Tutta la flotta spagnola ha lasciato la rada di Tangeri di E. Curio Mortari

Tutta la flotta spagnola ha lasciato la rada di Tangeri Tutta la flotta spagnola ha lasciato la rada di Tangeri 7C\Y\ fi Ail/lln. marocchina da Melilla a Ceuta;La calma ritorna nella (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Berkane (frontiera della spagnola), 23 Berkane è un piccolo centro sulla frontiera della zona, sparinola, di Melilla. Vi si arriva da Oudjila dopo aver passato la li nea di. dogana. Berkane si a mezza strada fra Oudjila c Me lilla, a circa. 70 chilometri da que st'ultima città. Gli echi delle vi orazioni del movimento rivoluzio | zona ! notte. trova'nònio arrivano più rapidi al gior-\nalista Che ascolta in attesa di\continuare il suo viaggio. ìli opo il silenzio drammatico di\questi due ultimi giorni e l'arre- sto completo della circolazione i fra Melilla e la frontiera, il velo isi è un po' strappato e. lascia scor-\ gere le realtà degli eventi, il cuiìsanguinoso carattere è purtroppo certo. ; I I I rari profughi della zona, spa- guala, giunti su autocarri, riferi-ìscono coti molta, circospezione i particolari delle ore torbide di ìIl focolare dell'incendio Melilla e dell'improvviso tentati vo di ribellione in alcuni centri della città. Probabilmente, la presenza, nelle acque di Melilla e di Ceuta di navi da guerra del governo spagnolo e l'eco del cannoneggiamento che si udiva da Ceuta e di. Tangeri, aveva dato agli elementi contrari alla ribellione certe speranze. Il combattimento tra le batterie della costa e le navi e gli aeroplani, avevano del resto incoraggiato probabilmente quelle speranze. Il movimento sedizioso (se si può chia mare così una ribellione controla ribellione), è scoppiato nel quartiere di Melilla detto « Bar- rio Realv>, che è il quartiere po- polare saturo di elementi conili- nist.i. Le zuffe sono scoppiate im-provvisamente in vari punti delquartiere, ma la repressione fuegualmente rapida da parte deisoldati della legione straniera e delle truppe regolari, ed in ccrtipunti sanguinosa. E' difficile precisare il numero delle vittime e degli arresti. Le pattuglie hanno accresciuto la- sorveglianza in tutta la città, operando numerose perquisizioni di tutti gli elementi sospetti. La «Comandancia » di Melilla ha preso severe misure militari contro attacchi della costa da parte di battelli del Governo e di aeroplani, equipaggiando numerose batterie. L'interesse del pubblico, distai- to in questi oiorni da Melilla pergli eventi di Tangeri, torna ora verso questa città, vero punto nevralgico dellet zona, spagnola, essendo situato quasi a metà dellacosta, su una piccola penisola checostituisce v,i importante punir,d'osservazione , una base d'ape-razioni dall'uno e dall'altro latodella. costa. Si può dunque offri-mare che il ritorno della calino èquasi completo in tutta la zonada Melilla a Ceuta. E' questo unji«oi:o successo delle forze ribelliche rinforzano in tal modo la lotnsituazione. I mezzi formidabili elicui dispongono in tutti i punti del-in città e del territorio, costringo-no quella parte della popolazioneche ha ancora velleità di rìvinrìlna rimanere calma. Il partito mili-tare è padrone della situazione emaggioranzapuò contare sulla della popolazione e sulla, benevo lenza dell'elemento ambo. Tuttavia, la. «Comandando» tiene pronti parecchi posti d'allarme e d'osservazione, che dispongono di un imponente armamento. Alcundubbi espressi circo i rifornimenti delle truppe e gli approvvigionamenti della popolazione, che potrebbero indebolire la coesione dell" forze rivoluzionarie non han , fondamento poiché Tetruppe possono vivere sempre sulapprend"le risorse del paese. Si infatti, che gli eipprovvigianamunti vengono' effettuati regolarmente. Mas, minaccia di Franco Naturalmente, la situazione può sempre dar luogo a sorprese: tuttavia, se queste dovessero eventualmente verificarsi, non avrebbero carattere di imminenza. La situazione a Tangeri aveva assunto in questi ultimi giorni un caratiere di improvvisa gravitàdopo il combattimento fra lasquadra spagnola c gli aeroplanribelli, che faceva temere, un esito ancora più drammatico. Il rienerale Franco non poteva sopportore, che hi squadra spagnola fosse rifornita in mela di Tangeri rimanesse in quelle acque minareiando continuamente di attaccare e di bloccare il porto di Melilla. Questa situazione ama causato in città viva emozione, poiche certe informazioni lasciavanprevedere la eventualità di un altacco da parte delle truppe drejenerale Franco contro la zoninternazioneile, un distaccamentdi insorti essendo stato visto iviarciei nellet zona spagnola iti drezione elcllei frontiera di Tangori. La sua entità non era moltgrande, consistendo presso a pocnegli affettivi di un battaglion// generale Franco aveva scrito una lettera eli ultimatum n,lamministratore della zona -internazionale e ai consoli stranierdichiarando essere necessario faabbandonare immediatamente alla squadra spagnola la rada dTangeri, senza di che le truppspagnole avrebbero attraversatla front. e gli aeroplani etvrebbero bombardato le navi. Due , fficiali dell'esercito insor jTetuan, dove si scchsuto provenienti da trova il quartier venerale del ge nerale Franco, si sono presentatilaal Mcndoub, cioè al rapprcscntan-] tote del sultano, e lo hanno invitato Sa proibire alle navi da gucrrainspar/nolc di stazionare nel porto]nài Tangeri. Ma il Mcndoub rispostosc di non poter dare scoiato a ' n. . _ , ... -, .: questa domanda, poiché le navi dportavano la bandiera del gover- qno spagnolo. Gli ufficiali fecero \ roXlora sapere che le truppe insor te si sarebbero trovate nella ilecessità di avanzare contro la eo¬ na internazionale e di attaccare lc "rn'' ri" terra. La situazione diventava estremamente tesa. Riunito d'urgenza, a Comitato di controllo delle poténsè firmatarie della Convenzio nc di Parigi, che ha neutralità della zona, parte anche l'Italia, tutto di far sorvegliare i Conso lati dà distaccamenti di marina italiani, inglesi prevenire qualsiasi eventualità Questa misura aveva poi l'obiet tivo di affermare il carattere in- rpteGupebdstabilito la I Pe di cui fa trferjSP „„;,•_ ! Mcsme francesi. ondei^rgrternaziouale di Tannai, che non deve intervenire fra i belligeranti. *mdvIeri alle nove il Ministro d'Ita--, Ha, nella sua qualità di decano del Corpo diplomatico, c stato incari-] caio di recarsi a Tetuan. ove si] trova pure il Consolato italiano e cdcdi esporre al generale Franco la tr/ravità di ogni tentativo di viola- \ lzione della zona internazionale, aVn tentativo di tal cenere si sa- }rebbe urtato colVopposizione ^&forze della potenza garante. Nes- i psnn comunicato è stato dato sul Il'esito di queste trattative. Nello stesso tempo un telegramma veni-1 va inviato dal comitato di control-] lo al governa di Madrid per ottc-\ nere che la squadra spagnola non] \utilizzasse la rada di Tangeri pei: ', suoi rifornimenti, i di II momento divenne rincora più d]drammatico alle 9,15, quando al- a [cuni aeroplani provenienti da Ccu- rUa sorvolarono a lungo TangeriMlasciando Ondeggiare sulla città 8una grave minaccia. Gli aerovia-1tnafi Z™,no7c1 m'.-'iun'intimazione affinchè lasciasse- iIro il porto sotto pena di essere'vbombardate. Gli aeroplani si ai-'lontanarono poco dopo. Ma alle 0,1,5 riapparvero, sorvolando il. porto a bassa quota, quasi raden- do fili alberi dello navi. Secondo 'notizie, trasmesse con le Anche In situazione da parie di\ I terra, si faceva minacciosa. Le truppe insorte erano segnalate al; la frontiera del Bordi, cioè a 1S riserve, nel combattimento aperto fra le navi e gli aeroplani del- ^J°^ iw"ew"w Jaimc *■ che avrebbe . '"C'r "sortverano segnalate aì-\ "j-frontiera del Bordi, cioè a iS «»l°™trt da Tangeri: altre ac- : campavano al ponte iuternuziouu- ; h; "Urc' •"/•"e erano spiegale sul- '« strada di Rabat c eli Tetuan. ijn l.ii li fantasma uaiiniu nu.uu.ni,. |, Nessun comunicato è venuto a I>chiarire il passo compiuto dal mi- nistro italiano presidente*del Co-ì ■ mitrilo di controllo p:esso il gene- \ rate Franco. Il solo segno di ral- , lentamento della .elisione sareb- oe dato dalla partenza da Tangeri ai tre navi spagnole, dopo però Anche il destroyer ■Jaime, per quanto bombardato dall'aeroplano, potè lasciare la ra- da. Ma la torpediniera Churuga, dopo avere lasciata la rada, tornò]poco dopo. I rifornimenti delle au-.e'che esse erano state o ppiovv'i'e/io- ' ,wte dj „„tta A nr.ht, ,■; ,»*„*„,»„„..!i e tonta spagnole vengono effettuati a mezzo di uneknave petroliera. E' il misterioso battello sovietico..una specie di battello fantasma]segnalato ieri? O si deve dare agli]Te "">><"> *re»ti "»/">' l'iel mar- \- °me l^ato dalle fantasie meri- (l,onal1- - I! problema che permane è qncl- lo di sapere se la partenza della squadra spagnola non compliche¬ rà la situazione anziché miglio- ò a ¬ varla. Quando anche Tangeri fosse liberata da ogni preoccupazione di attacco o di invasione la squadra ritornila potrebbe esercitare un'azione sulle città insorte della costa, cioè Tetuan, Ceuta, Melilla.' In tal caso, il punto nevralgico passerebbe nella zona di queste à città fortifirritc e sarebbero da a aspettarsi nuovi combattimenti i !> 1 'r MOV), gli aeroplani e le bat- te, e da costa. - Si annunzia che il personale - della Legazione di Spagna a Teni- gerì si è rifugiato alla Legazione e di Francia e clic il distaccamento - italiano vigila pure la Legazione - di Portogallo in assenza di forze portoghesi, per quanto il destroyer portoghese Tago faccia rotta ria Lisì/ona per Tangeri, onde as- suddili o sivnrare In protezione dei - portoghesi. rl Severe misure precauzionali soa no state prese dalle autorità fruno ersi ,s» tutta la frontiera francon spagnola drl Marocco. Si annuni- zia, pure, che il governo spagnolo o- ha aperto un arruolamento fra i o sudditi spalinoli in Algeria e nel o Marocco francese, e. Curio Mortari. i-1

Persone citate: Berkane, Conso