Navi da guerra italiane nelle acque della Spagna

Navi da guerra italiane nelle acque della Spagna Navi da guerra italiane nelle acque della Spagna k i r • .1 1 • • Anche unità francesi e tedesche inviate nei porti spagnoli per la protezione dei connazionali Roma, 24 notte. ! siIn seguito agli avvenimenti, spagnoli e per la protezione di nu-1 dmeiosi nostri connazionali, alcu-, nni dei quali si sono trovati in se-1 drie difficoltà, sono state mandate] de sono già arrivate le seguenti \ avunità da guerra al comando del-', fal'ammiraglio Goira: incrociatore \ spFiume e incrociatore Montecucco-. nli a Barcellona, incrociatore At-dtendolo a Malaga, incrociatore,] Eugenio di Savoia e nave-trasporto Città di Milano a Tangeri. Il transatlantico Principessa Maria è stato inviato a Barcollo- lecpdna per imbarcare e ospitare oltre | pi nostri connazionali anche, su lo-1 cro richiesta, sudditi degli Stati \ eUniti, del Belgio, della Germania, ddell'Austria, del Venezuela, della ; bRumania, della Svizzera, dell'Argentina e della Bolivia. La. naveospedale Tevere, completamente attrezzata per il trasporto di donne e bambini, è stata inviata a Barcellona. (Stefani ). Due corazzate tedesche inviate dinanzi a Barcellona laeprdsibmBerlino, 24 notte. A seguito delle devastazioni scompiute ieri a Barcellona contro pi locali della sede del fronte tede- lsco del lavoro, U governo deli vReich ha deciso di inviare sul po-. psto due navi da guerra per la tu- stela'della vita e dei beni dei prii sudditi. Si tratta delle coraz o e e e zate Ammiraglio Scherr e della Deutschland che, come informa un comunicato ufficiale, sono già partite per raggiungere fra qualche giorno le coste spagnuole. Il provvedimento non giunge inatteso, come già vi segnalammo ieri. In questi circoli politici si dichiara che il governo tedesco sarebbe stato costretto ad adottare misure analoghe a quelle già intervenute da parte di altri paesi. n a o o e , a o e a prò- j b\ s1 Sjtj t; cLumlrrs; msDandone l'annunzio, i giornali os-1 servano che U provvedimento si\rè reso necessario a causa della at-1 mtuale situazione in Spagna, dove ; Pvivono numerose famiglie tede- ,sche le cui vite e i cui averi, al spari degli altri stranieri, appaio-1 Pno seriamente minacciati. La no- \ Otizia non mancherà di suscitare ]aipiù viva soddisfazione nel popolo a » i i e l a l à tedesco, ma soprattutto tra'i con-inazionali residenti in Spagna ai|quali l'imminente arrivo delle navi da guerra tedesche dimostra che la patria pensa a loro e si preoccupa della loro sicurezza. ] p Navi francesi a disposizione ;P, 11 . ... , e 1 sdelle autorità consolari in Spagna L• "I>24 nPtte. 'zIJ Ministero della Manna infor-jma di aver messo a disposizione, delle autorità consolari francesi in?™.™^Tt^^« Ispagna le seguenti unita della _HA», «„^h,aii o,,,„,,„,;„„! j^notta per eventuali evacuazioni di ■ cittadini francesi: l'incrociatore Duquesne e il cacciatorpediniere Bertin per le coste orientali, il cacciatorpediniere Albatre e li Al Marocco è : domptable per la costa settentrio- :naie, la quarta divisione torpedi-' rrere per la costa meridionale, il' cacciatorpediniere Maillebrèzc ela torpediniera Tempète a dispo-1 sizione del ministro di Francia a j Tangeri. | (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Berkane (frontiera spagnola), 24 notte. Come avevo previsto ieri, è avvenuto un allentamento di tensio- e e ; ne, dopo 1 vari episodi bellici e o. insurrezioni svoltisi sul territorio l ! spagnolo e nel cielo di Tangeri. - ! Per il momento il conflitto si Zii) mito a combattimenti protocollari] à! e a scambi dt note. Uaj II generale Franco, sempre in- e | si'stendo presso la Commissione' -{ internazionale di controllo di Tane j S'eri perchè venga tolto il pero.I messo alla squadra del governo] - \ spagnolo di rimanere a Tangeri,e|ha precisato, in dichiarazioni fattealla stampa marocchina, il suopunto di vista: «Non io — hadetto il generale — ho violato laneutralità di Tangeri garantitadalle potenze, ma il governo diMadrid ». Il presidente del Comi-tato di controllo ha allora obiet à e e - a - - u- a - a - t ~tato che fino a nuovo ordine é impossibile considerare le navi daguerra spagnole diversamente chenel passato. Nessuna complicazione? « Io ho protestato — ha aggiun- fo il generale Franco — precisali-. , , , .... ' . . n ni do che la legge marittima. Inter nazionale considera come corsare tutte le navi i cui veri capi sono , . ,stati privati con la violenza, del' .... . ,cornando-», i La dichiarazione det, „ ,, . , , .. generale Franco allude al fattoche i comandanti delle navi spagnole vennero fatti prigionieri dai loro equipaggi). Il generale Franco ha detto es-e aa a i- i. d è eiane mi eirie to si sa i.J mmacciurla. Escludo, quindi, qual-sere inammissibile che, abusando della situazione internazionale che si presta all'equivoco, navi indiscutibilmente belligeranti siano lasciate entrare nel porto di Tangeri per rifornirsi c uscirne, quando è loro comodo, per attaccare città indifese, e quindi ritornare al sicuro sotto la garanzia delle leggi internazionali. Il generale ha aggiunto: «Sono troppo marocchino per ignorare quanto spinosa sia la questione della neutralità di Tangerir. non è mai stata mia mtcnzionc asi complicazione da parte mia». n generale ha aggiunto anche i particolari sul combattimento vale e aereo del 22 corrente, cendo che l'aeroplano inviato gli insorti nel cielo di Tangeri, eva la sola missione di fotograre la posizione della squadra agnola, e soltanto quando ven attaccato dalle mitragliatrici e i cannoni delle navi, lanciò del- bombe, ma fuori della rada. A ò si limitano i fatti che hanno odotto tanta, emozione. Il generale Franco ha ancora chiarato che l'incontro con il esidente della Commissione di ntrollo fu cordialissimo e leale, che i bombardamenti effettuati lie navi spagnole, non avendo a ordo nessun ufficiale che rego- sse il tiro, sono, rimasti senza ficacia. La maggior parte dei oiettili sparati contro Ceuta non ggiunsero il bersaglio. In seguito alla distensione prootta da queste dichiarazioni, i diaccamenti di marinai italiani, glesi e francesi sono tornati a ordo delle rispettive navi. Ma un nuovo incidente, ieri a ezzogiorno, è venuto a far rina- ere una certa inquietudine nella opolazione, divenuta molto eccibile. Al largo della rada, la nae inglese Diebel Driss, della comagaia Bland Line, venne avviato ed attaccata da un aereo ri elle, che lanciò quattro bombe enza raggiungere il bersaglio. ubito l'incrociatore inglese Whihall sparava contro l'aeroplano e colpi di cannone. L'apparechio fuggì allora in direzione est. a nave inglese sembra portasse n carico di petrolio. Probabilente, per equivoco, l'aereo ribel l'ha scambiata con la famigeata petroliera-fantasma creduta ussa, che già rifornì nei giorni corsi la squadra spagnola. Comitnque, questo nuovo attacco ha uscitato viva emozione a Tange- i ove le autorità navali inglesi minacciano, qualora dovessero notersi nuovi incidenti, di aprire fuoc°- Le naw spagnole che tazionavano ieri in rada erano di icco|° tonnellaggio, cioè: i due uardacoste Ued Lukkos e Ued Muluya, la torpediniera Churruca L'atteggiamento degli arabi incrociatore Sanchez Barraten"ui- l'esploratore numero 15 e la aue orografica Tonno, E' arrivato poi l'incrociatore ortoghese Tejo e corre voce delarrivo del nostro esploratore rinciP,e fu^i0: L'i»cr°ciatore pagnolo Libertad e altre due na- j sono partm per ignota aestina- ione. Secondo certe voci si sareb- recate bombardare Maìa. „„ , , m„*„„„ "7' secondo altre vocì> Tetuan. II «ostro piroscafo mercantile _ „. , \ . „' . . , Pellice, sfiorato dalla bomba laniata da un aviatore ribelle a Taneri, ha raccolto in mare la boma stessa che conserva allegramente come cimelio dello scampa- o pericolo. Maggiormente gravida di inconite rimane la situazione lungo a frontiera marocchina, nella Zoa di Melitta e di Ceuta e nelle montagne del Riff, ove circa dieci nni fa avvenne la sanguinosa ri¬ olta delle tribù guerriere capeggiate da Abd El Krim. Il comandante della zona di Melitta è il olonnello Capaz, fedele aiutante del generale Franco. Dopo i reenti torbidi avvenuti nel quartiee operaio del Barrio, Redi, il coonnello Capaz procede al riordinamento della città e del territoio, occupandosi specialmente del reclutamento di truppe indigene. La chiave di volta della situazione nella zona spagnola rimane, in- fatu> Vatteggiamento dell'elemen „„ e TOMaaMjmano. bisogna dimenticare che dal punto di vista militare, gli arabi e specialmente le bellicose tribù del Riff sono di grande valore. Insieme alla legione straniera, queste forze sarebbero capac: di assicurare la definitiva solidità degli insorti. Il colonnello Capaz è convinto che le tribù che furono terribili avversarie della Spagna, ora sono invece fedeli al generale Franco. Non solo gli indigeni già inquadrati nelle forze regolari mo- strano una assoluta devozione ed de ardore combattivo, ma , t;.m dei Senadjas e dei Regni. bat hanno offerto volontari grandissimo numero. In tutta la *ona> neUe camPa9ne e neiie montagne, l'elemento arabo è completamente favorevole agli in¬ „„„„ ,„ j„,,„ sorti nonostante le esigenze della stagione, consacrata ai lavori agricoli. La forza araba costituisce , sce cosi un prezioso nerbo di . .. ., truppe A assalto per il corpo in¬ ,, ... e " surrezionale. Catene di intrighi Più flemmatico, e probabitmente lavorato dal sovversivismo, è stituiscono gran parte detta /a»' invece l'elemento arabo di Ceuta c di Melitta, ma la sua importanza è relativa. Comunque le preoccupazioni del generale Franco e del colonnello Capaz sono giustificate dall'opera sotterranea eppur visibile di una catena di intrighi oscuri, alimentata e sovvenzionata. Le forze sovversive sono in particolar modo attive nella zona di Orano. Probabilmente da questa fonte emanano le voci affermanti che la Francia aiuterebbe l'eventuale ritorno delle forze governative spa- s!i<-clc cJ Marocco, c queste veci co-

Persone citate: Berkane, Bertin, Bland, Diebel Driss, Duquesne, Principessa Maria, Redi, Sanchez, Tange