Il mutamento di fronte della politica inglese

Il mutamento di fronte della politica ingleseIl mutamento di fronte della politica inglese Impressionante campagna germanofoba iniziata dalla stampa di Londra Londra, 25 notte. Dalla stazione di Victoria, saltato da un centinaio di persone, è partito oggi alla volta di Ginevra il signor Tafari, dicendo a chi lo voleva sentire: « Andiamo a Ginevra pieni di speranza. Questo è un viaggio di speranze ». Quasi contemporaneamente dall'aerodromo di Croydon spiccava il volo, pure alla volta della capitale del leghismo, il ministro degli Esteri, Antonio Eden. Un discorso sintomo A Parigi, Eden ha preso un ultimo contatto con Blum e Delbos, I qper evitare che diversi atteggiamenti siano assunti dalle due Potenze a Ginevra, e per saggiare anche se vi sia. modo di scorgere squalche parallelismo iniziale nelle tvedute dei due paesi circa le pro-idonde trasformazioni che il Cove-I nant della Lega dovrà subire en-!tro quest'anno. L'arrivo di Eden a Parigi era stato certo magnificamente preparato; la cura della preparazione era affidata dal go- verno al più pirotecnico fra i mcm-Sbri del gabinetto, al Ministro del-ì la Guerra Duff-Cooper, la cui im-!petuosa franchezza di linguaggio jè ben nota. Si può dire che peril'arrivo del suo collega, Duf f-Coo- ! per abbia preparato uno spettaco-!lo pirotecnico degno di un 14 lu- tglio A Londra il discorso del mini- stro della Guerra - col suo deci-■ sc- attacco alla dottrina e alla po- litica razzista - ha causato ^ ! presa e discussioni animate negli ! ambienti politici e diplomatici, tan to che si è anche stavolta tenta- ^to di far credere che, alla stre-:gua di Chamberlain, egli avesse I «: pensato ad alta voce » ed espres-1 g^caX°enanonM^ ^£nessuno. L'esperienza ha dimostra-j to quanto poco personali fossero1 le dichiarazioni del Cancelliere dello Scacchiere e come invece non si trattasse affatto di innocue medi- tazioni ad alta voce. E si sten-'ta davvero a credere che il PrimoMinistro non riesca a controllare!le attività meditative dei suoiiprincipali collaboratori. Il discorso di Duff-Cooper va considerato co- me un evento di sintomatica im- portanza in quanto rientra in unaserie ai attività nascoste per ora al gran pubblico, ma la sua esi-stenza e dimostrata dal continuo emergere di esplosioni verbali del¬ le quali quella cooperiana fra le tante. La verità è che qui „„ si sta preparando 1 terreno ad una presa di posizioni decise e sottovari aspetti decisive nei riguardi del cospetto , pericolo tedesco ». . Così, dice oggi la Mvrning Post ia n„ = io aconmo un n ttpo-iria mpntn la quale assume un atteggiamento sempre più violentemente antite- H„.„ ,„ fp. malia rTnJpTlp« 1 stata Mghilterra e la Lega, e stata per là Germania un colpo provvidentziale di buona fortuna in quanto ha assorbito l'attività diplomatica dell'Europa durante dodici critici „„,.; i ™„ii io r„ma.i.mesi entro 1 quali la Germania ha armato con una rapidità e unaintensità senza precedenti. «Jl periodo della preparazione si sta avvicinando ad un termine. La Germania occuperà d'ora in poi il proscenio lasciato vacante dall'Italia. Se non lo occupa ancora, si può dire che vi si affollano coloro che sono decisi ad organizzare la resistenza contro l'eventuale avanzata diplomatica tedesca per la conquista di nuove colonie e di egemoniche posizioni inEuropa ». La paura del tedesco Il discorso di Cooper, il sensazionale discorso di Churchill lei quale questi presagiva entro i due prossimi anni un perio- do tra i più critici e tragici per la storia dell'impero britannico, l'atteggiamento della Morning Post, un articolo pure a colori ^en-sazionali che il giornale stesso pubblica oggi sullo stato presen- te degli armamenti tedeschi, ed unsenso generalizzato di allarme.conseguenza diretta dell' ostinato silenzio di Berlino attorno al que- suonano del Foreign Office, for-zano gli osservatori anche più im- parziali degli eventi inglesi a con- eludere che si sta qui erigendo uli fronte antitedesco destinato a ad opporre resistenza alle future domande di Berlino. A Sheffield e nei centri industriali dell'Inghilterra e della Scozia, si lavora giorno e notte a produrre aeroplani, armi e munizioni, e se questa frenetica inten- sita di lavoro non manifesta il minimo rallentamento, ora che la crisi dei rapporti anglo-italiani si va superando, e che anzi le difficoltà sorte a Montreux fanno sperare all'Inghilterra che si stia agran passi approssimando un'eradi possibile collaborazione conl'Italia è segno che questa atti-vita hà fini che non si esaurisco-nn nr-l Mediterraneo no nel Mediterraneo. L'attacco, d'altra parte, e evi-lentemente concertato, ed oggiediamo organi rappresentantiioli opposti della politica inglese.ioli opponi «n» e .. _ ..s„ la Mornìtig Post e il Daily He-rne mipst'nltimo ultraeermano-mim, ijucoi uiiuiiu u 6 iilo durante la crisi locarnista —attaccare la Germania con un hn-guaggio che dà qualche brividoperchè ricorda gli eccessi verbalidella propaganda antitedesca del la grande guerra Come dice stasera VEvening berlain nel suo ormai famoso di- Standard, « siamo di fronte a questo stupefacente paradosso della politica inglese: una nota inviata sotto forma di questionario a Berlino allo scopo di migliorare i rapporti tra Inghilterra e Germania, ed un ministro inviato a Parigi per pronunciare un discorso distruttore della nota ». Lega e colonie Circa la riforma futura del Covenant è ormai ammesso da tutti che il memorandum britannico attualmente allo studio proporrà quella costituzione dei gruppi alla quale fece cenno Neville Cham- scorso. D'altronde questo sistema di responsabilità circoscritte è stato calorosamente approvato dal comitato di Gabinetto degli alari esteri del quale fa anche parte Neville Chamberlain, e il gruppo al quale l'Inghilterra intende aderire è quello includente la Francia, la Germania, il Belgio e l'Olanda Parallelamente a questa attivi tà sotto molti aspetti poco tranquillante vediamo determinarsi una cristallizzazione attorno a quell° che si deve chiamare il problema coloniale inglese dato che, 10 si voglia o no, esso esiste e dovrà essere esaminato. Il partito conservatore in una riunione tenuta ieri alla quale hanno assistito delegati di tutti i collegi elettora" ha approvato all'unanimità » ordme dfel S'orno in cui si dichiara nientemeno che , territori amministrati dall'Inghilterra in re^.ime * .manAda*? non sarann° ™ai restituiti nè alla Lega né alla ^f™Tan C,° T In&hilterra ha lo tlene P" se Renato Paresce