I SALARI DEVONO AUMENTARE

I SALARI DEVONO AUMENTARE Accorciare le distanze I SALARI DEVONO AUMENTARE I lavoratori che hanno sopportato negli scorsi anni riduzioni di paghe per sostenere le industrie in crisi hanno ora il diritto di migliorare le loro condizioni di vita Le dichiarazionic dell'on. Cianetti Genova, 30 notte. mlehgsL'on. Tullio Cianetti, presidente | adella Confederazione nazionale dei lavoratori dell'industria, ha tenuto questa mattina, nella sede del l'Unione dei Sindacati dei lavoratori dell'industria, un rapporto ai è segretari delle Unioni provinciali1 pfasciste dei lavoratori dell'indù-1 stria della Liguria, Piemonte To-'tascana, Lombardia e Tre Venezie appositamente convocati. Il rapporto ha avuto inizio alle ore 9 e ha avuto carattere strettamente interno. E' stato presieduto dall'on. Cianetti e fra gli altri vi hanno partecipato l'on. Tarchi — che, come è noto, sta per lasciare la carica di segretario dell'Unione dei Sindacati di Genova per assumere quella di presidente della Federazione delle industrie estrattive — l'ing. Massimino destinato a succedere ai- disotounlemracodnteqcocl'on. Tarchi, l'on. Lembo, segre tario della Federazione della gen- „ te del mare, il comm. Montagna ia,segretario della Federazione na-!Slzionalc dei tessili "a ' 1 "■' • coL'azioiie Sindacale |nreNella riunione di stamane l'on. RafCianetti ha trattato argomenti di ilacarattcre organizzativo, dando ai ' msegretari provinciali precise di- ; lirettive per l'azione sindacale da svolgere in futuro. Alle ore 18, al teatro del Giardino d'Italia, si è poi svolto un ptrlachgrande rapporto al quale sono in- j trtervenute tutte le autorità citta- sedine e una imponente folla di la-;favoratori con il gagliardetto dei cSindacati dell'Industria. Il teatro,nera gremito. L'on. Cianetti ha lepassato le consegne di segretario fodell'Unione provinciale dei lavora- tori dell'industria di Genova dal-1 dl'on. Tarchi all'ing. Massimino, i qtraendo motivo dalla circostanza inper fare delle dichiarazioni di or-jgdine sindacale e salariale di gran- ndissima importanza per i lavo-! aratori. rDopo aver ricordato l'eroico sa- licrificio degli operai genovesi dì- arigenti i sindacati Tuberoni, Da- Icmiano e Arori, partiti tra i primi Pvolontari in A. O., e tra le entu-1Tsiastiche acclamazioni dei presen-1 pti ha detto quanto sia grande e|rprofonda la gratitudine degli operai italiani per il Duce, fondatore dell'Impero. Durante l'assedio economico e nella guerra d'Africa, I pi lavoratori sono stati in linea, rbsjpolo italiano l'attività sinda-,tcorporativa, superata questa tlde prova che ha saggiato Iaslità degli istituti della Rivolu- sTerminata vittoriosamente la «battaglia che ha impegnato tutto I pil popolo italiano, l'attività sinda-! tcale grande solidità dogi. .. zione. deve continuare con inten-! tiso fervore, allo scopo sopratutto|Udi precisare e soddisfare le necessità dei lavoratori. Il recentissimo convegno dei di-,-rigenti dei lavoratori dell'indù-1 tzlistria, che costituisce una nuova! sdimostrazione della maturità rag-1ligiunta dalle organizzazioni sinda-:scali fasciste, ha espresso il votocche lo svolgimento della politica! insalariale, insieme all'azione di svi-iutenziali, cpluppo delle attività assistenziali tenda decisamente a realizzare l'accorciamento delle distanze tra le diverse categorie di produttori che è alla base delle finalità politiche e sociali del Fascismo. Ma contemporaneamente il convegno ha riaffermato, come lo Iriafferma oggi .'organizzazione; }Stutta dei lavoratori, che la politi-1 pca salariale è un aspetto della po-.jlddporrtlitica economica e finanziaria del Regime e che intende continuare ad operare in questo quadro. Contro l'inflazionismo I lavoratori italiani — ha esclamato l'on. Cianetti — sono nemici irriducibili dell'inflazionismo, poiché hanno la convinzione ! rdie la difesa della moneta, corneaj:„„tt„ j„, !,„„;. „„„f: nviene diretta dal Regime, costi-; tuisce il presupposto insopprimi- mbile del mantenimento della capa-!dcita di acquisto del salario opc-jdraio. E pertanto la politica sala-!priale dell'organizzazione dei lavo-1 mratori vuole e deve tener conto rdi tutti ì fatti e gli elementi che!zinfluiscono in materia determinan-l ete sulla vita del Paese. nI, Presidente dei lavoratori de,>1 industria ha quindi ricordato che ; 1dai 1927 in poi si sono avute duejpspecie di riduzioni salariali, e pre- [lusamente: quelle generali richie- i lsto da ragioni di politica finanzia-1 dria generale, e quelle parziali oi pparticolari dovute a difficoltà de- sterminate dalla crisi che non ha 1risparmiato, è bene dirlo alto eì^forte, nessun Paese del mondo C! che ha imposto dovunque gravi sa- ^crifici salariali. Le riduzioni attua te in Italia hanno interessato, con varia entità, tutta l'industria, e rappresentano la partecipazione tpdpdeÌ'"lavoratori ai sacrifici comuni j cper difendere l'industria italiana, |.in un periodo di esasperazione de-|Lgli egoismi (specie quelli dei Pae-| si ricchi) nei rapporti tra i popoli.• L'on. Cianetti ha proseguito di-1 "cendo che la revisione delle posi-l&zioni salariali deve avvenire nella : rconsiderazione di tutti gli elemen- sti suaccennati, con ponderatezza e I l c minazionc. Una cosa è indiscutibi le, e cioè che i lavoratori, come hanno partecipato ai sacrifici, è giusto traggano beneficio da una situazione che, durante l'ultimo | anno, in molti settori industriali è decisamente migliorata Non generalizzare L'oratore, seguito sempre dalla 1 pm viva attenzione del vasto pub 1 00 °Peraio' ha continuato trattando dettagliatamente delle con- dizioni dell'industria italiana. Vi sono industrie che'hanno migliorato sensibilmente ed hanno pure una sicura tranquillità per l'avvenire; altre che hanno consolidato le loro posizioni su basi modeste, ma non meno sicure; altre, ancora, che lottano per superare difficoltà di ordine vario. L'indirizzo della politica salariale dell'organizzazione dovrà, come è evidente, adeguarsi a questa realtà, e da questa realtà dovrà partire per compiere, nelle diverse categorie operaie, una azione perequativa e cioè di giustizia distributiva, che inmchcecoè mdicoridinfammramgveraFnsozici „ ia,?ic"ri ?T la eliminazione delle q!Slt£aZI°n'.dl ma^iùre disa?>io- ; nEppercio non si può non rilevare ! ce con diffidenza, ha detto l'on. Cia- |nctti- quell'indirizzo che pretenderebbe di risolvere, attraverso una Raffrettata e sommaria valutazione, ila situazione salariale, con au' menti di carattere generale, i qua; li andrebbero proprio a danno dei principii di giustizia distributiva tra i lavoratori, e disturberebbero la politica monetaria del Regime che deve essere assolutamente j tranquilla, sopratutto nell'interes se delle masse dei lavoratori. Di;fatti le Federazioni nazionali di categorie, nello sviluppo dell'azio,ne salariale intrapresa, si sono sol lecitamente preoccupate di appro- m foi-dire i vari settori produttivi, to Avviandosi alla fine delle sue pe1 dichiarazioni, l'on. Cianetti ha j |»I aliadderentitegaranliteliresiide i quindi detto: « Ripetiamo fino alla inoia che l'azione che stiamo svoljgendo tende ad assestare i salari, non in rapporto alle riduzioni ge! aerali fatte quando si doveva da re, come si è dato, alla moneta ita- liana una maggiore capacità di acquisto c che sono comuni a tutte Ic altre categorie di cittadini (im Piegati dello Stato, degli Enti pa1Tastatali, ecc.), ma in rapporto ai 1 particolari sacrifici fatti dai lavo|ratori dal 1927 in poi, e per rista I piacimento rilevare che, anche du rante il periodo di crisi, come in bilire quegli equilibri che sono stati turbati ». Del resto, è motivo di vivo com- pespladzisUs,tenziamento dell'assistenza maiat-\g tia, il riordinamento della lègisla.-'4sione per la previdenza sociale, la;s stabilizzazione dell'assegno fami- « «ente. Basterà ricordare, in prò- [C I posito, la sistemazione ed il po- \a! tenziamento dell'assistenza malat-j//! tiare reso indipendente dalla set- n|Umana di 40 ore. \V,- 1 tito in materia di prezzi, per lo '.mdo delle assicurazioni socia. ; cAl Duce va tutta la riconoscen- : vza dei lavoratori per la difesa della 'clira, per l'azione svolta dal Par-! s! sviluppo delle assicurazioni socia- j c1li e di tutti gli organismi di assi-1v:stenza, per l'impulso dato alla tlfc-Idcela del lavoro. Quello che si faIc! in Italia per i lavoratori nasce da ; Piun diritto, perfeziona un diritto, v crea un diritto. E' la tranquillità : pper oggi, la certezza per domani. | stIl testo dell'accordo . . .... | sper 1 lavoratori edili . pRoma, 30 notte. | rEcco il testo dell'accordo reccn- ; ; }SSSKmSSSSSJ^i catc^ ! *1 per gU amenti salariali alle mae- : m.jtranze dell'edilizia: [fla Federazione nazionale fascista dei costruttori edili, imprenditori di opere e industriali affini, rappresentata dal suo presidente on. Carlo Roncoroni, e la Federazione nazionale fascista lavoratori dell'edilizia, rappresentata dal suo segretario ing. Rosa- ! ri° Massimino, allo scopo di mea1?, adeguare le condizioni sala- nali in atto per ì lavoratori delle ; ti, Jm „ s mali di vita, nell'intento di ten!dere sempre più alla realizzazione jdel principio mussoliniano della !più alta giustizia sociale, accla1 mando la costituzione dell'Impe ro del lavoro che darà alla Na!zione una maggiore possibilità l economica per la piena attuazio ne dei principii corporativi, si con- >™ quanto^appresso^ ; 1936.XIV| t minimi di paga rijportati nei singoii contratti col [lettivi vigenti per i lavoratori del i l'industria delle costruzioni edili, 1 dei lavori pubblici e affini, e le i paghe di fatto attualmente corri sposte ai-lavoratori stessi, saran 110 maggiorati del 10 per cento, ì^^^^^Z ! „ lo io „el corrente an ^ raumento predetto avrà effet Addi 24 luglio 1936-XIV, tra mtuazione a seguito dell'esame, da parte delle Federazioni nazionali, delle singole situazioni salariali precedentemente stabilite e del j conseguente accordo ». |. . . . , .. . -|L3 f GCjlIISIZIOIlG Q6II6 13116 | Roma, 30 notte, • In tutta Italia si è già iniziato 1 " lavol:° d!. requisizione delle lane -l&gS**:J?8^*K5Sg a : rali j, ]avoro di attrezzamento si - svolge attraverso gli ammassi cole I lettivi che sono stati organizzati raprttlazt.cdlrut in 81 provincie, con circa 400 ammassi per oltre 4 milioni di kg., che rappresentano circa il 40 per cento deTia produzione nazionale. Il movimento degli ammassi collettivi nel settore della lana si è affermato sino da quest'anno in modo sicuro, completamente soddisfacente alle attese degli agricoltori e alle esigenze delle autorità che presiedono il movimento di requisizione.