Zuffe e conflitti a Pariginelle Provincie e nelle colonie francesi

Zuffe e conflitti a Pariginelle Provincie e nelle colonie francesi Zuffe e conflitti a Pariginelle Provincie e nelle colonie francesi Allarmi preoccupanti per l'agitazione bolscevica nelle officine e nelle fabbriche d'armi ella Stella è stata seguita ieri I eua delia e ^cfeu.i-a. .cu | | , ! Parigi, 6 mattino La f^^^^J^vamento, ella fiam^^^0.,*,™0^ .'era da alcuni incidenti, parecchi ei quali degenerarono in vere uffe. Alla cerimonia, alla sezione dell'Unione Nazionale Combattenti, aveva assistito na folla valutata a ventimila persone. Dopo la cerimonia tutti dimostranti sfilarono sotto l'Aro di Trionfo cantando la « Marsigliese », poi il corteo si diresse erso piazza della Concordia sempre al canto dell'inno nazionale uando si urtò in un primo sbaramento. effettuata 'dell'Unione 'N'azi- ' '"1 Violentissime mischie La polizia volle arrestare i di-;mostranti ma ne successe una zuf--, a nella quale rimasero coinvolte molti passanti fra cui numerose ■ donne e bambini. Soverchiata da:1 dimostranti, la polizia tentò di re- j pingerll e la serie delle zuffe si ; rinnovò lungo tutti i Campi Elisi.'La più violenta scoppiò davanti a un noto caffè ove, prendendo par- ito per i dimostranti che gli agen- i respingevano aspramente, ì con- umatori seduti sulla terrazza s: misero a lanciare nella mischia utto quello che avevano a porta- | , la di mano. In pochi istanti bic . chieri e bottiglie si sfracellarono ; ui marciapiedi e sui belligeranti : alcuni dei quali rimasero feriti. Le tesse zuffe ricominciarono da- : vanti ai principali caffè del viale e a certi crocicchi. | Verso le venti una calma relaiva era ristabilita e numerosi plotoni di guardie mobili sgombeavano i marciapiedi sui quali i amerieri ristabilivano nuovamene le terrazze. Durante le zuffe vi urono da entrambe le parti numerosi feriti. La Prefettura di poizia segnala che 31 agenti de'.ìa polizia municipale sono stati co:piti; tre hanno dovuto essere accompagnati alla casa di salute degli agenti di polizia e uno all'ospedale. Due commissari hanno ricevuto bastonate sulla testa. Il preetto di polziia Langeron, che si era recato sul posto al momento delle zuffe più gravi, si è recato n serata a visitare e interrogare gli agenti feriti. Sedici arresti sono stati operati di cui sette per violenza, due pei oltraggio e sette per rifiuto di circolazione. Il gerente di un gran caffè dei Campi Elisi ha fatto arrestare uno dei camerieri deilo stabilimento che aveva provocato una zuffa lanciando delle sed'e contro gli agenti. Da Douai vengono segnalati incidenti che hanno turbato la visita fatta dai Ministro dell'Edunazione nazionale Zay a quella citta. Non appena annunziata la visita del Ministro al quale si rimproverano alcune pagine contro la bandiera tricolore da lui scritte quando era ancora studente, un vivo malcontento si era manifestato in certi circoli e dei manifesti invitavano gli abitanti a ritirare le bandiere tricolori che pavesavano e finestre, ciò che venne fatto quasi da tutti. La scorsa notte delle .scrizioni ingiuriose pel Ministro c il Governo di Fronte popolare erano state tracciate col catrame sulla facciata della scuola primaria superiore. Mentre i) Ministro si era recato davanti »1 monumento digli abitanti della città morti per la Francia, parecchi giovani appartenenti a organizzazioni di destra si posero a gridare La Francia ai francesi:; emettendo fischi sonori. Un vivo alterco si produsse allora seguito da una serie di zuffe che com".ciate sulla terrazza del caffè si svilupparono all'interno. Àuto presa a rivoltellate Ad Aix cn Frovence in una proprietà privata l'ex-deputato d. Marsiglia Simon* Sabiani avevd tenuto una riunione nel corso della quale aveva a lungo parlato deila situazione politica attuale. dimostranti. Contro le automobili ,„,„„„,,„ iQr,0iati Hei sassi p ver- r-h Dopo la riunione gli intervenuti i inattraversarono la città in automc- j codimostranti. Contro le automobili vennero lanciati dei sassi e ven-jchnero sparati una trentina di colpi mdi rivoltclla- 1 dimostranti distrus- quser0 due vetture Prima che le ; ]aguardie mobili potessero interve-. dinire. Durante la zuffa vi sono sta- ; esti numerosi feriti. Automobilisti. g.jche si suppone abbiano sparato le rivoltellate sono stati accompa-| gnati al posto di polizia e interrogati. Una viva effervescenza ha continuato a regnare per tutta la città fino a tarda ora. I tentativi politici di sovietizzare le officine, organizzati di recente dai capi estremisti ed eseguiti spesso da agitatori stranieri_ non hanno soltanto portato un coip0 sensibile alla economia nazjona;e ma, a quanto rivela il jonr, hanno messo in pericolo la stCSSa sicurezza. Molte società incaricate di ordinazioni dello Stato hann0 dovuto scrivere ai miniri interessati per declinare solennemente ogni responsabilità, Una personalità che per le sue occupazioni deve mantenere contattJ costanti con industriali, tornan- che li trStstvatemtonifrdo da lunghi viaggi effettuati attraverso la Francia, ha dichiaralo che, malgrado le apparenze ed assicurazioni ufficiali, le conseguenze dell'attuale conflitto del lavoro rimangono gravi. Il lavoro ha certamente ripreso teonca- " di no tranquillamente, sotto gli orchi dei direttori impotenti. Un gran numero di officine che sono state in sciopero non lavorano attualmente in condizioni normali. Il ritmo della produzione non ha ancora ripreso. Il rendimento è debolissimo e negli stabilimenti si passa la maggior parte del tempo ad effettuare delle elezioni o tentar di risolvere controversie politiche. In uno stabilimento un sorvegliante fece un rimprovero ad un manovale: - Non ho ordini da ricevere da te. Sono il direttore! ». Il sorvegliante, sorpreso, si rivolse agli altri operai che approvarono: • E' vero: E' lui il direttore; è stalo eletto >-. L'ingegnere direttore di una fabbrica di meccanica di precisione, di un sobborgo di Parigi, al quale la personalità in questione chiedeva chi potesse sostituirlo, sorrise: « E' cosa già fatta, rispose. Conosco il mio successore; è un operaio ceforindamrascntummente, ma in un gran numero officine i Soviet si organizza entrato nello stabilimento tre me •chretutili■quraseziz■vpIsttaAinn■ch,za.mst■dpadbledJosc.d.poosi fa. Egli e venuto a vedermi e mi ha detto: Noi siamo ora un po' camerati, ma rassicuratevi, vi conserveremo, ma io posso darvi delle iciee... » ed è invece un uomo incolto. In corti stabilimenti di secondaria importanza gli scioperanti hanno voluto sostituirsi ai dproprietari per farli funziona!- ed shanno cominciato col tentar di uvendere gli stoks telefonando ai rclienti dei loro padroni. Ma non lesono riusciti nel loro intento Se queste prime occupazioni sono avvenute in calma, gli è che gli agitatori sono rimasti stupiti dalla rapidità delia loro vittoria. Ma questo stupore è passato presto ed ora pensano di divenire i capi delle imprese. In uno stabilimento di Lilla essi spiegano in qual modo si svolgerà il programma: ■ Si farà un grande prestito che sarà sovvenzionato dai sindacati operai e con facilità avrà luogo lo sfruttamento delle officine . In quasi tutti i posti visitati dal- )e persone in questione vi erano degli stranieri o intellettuali di secondo ordine che non appartenevano evidentemente alle Corporazioni che dirigevano l'azione. In uno stabilimento di Melun :! inm. pisnFosntpgIomliimsmimncconflitto era già risolto quando trelcuomini, un maestro, un professore di matematica ed un professore ii latino si presentavano alla dire- Z10ne- e rbnsMa vi e un fatto più grave e p min avprp conseguenze enor- rtgannati — dissero do non è valido ». M» «< - »» * e può avere con per la difesa nazionale • questo acE strappa- Una antità di industriali hanno visto, ]oro contabilità e le loro schede ordinazione copiate da persone ranee alla officina e nella mag or parte dei casi da stranieri, Domande angosciose i, GIn un altro grande stabilimento ; e lavora per le costruzioni nava-l™.,- _ „_ ;„_„™„„: i,„„„„'ouelcheèoe-io da individui e-1 ° 1 aule.!da guerra gli ingegner hanno vato un giorno 1 Ufficio degli tudi occupato dagli scioperanti, anci allo stabilimento che copia no i disegni tenuti gelosamen custoditi. Quando gli stabilienti sono « lavorati » dai mestari qualsiasi sforzo delle direzioo dei padroni è destinato a nauagare miserevolmente. UAction Fraucaise, che ha ri- : vuto da Chatellerault una in- i rmazione estremamente grave,| volge al minist zionale Daladier questa aoman- : - E' vero che gli operai della ; anifattura d'armi di Chatelle-. irò della difesa »r questa doman-. d'armi di ult minacciano di mettersi in opero? E' vero che la direzio-; . in previsione di questa even- ' alità. ha domandato ordini al t nistero della guerra? E' veroje Daladier ha fatto risponde : Lasciate fare? Alla manifatra di Chatellerault vi sono cennaia di mitragliatrici e dei mini di cartucce. Si lascerà tutto esto nelle mani degli sciopenti comunisti che potrebbero, volessero, armarne la rivoluone? ■■. Il Temps. parlrindo dell'agitaone dell'Africa del Nord, seri: L'agitazione che si svilup nelle nostre colonie e nei nori paesi di protettorato inquie il governo. Nei sobborghi di geri, di Orano, di Costantina. cidenti molto gravi sono avveti; ieri era in Tunisia a Gafsa e si segnalavano atti di violen- . Si ha l'impressione di un fre to ancora contenuto nella no-/ra Africa del Nord che si tra- ; ce con torbidi sporadici, ma che ò bruscamente trasformarsi, mplificarsi e porre la metropoli nanzi ad una situazione temi- je. Il ministro dell'interno Sa-, ngro ha rivelato alla tribunal lla Camera il perirolo di queste ne religiose e razziste. Il predente del consiglio, che ha rivuto il governatore generale ll'Algeria, può misurarne l'imrtanza e la gravità. Avrà egli casione di meditar- sulla loro igine e sul destino fatale del Fronte popolate e di cercare pacificare le agitazioni che es-1 contribuisce a provocare. E', na politica abbastanza singola-1 . E' stato necessario che gii alati comunisti del signor Blum tervenissero per ricordare alle asse operaie della metropoli che bisogna saper terminare lo scioro-. Bisognerà attender- le truzioni della Terza Internazioale per ristabilire l'ordine nella i rancia d'oltremare? Conviene gi infatti parlar chiaro. La reonsabilità dello agitazioni colo-| ali ricade tutta intera sul parto comunista. Sara impossibile assare sotto silenzio la propamela comunista nelle nostre co- \ nie- e le sue ripercussioni im ediate sugli avvenimenti attua- ! Chi ha commesso il delitto di i mmischiare gli indigenti nelle no. re lotte politiche? Chi ha foentato gli scioperi agricoli che mperversano in questo momento ll'Africa del Nord? Chi ha octato gli odii di razza, gli odii ntro ,a meU.opoli? ,# Pronostici di tragedia K cosi ronclude: - E' contro lecitazioni comuniste che il go- Jrno avrebbe il dovere di preti-. dorè precauzioni; sono queste che bisogna, reprimere. Anche qui il governo deve disgraziatamente sottomettersi al «Ministero delle masse», alla forza che anima il« F ronte popolare », senza la qua- le esso non sarebbe nulla. Ma il partito radicale non comprende che la sua responsabilità si ag- grava di giorno in giorno e che negli avvenimenti coloniali essarisela di diventare una compii-... „ 1 cita ? ». Sullo stesso argomento il Jour nal des Di-batti scrive: «La situazione dell'Africa delnnrri va np-pTnvBnrtnsi orni "ior-no dipenSfdal Govern^che 'essanon divenga tragica. I residàTugenerali del Marocco, della Tuni-sia e dell'Algeria fanno tutto ciòche è in loro potere per mantene-re l'ordine. Il governatore gene-gene rale dell'Algeria ugualmente, gra-zie alla sua vigilanza ed al suospirito di decisione, ha potuto evitare torbidi più gravi. Ma bisogna che gli uni e l'altro ricevano dai ministri competenti la missione di agire con autorità. I problemi sorti in Africa sono dei più delicati. Innanzi tutto è necessario abbandonarsi dinanzi alla massa degli indigeni a lotte politiche tanto aspre? Non è forse assurdo immischiarli in tali lotte? Si sa pertanto che gli indigeni non pensano come no£ cne ,e toro tradizioni e le loro reazioni sono sostanzialmente differenti dalle nostre. In un paese in cui bisogna agire con la più grande prudenza s7 scatenano fe "passioni senza "ac-porgersi che presso gli indigeni esse giungono fatalmente nomica non vi imperversasse du ramente. Ma vi sono altre ragio- nl_ P«_tale statoci _cose_ raftri- ad cc- cessi. Certamente i torbidi non sarebbero tanto numerosi nel- l'Africa del nord se la crisi eco- stantì per noi francesi e la prima <M tutte è la propaganda comuni- sta. Noi constatiamo oggi fino a qual punto essa è malefica, augu- riarrioct di non vedere il peggio, Nell'ora giornale presente — conclude il — non vi sono soluzioni, ve ne è una sola: al Marocco, inTunisia ed anche in Algeria non bisogna fare nè una politica disinistra nè una politica di destra,bisogna fare una politica nazio- naie». LE SUFFRAGETTE FRANCESI per protestare contro l'esclusione delle donne dal voto, hanno teso una grossa catena nel centro di Parigi, allo sbocco di rue Royale della Concordia, arrestando per alcuni minuti la circolazione. diritto al in piazza

Persone citate: Blum, Daladier, Marsiglia Simon