 400: 1. Muri Ululi;!) 55"; 2. Ki.li ii.) 55" 8 111; 3. Kll- Ikuda (Giappone) 57" 2/iu-, 4. Fukul l«i.) — Punteggio: Italia 7 (47), GiapI poni! 3 (46). Corsa piana m. 800: 1. Lanzi il.) 10; 2. Tornii' (fi.) r56"4710: Auilii (G.) a spalla; 4. Piéraccini il.) — Punteggio Italia 5 (52), Giapponi 5 151). Salto con l'asta: 1. Nishida (G.) m. 4.25; 2. Adorili (G.) ni. 4.05; 3. Lillo- Minti (I.) 3.Q0; 4. Sarovich (1.) ni'. 3,70 — Punteggio Italia 3 (55), Giappone 7 (5.8). Corsa piana m. 200: 1. Gonnelli (I.) 21" 9/10: 2. Caldana (I.) 22"2/10; 3., Voshioktt Hi.) >• spalla; 4. Taniguehi\(G.) — Punteggio: Italia 7 (62), Giap- ìimile, 3 (61). ...... , A Lancio del giavellotto: 1, Agosti <I.)t m. 6H.71; 2. Sumiyoschi Ki.) in. 54,95: \3. Geno ki.) m. 53.11; 4. siviera il.) [ni. 47,84. _ Punteggio: Italia 5 (67). (.lapponi' 5 166). : Salto in lungoi l. Mattel (I.) iti. 7,21; 2. [{arada iG.) m. 7.18; 3. Tajima ti.) 7,u6; 4. Stracotti ni 6,85 - i Punteggio- Italia 6 (72), Giappo ne 5 (71). Corsa piana m. 1500: 1. ferali d.) .V57" 6.10; 2. Nakamura ili.) 3'58" 4/Ki; 3. Murakoso (G.) 4'5"; 4. Tornssa (I.) — Punteggio: Italia 5 (77). lando ordisco: 1. Oberweger II.) m 47.27: 2. Spaggiari il.) m. 43.15; 3. (Cita i(ì.) ni. 37.47; 4. Mainino IG.) o e a r" „i„u?!r Sii"r.S X «f™ - ' . . . . '..due reI "r'i36.89. — Punteggio: Italia 7 184). Giappone 3 179). Stiletta 1C0.4: 1. Italia (Mariani- Caldana-ltagni-Gonnclli) 41'' 4/10; ?.. *is;ì% iYfflanS Giappone i 1801. Staffetta 400-4: 1, Italia ilei-rari- Russi ijtanipaiii-Liiiui) 3'17" 6 10; 2.1 Giappone 'die - Jitnnl Alchnri-Knlwtn)I 3'21" 4/10— Punteggio: Italia 4 (92). CLASsif.c'a'f.nalE: 1. Italia pan- ti 92 — Ciappone punti 81. | ■ \NUOVO' SUCCeSSO di Chitone ', a Baden-Baden \ Baden-Baden, 31 mattino. ! L'ultima giornata della selli- mana ippica di Baden-Baden ave-1 va richiamato nell'aristocratico {ritrovo mondano il consueto pub-\bheo elegante fra cut erano alcu- - -(^dena finwa oltre -, un» ?r<in - « ™"f. l'™™onali convenuti -in-! - 1, ,., T , . ■ • I e ?he da» estero. L'avvenimento più | e~defia"finanza"òto e . i Ì5?£?rta,n*« ,era '1 Premio della - pitta di Baden-Baden (2100 me- - l". premio d'onore e 9000 mar-, jctii) nel quale erano in gara otti-1mi -*V*ML? !?ove viY? f[a Isa per Chilone, il tre anni della\t^Q^vrt Tini Srttrln nho naH'IntnrwQ.o j vincendo ' con grande facilità per oItre lunghezze davanti a Glaukos 1 quattro della staffetta veloce, seconda all'Olimpiade e vittoriosa nell'incontro con i giapponesi: Mariani, Caldana, Ragni e Gonnelli Il giapponese Nishida, numero .1 dello spettacolo atletico di ieri allo Stadio, Mussolini, in un suo acrobatico salto. enrcdngmlisp% I I I Si■ Arjuro Maffei è lanciato nel salto che gli darà la vittoria. Fa da sfondo all'impresa dell'atleta la massa plaudente della folla.