Graziani contro il brigantaggio

Graziani contro il brigantaggio Graziani contro il brigantaggio Il Viceré affida a una colonna di 11.000 uomini, al comando del gen. Tessitore, il compito di distruggere le bande di predoni che ancora infestano l'Etiopia Il figlio e il fratello di rat Cassa si sottomettono Addis Abeba, 21 notte. Nello scenario dei giardini e dei boschi di eucalipti, in questa stagione tutti verdi ed argentati dal sole mirabile, si è svolta una rivista che ha dimostrato la formidabile potenza dei nostri mezzi, la prestanza delle nostre truppe, l'entusiasmo fiammante dei reparti, composti quasi tutti da veterani della guerra, da coloro che passarono il Mareb il 3 ottobre e che sono adesso arrivati in Addis Abeba compiendo una durissima e tenace marcia di 650 chilometri dal lago Ascianghi. Questa, colonna che prende il nome dal generale Tessitore, forte di ben 11.000 uomini è arrivata in condizioni di perfetta efficienza e grande freschezza di forze. La colonna è formata da tutto il resto della Divisione « Sabauda », della quale soltanto due terzi parteciparono alla marcia della colonna conquistatrice della capitale per la necessità avutasi allora di snellire i reparti e non saturare la relativa capienza degli automezzi. Da Dessiè a Addis Abeba La Colonna ha coperto i 430 chilometri che separano Dessiè da Addis Abeba ad andatura normale, malgrado le grandi pioggic, assieme a tutti i materiali someggiati ed autocarrati, il che dimostra la piena percorribilità della strada per la capitale dopo i recenti riattamenti fatti nei punti critici e bisognosi di riparazioni, dopo l'intensa usura dovuta all'enorme passaggio di truppe e di automezzi. Lo sterminato territorio è stato attraversato senza la minima nimdnsgtmzdella pianura di Cobo. Alla sfilata della impressionante colonna, la popolazione si assiepava estatica; molti capi erano in prima fila. Sotto l'obelisco dell'ex-Negus, dopo lo sfilamento delle truppe, il Maresciallo Graziani, rivolgendosi alla folla indigena ammassata nella piazza ha detto: <- La forza che sfila sotto i vostri occhi è solamente una piccola parte della forza militare italia mofestiir^nche S^VtìwlW| nsono passate fra le tribù selvagge I sSdfas| lna che esiste in Addis Abeba. Gli;vinteressi stranieri che vogliono tturlupinare la popolazione indige-i pcrna per i loro foschi fini vanno di cendovi che la ferrovia di Gibuti è stata resa inservibile per la stagione delle pioggie, che le condizioni dei territori, fangosi ed allagati, impediscono in questo momento alle truppe italiane di spo starsi e che i medesimi aeroplani, nnon possono più volare. Noi co-|cnosciamo bene questa propagan-i ispida e conosciamo, anche gli tate- rressi stranieri che la diffondono | Pper imbrogliarvi. ig«Le migliaia di soldati ohe sfi-'dlano oggi sotto i vostri occhi sono larrivati ad Addis Abeba da Des-!0sie e la loro presenza dimostra tche le truppe italiane possono spo starsi in qualunque tempo su qualsiasi strada. « La ferrovia dì Gibuti, dopo una brevissima interruzione, funziona già normalmente. Ogni giorno treni su treni convogliano ver- gisd| fso Addis Abeba nuovi strumentìfcdella strapotenza militare italia-, tna, contro la quale si infrangeran- ono inesorabilmente gli intrighi ;cstranieri e si frantumeranno colo-;dro fra voi che daranno stoltamcn- tcon Ie:este ascolto alle menzogne quali cercano fuorviarvi. » ribelli saranno distrutti,, f«Ancora una volta l'Italia of-j fre la mano amichevole a chi vuol! pia, dove l'Italia è venuta ad assicurare agli abitanti la pace, il. msottomettersi e cooperare tran- squillamente allo sviluppo dell'Etio- „ia iit»«m. a ..„„,.f„ |cicivile. Coloro tra voi che si ribel-1aleranno saranno invece distrutti. I « Andate alle vostre case e di- telo ai vostri compagni. So chej quanto vi dico in nome dell'Italia per volontà dcl suo potente Im peratorc e Re e del suo grande : Duce sarà tra pochi giorni a cin-!fique, dieci giorni di distanza da'Addis Abeba. E' bene che tutt: dsappiano la realtà : li discorso del Viceré ha destato immenso entusiasmo fra gli italia- ' ni presenti, i quali ormai sono unajpiccola folla. IQuando il condottiero ha fatto'l'elogio degli ascari, questi, atten-ufissimi, hanno improvvisato deli- ! ranti manifestazioni, culminate injuna «fantasia» strappante ap-|plausi c grida di ammirazione, ; mentre squadroni di cavalleria eri-1 ti'ea passavano e ripassavano al ; galoppo con alla testa i loro pro-i di ufficiali dalle caratteristiche.sciabole curvissime. jOgni battaglione eritreo ha sfi-jlato avendo davanti a cavallo il'comandanle, l'aiutante maggiore i ed il sacerdote copto dietro al por-1 tastendardo colle briglie della ca-jvalcatura tutte in corda di crinie- jra di leone. IDopo l'arrivo della colonna Tes- sitore, Addis Abeba è la città me-(glio guarnita di tutta l'Africa. Laicolonna Tessitore porta seco per-1 fetti servizi sanitari, veterinari|con scorte di medicinali onde eoe- correre le popolazioni dell'in"; no e diffondere le vaccinazion., ed|inoltre osservatori agricoli e mi-l nerali, i quali scandaglieranno leIsimmense ricchezze dei campi e|rdel sottosuolo e quelle zootecniche. | mLa colonna ha la parola d'ordì- cne del Maresciallo di sterminare gsenza esitazioni le formazioni bri- gattesche e di incalzarle senza mtregua, stanarle, punire inesorabil-; smente ogni complicità e conniven-j fza di ricettatori, specialmente I fisibCosi il passaggio della colonna lW'I^T panieri prove-iW| nienti da colonie confinanti ap- S ^ ^ aM e Ubera*e | pI senza indugi gli schiavi. Nuove sottomissioni SHrrneno'^o^m^'v^'soi^l^di bonifica civile ed un'orma prò- fonda della potenza dell'Italia fa-;acista 'Durante il discorso del Viceré i sulla piazza dell'obelisco stellato, | l'Ufficio Stampa dell'Etiopia ave ;va organizzato una vasta e simul tanea radio-diffusione a mezzo di i potenti altoparlanti, completando : così il successo della sezione auto- radio , nata a dostare grande clamore an |che all'estero è quella avvenuta i Intanto ogni giorno si accresce il ritmo delle sottomissioni nonsoltanto per la quantità ma anche per la qualità. Difatti una sottomissione desti-1 ieri presso il generale Pirzio Bi- roU deI Qeggiac Cassa figlio di | PM Cassa chei come B, aa> na se. iguito l'ex-negus nella fuga, affi- 'dando a governo delle regioni del l'Uoghera a Belesa, suo fratello, !0ggi sottomessosi, dandogli minu te istrUzioni suTla tormentosa j• gI I jguerriglia da esercitare contro gli italiani e le popolazioni sottomessesi. ,Senonchè il deggiac Cassa ha dichiarato che le sue forze sono | franate ogni giorno più ed ora era fc^ , trollato dalla nostra aviazione, i - ostacolato dalle popolazioni, egli, ;che generalmente si era astenuto ;da atti di ostilità, si è adesso sot tomesso lcalmcnte, dichiarando e:essere sua ferma intenzione di essere suddito obbediente e di coa- fluvare la diffusione dclla civiltà -j l! l. viva" mente _ lf «h • r - sa ~j^onTsoUomessi anc^ewlte->- f sottomessi ancne sette |Cento capi, notaoui ca ecciesiasii- ci delle regioni anzidette e di tuttoIil territorio di Gondar, presentatisi;-1ass,eme alI.e comunità musulma-;. I "e'pcr t°sUmoniare la loro voion-j- pace e lavoro- 'ej |Jn ornlnriin famOSf) ;un ui UIULJIU IdlllUòU !Nella antica sala dcl trono, al a e : palazzo vicercale, oggi vi è un uf- '-!ficio qualunque dcl Governatorato a'civile, .e dietro l'immensa tavola : di mogano, siedono sopra invero- simili troni, dattilografi militario e impiegati indigeni. I troni ne- - ' gussiti sono diventati seggiole ajqualunque; persino quello di Me- Inelik e uno fastoso di stile baroc- o'co, altissimo e larghissimo, squa- -urtato d'avorio. Campeggia poi sul-- ! la principale parete il famoso oro-njlogio « presented by king Geor--|ge V king Tafari Makonnen , ; 1928 >>; è un regalo del defunto-1 sovrano d'Inghilterra, veramente l ; cospicuo, e adesso è un cimelio. -i Molti capi sostano ancora ine.ammirazione del suo quadrante, jscgnante le ore di tutto il mondo. -jA proposito di questo orologio, si l'ricorda che, in seguito alla requi- e i sizione di mille capi di bestiame, -1 il deggiac Burrù, dello Uollega, -jprotestò vivamente, minacciando - jseriamente le comunicazioni im- Iperiali. Allora il negus, per catti- - varselo, gli cedette l'orologio re--(gale, che arrivò al lontanissimo aighebì di Burrù guastato. Allora -1 Burrù mise uno schiavo accantoi|al grande orologio guasto, con un- orologio da tasca fra le mani e o con l'ordine che ogni mezz'ora d|spostasse le lancette del meravi- -lglioso quadrante fermo. Ma gli Istregoni cacciarono in testa a Bur-jg|rù che quello era l'orologio del 1 | malocchio; allora Burrù, nell'oc-1 casione di un passaggio del negus, I v! gli regalò ancora il dono avuto. | Anche adesso l'orologio è fer-, £ mo nella sua cassa di mogano ; spaccata, e silenziosi sono i suoi j famosi nove concerti di campane, I fedelmente eguali a quelli di eis ***** — - « *- | ibini grandi come nocciole; mapo-|chi sono scampati al saccheggio ! devastatore. Adunque, in questa LiWestminster, di Whittington e di Santo Michael, le tre torri cani- | panarie più celebrici tutta l'In- jhilterra. La macchina aveva ru- l^^ % svolta \ «u™.™ * uomber' dl viccuomber e di clan- ;Sa- rispettivamente giudici, vice- 'giudici e capiquartiere. Inoltre vi i «ano i cadi giudici mussulmani di Addis Abeba. Tutti vestivano 1 caratteristici e sobrii costumi. I medici del Governatorato hanno diffuso le norme igieniche e prò- ; : "lattiche che la popolazione deve . seSuire' insistendo sulla propa-, ganda efficace che ì giudici e i ca-tdebbono svolgere; e piquartiere debbono svolgere; e hanno dato lc norme sulla macel- !aziono del bestiame, sulla pulizia interna delle case; e hanno dato notizia della seconda generosa di-1 stribuzione gratuita di calce per j"1 jla disinfezione. I presenti hanno • interloquito per domandare spiegazioni: uno ha sottolineato che le distribuzioni di calce e di creo I lina fatte dal I non si erano prima mai effettuate jin tutta Etiopia, dove i disinfettanti erano un genere di lusso ri Governo italiano| servato alle Legazioni straniere e a qualche capo maggiore. ! Quindi il rappresentante del I Governo si è compiaciuto del nuo ,vo funzionamento della giustizia, secondo le norme del vivere civile, cui sono comminate penc giu. ste ed è cessata irrev0cabilmente e atroce dei i PP Attilio Crepas LO STATO MAGGIORE DELL'INTENDENZA A. O. I.i ten. generale Dall'Ora, Intendente; ten. colonn. S. M. Marfuggi, ten. colonn. Mannei, ten. colonn. Barone, magg. Maggio, magg. Donadoni, magg. Tocco, 1u cap. Castellotti, cap. Marcelli, ten. Possenti, ten. D'Aprile.