LONDRA CONFIDA nella collaborazione ili Roma e Berlino

LONDRA CONFIDA nella collaborazione ili Roma e Berlino L'INVITO DEI TRE LONDRA CONFIDA nella collaborazione ili Roma e Berlino Londra, 24- notte. Il convegno anglo-franco-belga è jsvanito, lasciandosi dietro una scia idi sincero compiacimento, sulla |quale oggi galleggia il comunica- to. E' stata, come la definiscono Ioggi i giornali, la « conferenza a grande velocità », a velocità tale, :anzi, da non dar tempo ai rappre- !sentanti delle tre Nazioni di vuo- •tare il sacco delle loro doglianze.o delle loro esigenze. Non si sa quanto sincero sia il compiaci- mento parigino m* non si può af- fatto dubitare della profonda sin-1mcerità della soddisfazione britan nica. Il carrozzone conferenziale non si è un solo istante allontanato dal binario posto dalla diplomazia inglese e se talvolta si è fermato lo ha fatto soltanto per raccogliere qualche virgola caduta sulla strada o qualche aggettivo che non era stato messo a disposizione dei negoziatori sul tavolo delle deliberazioni. le in soprannumero Si apprende, infatti, stasera, che il testo del comunicato di ieri è quello concertato, parola per parola, da Eden e dagli ambasciatori di Francia e del Belgio e che \r' | • VirgOle in Soprannumero le sole alterazioni subite dalle di-scussioni di ieri vertono su un paio di aggettivi la cui inserzio- ne è stata richiesta da Blum e daDelbos e su qualche virgola so-prannumeraria richiesta dietro suggerimento di consulenti legali i quali conoscono per lunga esperienza le amare conseguenze di una punteggiatura inesatta o insufficiente. La delegazione belga, soddisfatta del lavoro compiuto, ha abbandonato Londra ieri notte; oggi nel pomeriggio l'ha abbandonata la delegazione francese. La calma è tornata e la stampa si compiace incondizionatamente della perfetta armonia regnata ieri a Downing Street, del successo riportato dalla politica conciliatrice di Eden e della prova di buon senso data dal presidente del Consiglio francese. Il documento è giudicato perfetto dagli uni, innocuo dagli altri. Una critica ironica è, ad esempio, quella della Morning Post, Recondo la quale la conferenza altro non è stata che una « decorosa formalità », conclusasi con un documento « innocuo in modo disarmante ». Pienamente soddisfatto è. invece, il Times: ■ Lia. cortesia diplomatica d n fraseologia è stata eguagliata6-esso dice — dalla cortesia dell'a-zione, in quanto che già la nottescorsa i rappresentanti delle trePotenze a Berlino e a Roma era- no stati istruiti di consegnare Big^SSS^/mSKre loro la speranza che si trove ranno in grado di assistere alfaconferenza locarnista e di dare laloro collaborazione nella scelta della sede e della data della conferenza ». Nulla a giudizio di questa stampa è stato fatto o deciso ieri che possa suonare offesa a Berlino e a Roma. Indecisa è stata mantenuta la data della futura conferenza appunto per dar modo ai Governi d'Italia e di Germania di attivamente partecipare alla sua preparazione. Con un abile giro di frasi si è definita l'invasione della Renania « la situazione creata dall'iniziativa tedesca del 7 marzo », rendendo in tal modo l'accenno a questo evento che si profonde ripercussioni ha avuto sulla Europa accettabile al Governo tedesco. Senza aggettivi Blum e Delbos, al momento in cui Eden dava lettura di questaformula manifestarono il desideriodi fermar la carrozza conferenziale per agguantar qualche ag gettivo che definisse in certo quamodo la qualità della situazionealla quale il comunicato accenMa ne furono dissuasi connava successo dai delegati d'Inghilter ra e del Belgio. L'aver quindi ac♦ ■ ♦ i % T 4 it 5^.J^_l?!?^_,,5^,,^nore resistenza appare ai collaboratori diplomatici di questa stampa una concessione importante alle vedute inglesi e all'armoniafrale Potenze, concessione che, secondo la Morning Post, difficilmente sarebbe stata fatta dal predecessore dell'attuale presidente del Consiglio francese. Il comunicato non ha però rimosso le inquietudini e le incertezze sull' avvenire immediatoquantunque non si dubiti oggi chuna risposta favorevole al passo degli Ambasciatori a Berlino e a Roma sarà ottenuta dai governdi Roma e di Berlino. Le inquietudini sono ottiiii.imente definite dal collaboratordiplomatico della Morning Post« Un punto è emerso chiaramente — egli dice — dalle discussioni di ieri e cioè che presto tardi dovrà prodursi un urto frle due opposte concezioni dellsicurezza; fra la concezione inglese, cioè, attualmente appoggiata dal governo belga, di unorganizzazione regionale: e la concezione sovietica, favorita dallFrancia, della pace indivisibileL'accordo presente fra l'Inghilterra e la Francia, quantunque soddisfacente, non risolve affatto ldifficoltà fondamentali; gli osservatori sperimentati si astengonquindi dall'abbandonarsi ad un eccessivo ottimismo ». Siccome, però, non si prevedche la Conferenza locarnista possa radunarsi prima del mese dottobre, alcune delle difficoltpresenti potranno esser rimosse lo stesso contrasto tra la concezione britannica e quella franco sovietica potrà essere attenuata. j II Daily Telegraph, d'altronde, i dava mano alla lima trasforman| do abilmente stamane la formula « pace indivisibile > in « pace difI ficilmente divisibile ». E non vi sarebbe di che stupirsi se nei : prossimi mesi la parola « difficil ! mente » dovesse trasformarsi o • financo evaporare. Perchè ciò av. venga occorre, naturalmente, che ! si produca di qui ad ottobre una cristallizzazione di alcune tenden- j ze della politica estera britannica,1 attualmente in uno stato di caoti-mea fluidità. Certo si è che il pattofranco-sovietico appare semprepiù chiaramente a Londra un gravissimo ostacolo ad una rapida e duratura sistemazione dell'occidente europeo e dei rapporti tra Londra, Parigi e Berlino. E non è quindi affatto da escludersi che la gravissima piega assunta dagli eventi in Spagna non abbia a conferir peso alle tendenze fran¬ icamente avverse al patto e favo- (revoli ad un riawicinamento e adun'intima collaborazione con l'Italia e la Germania. L'esistenza di un governo del Fronte popolare in Francia, che alcuni giornali accusano oggi di1 aiutare il Governo spagnolo, e la j spaventosa violenza della guerra civile al di là dei Pirenei destanoi in molti ambienti inglesi inquie-itudine e allarme, che non potran-no non ripercuotersi sui futuriorientamenti della politica estera.» uuu^uu ™>» Per la cronaca va riferito che1 Ambasciatore di Inghilterra aRoma, sir Erick Drummond, èstato oggi ricevuto in udienza daRe Edoardo gham. a Palazzo Buckin-Renato Paresce

Persone citate: Blum, Delbos, Erick Drummond, Renato Paresce