L'infanta Eulalia

L'infanta Eulalia 3 L'infanta Eulalia!... Il bel nome fa pensare a una di quelle principesse spagnuole che si vedono nelle antiche pitture: la persona piccola, ma solenne, sontuosamente abbigliata d'oro e di gemme, e sotto una pesante chioma nera intrecciata di perle, un volto infantile e austero nello stesso tempo, dagli occhi gravi, dalle labbra grosse, bronciose, ombreggiate. Dietro la figura, uno sfondo oscuro che sa cìi mistero. Invece, nei suoi ricordi che, a settantanni passati, ella ha testé pubblicato {Nelle Corti d'Europa - Edizione Treves) Eulalia di Borbone ci dice che ella era bionda, con gli occhi azzurri e la carnagione chiara, come un'americana di razza. Boldini le fece il ritratto. Alta e snella, col vitino minuscolo e lo scarpino appuntito che sbuca di sotto i volants della gonna di trina, la bretella di velluto nero che spicca sulla spalla nuda, la collana di perle che arriva fin quasi alle ginocchia e il collare di gemme che sembra sostenere la testa fiera, è là bella ed elegante dama della fine Ottocento, la parigina d'elezione, quando i romanzi di Bourget furoreggiavano e il telefono appariva come un lusso inaudito. Ella amava Parigi, fin da quando, bambina, era andata ad abitarvi colla famiglia, dopo la rivoluzione del '68 e la proclamazione della Repubblica di Spagna. La vita era bella nel collegio del Sacro Cuore: correndo sotto gli ippocastani in fiore del giardino le principessine in esilio potevano illudersi di essere educande come le altre. La domenica uscivano per andare al palazzo di Castiglia, in via Re di Roma, dove la mamma, la pingue e triste Isabella II, teneva la sua corte. Andirivieni di cavalieri spagnuoli e francesi, genuflessioni di dame, sussurrìi di cameriste... Eulalia si annoiava. Preferiva andare in quella palazzina ai Campi Elisi dove abitava la nonna, la regina Maria Cristina di Napoli, ancora bella e fine, capace di narrare deliziosamente tante storie che la nipotina udiva seduta ai suoi piedi. Come la Spagna era, nel pensiero della bimba, lontana e svanita!... (Certo allora vi regnava Amedeo d'Aosta e la dolce regina Maria Vittoria, pallida e malata, guardava mestamente da una finestra della reggia di Madrid, pensando al lontano cielo di 1 orino...). Ma un mattino, al collegio del Sacro Cuore, giunse la notizia che sul trono di Spagna era chia mato il giovane fratello di Eula lia, Alfonso XII. Subito le prin cipessine entrarono nel parlato rio con gli onori prescritti dal protocollo per le Altezze Reali : riverenze, inchini da tutte le parti. Le educande guardavano da lontano quelle ragazzine con cui avevano bisticciato il gior no prima e che adesso apparivano inaccessibili, perchè erano infante di Spagna. Ora le piccole infante viaggiavano alla volta del loro-pae se, il giovine re le aspettava al l'Escurial. Com'era oscuro, lugubre il convento dagli interminabili corridoi dove pareva sempre veder scivolare delle ombre misteriose! Le infante si tenevano convulsamente per mano, tentando di guardare fuori dalle finestre, ma non vedevano che un aspro paesaggio, grigio di polvere e di pietre. Per distrarle, qualcuno le fece scendere a vedere il Pantheon dei re e delle infante, la terribile cripta oscura, umida e nera dove erano già pronte le nicchie che un giorno avrebbero accolto la loro spoglia mortale. Le fanciulle guardavano tremando ; Pilar, la più piccola e la più dolce, era diventata bianca e fredda come una statua quasi presentisse che non più tardi di due anni dopo, ella avrebbe giaciuto là dentro, con gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto... Eulalia sentiva il suo cuore battere selvaggiamente. Era terribile, a quattordici anni, fermarsi a meditare sulla morte. Ella voleva vivere. Vivere felice!... Ma le infante di Spagna non avevano più diritto alla felicità di qualunque modesta donna, e forse con minori probabilità poiché i rigori dell'etichetta le accompagnavano ferocemente ad ogni passo e le ombre di una corte quanto mai austera le avvolgevano costantemente. Il matrimonio di Eulalia col cugino Antonio d'Orléans-Borbone fu un matrimonio politico, vale a dire disgraziato... « Le infante non si sposano per essere felici », le avevano detto le autorevoli donne della sua parentela, prima fra tutte la madre, che da anni e anni viveva senza il marito il quale viaggiava il mondo senza un pensiero più per lei né per i figli, e poi la cognata Maria Cristina, quella seria, brutta, angolosa ma virile e intelligente Maria Cristina cne dopo la morte di Alfonso Xll reggeva lo Stato. Figlia di una madre troppo bella che tutti le preferivano sposa di un giovane uomo che aveva sempre pianto la morte della sua bellissima prima moglie, quella splendida diciottenne Maria Mercedes dalle lunghe ciglia, ella aveva già bevuto l'amara coppa della vita. Eppure anch'essa ripeteva guaidando la cognata coi suoi fred di occhi chiari : « Noi non ci sposiamo per essere felici ». In viaggio di nozze gli sposi andarono dalla regina Vittoria che li ricevette contornata dall'intera famiglia, un reggimento di principi e di principesse. « Bene, bene — disse l'augusta donna, sorridendo affabile alla bella coppia — ora abbiate molti figli, amo le numerose famiglie nelle quali tutti stanno bene e fanno il loro dovere!... ». Eulalia, pur sentendosi piena di riverenza, avrebbe voluto osservare che Vittoria aveva appassionatamente amato il suo bel principe Alberto e che il suo era pur stato un matrimonio d'amore. Ma non si potevano dire queste cose a quella regina : piccola, grossa, e brutta, ella effondeva tuttavia tale grandezza che la stessa sua nuora, la bellissima Alessandra, scompariva accanto a lei. E poi come parlare a cuore aperto con quelle creature potenti? Ogni regina portava nel suo cuore il suo' intimo segreto di vita e di amore, le belle fronti reggessero i' diadema o no, apparivano limpide e pur impenetrabili come quelle delle dee. Eulalia, intelligente e penetrante, lo sapeva. Ella si sentiva agghiacciata davanti alla maestà dura dell'imperatrice Eugenia che allora in esilio, bianca nei suoi abiti da lutto, sembrava guardare solo nel proprio passato, nelle sue ambizioni deluse più che nei suoi affetti morti... Ma il cuore della giovane sposa si riscaldò in Italia, a Monza, dove la regina Margherita le apparve in tutta l'incantevole sua bellezza di fiore, nel suo pieno splendore di donna e di madre e ad Agliè, dove la cugina Isabella di Baviera l'accolse colla gaia generosa tenerezza di una sorella buona... Tra le infinite figure regali disegnate in questi ricordi di principessa che aveva parenti in tutte le corti d'Europa, ve n'è una meno saliente delle altre, senza importanza storica, scarsa, se vogliamo, di femminilità, ma imponente e impressionante come sono coloro che ardono di una passione senza confini e si consumano in una fede senza dubbi: la sorella maggiore dell'infanta Eulalia. Si chiamava Isabella Francesca. Tradizionalista, appassionata di ogni più intransigente etichetta, fanatica del potere re gale, ella aveva vigilato sui giovani anni di Eulalia con un im pegno pieno di ardore. La pri ma sigaretta di Eulalia era stata un dramma. Il primo bigliet to d'amore che qualche galante cavaliere aveva osato indiriz zare alla bella fanciulla una spe eie di catastrofe. Poi la separazione di Eulalia dal marito, la sua vita parigina, elegante e alla moderna, le sue idee spregiudicate, un libro che scrisse di sapore femminista, tutto ciò aveva amaramente diviso le so relle. Quando nel 1931, come già nel 1868 la repubblica spagnuola fu proclamata, ed Eulalia a Parigi vide giungere tutta la famiglia reale, le fu accertato che Isabella Francesca, malatissima, morente anzi, era rimasta nella sua casa : il governo repubblicano le aveva fatto sapere che le garantiva la più perfetta tranquillità. Ma due giorni dopo Isabella giunse anche lei a Parigi, su di una barella, senza parola, quasi senza sguardo. Era in coma, quando aveva udito la proclamazione del nuovo governo, per non dovergli nulla aveva deciso di partire, ella non poteva vedere agitarsi sotto le sue finestre la nuova bandiera. «Il re!...» balbettavano soltan to le sue labbra fredde. Appena giunta a Parigi non parlò più, la sua ragione di vivere era spenta, a lei non restava che mo nre, fiera di ricordare che per un breve tempo anche lei era stata proclamata l'erede del trono, principessa delle Asturie. Carola Prosperi DIETRO LO SCHERMO I film che vedremo al Lido -- Andirivieni di titoli -- Un abito per' ogni emozione nard; Cineas: Le roman d'un trincheur (Il romanzo di un baro); Concordia Prod. Cinematographique: Mayerling; M. Bedoin: Le grand refrain (Il grande ritornel¬ lo), interpreti Jacquélìne Francali, Sì sono chiuse ìe notifiohe dei' Fcmand Gravey, règia Robert film alla IV Mostra Cinema- siodmak. alla IV Mostra tografica Internazionale di Venezia. Ecco l'imponente sfilala: Italia: I.C.I.: Cavalleria, interpreti Elisa Cegani, Silvana JacHino, Romolo Costa, regìa Goffredo Alessandrini; Roma Film: Squadrone bianco, interpreti Fosco Giochetti, Antonio Genia, Fulvia GERMANIA: Cine Allianz Tonfilm G.m.b. II.: Allotria, interpreti Renata- Miiller, Jenny Jago, regìa di Willy Fórst; Mazurka, interpreti Pota Negri, Albrecht Schacnhals, regìa Willy Farsi; Luis Trenker Film G.m.b. H.: Kaiser von Kalifornien (L'imperatore della Cali- Lanzi, regìa Augusto Genina; A.'fomia) interpreti L.Trenker,Hans F. I. (E.N.I.C.) Ballerine, inter- Bcsch Ballo!, Marcella Albani, repreti Silvana Jachino, Maria. Ray, già Luis Trenker; U.F.A.: SchlusAntonio Coita, regìa Gusterò [sakkord (Accordo finale), interMachaty. \preli Willy Birgel, Lil Dagover, Amebica: R.K.O. Export Corp.: Mary of Scotland (Maria di Scozia), interpreti Katherine Hepburn, Fredrick March; SOth Century Fox Film Corp.: Under Two Flags (Sotto due bandiere) interpreti Cluudettc- Colbcrl, Ronald Coiman, Victor McLaghn, Rosalind Russell, regìa di Frank Lloyd; Warner Bros First National Film: The White Ange! (L'angelo bianco), interpreti Kay Francis, Ian Hu.nt.er, Nigel Brace, regìa di William Dieterle; The story Paul Otto, regìa Dctles Sierk; Cari Froelich Filmproduktion G.m.b. H.: Traumulus, interpreti Emil Jannings, Hilde Weismer, Ralf Mailer, Hilde von Stolz, regìa Cari Froelich. Inghilterra : 17. K. Films Ltd.: Men of Yestarday, interpreti George Robey, Ella Shields, Dick Henderson, regìa John Baxter; Twickenham Film Distrib. Ltd: Broken blossoms (Germogli infranti), interpreti Dolly Haas, Emily Williams, Arthur Margetson, regìa of Louis Pasteur (La vita di Louis ÌHans Brahms; Scrooge; Toeplitz Pasteur), interpreti Paul Munì,\ Production Ltd.: The beloved vaAnita Louise, Josephine Hutchin- \ gabondo (L'amato vagabondo); son, Henry O'Ncil, regìa di Wil liam Dieterle; Motion Picture Ex port Corp.: Show boat (Battello da fiera), interpreti Irene Danne, Allan Jones, Paul Robeson, regìa di James Whale; Paramount International Pictures: The trail of te lonesome pine (Il sentiero del pino solitario) interprete Silvia Sidney, regìa di Henry Hutahivai; United Artists Corp.: The Gaumont British Picture Corp. Ltd.: Tudor roso (La rosa dei Tudor); Herbert Wilcox Productions Ltd: The three Maxims (Trio Maxim); Limelight (La luce della ribalta) ; London Film Productions Ltd.: The man who could Work miracles (L'uomo dei miracoli) Associated Talking Pictures Litd.: Whom the gods love (Colui che è amato dagli dei). Spagna: Vlargui Films: Maria little lord Fauntleroy (Il piccolo Lord Fauntleroy) interpreti Fred-jde la O, interpreti Antonio More die Bartholomew, Dolores Costello, no, Carmen Amaya, Pastora Im espressioni dolci e tenere; il salmone cede il passo al purpureo per istanti di sdegno; il purpureo si fa in disparte e fa un inchino al '-blu elettrico » Ciò chiama così) se si ha da essere un po' assenti e assai riservati. Insomma, prima di decidersi a inquietarsi, o a rallegrarsi, od ' a immalinconirsi, per ca rita, passare al guardaroba, at tenti a sceglie re 1' a b i t o a datto. Detti memo- Un primo piano di Elisa Cegani in « Cavalleria », RABILI, — Le di Alessandrini; il film sarà presentato a Venezia, undici del mai ran. — Si è iniziata la lavorazione de La damigella di Bard, dalla commedia di Salvator Gotta; regìa di Mario Mattoli, interpretazione di Emma Gramatica. In uno studio di Hollywood Lewis Milestone aveva appena finito di girare il suo nuovo film, da tempo annunciato con il titolo II generale è morto all'alba; in un altro studio, con Kay Francis, si era appena finito La vita di Fiorenza Nightingale, pure da tempo annunciato così, in tutte lettere. Ma la scelta d'un titolo, si sa, è sempre laboriosa e difficile; è un passaporto che deve superare le frontiere dell'apatia e dell'indifferenza, aprendo le rie del curioso e dell'avvìncente; ora, quel generale che con tanta precisione sceglieva l'alba per esalare il suo ultimo respiro, era certo d'una bella puntualità, ma non troppo allegro; e la vita ecc. con la leggiadra Kay Francis non era certo garrula e lieve. Si decise quindi d'intitolare il primo film Oro cinese e il secondo L'angelo bianco. tino, ai Campi Elisi. Il traffico non è eccessivo, tuttavia una siijnorinetta, distratta, per poco non si fa investire da un'automobile. Ancora tremante si è appena rifugiata sul marciapiedi quando quella vettura s'arresta accanto a lei, da un finestrino si sporae una grossa testa, lo sguardo vivido acuto incassato nelle borse di tremende occhiaie: una mano paffuta si sporge, un indice grassotello e prelatizio, autorevole, le fa cenno, e una voce un po' cavernosa si fa udire: «Signorina per poco noti eravate investita da Harry Baur». (Quale morte gloriosa, perduta per un attimo di distrazione). — Lo studio di Shirley Tempie ha offerto un, chiamiamolo caffelatte, ai minuscoli runici della sua minuscola diva. Shirleg, con la mamma, fa gli onori di casa. Al mattino ha visto il film delle cinque sorelline Dionne, lì per li ne è andata in visibilio. Ma ora è distratta, nervosa. Alla fine non si può più trattenere; e prendendo in un canto la mamma, con uno sguardo di gelosia che vorrebbe celarsi, gelosia d'attrice: «Dimmi un po', quelle Ma poi ci si avvide che esistevano \ cinque marmocchie, hanno forse Anche I cultori del passo ridotto affilano le armi per Venezia. Ecco una bella inquadratura del documentario « Foro Mussolini » di Antonio Marzari. Guì Kibbee, regìaJohn Cromiceli; Columbia Pictures Distrib.: Mr. Dee goes to town (E' arrivata la felicità), interpreti Gary Cooper, Jean Arthur, regìa Frank Capra; Columbia Pictures: The king Steps out (Desiderio di re), interpreti Giace Moore, Franchot Tone, Walter Connolly, regìa di Joseph von Sternberg. Austria: Gloria Film Ges. m.b. H.: Im sonnenschein (Al sole), interpreti Jean Kìepura, Luti von Hohenberg, regìa Carmine Gallone; Walter Rcìsch Filmproduktion Ges. m.b. H.: Silhouetten (Profili), interprete Luti von Hohenberg, regìa di Walter Reisch; Kongress Film Ges. m.b. H.: Manja (Manja), interprete Olga Tschechova, regìa Josef Rovenski; Donati Film Ges. m.b. H.: Schatten der angenheit (Ombre dell passato) interprete Luise Ulrich,1 regia Werner Hochbaum. Cecoslovacchia : MonopolfilmBrno: Marysa, interpreti trina Stepnickova, Jaroslav Vojta, regìa Josef Rovenski; inviati dalla « Federation de la Production des Films en Tchecoslovaquìe »; Yanosik il ribelle e II benefattore dei I poveri cani. Francia: S.E.D.I.F.: Veille d'ar-! me (Veglia d'armi), regìa di Mar-1 cel l'Htrbier; C.ie Universelle Ci- i nématographique : L'appel du si- ; lence (L'appello del silenzio), in-; terpreti Jean Yonnel, Pierre Guingaud, Jacquélìne Francell, regìa Leon Poirìer; Eden Production: j La tendre ennemie (La tenera ne'mica), interpreti Simone Berriau, Marc Valbcl, Georges Vitray, Lucien Nat, regìa Max Ophills; Au-\ rea Film: Anne Marie, interpreti; Annabella, Pierre Richard Willè, Jean Murai, regìa Raymond Ber-\ perio, regìa Francisco Elias; Cifesa; La verbena de la Paloma; Nobleza baturra; Morena Clara. India: Motion Picture Society of India: Immortai flame (Fiamma immortale). Ungheria: Hunnia Film Magyar: Confessione, interpreti Elma Bulla, Eugenio Torzs, Francesco Kiss, regìa Arturo Bardos; Il nuovo ^padrone, interpreti Giulio Csortos, Paolo Javor; Styria Film: Prinzessin Dagmar (Principessa Dagmar), interpreti Angela Salloker, Attilio Horbiger, Erike von Tellman, regìa di Geza von Bolvary; Thekla Film: Pacsirta, interpreti Marta Eygerth, Hans Stocker. L'ultimo numero de Lo schermo è quasi interamente dedicato all'Istituto L.U.C.E. Il nostro giornale ha recentemente pubblicato un'intervista con S. E. Paulucci di Calboli Barone, che l'Istituto presiede; in quell'intervista erano nettamente esposti scopi, mezzi e risultati dei quali l'Istituto può esser fiero; e in questo ricco numero unico il lettore attento potrà, trovare notizie esaurienti e minute sulla vita e le vicende dell'Istituto. S. E. Paulucci ne riassume i dodici anni di vita; Giuseppe Croce presenta il reparto appositamente costituito per l'A. O.; Landò Ferretti parla del documentario, Corrado D'Errico dello «stile» L.U.C.E.; Luciano De Feo ricorda come l'organismo nacque, Alberto Spaini ne tratteggia l'organizzazione attuale, Giorgio Ferroni ne cita i film turistici, Giampiero Pucci il reparto fotografico, Giovanni Andrissi il planetario, Enrico Albanese l'organizzazione commerciale, Roberto Omegna la sezione scientifica. — Sulle orme dei nostri pionieri e Verità sull'Italia sono stati proiettati con vivo successo a Tehe- due romanzi, intitolati per l'ap punto Oro cinese e L'angelo bianco. Niente paura. Se ne comprano i diritti di riduzione, se ne adopererà soltanto la copertina. Più tardi, da quei due romanzi, si potranno magari trarre due film. E non potendosi più adoperare i loro titoli originali, chissà, che non li si intitoli magari II generale è morto all'alba e La vita di Fiorenza Nightingale. Willy Pogany è tra i disegnatori più- conosciuti a Culver City. Bozzettista, scenografo, persino pittore, ora ha escogitato una sua teoria su gli abiti per le riprese a colori; ed ha espresso la sua legge partendo da tassativi principii. Ogni epidermide ha un suo colorito, fattore insopprimibile di una personalità fisica. Non si deve giungere a decorare un volto purchessia, per le esigenze del triplice obbiettivo; si deve invece cercare il colore che meglio s'intoni con il colorito... d'origine, in modo d'avere un tipo, e non un fantoccio inerte. Epidermide, occhi e capelli sono i tre punti fondamentali di partenza. E come tutti i teorici il Pogany prospetta leggi perentorie, riassunte in tabelle per le quali non è tanto semplice aggirarsi, perchè i colori originarii vogliono tutta una colonna, e i colori da adoperare sono i più impensati a seconda della espressione che l'attore o l'attrice deve avere. La curiosa tabulatura, ad esempio, prescrive che per un'epidermide bianca, capelli biondi e occhi grigi la veste dev'essere di un bel colorino salmone per le l'intenzione di fare altri film? ». Minime. — Simone Simon, ultimato Esami di maturità, interpreterà Settimo cielo, che fu la migliore interpretazione, per il film muto, di Janet Gaynor. Non è forse palese nei produttori l'intenzione di fare della Simon- la nuova Gaynor, aggiornatissima, del cinema americano? — Sonja Henie, la nota pattinatrice, apparirà in un film. — Lawrence Tib Due mesi di caos in una stazione sovietica Riga, 27 notte. Le moscovite Izvestia informano che gravi disordini, che non sarebbe stato possibile tenere celati, sono stati scoperti nella stazione ferroviaria di Karkov. Una commissione di controllo del partito comunista, recatasi ieri in quella, stazione ferroviaria su ordine delle autorità centrali di Mosca, ha constatato infatti numerosi e gravi inconvenienti dovuti alla incapacità e negligenza dei capi stazione. E' risultato che i capi stazione e numerosi impiegati non si presentavano al lavoro da due mesi. Nella staziono, perciò, regnava il vero caos. Numerosi treni carichi di merce si trovavano fermi da parecchi mesi in attesa dell'ordino di partenza che non arrivava mai. Gli orari dei treni affissi sulle tabelle risalivano a due anni fa mentre i treni in arrivo e in partenza non coincidevano con i vecchissimi orari. E' facile immaginare, dunque, la confusione tra i viaggiatori. La commissione di controllo va svolgendo una energica e severissima opera di repulisti con l'espulsione di tutti i funzionari e impiegati responsabili. Un uragano su Istambul Nove morti e dieci feriti Istambul, 27 notte. Verso le 23 di ieri si è scatenato sulla città un uragano durato due ore; l'acqua ha allagato molti quartieri e nelle strade allagate si sono dovute adoperare delle imbarcazioni. Nove persone sono state folgorate dal fulmine o sono perite nei flutti, e dieci hanno riportato gravissime lesioni. Più di cento case sono crollate. I danni materiali sono enormi. Anche dalle altre provincie turche vengono segnalati danni del maltempo: ad Ankara, molte persone sono state ferite da grossi chicchi di grandine, caduti con .violenza. Una banda ladresca capeggiata da una donna di 75 anni! Riga, 27 notte. Telefonano questa sera da Tallinn che la gendarmeria ha proceduto all'arresto dei componenti una banda ladresca capitanata da certa Juergenson, di settantacinque anni. Effettuata una perquisizione nell'abitazione della vecchia capo banda, i gendarmi hanno scoperto una vera officina nella quale facevano bella mostra centinaia di grimaldelli, lime, chiavi e altri arnesi. Addossata a una parete si è scoperta una cassaforte automatica, dove la brigantessa nascondeva il bottino della giornata; nell'interno di essa si sono rinvenuti orologi, posate d'argento, collane e ingenti somme di denaro. La capo banda e i suoi complici verranno processati per di ARENA DI VERONA STAGIONE URICA i 336 - XIV Le prime recite: Giovedì Jl ini 30 Luglio HI UH Sabato 1° Agosto TZT ELISIR D'AMORE Direttore TULLIO SERAFIN Ribassi Ferroviari SO % Marito taciturno bett ha iniziato la nuova edizione ! rettissima dal Tribunale della ca¬ de Il segno di Zorro. Gli è accan to Inez'Gorman. — Si fa sempre più insistente la notizia che David Selznick stia per accingersi a una riduzione dello shakespeariano Giulio Cesare, con Ronald Coiman. — Richard Tauber interpreterà per lo schermo I pagliacci. —■ Il finanziere Attilio Giannini, un ottimo italiano che s'avvia a « controllare » l'industria cinematografica americana, è stato eletto presidente degli Artisti Associati, di cui sono principali azionisti Mary Pickford, Charles Chaplin, Douglas Fairbanks, Samuel Goldwyn, Alexander Korda. — Ai primi di agosto Marlene Dietrich sarà a Londra per interpretare un film di Alessandro Korda; in ottobre dovrà essere di ritorno ad Hollywood, dove, a smentire le varie dicerie intercorse, ha rinnovato il suo contratto con la Para mount. Il primo suo film americano sarà diretto da Ernst Lubitsch. — Charles Boyer dovrebbe essere al fianco di Greta Garbo in Maria Walewska, dal romanzo di Gasiorowski. s m. g. Katharirte Hepburn, come apparirà in «Maria di Scozia,-», che vedremo al Lido. pitale. Il festival di Salisburgo Il successo del «Fidelio» Vienna, 27 notte. H festival artistico di Salisburgo, inaugurato sabato sera con il Fidelio diretto da Arturo Toscanini, al quale il pubblico internazionale ha tributato calorose manifestazioni di simpatia, promette di essere anche quest'anno un eccellente affare: i biglietti per le principali rappresentazioni sono tutti esauriti, e la vendita dei posti ha finora fruttato circa 2 milioni e mezzo di lire. Oggi alla radio E.I.A.R. • Radio Milano, Torino, Cenova Firenze, Trieste, Roma III Ore 7,45: Ginnastica ila criniera — 3, 12,45, 13,50, 17, 20,5. 23: Giornale radio — 11.30: Trio elicsi — 12,15: Diselli — 13,10: Le leggende (lei fiori — 13,20: Oieli. Mancini — 14-14,15: Cronache ilei turiamo e Borsa. Ore 16.40: «La gròtta dei confètti», fiaba di L-, Gigli, musiche di F. C. Gaito — 17,15: -Musica da hallo: Orchestra Prato — 17,50-18,5: Boll, presagi e conversazione di E. Rosselli. Ore 18,50: Com. del Dopolavoro e Soc. Geografica — 19: Musica varia — 19,20: Xot. esteri — 20.30: Conversazione a cura del Comitato di azione per l'Universalità di Konia — 20.40: Concerto sinfonico diretto dal M.o t'go Tansini .con la collaborazione del pianista Attilio lini enoli ■— Xell'intervallu: Varo Varanini: «Corrispondenza il a i l'A. O.» — 22: Notiziario letterario e Concerto d'organo: M.o G. Moschetti — 22,45-23.30: Musica da bailo: Orchestra Angelini, Roma, Napoli, Bari, Milano II, Torino II Ore 19-20,5: Musica varia — 20.40: •r 11 gladiatore morente 3, commedia in 3 atti di Gino Rocca — 22,15: «Le buzze villerecci », suite di musiche popolari ili V. Rybicki (da Varsavia) — 22.45: Musica da ballo — 23: Giornale radio. Vienna: Ore 22,45: Musica viennese o brillante - 24-1: Musica da ballo — Bruxelles II: 21: Radlocabaret - 22,1023: Concerto di dischi (Kicpura) — Parigi P.P.: 21: « Madama Buttcrfly» di G. Puccini - 22,30-23: Concerto ritrasmesso — Radio Parigi: 22,45: Musica da hallo - 23,15-0,15: Concerto di musica leccera — Tolosa: 21,35: Musica di Strauss, canti argentini 23-0,30: Musica da ballo, musica di operette, musica <li film — Berlino: 21: Musica brillante moderna — Lussemburgo: 22.35: Debussy: «11 mare», poema sinfonico - 23: Danze (dischi). Riassunto della Prima Puntata. — Paolo, insegnante di geometria in un collegio svìzzero, e il suo amico Moriset, celebre poliziotto, si trovano a Lucerna. Lo scienziato Adolfo Mayerhold è stuto trovato ucciso nel suo studio. Iniziando le indagini intorno al giardino della villa Mayerhold, Paolo e Moriset vedono Stefano Galitzin, un russo di misteriosi precedenti sul quale gravano i primi sospetti e che abita in una villa contigua a quella della vittima. Buongiorno, signori — biascica con voce esitante e tremebonda, impacciato come un ladruncolo colto in fallo, il piccolo uomo dal pizzo biondo e dalla testa calva, e agita in bizzarro modo le mani grassoccie, incerto se debba o no porgere la destra a Moriset attraverso il cancello. Moriset lo squadra, lo scruta in silenzio, con severità, per alcuni istanti che mi sembrano lunghissimi. Il povero Galitzin mi fa pena: sotto la pungente fissità di quegli occhi polizieschi, egli si torce, smania, geme al pari di un suppliziato. — Si, signor Moriset — borbotta infine — Non vi nascondo, non posso nascondervi che sono inquieto, inquietissimo. Soffro di nervi e di fegato. Ne ho passate tante nella mia vita, se sapeste! Ho comprato questa casa, mi sono ritirato dal mondo per stare tranquillo. E mi capita sulla testa una simile tegola! Ah, che notte ho passato! Una settimana che non chiudo occhio, signor Moriset. All'alba ero qui, ad aspettarvi. Volevo farvi vedere che non tento di sottrarmi alle vostre indagini, che anzi desidero di essere interrogato di nuovo... Il « povero > Galitzin? Altro che «povero»! A un tratto, ho sentito balzar su dalla mia coscienza, viva e matura, la convinzione che lui, proprio lui, sia l'omicida. Moriset aveva ben ragione. Senza volerlo, senza saperlo, gli ho rivelata la mia autentica persuasione. Guardo l'omino pallido che parla come singhiozzando: e, di là dalla cancellata, mi sembra di vederlo attraverso le sbarre di una prigione. — I cani? I due cani? Ma vi pare, signore, che un uomo nervoso, sensibile, come me, sia capace di avvelenare freddamente due povere bestie? Ho litigato col signor Mayerhold, è vero. 1 due cani da guardia, che venivano lasciati liberi la notte nel suo giardino, facevano un chiasso d'inferno, mi disturbavano il sonno. Allora io ho preso l'iniziativa di scrivere una protesta e di farla firmare anche dagli altri proprietari di ville vicine. Eravamo dalla parte della ragione, no? C'è pure un regolamento che vieta gli schiamazzi notturni! Lealmente, poi, prima di presentare la denuncia, ho voluto prevenire il signor Mayerhold. Cosi è scoppiata fra di noi quella CHI HA UCCISO Adolfo Mayerhold? Romanzo misterioso di BRUNO CORRA - (2.* Puntata) malaugurata lite. Lui un caratteraccio, io nevrastenico, di parola ■ in parola siamo arrivati quasi a pigliarci per il collo. Gli ho detto ! che se la Municipalità non avesse preso un provvedimento in seIguito alla mia protesta, io avrei ammazzato i due cani. Lui mi ha | messo i pugni sotto il naso e ha gridato che allora mi avrebbe fatta - la pelle. E io di rimando, eccitatissimo... — ...voi gli avete urlato ■— lo interruppe Moriset — che, data | la sua minaccia, prima di ammazzare i cani avreste accoppato il loro padrone. Ma perchè insistete, signor Galitzin, a ripetermi per la decima volta questo racconto. Ammettendo di avere minacciato I di morte un uomo che tre giorni più tardi è stato effettivamente , ucciso, non date nemmeno una brillante dimostrazione di sincerità e di coraggio. Le vostre grida, le vostre parole furono udite dalla moglie, dalla segretaria e dal cameriere dell'ingegner Mayerhold. Come potreste negare il fatto? Via, basta con le chiacchiere! Raggiungetemi nella villa. Avrò forse bisogno di farvi qualche domanda. Sono deciso di arrestare l'assassino entro le prossime ventiquattro ore. Queste ultime parole di Moriset portano al colmo la nervosità, lo smarrimento del russo. Il disgraziato perde la testa. Invece di avviarsi all'uscita del suo parco per entrare dalla strada nel giardino Mayerhold, egli si aggrappa alle sbarre della cancellata, vi si arrampica agilmente, e scende davanti a noi con un balzo da scimmia. E avesse almeno il pudore di star zitto! Le sue affannose giustificazioni, non servono che a comprometterlo maggiormente... — Scusate se scavalco a' questo modo il cancello. Vi dirò. Mi secca di passare dove stanno gli agenti, di dare il mio nome, di sentirmi considerare con sospetto. Sono timidissimo, ho una sensfbilità davvero morbosa. Mi trovate molto agile ? Sì, non c'è maie, per un uomo della mia età. Ma sapete perchè? Perchè da tre anni, su ordinazione del medico, faccio molta ginnastica, per combattere la congestione del fegato. Tutte le mattine mi arrampico sugli alberi, mi esercito a entrare in casa per le finestre. Sono in cura dal dottor Schmidt, uno specialista "di Berna. Ginnastica e dieta, niente altro! E... dicevate... che siete decìso di scoprire l'assassino entro ventiquattro ore? I tre laboratori di Adolfo Mayerhold occupano, nella vasta villa, una buona metà del pianterreno. Più esattamente i laboratori sono due, giacchè la prima delle tre grandi sale è piuttosto uno studio: una intera parete è coperta da librerie alte fino al soffitto, e dirimpetto ad essa si apre l'ampia vetrata che dà sul giardino; il mobilio è composto di una scrivania, di due poltrone di pelle, di alcune sedie e di due tavolini; le altre due pareti sono, si può dire, tutte tappezzate dagli orologi di ogni tipo e dimensione che l'ingegner Mayerhold ha costruiti; sopra uno dei tavolini, che è accostato al muro, sta un monumentale orologio di legno, opera anch'esso del defunto ingegnere; di fianco alla scrivania c'è uno sgabello alto circa un metro con sopra un ventilatore elettrico; dietro la scrivania, una cassa forte incastrata nella parete. Dallo studio si accede alla più vasta delle altre due sale, il laboratorio meccanico; e da questa si passa direttamente nel terzo locale, il laboratorio di chimica. II delitto è stato scoperto alle sette del mattino dal servitore Pietro Bauer, che portando alla' solita ora la colazione al padrone aveva picchiato alla porta senza ottenere risposta. Entrato, il cameriere ha trovato il padrone per terra, esanime, già morto. 11 suo corpo era disteso attraverso il limitare fra lo studio e il laboratorio meccanico, come se il colpo che lo aveva freddato lo avesse raggiunto mentre egli accorreva di là. Davanti a lui, sul pavimento, a due passi circa dalla sua testa, giaceva una pistola automatica, dalla quale mancava una cartuccia: il bossolo vuoto era schizzato sotto il tornio, in un angolo della sala. Il proiettile che aveva fulmi- 1 nato l'ingegnere era di calibro dell'arma trovata per terra. Si sai rebbe detto proprio che Mayerhold si fosse precipitato in gran furia I dallo studio nel laboratorio con la pistola in pugno, che avesse inciampato o scivolato, e che cadendo si fosse colpito da sè. | Il canile nel quale durante la giornata i due feroci cani da ; guardia venivano tenuti alla catena, si trova a poca distanza dalle j vetrate del laboratorio meccanico. Quella mattina, come sempre, il ; metodico ingegner Mayerhold doveva essersi alzato all'alba, e suI bito doveva essere uscito dalla sua camera attigua allo studio, per passare poi dal primo laboratorio nel giardino, chiamare i cani e Ilegarli. (Continua) Stomaco Ammalato ne ha la colpa So vostro marito s'irrita per un nonnulla, so non ha appetito o si lagna della vostra cucina, è quasi certo che il suo stomaco non è in ordine. Uno stomaco che da dei dolori rende di cattivo umore perfino l'uomo più amabile del mondo. Il dolore è Favvertimento della natura di qualche malanno che ha bisogno d'esser curalo per evitare che conduca a delle gravi complicazioni. Se de. sidcrate che vostro marito si metta a tavola con piacere, dategli della Magnesia Bisurata. che neutralizza la soverchia acidità e rendo la digestione sana e normale. Una volta finiti i dolori, le flatulenze e quella sensazione di pesantezza dopo i pasti, il vostro sposo vi complimenterà per le vostre pietanze, che potrà allora digerire facilmente; egli ne assimilerà senza difficoltà tutto il lo. ro valore nutritivo. La Magnesia Bisurata, prodotto di fabbricazione Italiana, rende tutti i giorni la digestione buona a migliaia di persone che soffrono di mali di stomaco. Essa si trova in vendita in tutte le farmacie, in polvere od in tavolette, al prezzo di Lire 4,95; od in grandi flaconi economici a Lire 8,10. Àut.Prcf.Firenze N.783T, J-3-19SM-VI MAGNESIA BISURATA PJLBACOUIIII P ■ Mi ATEb■AiE |btbGnAFgSe IEIIY via h b M a 0 a ne" c. baiti Imi mi varicose vengono guarite radlcalmentp con un metodo nuovo assolutamente Indolore che, senza operazioni cruente, senza Iniezioni, fa scomparire completamente le vene stesse. Riceve anche nel giorni festivi. Dott. VIGLEZIO - Torino Via Massena 56 - Dalle 10 alle 16. Per fortificare i ragazzi gracili e deboli Il desiderio di tutte le mamme è quello di vedere i proprii ragazzi in buona salute. Quindi esse si preoccupano quando guardano un loro bambino che sia gracile, pallido e deperito, con scarso appetito, svogliato, frequentemente soggetto a malattie. In questi casi torna veramente utile il Proton, il quale irrobustisce i ragazzi gracili e deboli, stimolando l'appetito, ed apportando colorito roseo, aumento di peso e vigoria generale. I bambini lo prendono molto volentieri per il suo gusto gradevolissimo. Esso è ben tollerato e facilmente digerito anche nei mesi caldi, e rappresenta un efficace complemento della cura alpina e marina. I genitori che danno il Proton ai loro bambini, evitano di lasciare peggiorare la loro debolezza costituzionale, e di lasciarli ammalare. I benefici effetti del Proton sono veramente sicuri, poiché furono esperimentati in milioni di casi, e parecchi Medici lo somministrano abitualmente ai loro figli. (A. P. Torino, 0043 15-3-923-V1) P-149 Francamente parlando In un periodo di resistenza economica si può capire l'acquisto all'estero di materiale di prima necessità, ma non si potrebbe facilmente giustificare l'importazione di generi così detti voluttuari. Ma com'è che si vedono ancora in vendita sigarette estere? Due parole di spiegazione: noi riceviamo alcuni tabacchi e diamo in ricambio altrettanto valore dei nostri tabacchi che ci conviene esportare. Questo è tutto. Per ciò che riguarda la nostra industria del •tabacco, conviene ricordare che essa è ormai fondata sulla tabacchicoltura nazionale. Fino a pochi anni or sono eravamo tributari all'estero per centinaia di milioni di tabacchi ogni anno. Ora più nulla. E tutti sanno che i nostri prodotti non hanno niente da perdere al confronto delle migliori marche estere. Basti citare la grande affermazione della sigaretta Macedonia extra che è una delle recenti creazioni più felicemente riuscite per bontà di aroma s di gusto. L'infanta Eulalia