Nessun programma italiano di ricostruzione europea

Nessun programma italiano di ricostruzione europea Una secca smentita, di Roma Nessun programma italiano di ricostruzione europea L'odierno convegno a tre non durerebbe che poche ore « Prossima denuncia inglese degli accordi mediterranei? ROMA, 22 notte. Le voci riportate dalla stampa straniera circa iniziative da parte del Governo italiano di programmi di ricostruzione euI ropea sono infondate (Stefani) Giustamente il Governo italiano ha voluto tagliar corto, con questa secca smentita, alle voci che gli attribuivano più o meno elaborati programmi di ricostruzioni europee. Iniziative simili non potrebbero essere prese dall'Italia — che oggi si astiene persino dall'aderire a piani altrui — se non dopo la totale, definitiva liquidazione di ogni postumo di po1 litica sanzionista. Siamo arrivati a questo? Si può rispondere senza esitazione: no. dsdanmsmmvqcinionrfcdsl'acLe sanzioni sono state abolite; ma \ cpermangono ancora in vigore al-jncune misure ed alcuni atti di pb- folitica internazionale — come gli saccordi di mutua assistenza perlail Mediterraneo, tuttora validi an-lqche se qualche Stato ha dichia- ; crato di non voler più pretenderej ^: per sè la contropartita attiva che furono concepiti con netto spi rito antitaliano. Fino a che saranno chiaramente abrogati l'Italia non potrà partecipare a intese e riunioni con potenze sanzioniste. E' una esigenza di nrp" fr| mfrtegchiarezza | se i quella che ispira la condotta dèi- n1 ,„ * „„„, I l'Italia; la quale è stata cosi net-|c jtamente definita, nelle interviste n del Duce al Daily Tclegraph ed d alla stampa del gruppo Hearst, I e)come nel memorandum del conte to; Ciano alla Società delle Nazioni ple nella lettera al presidente del | si Consiglio belga, che riesce diffi- r' cile spiegarsi come possano an-|la1 cora diffondersi sui nostri propo- sjSiti voci interessate e tendenziose.; d1 L'Italia è pronta a dare un con-;1' tributo di opere, concreto, alla or-;tuoperi ganizzazione della pace; ma sen- |za un m;nim0 di reciproca fiducia ap{.a. lui minine' ui ic^un ula jiuuwo -, ogni tentativo di costruire qualche dcosa di stabile è destinato all'in-1 Usuccesso. Gli assertori della ce indivisibile » dovrebbero « pasen- tire tutta la incongruenza di chiedere in determinati settori d'Eu- zndsropa: in difesa della pace, la ETa- ; Granzia e la collaborazione di unoi Stato che in altri settori è guardato a vista come perturbatore dell'ordine internazionale. La delegazione francese vuol forzare la mano franco-belga inizierà i suoi lavori domattina a Downing Street sotto la presidenza del Primo Mini stro Stanley Baldwin. Parte del lagfrsfolauLondra, 22 notte : l'La cosi detta conferenza anelo-! cetisgla delegazione francese, e cioè.suna comitiva di esperti del <?!<nilqdOrsay, sono già arrivati staserajne per domattina sono qui attesilaLeon Blum e il Ministro degli i teEsteri Dc'.bos. La delegazione di'vFrancia ha preso alloggio all'Ho-ldtei Savoy ove ben venti camere le erano state riservate fin da stamane. Contro i fatti compiuti Il pubblico legge i resoconti dell'arrivo dei delegati e stenta a comprendere a che scopo possa servire tale abbondanza di ministri e di esperti. E' risaputo infat TjIvczvcnccti da tutti che i delegati d'Inghil- ] PI terra, di Francia e del Belgio han- 0no già concordato i termini di una5dovrà esserej litBinndichiarazione che comunicata alla stampa entro la serata di domani. Discussioni attorno a questa dichiarazione sono assolutamente escluse perchè il Governo britannico ha dato il consenso al convegno solo dopo avere ottenuto dai Governi di Parigi e lalas di Bruxelles l'impegno a non spo-lstare più una virgola del testo del! documento la cui elaborazione ! aveva richiesto oltre una settima-; na di strenue fatiche e di penose emeditazioni. Londra in fondo de-isidererebbe che il convegno di do-; mani si iniziasse verso le 11 del mattino e terminasse al più tardi i„ a /io. ^«riaJn o hì verso le 4 del pomeriggio, e di questo desiderio gli ambienti um- ciah hanno informato alcuni orga- ni della pubblica opinione. IA Parigi per contro si parla per io meno di due giorni di discussione e l'arrivo di direttori, vice-direttori, capi-sezione del dicastero francese degli Esteri dimostra che la volontà di prolungare la discussione esiste a Parigi nonostante i chiari avvertimenti che l'ambasciatore di Francia Corbin aveva ottenuto da Eden circa il carattere della conferenza e l'in crollabile proponimento del gover-ino di Londra di evitare che =>ssa ! fornisca anche un minimo prete- Lsto per rifiutare la sua adesione! alla futura conferenza delle cin-!que Potenze locarniste. Siccome iljconvegno di domani dovrà, oltre I ^diramare la ff^^^^]ne, suggerire la data per la futu-|ra conferenza, è possibile che ap- ipunto su questo terreno i delegati francesi impiantino delle grane e;messa per l'avvenire. Il governo Ifrancese sembra, visto di qui es-: tentino di estrarre dai loro co'leghi inglesi qualche teorica pro¬ sere sinCeramentc ansioso di spia nare !a via a una o]lbl' con Berlino, ma è al contempo innegabile che una forte corrente della pubblica opinione di Franeia sarebbe desiderosa di fare tutto il possibile o per impedirla o| per ritardarla, ed è ovvio che il j semplice fatto di una riunióne di: rappresentanti di soli tre Paesi1 la quale prolungasse le sue discussioni darebbe anche nel caso di un esito negativo di queste ul- 1'™6' motivo a giustificate inquie tudinie comprensibili risentiment nti a Berlino, e possibilmente quindi provocherebbe anche un rif'utn -, del governo tedesco di partecipaUt J"nSef5fJ^^fe^ ziale esame dei problemi all'ordi¬ ne del giorno fosse stato irrime-1 diabilmente pregiudicato dalle discussioni di domani. Gli aCCOrdì degli Stati MaffgjOli 0 00 Se vi sarà dunque contrasto tra la posizione della delegazione in- glese e quella della delegazione francese, si può prevedere che es- sa consisterà in un tentativo di, forzare una rapida conclusione dei, lavori londinesi da una parte e;un tentativo di prolungarli dal- l'altra. Due forze uguali saranno j così applicate a Downing Street j eagenti in senso opposto e la sta-! tica dimostra che l'effetto di que-j ste forze è l'immobilità. Qualche; giornale resiste all'ondata di pes-|simismo che si abbatte su tutti questi ambienti, dicendo che seìnon altro il convegno di domani, avrà 11 grande vantaggio di bat-1 tere il primato mondiale della bre- vita. Nessuno però parla ancora di U11 primato di armonia. Il collaboratore dinlomatico del TiHcTriUene^ juiie.s imene peio che qualche di- IvtoZc^MAZT^1™' co della conferma della dichiara- zione mente altro che per « rimuo-1 vere alcuni rottami diplomatici 1 ché si sono venuti accumulando I negli ultimi quattro mesi». Ma. !come dicevamo, la tesi ufficiale e|che non si debbano porre altre 1 Potenze di fronte a fatti compiuti 0 a conclusioni già raggiunte. Non 5' deve discutere di problemi po- j litici della cui esistenza o dei cui termini i governi di Roma e di Berlino non siano stati informati in anticipo, e al di sopra di tutto ! non si deve dare la sensazione al-;la Germania che si preparino per la futura conferenza locarnista seggi privilegiati-per alcune po-1 ltenze e banchi di accusati per al-! tre. Quale esito sortirà la dichia- ! razione di domani o di posdoma-; ni? V'è chi pretende che sarà esattamente quello della dichiara-iZi0ne anglo-francese del febbraio; 1935. certo il fatto stesso che an- L.ne Londra incomincia ad ammet- tere che la Conferenza delle Cin- wwuw enza aeue >-in- que Potenze difficilmente potrà ,.ac]unarst prima det mese di ot_ tobre venturo, giustifica il pessi- Imismo diffuso, nonostante, che lastampa bene informata stamane che di fronte alla chiarificazione dell'atmosfera europea e alle amichevoli e pacificatricmisure adottate dal Governo italiano, gli accordi mediterranei potranno apparire entro brevissimo tempo inutili e conseguentemente essere abrogati. 1Alla Camera dei Comuni il mi. ' ù , i,1, ro ^aen "a annunciato che la ! &a jlone Dntanmca alla confe Lrenza di domani sarà composta d! ,e m"nbn e cioè il Primo Mini!Ìtr.° Ba?win' . n_ ministro deglj!!sterÌ E,den « iLLprdB,fél Sigillo I ?nyato.lord Halifax-Eden ha po]^^f^hS&^^ con|x"c"B? * c tUB'-1 u,-uvu ncl senso ic e mira ad agevolare ulterior Pro£ressi sulla via della pacifica;zione dell'Europa». Egli ha poaggiunto che gli accordi intervenuti fra gli Stati Maggiori d IFrancia' del Belgio e d'Inghilterra: rimarranno in vigore fin tanto cheil Patto di Locamo non sarà statosostituito da un altro strumento diplomatico. | j : 1 Renato Paresce Il riconoscimento dell'Impero II significato sintomaticodell a rprimnnia rli Cracovia cerimonia ai Cracovia , ■ , t,86/']!10' 22,?ottc,j (vtee; - Il fatto politico degiorno è oggi, a Berlino, la presentazione delle credenziali daparte del nuovo Ambasciatore italiano in Polonia. L'avvenimentoche viene registrato come eccezionalmente importante e significativo agli effetti della >. finzionegiuridica » 1 italiana, fa passare in secondali riguardante l'Etiopianca le altre questioni sul tappeto e delle quali la imminente conferenza di Londra viene registrata dai fogli berlinesi a puro titolo dcronaca, mentre i risultati della conferenza di Montreux offrono occasione a ribadire le riserve già formulate in queste ultime qua rantotto ore. , La solenne cerimonia di Craco, v;a vjene interpretata in quest;cirColi come un primo passo ver- so il riconoscimento giuridico in-j ternazionale dell'occupazione dei-j l'Etiopia. I giornali berlinesi dedi-! cano al fatto nuovo ampi com-j menti e ne sottolineano la grande; e forse decisiva importanza poli-|tica con titoli su tre e quattro co- lonne nei quali ricorre a grossìcaratteri la affermazione che i, Governo polacco ha riconosciuto1 il primo Ambasciatore dell'Impe- ratore di Etiopia. Nei giornali ber- presumibili sviluppi della situa zionc. la S'oinata di Cracovia se- S»a, m eerto qual modo, la data giuridica- ment2 parlando, del nuoto impe- fasc&ta. Accettando le creden-1 ial, de, ( Re ,ItaHa e Impcratorc1 „, Etiopia » _ si afferma — ilI presidente polacco ha riconosciu-!to implicitamente tale qualità de|nuovo rappresentante diplomatico 1 italiano e ciò per l'Italia ha la stessa importanza di un esplicito riconoscimento internazionale. j L'organo centrale del partito nazionalsocialista, il Voìkische Beobachter, premette che i con- cetti di diritto internazionale so- ! no di per sè elastici e aggiunge;che. essendo stato il nuovo amba- sciatore italiano accreditato comc rappresentante del Re d'Italia e1 Imperatore di Abissinia, la sua -1 accettazione in veste di « rappre-: sentante del suo sovrano» costi-. tuisce nè più nè meno che un à ; esplicito riconoscimento, -j «Certo — aggiunge — l'atto o Idei presidente della Repubblica - i non impegna gli altri Stati a fa- ! ™ |Sn8t5!slì rlKSS!2t - " ► ■ sP « . »una P°ten?a - societaria è sufficiente per dare fi à ; gura e aspetti di indiscutibile _, realta alla esistenza di una nuova -1 situazione giuridica nei rispetti a dell'Etiopia italiana. Questo è il a i o e ., profondo significato della giorna11 ta di ieri >,. Concludendo, ii giornale scrive: « L'Italia non ha certamente bisogno, per la organizzazione del suo nuovo impero, del riconoscimento da parte di altri Stati; però, dal momento che così vogliono le regole del giuoco internazionale, il Governo di Roma ha .l saputo tenerne conto e ha avvia ;t0 la discussione sul fattore giu- a ridico, senza chiasso e rumore, il e-]Che nel caso presente era la cosa di 1 essenziale ». -: Sugli accordi di Montreux, la li : cronaca registra stasera un breve o ; commento oi, spondenza dell'ufficiosa Cnrripolitica diplomatica n-1Affermato che il ripristino della o 1 sua sovranità sugli Stretti perri, mette alla Turchia di svolgere una a- j funzione preziosa al servizio deloi j la pace in un settore particolar- - : mente sensibile della vita eurodijpca, l'agenzia della Wielhelrna ; strasse scrive che, nella nuova sie:tuazione mediterranea, si sono in- o scriti in questi ultimi tempi deter- o ; minati orientamenti e determina ' -' *-*- o ti interessi al servizio di una politica di predominio destinata a contestare a priori o addirittura a limitare la libertà di azione della Potenza padrona degli Stretti, e conclude osservando che l'alto compito di pace, in una zona co1 sì delicata e importante, richiede una Nazione altrettanto forte che ,i libera da impegni verso chicel cnessia_ a1 o, -i -i . e « Le forze navali devono essere Singapore e Malta in un discorso di Hoare a d; una mobilità non meno im- pressionante della loro potenza » Londra, 22 notte. Il ministro della fli'arina sir Samuel Hoare ha pronunciato stasera un discorso all'associazione parlamentare imperiale e ha particolarmente insistito sulla necessità di aumentare al massimo grado il numero e l'efficienza delie unità della flotta. « Le forze navali dell'Impero — : egli ha detto —• debbono essere o a di a à i - . - dl una mobilita non meno ìmpres-| stonante della loro potenza». -[ E£h ha poi riferito sui pro-;Sressl compiuti nella costruzione e! della base navale di Singapore e - ha detto che «uno dei principii - ; fondamentali della politica impeifj"iale è quello della protezione dell !• Vie di comunicazione con 1Eo : stremo Oriente di guisa che e - nell'interesse di tutto 1 Impero -1 c .toro sistema imperiale. « Quali che possano -1 « Wuau cne possano essere a : nostre preoccupazioni altrove - - ha aggiunto il ministro — le con- - dizioni del popolo britannico e de-lgii interessi britannici in Estrec ; mo Oriente rimarranno di fondal; mentale importanza per noi. Sin-, gapore non è un pericolo per chicl chessia dato che quella base dista o:dal Giappone quanto l'Inghilterra a'da New York», o II ministro ha terminato dicen\ do che l'ammiragliato è deciso a o ! rafforzare la posizione inglese a e t Malta. « Singapore e Malta, — -, egli ha detto, — sono le più co-jspicue illustrazioni della cura ane i siosa con la quale l'ammiragliato - esamina attualmente tutti ì procjblcmi delle basi navali imperiali e|e i metodi più appropriati per a I proteggerle *.

Persone citate: Blum, Ciano, Duce, Hoare, Renato Paresce, Samuel Hoare, Savoy, Stanley Baldwin