Giappone, Olanda e Stati Unitihanno dominato nelle gare di nuoto

Giappone, Olanda e Stati Unitihanno dominato nelle gare di nuoto RENDICONTI OLIMPICI Giappone, Olanda e Stati Unitihanno dominato nelle gare di nuoto Secondo l'attesa, l'Olimpiade di Berlino è stata la più movimentata e interessante fra tutte quelle disputate lino ad oggi; e questo è vero anche pel nuoto. Si aspettava la riscossa dei nuotatori americani e l'assalto iti forse di quelli germanici e unghercsi contro i dominatori di Los Angele»; l'attacco è venuto, e i vincitori di cinque gare maschili velia precedente Olimpiade hanno dovuto contentarsi stavolta di sole tre; tuttavia, mah/rado che molti giornali abbiano parlato di smaccati, crolli e simili disgrazie, i giapponesi hanno ben mantenu- ta, come dimostrano le cifre, la lo- ro assoluta superiorità ìlei nuoto maschile. Le posizioni si sono invertite nel nuoto femminile, dove le tra-dhionali dominatrici americane,sono state sonoramente battutedalle meravigliose olandesi, esuperate anche dalla numerosae preparatissima ruppresentativagermanica. Esse hanno invece riconfermato luminosamente la loro superiorità nei tuffi, come hanno fatto del resto i tuffatori; tedeschi e giapponesi hanno occupato i posti d'onore, a distanza. L'Ungheria ha vinto i 100 metri liberi e il torneo di palla a nuoto; stavolta tuttavia solo per il quoziente dei punti. Il fattore muovo più clamoroso è stato quindi l'affermazione delle ondine olandesi. Nei 100 metri l'asso ungherese Csik ha avuto il vanto di riportare, dopo 32 anni, il titolo olimpico in Europa, anzi in Ungheria. Ha meritato la vittoria, per classe, volontà, condotta di gara. I giap poncsi, sicuri delia tintoria, non sisono impegnati subito, e il tempodella finale, superiore a quelli diallenamento, delle batterie e semifinali, lo dice. Di più, essi sorvegliavano Fick, che li aveva battuti in Giappone, e trancuravano Csik già battuto due volte nelle eliminatorie; Yusa e Avai erano poi nella prima e seconda corsia, e Csik nella settima. Ai settanta mctri il campione europeo portòl'attacco, con l'energia selvagaiache lo distingue; superiore in forza e statura ai giapponesi acquistò e potè nuintenere il mezzo metro decisivo. Meritata vittoria di tattica e intelligenza. I tre nipponici arrivarono in wn altrojmezzn metro, mentre Fischer seguiva ad una buona lunghezza e Fick, il primatista mondiale (aJi, quei primatisti delle 25 iarde!) non poteva finire che quinto. Che decadenza per i velocisti americani! Qui si può veramente parlare di smacco. Gli americani si sono brillantemente rivolsi nei 1)00, con l'italoamericano Medica, che ha regolarmente battuto Uto e Makino; un po' distaccati sono finiti Flanagau, dal quale si poteva attendere qualcosa di meglio, e Negami, che non ha mantenuto le promesse dell'an.no scorso, ed è giunto trenta ceu timctri prima di Taris, anch'egliin decadenza. Nei 1500 i giapponesi, ammae strati dall'esperienza, non si sonoimpegnati a fondo in batteria esemifinale. Cosicché Medica si èlusingato di poter ripetere il sue- cesso dei J/00 m. Invece Terada gli prese oltre venti secondi, sfiorando il tempo di Kitamura a Los Angeles. jl primato di Arne Borg. già] vecchio di nove anni, e battuto non ufficialmente da Medica nelle solite piscine brevi, ha mostrutodi avere ancora le ossa dure. E' l'unico che abbia resistito. Uto è finito a mezzo metro dall'americano, precedendo il conna- sfottale Ishiharada. Più indietro sono Finiti Flanagau, Leivers eArendt, tutti entro i venti minuti. Quale sarebbe stato il campar tomento degli italiani in queste tre prove a stile libero? Signori e Lisardi — sui loro tempi di primato — avrebbero potuto, se favoriti dal sorteggio, entrare in se- \mìfinale nei i0° e >i00- Nessuna ] probabilità invece per la semifl-\nale ".ei 150n- ci sarebbe voluto... \ Gambi. ] La staffetta 200 X h la gara più \>>,!!n>flcatìva>,è statn vinta ancora,; e e o migliorando il primato olimpico e quello del mondo, dai giapponesi, il migliore dei quali è stato il gio-vane Sugiura, in 8.51.5, alla mediaspettacolosa di &.12.9, quasi due secondi per frazione meno che a Los Angeles. Gli Stati Uniti sono finiti a quasi venti metri, a quindici da loro gli ungheresi, che pure hanno migliorato il primato europeo. Interessante la prova della Francia, che è riuscita a precedere la preparatissima Germania, e la Gran Bretagna, che ha progredito. Lontana la Svezia. In questa gara la nostra rappresentativa avrebbe potuto — ] ! i \ j • ! i ! '. \ 1 ' supponiamo un rendimento verosimilissimo di 9'SO" —. giungere seconda nella prima semifinale, terza nelle altre due; sarebbe quindi certamente entrata fra le ammesse alla finale, giungendo settima. Sarebbe sempre stato un indizio di attività, e un prezioso insegnamento e sprone pei nuotatori. E dire che due anni, e un anno fa la rappresentativa' azzurra si bàtteva da pari a pari con Ungheria, Francia e Germania! Gli altri hanno saputo progredire, e noi abbiamo regredito. Nei 100 dorso, Kicfer, come si aspettava, ha vinto nettissimamente davanti a Vandeweghe e Kiyokawa. Nessuno ha saputo entrare in finale, salvo i tre americani e i tre giapponesi. Questi hanno avuto qui la vera grave sconfitta, passando dai primi tre posti di Los Angeles al terzo, quinto e sesto. Se fosse stato presente De Zucco, nella forma splendente attuale, avrebbe potuto, con un sorteggio favorevole, entrare in semifinale, e forse anche vincere la quarta batteria. Nella rana, bella affermazione giapponese, con Ha muro, considerato il numero tre della squadra. Magnifica la prova del tedesco Sietas, che ha nettamente preceduto Koike, Higgins c Ilo. Qui i nostri ranisti non avrebbero potuto figurare. Delle gare femminili dei tuffi e. del torneo di palla a nuoto diremo in un nostro prossimo articolo. Goffredo Barbacci.

Persone citate: Arne Borg, Fischer, Goffredo Barbacci, Higgins, Kitamura, Koike, Leivers, Medica, Terada