Gli arabi non cedono e gli ebrei protestano

Gli arabi non cedono e gli ebrei protestano I iox*hi£Ì£ cfi JPaliBstixa&i Gli arabi non cedono e gli ebrei protestano Numerosi comunisti deportati - Nuovi episodi di guerrìglia - Il sabotaggio delle linee ferroviarie Gerusalemme, 2 notte. All'infumi di altri aranceti distrutti, di uno studente universiW.rio còrno freddato con ima fucilata, di qualche poliziotto più, o meno gravemente ferito, vi è poco da segnalare sulla situazione iti Palestina. Essa rimane grane, quantunque ufficialmente si dica che nelle ultime ventiquattrore si è delincata una tendenza promettente in quanto che le vittime dell'insurrezione accennano a diminuire. Per molti conoscitori delle correnti sotterranee del nazionalismo arabo, la situazione si farà allarmante proprio il giorno in cui non si sentirà più lo schioppi: Ho di una sola fucilata. Mancano i fondi Sforzi vengono fatti in vista di questo .attacco risolutivo dai capi del movimento, diretto a paralizzare del tutto, olire che la vita economica, anche la vita politica ed amministrativa del Paese. Se il Comitato arabo non ottiene ancora il successo, nel senso che non riesce a persuadere i funzionari mussulmani ad abbandonare i tavolini dei loro uffici, è perchè al movimento nazionalista arabo mancano i fondi. Una resistenza passiva, a base di uno sciopero di molti mesi, potrebbe essere fatta in una contrada fertile come l'India ma non in un Paese arido e deserto dove chi non lavora non ha altra prospettiva che morire di fame. La guerriglia in Palestina certamente può essere coìidolta meglio che in qualsiasi altro territorio, ma ciò soltanto dal punto di vista guerresco. Le guerre però non si fanno senza Idi. Il dottor Kaldi, sindaco mu-.. mano di Gerusalemme, afferma che la lotta è costata finora, in sole perdite di salari e in riduzioni della cifra degli affari, due milioni e mezzo di sterline. Egli calcola ]>cr contro che le perdite Israelite non possono oltrepassare le 250 mila sterline, rappresentanti soltanto i danni causati alle piantagioni e ai beni delle comunità ebree. Il dottar Kaldi afferma che la situazione potrebbe essere ricondotta alla normalità in poche ore con una semplice dichiarazione da parte dell'Alto Commissario che l'immigrazione israelita sarà sospesa se non altro fino all'arrivo in Palestina di una Commissione reale e fino al termine dei suoi lavori.Ma l'Alto Commissario, jiosfo di fronte al problema dell'insurrezione, ritiene che il prestigio britannico deve essere salvaguardato prima che si possa pensare di affrontare il problema palcstiniano: prima, cioè, rispetto delle leggi, ritorno dell'ordine e ripresa del lavoro, e poi si penserà al da farsi. Sotto la minaccia delle fucilate sparate nell'ombra. l'Alto Commissario non intende discutere. Comunisti deportati L« polizia inglese, nel corso delle sue quotidiane e numerose perquisizioni, è riuscita ad impossessarsi di alcuni documenti dai quali risulterebbe l'effettiva esistenza di una organizzazione comunista, la quale non farebbe distinzione di razze, ma mirerebbe a demolire la potenza dei grandi proprietari di terre e dei nuovi capitalisti dell'industria e della finanza. Per evitare che nel trambusto, certe correnti sovversive riescano a farsi strada, una attivissima sorveglianza è stata adottata per alcuni elementi ritcnuii pericolosi, e si apprende fin da ora che due comunisti ebrei sono stati tratti in arresto e che nelle loro ubitaùoni sono stali rintracciati proclami, libri e giornali dai quali si è pointo rilevare c?;cun tentativo è realmente fatto per deviare il movimento presente dai suoi fini e orientarlo su strade più inquietanti. Il governo, d'altronde, ha depor- tato 29 ebrei comunisti a Katra,SO a Mulabbcs e lì a Herzlia. I tre quotidiani arabi della Palestina che avevano volontariamente sospese le pubblicazioni pei tre giorni, non hanno potuto usci ha inflitto loro la sospensione per quindici giorni. Appena avuto no re perchè un decreto dell'autorità tizia di questa misura, il Comitatodirettivo dell'organizzazione dcglistudenti arabi ha lancialo un ma-infesto nel quale insìste sulla «c-cessila di compiere un gesto collettivo allo scopo di rafforzare l'efficacia dello sciopero generale e della disobbedienza civile già in azione. Gli studenti ritengono trattarsi ormai d'una questione di vita o di morte, non essendo possibile risolvere l'attuale crisi della Palestina con formule di compromesso. In occasione della solenne cerimonia religiosa, tenuta a Giaffa nella chiesa greco-ortodossa, allo scopo di commemorare lo vittime dei torbidi nelle ultime settimane. pronunciarono discorsi patriottici dallo stesso pulpito due sacerdoti e uno sceicco musulmano, sottolineando trattarsi di una lotta nazionale per tutti gli arabi della Palestina senza distinzione di religione. Le donne di Gerusalemme hanno pubblicato un messaggio alla Nazione elogiando l'eroismo dei capi politici e. protestando contro il contegno della polizia. Anche il supremo Comitato arabo ha formulato una protesta scritta e orale presso l'Alto Commissario, notificandogli che jjrHarabi si riterranno autorizzati a reagire per legittima difesa qualora la forza pubblica non modificasse il suo modo di trattare. L'Alto Commissario ha assicurato che- prenderà i provvedimenti opportuni per evitare il ripetersi defili inconvenienti denunciati. Il vicesindaca di Tel Aviv, durante una seduta dcl municipio, ha criticato il governo che si ri-fiuta di continuare i sussidi affli ebrei di Giaffa che hanno dovutorifugiarsi a Tel Aviv a causa dei torbidi. Il noto scrittore ebreo Smilanslcy pubblica un lungo articolo intorno al porto di Tel Aviv nel quale ne critica vivacemente l'iniziativa nella sua forma attuale, definendola un giuoco di fanciulli, e facendo notare che le operazioni di sbarco costano più delle merci stesse. Lagnanze ebraiche Il quotidiano Doarhayom riferisce che gli abitanti della colonia sionista di Facua presso Tiberia- de muoiono di fame, essendo boicottati dagli arabi delle località circonvicine. Una delegazione israelita si e recata dal governatore di Gerusalemme, lamentandosi dell'insicurezza pubblica. Ad una grande manifestazione di lutto ha dato luoijo l'accampa- gnumcnto funebre dello studenteebreo Galontorof ucciso ieri scr«.! Il segretario dell'Università ebrai- crt. parlando davanti alla bara. hai detto che questa è la seconda vit-\ tima che l'università offre sull'altare del sacrificio, ed ha ricordato che la divisa dell'università è « non con la forza ma con lo spi- „„0 studente, il quale ha detto cheì n-f0 ». Ha preso la parola anche:,,. 7„ ,„y ,.,„/,-, «),,.,„>„ ,•; a „„ pei ia gioventù eoiuitu me un n massimo di sopportazione oltre il qnale non è possibile andare. / sindaci rfet villaggi arabi fra Giaffa e Gerusalemme- sono stati sottoposti ad un'inchiesta. Ieri sera, in seguito alla fucileria con-tro due autocorriere ebraiche, .sisono avuti un morto e due feriti. A Nazaret è stata fatta espio- dere una bomba contro i locali dclla poli-ia La locomotiva di un treno prò- •„ , . , •,. . . , ... veniente da Lidd<t e stata fatta deviare prima rusalemme. Una capanna di arrivare a Ge- e stata bruciata a Teladashim e delle fucilate sono state tirate contro una fabbri- ca di sapone a Rchovoth. Presso Tulkarcm è stala gettata una bomba contro i locali della scuola agricola attualmente adattati ad uso caserma. Diffusasi la notizia dell'arrivo di nuove truppe dall'Egitto, furo- no divelti i binuri e tagliati i fili dei telefono, in modo che il solito terno «triturino proveniente dal Cri irò si è arrestato per via per ben tre ore. P. Alessandri FIGURE DELLA RIVOLTA ARABA IN PALESTINA: Fakri Effendi el Nasciscibi (a destra, in fez) debuty-mayor di Gerusalemme e l'Emiro di Beicheer, Inin, appartenente alla tribù di Gazawar.

Persone citate: Alessandri, Fakri Effendi, Tiberia