Aspro dibattito ai Comuni per il discorso di Duff Cooper

Aspro dibattito ai Comuni per il discorso di Duff Cooper Aspro dibattito ai Comuni per il discorso di Duff Cooper I ministri che parlano e l'opinione pubblica che non si orienta Londra, 29 notte. L'attacco alle posizioni gover- native, che era previsto dopo il di- scorso pronunciato a Parigi dal Ministro della Guerra Duff Coo- per, è stato sferrato alla Camera jdei Comuni nel pomeriggio di og- gi. L'obbiettivo era Baldwin, daliquale l'opposizione, c anche parte : della maggioranza, volevano ottc-;nere che fosse precisato se il mi- nistro, parlando in seno all'Asso- esazione « Francia - Gran Breta- ;gna », aveva espresso le sue opi- ; nioni personali, oppure quelle col-1lettive del Gabinetto. Ma il Primo |Ministro era assente. Si era appreso in mattinata che Baldwin aveva deciso di rimanere qualche giorno di più a Chequers onde riposarsi delle fatiche delle ultime settimane, e la difesa della trincea governativa è stata affidata perciò a sir John Simon Sconfessione- a metà Una serie di interrogazioni giacevano sul tavolo dello speaker ed il ministro dell'Interno ha dovuto impegnarsi anima e corpo contro l'attacco concentrico, il quale si è rivelato particolarmente violento I;;jallorché il leader dell'opposizione laburista, Attlee, ha spalleggiato suoi compagni di partito proponendo e ottenendo un prolungamento della seduta dopo l'esaurimento del programma • allo scopo di discutere un problema urgente di importanza pubblica, e cioè le dichiarazioni di politica fatte da ministri della Corona ». La notizia di questa decisione è stata comunicata al Primo Ministro, ma Baldwin ha risposto che non intendeva anticipare il suo ritorno alla capitale ed ha incaricato sir John Simon di assumere la difesa del Governo. I socialisti, all'apprendere la ri-sposta di Baldwin, sono andati su tutte le furie ed hanno dichiarato che l'assenza del Primo Ministro, in un momento così delicato, sa-| rebbe stata una ragione di più per i loro attacchi di stasera. Simon, rispondendo alle interrogazioni, ha detto « che il ministro della Guerra a Parigi parlò dinanzi ad nuna Associazione che esiste allo scopo di promuovere rapporti !amichevoli tra la Francia e l'In- ghiltcrra, di guisa che le sue os-jservazioni non costituirono una dichiarazione di politica, bensì erano parte integrante di un discorso mirante a dare risalto a ciò che i due Paesi hanno in comune ». i Come si ricorda. Duff Cooper aveva detto che l'Inghilterra non ha la libeìa scelta dei suoi amici ' ^Irealtà geografica e politica, che i confini dell'Inghilterra sono al Reno e che perciò l'alleanza fran-,co-inglese c questione di vita o di morte come lo fu durante la guerra mondiale. •.: La sede per dichiarazioni di politica — ha detto Simon — è la Camera dei Comuni, e questa politica è stata pienamente definita proprio alla Camera dei Comuni dal ministro degli Esteri e dal Primo Ministro nel corso dei dibattiti del 18 e del 23 giugno. Le osservazioni del ministro della guerra non avevano lo scopo di contrad- dire le dichiarazioni ora menzio- nate». . Simon ha aggiunle.di voler ri- velare tuttavia che il Ministro del- la guerra ha parlato dopo esser- si messo d'accordo con il Foreign Ofhce. Il S^A^g^iS^g^ detto — aggiungere che egli ha presentato un abbozzo del suo di- ecoiso al Foreign Office, e che inseguito a suggerimenti di questo ultimo. Duff Cooper ha fatto del- « Non vi sembra che queste pre- se di posizioni da parte di .singoli ministri su gravi argomenti poli- tici e che sono in conflitto con lapolitica dichiarata del Governo.EUnon^o^ Ministro di ristabilire almeno la disciplina in seno al Gabinetto? ». E' intervenuto a questo punto il conservatore Wilson che ha ag- giunto; le correzioni. Il "discorso non ha potuto essere esaminato dal Ministro degli Esteri nella sua forma definitiva, a causa di impegni urgenti ». Il socialista Thurtle ha chiesto allora: Non sapete che tutto ciò ha prodotto una vera confusione e molti allarmi nelle file dei soste-nitori de! Governo nazionale Simon ha replicato evasivamente che «se si legge il discorso di Duff Cooper, some è riportato dai giornali francesi, si prova un considerevole sollievo ». Egli ha quindi aggiunto, rispondendo al leader laburista Attico: Ripeto che non si trattò di una dichiarazione di politica . . Egli ha quindi detto che non è possibile al Governo impedire alla stnmpa di Parigi e a quella di Londra di pubblicare le sue interpretazioni del discorso. L'attacco di Attlee Un socialista ha chiesto: Il Cancelliere dello Scacchiere ed il ministro della guerra, hanno informato anticipatamente il Primo Ministro che stavano per fare dichiarazioni sulle sanzioni e sulle frontiere? >. E Simon : La risposta è in senso negativo ». Alla ripresa del dibattito il leader dell'opposizione Attlee ha aciusalo particolarmente Duff Cooper d, avei fatto un pronun- zia mento importante di politica «itera al. momento in cui la si- tuazione internazionale era parti coiai-mente delicata e si erano svolte conversazioni fra gli Stati Maggiori di Francia e di Inghil terra. Il Ministro della Guerraj appunto per ciò, secondo Attlee, avrebbe dovuto dar prova di speiCiale prudenza e non diffondere : allarmi e sospetti. Una collabora;zione dell'Inghilterra con la Fran eia è desiderata da tutti; ma il discorso del Ministro della Guerra ; implicava qualcosa di più di una ; collaborazione, 1 « L'insistere troppo sull'amici| zia con una sola Potenza — hadetto l'oratore — può dar modo alle altre Nazioni di chiedersi per qual motivo il bisogno di amicizia si manifesti soltanto per la I Francia ». ; Il discorso di Cooper quindi si ; è risolto in un ripudio degli objblighi risultanti dal Covenant e, ciò che è più grave, ha manifestato un atteggiamento incompatibile con gli impegni assunti dall'Inghilterra nel Patto di Locarno. L'oratore ha terminato dicendo che questi discorsi pronunziati dal Ministro su questioni di politica estera non possono essere ! tollerati dalla Camera come non ; 1 | dovrebbero esserlo dal Governo. I Se vi sono dichiarazioni da fare i— ha detto Attlee — esse debbono essere fatte o da Baldwin o da Eden. Ka poi preso la parola Winston Churchill per difendere per la prima volta con sincero entusiasmo il Governo e il Ministro della Guerra, dicendo che la grande maggioranza dell'opinione pubblica è d'accordo con ciò che Cooper ha detto e che sarebbe dannoso per il Paese se questo consenso di opinione fosse distrutto da imprudenti dichiarazioni della Camera. Churchill ha sostenuto che il Ministro della Guerra ha esattamente interpretato il pensiero di Baldwin e quindi il suo discorso non poteva considerarsi in alcun caso una enunciazione di una nuova politica. La Camera ha finito per respingere con 284 voti contro 136 una , ! mozione per l'aggiornamento dei !a discussione presentata dai lajbunstl I | Renato Paresce