RITMO ALATO DI MONFALCONE

RITMO ALATO DI MONFALCONE CO NT II OSANZIONI RITMO ALATO DI MONFALCONE Ordinazioni dal mondo - Siam - « Standard Oil » - Polonia 22 navi per l'Argentina - Transatlantici e petroliere - Ali... (n\l nostro inviato speciale) jdMONFALCONE maggio, \p' ..BPer comprendere il ritmo di Man falcone,bisogna vedere i con- \t'16''1 dall'alto. Allora soltanto è' stanno gli scafi già ultimati. Al-] dchiaro come non un solo angolo di questo immenso alvo navale ri manga'inat.tivo. Sorretti da migliaia di puntelli, tUri, simili a enormi vertebraturc\sdi pesci, sono in abbozzo. Accan-\ sto ai reparti navali, quelli aerei, csempre più dilagano coi loroìrspiazzi e i loro capannoni, gigan-'lteschi alveari di ali. Spettacolo ci- dclopico e fumante, nel sole del ; emattino. ! s A questo quadro mettiamo una\mdata, di per sè parlantissima: An- \ t"» ^v> settimo mese delle ormai,™inqualificabili sanzioni Non tutte le navi in costruzione g "«7,»»"0 r. """! '." i n*»"> «aliane: anzi in gran parte. esse eftiin fìphtìììntr fili rxtern. KM*- ?*e*0»° ostinate alt estero. Evi- ' cdentementc la fiducia nell'Italia f ";io"^n "on m",nc" ^ pn'''e dx\ Stati e di s-inpp». importa ad essi\DSosoprattutto avere navi belle, ben\" compaginate, celeri, durature. Il resto c logomachia! . » Ter tutti 1 mari Dal siam _ che vcde uitimatc\„ Monfalconc le sue torpediniercl guardacoste e i suoi posamine — vaio « Standard Oil» che ordina '. navi petroliere e alla Polonia, che] fta fatto costruire a Monfalcone i" suoi primi due. transatlantici di ' l'Ò'Òod 'tonneUaìe, è tutto un eie»-, co documentario che testimonia ' *K'e^tan«« della nostra indù- a«Ho nauole. L'Italia è, anche in queste titaniche costruzioni, una firma mondiale. \ Rinnovati e attrezzati alla perfezione dall'epoca mussoliniana, i cantieri di Monfalcone hanno «-«'»•«'; "»••"«i mandato incessantemente per l mondp,in tutte le^^diresio^t dettaiRosa dei Venti, i loro scafi lem- proti per tutte le tempeste, ira u -"»25 c " 1032 sono state costruite--te, su commissione estera, navi, di cuiZZpcrlArgen- Una, I, per il Brasile 3 perla Bui- garia, S per lo Stato Ubero di Danzica, 2 per la Gran Bretagna, 5 per l'Olanda, k pel Portogallo, 3 per la Norvegia, 3 per la Rus-\sia, 3 perla Spagna, 3 per la Tur-, chìa, 3 per gli Btati Uniti, 2 per\l'Uruguay, 1 per l'Egitto. Se negli elenchi che segnalano il movimento navale del mondo vedrete apparire i nomi delle navi Juvenal, Araraugua, Araraguara, Aracatuba, Aratimbò pen £ su commissione estera, ben os I ,e ^ qlinntu'q,ie csse navi-\, gMno nell'Atlantico sotto bandie- Lra argentina e brasiliana, sono. prodotto genuinamente italiano. Così la Leticia, la Lucicela, i«:Leonor, pur battendo bandiera,olandese, probabilmente nei lo,,- tani mari delia Sonda, sono pure\di fabbricazione italiana. Gli eleganti transatlantici Gdy-! ,nia e Bathory, che solcano ora,\ coj vessillo polacco, l'Oceano A- j Dantico sulla linea Europa-Nord)America, sono usciti dal lavoroìitaliano. I piroscafi russi Wladivo- stock, Woronej e Wiatka navighc-ranno forse le acque dei Mari della Cina, ma portano marchio di fabbrica italiano. Quando navigavo, qualche annofa, da Barcellona verso le Balearisull'Infante Don Jaime della Com-pagnia Transmediterranea di Bar- ceilona, io non sapevo ancora che. l'elegante piroscafo, insieme alPrincipe Alfonso e oirinfante Cri-stina era uscito dai cantieri di Monfalcone. E come sono di t»tafrire italiana le petroliere Cowvie dell'An.glo-Saxon Petroleum Com-\ pany di Londra, la Drafn c la \ Bonzo norvegesi, ecc. ecc., escoti stMm vulcanica fucina j soi tomaHni per la TurcMa e pel.Por Por avere un'idea più esatta I dell'eccellenza tecnica che ha co- ■togallo, i guardiacoste pel Siam. Il genio della stirpe stituito questo primato, basta vi- sitare i cantieri. Qui si comprende come novità e tradizione, mito e realtà possano essersi fusi in quel- : la concezione universale che fa\dell'Italia un simbolo eterno è*Ieternamente so cicli mi setloni tettoie ™ °" il genio della stirpe, dalle sue oli gini a questa sua nuova età aurea, non sj é perduto; si è riaffermato. in„igantito.Ì sigilli sono d'ec-\ •/ _. - - _ cc.jone/ „ disCgno del Leone di',del Nodo Sabaudo e dcl Litio, Da t{ ( cnonne t San Marco s'intreccia con anello orni luuiLi, a w.kcbbiu i.un iiicku]■io.,*a-\pensa all'epoca """u"'lS*n° iX'ncndaria esaltata nella « Na di Gabriele d'Annunzio é si' uedono, in pari tempo, uscire le' sagome navali, scintillanti e deci-se, dell'Italia di Mussolini. E' Ve-[popea del lavoro, scandita dal rit- mo dei martelli e dal cigolio aspro delle gru. Ecco la «sala-tracciato » enor- me (11,5 metri di lunghezza per 35) ove il disegno della nave vie «e minutamente eseguito dai di segnatori ginocchioni, sotto la sor- vegliala dei << maestri d'arte ». sul pavimento. E' rimasto anche *» questi nomi, come in tutti ali altri della nostra nomenclatura di Veuesir» e di Genova. Le sago me si chiamano ancora «sesti » e f yszzi di legno che le componqo- J ^ Vantjcn *^ rf/ ^seHrettiyt_ B, in qHeato salone c0„ ,c maìitp c ppi coj flm. lince direttamente sili terreno. .. é tmcciata rianima della na- ^ . ^ fl M rfd gM0|. (j„f,r(. n CMC||.,aHi Scjnb,f„,0 tracce rf. c ^inchiostro, ma sono „ jrMo df meticolosi stnai d-,„. ' erin „avale confidati a un capolavoro ermetico, testo ineccepmle. H « quadernetto-sala ». n mcnt0 sterminato sembravai „ Ultta prima, anodino; ma chinandoci a verificarlo; vediamo che è jrto di it di cifre d( r(d_ navale, l'antico linguaggio tecnico coli. Si fanno contemporaneamente, sullo stesso pavimento, divérei progetti per diverse navi; e allora si usano inchiostri di diversi co- lnrL cìw dànno aì terrmo et. L stranamente rabescato. Sotto questa enorme sala c'è la <( carpenteria » dove i «sesti» di ;ef/)l0 Venqono tradotti sul mètal-,lo ,„ i„m\erc temprate; che poi snrn„nn curvate.. forate, inchiu\vardntCt per evenire scafi, ! Fremito di gioia eterna \ Le gru, simili a colossali cico)gite, beccano questi pezzi e deliìcatamentc li depongono nella zo ! no di «montaggio ». La nave già lsorge nella sua vertebratura enor me. Sotto lo scafo della futura nave è stata sacrificata una intera foresta. Per avere un'idea dei- ila folla di tronchi che sostengono ìuno scafo, bisogna — come hoj fatto io — passare tra questi in terminabili colonnati. A un tratto, sopra la testd, sembra gravitare i tutto il peso della nave in forma-Uionc; il pondo enorme delle mi-glicia di tonnellate,^entro cui già martella, squilla, canta la formidabile fatica umana. Meno titanico, ma più vano, poicromo, odorosa di.vernici e ricco mi trasparenze, diàfano quasi d'av venire, è il cantiere degli aeroplani. Qui si forgiano ali d'ogni poenza. Lavoro più agile, più veloce, più sottile. Sembra di vivere nel gigantesco studio d'un entomòlogo, tra corpi ed elitre di granUose farfalle, tra colori e scintilml caleidoscopati dal sole, che cn tra. a saette d'oro per le grandi vetrate. D f. oant{eri d.ali è nato V(l1)variecchl0 ai stonnani che ha l^aWltalia ùnZovTrZimato"l^Jìll*™cantera questo mondo vibrante,come vi sarà il romanziere che interpreterà le vite di questi uo-mini in tuta azzurra o color ocra che — ingegneri od operai,capi- tecnici o verniciatori — animano delle lo, o .dee e delle lo, o fatiche questa vita quasi sovrannaturale del secolo XX. Bisognerà entrare allora non soltanto nel mistero della ideazione, ma negli alveari assistenziali — case per impiega- ti, alberghi per operai, bagni e pi- spine — dove questa attività uma-na, or raccolta or sciamante, tra- va i suoi ristori e le sue soste, e forse le sue meditazioni. Questi sono, a volo d'uccello, i cantieri di Monfalcone: tra i piùperfetti del mondo. Ora, come no, pensare, che i morti della Guerra Mondiale — cee serpcg(jil be che non riescono a dissimular-ie, lungo le sassaie del colle finoaun Rocca — non fremano di- le cui cruciate trin- serpeggiano ancora, tra le er- iescono a dissimular-gioia eterna, vedendo che il loro sacrificio per la grandezza d'Ita-Ha non è stafn inutile? UNO DEGLI APPARECCHI COSTRUITI A MONFALCONE IL CANT Z. 506

Persone citate: Bathory, Gabriele D'annunzio, Mussolini, Rocca