LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Roma, 1 notte. I Il Consiglio dei Ministri si è| nuovamente riunito stamane, alle ore 10, a Palazzo Viminale, sotto la presidenza del Duce e cor l'intervento di tutti i Ministri (ad eccezione del Ministro De Vecchi assente per ragioni del suo ufficio) e del Vice Segretario del Partito on. Serena, in sostituzione dell'on. Starace volontario in A. O. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Capo del Governo Ministro delle Colonie, la legge per l'ordinamento e l'amministrazione dell'Africa Orientale Italiana, compren dente l'Impero d'Etiopia, I' Eritrea e la Somalia. Struttura fascista Questa legge ha le sue caratteristiche che pienamente rispondono ai concetti generali | della politica del Fascismo e distinguono quindi nettamente | questo nuovo ordine imperiale da ogni altra costruzione analoga. Il Fascismo è anzitutto unità di comando e questa unità è saldamente assicurata, nell'ordinamento dell'Africa Orientale Italiana, dai precisi vincoli gerarchici che legano i Governatori dei singoli territori al Viceré, capo supremo, cui sono accordati i massimi poteri. Infatti, l'Africa Orientale Italiana è posta alla dipendenza del Governatore generale Viceré ed è organizzata in cinque Governi delimitati in modo che ciascuno di essi costituisca un or ganismo omogeneo dal punto di vista etnico e geografico oltre che da quello storico e politico Il Governo generale dell'Africa Orientale Italiana ha sede nella capitale Addis Abeba. Il Governatore generale Viceré ha alle sue immediate dipendenze un vice Governatore generale e, per le questioni militari, un Capo di Stato Maggiore. Il Governo generale ha la funzione'di coordinare, impartendo le su-jpreme direttive di massima. |l'azione politica ed amministrativa dei singoli Governi costituenti l'Africa Orientale Italiana e si serve a tale scopo di Direttori superiori, preposti alle varie branche dei servizi civili e politici con attribuzioni che sono poi ulteriormente precisate dall'ordinamento politico amministrativo. Fiancheggiano 1' attività del Governo centrale due organi consultivi: il Consiglio di Go verno'OTesiedutò"dal"Viceré Toìin sua assenza e per sua dele- gazione dal Vice Governatore 1 'anche sei cittadini metropolita-I' 'generale) e composto dei più alti funzionari dell'Africa Orientale Italiana e la Consulta ge-| nerale della quale fanno parte]ni scelti dal Viceré fra gli agri coltori, commercianti ed industriali e sei capi e notabili scelti fra i sudditi dell'Africa Orientale Italiana. Governi e Capoluoghi I Governi dell'Africa Orientale Italiana sono: GOVERNO DELL'ERITREA, !con capoluogo ASMARA, chejcomprende, oltre le fedelissima , . . . ..„ „,, popolaz.on. della Colonia pr. mogenita, le popolazioni tigrinee dancale dei nuovi territori del-l'Africa Orientale Italiana finoai limiti meridionali dell' Aussa, riprendendo quindi i suoi confin naturali geografici ed etnici. GOVERNO DELL' AMHARA, con capoluogo GONDAR, checomprende le popolazioni arnha-riche dell'altopiano, dalla regio-ne del lago Tana allo Scioa GOVERNO DEI GALLA E SIDAMO, eoa capoluogo GIMMA, che comprende le popola zioni del territorio occidentale dell' Africa Orientale Italiana appartenenti ai due granai gruppi etnici dei Galla e dei Sidamo, dalla regione dei Lagni ai Sudan. GOVERNO DI HARRAR, con capoluogo HARRAR, che comprende le popolazioni musul- one'mane dello Harrar, degli Arussi Itu-je del Baie a. | GOVERNO aiaile li he amel ni o tDELLA SOMA- :lLIA, con capoluogo MOGADI-j'SCIO, che comprende tutte lei popolazioni sòmale e cioè, oltre '-.dontgquelle della vecchia Colonia italiana, anche quelle dell'Ogaden, riacquistando cosi la sua estensione naturale e storica. I singoli Governi sono dotati tr^^s^i^isono retti e rappresentati da un \MToì Governatore che ha alle dirette ffe- dipendenze un Segretario gene- ìère rale ed un Comandante delle ie1 'truppe, i quali so vrain tendono [Srispettivamente all' amministra- l'^civili1 e poTtiddèl Gover-1 a-Ino provvedono le Direzioni e i«' 'dipendenti uffici tecnici speciali, .I singoli Governi sono ripar-\scircoscrizioni regionali, ìflne-| te]vizi i uti nle A, ! l'Africa hejuna sua speciale ammimstrazioma j ne, a capo della quale è posto , il Governatore della citta. E . igta ,a costituzione di mu. ne, nicipi per j centrj abitati di l-1 maggiore importanza, tra i quanojii, naturalmente, sono i capo a, I luoghi dei singoli Governi, ni 1 Governi fanno capo al Co tA, dell'Africa Orientale Italiana, la hejamministrazione della giustizia, a-jia difesa militare, la colonizzao-] zione^ titi in denominati Commissariati che, [ralla loro; volta, si ripartiscono in \circoscrizioni minori, secondo la\tgerarchla territoriale già in at- ; to, denominate 1 residenze. Addis Abeba capitale del- Orientale Italiana ha : verno generale per l'attuazione 'delle direttive di massima n-\uardanti la politica interna| E Ma le na ai Sini on mul-1 Orientale Italiana è azione di civilizzazione e ogni altra attività sovrana dello Stato nel territorio dell'Africa Orientale Italiana. Essi però hanno facoltà di corrispondere direttamente fra di loro e col Ministero delle Colonie per tutto quanto concerne l'ordinario sviluppo dei rispetti vi affari di Governo. Le varie stirpi Un'altra delle principali ca ratteristiche dell' ordinameli! che oggi è dato [ii: 'i{• ah' Africa 1 il rispettoI Itotale ed assoluto dei iusti m-Uteressi delle popolazioni dei- ! :l'Africa Orientale Italiana. La j'eoge stabilisce infatti che: i L'Africa Orientale Italiana è' '-.divisa in territori che sono unità, omogenee dal punto di vista et-'nico, geografico e storico. In tal modo, ciascuna delle più grandi stirpi dell'Africa Orien- tale Italiana ha un suo territo- rio ed un. suo Governo. Gli-irhy' ! Sidamo> {h \Mltssulmam dl Harrar sono or- ffaniptM in singole circoscri- ìèionì, mentre i Tigrini. ed i Dan- ieali del Nord ed i Sòmali dei [Sud ritornano a far parte del- l'Eritrea e della Somalia. 1 Mentre ancora é recentissimo « ricordo dell'oppressione rf"' .negus contro le popolazioni mus- \sulmane, l'ordinamento dell'A-' ìfrica Orientale Italiana dà atta [religione islamica le massimeI \garanzìe. Ai mussulmani è cta-i\ta iem facoìtà in tutto n ter-Ì ; l deWpeV0j di ripristi-'nare i loro luoghi di culto, te Iloro antiche istituzioni pie e /e : loro scuole religiose. Le contro-versie fra sudditi mussulmanisaranno giudicate dai Cadì, se-condo la legge islamica e leconsuetudini locali delle popola-zioni mussulmane. E' obbligato-rio in lutti i territori mussulmani dell'Impero l'insegnameli-to della lingua araba nelle Sem 'le per i sudditi. Come si vede \ht religione, il diritto, le istitu|z\oni islamitiche, la ling ita ara- ha, l'insegnamento scolastico[sono tutti tutelati e nella for- ima più esplicita e solenne. la ChìPin rriititinn mnnnfila T," . . t"*1-'"''" wwko/h <dell Etiopia, riconnessa gerar- ichicamcnte al Patriarcato «i Alessandria, è oggetto di espli-: cite norme. E la legge stessa'preannuncia accordi con le ye-irarchie ecclesiastiche perchè sia dato il massimo sviluppo alle istituzioni religiose nei paesi {cristiani dell'Africa Orientali Italiana c perchè questo vinco!' ■ • che unisce nella religione le pu 1 prelazioni dell'Etiopia con la oIChiesa copta dell'Egitto sia ef- Uettivamente culturalmente comunque concernano diretta mente le popolazioni dell'Africa potenziata anche*cI oriPer tutte le questioni che, pgcOrientale Italiana il Viceré c/iie-!Cde il parere della Consulta, /njmquesta Consulta sono presenti i vmassimi capi delle popolazioni gdell'Africa Orientale Italiana in Pmodo che essi possano collabo;^rare direttamente ai provvedi-^dhr\deJ Grrr coloii'fe-d La legge fondamentale rfc/l'Africa Orientale Italiana entra in vigore dal primo giugno. . . uh altri provvedimenti Su proposta del Ministro dei Lavori Pubblici sono state appro- f[™*™^ dl alcu"?„^ '' ""£1 niano "ohr^ ®"mento di FoWt net qua"-1s°lerl Scnisa> yonla, Carmine eisob rilessg, choreo^°Mar«^ pUamento della zona industriale di;tBolzano; su agevolazioni fiscali iuper l'attuazione dei lavori di siste-, vnazione della viabilità nel quar-1 tlere « Canton del Santo» In Asti. su una variante al piano di risanamento della « zona dantesca » i rilastdT«o«è7ino;"sullo"ztanziamento di|d30 milioni, in più esercizi, per la-1Zidrici e stradali a Littoria;Isai fine!mle navi cisterna dal molo stessoI min servizio degli stabilimenti del- nla idrogenazione di combustibili; j lsu opere pubbliche a Messina e!svori sui lavori nel porto di Bri ri di rendere possibile l'accosto del- aBeggia Calabria e sulla pubblici-[ftà nelle autostrade Milano-Laghi pLombardi. s Su proposta del Ministro del-|l l'Agricoltura e delle Foreste, ili Consigli? ha approvato: Uno schema di decreto-leggei su|,a ,jjat.jjjjfno dei mercato già-, e na,,j0 Sulla base dell'esperienza c dell'ultimo quinquennio il piovve-1 d dimenio regola il mercato grana-1 a rio in modo da assicurare il prez- i tzo stabile del grano nell'interesse ! tdei produttori e dei consumatori! rmediante l'ammasso totalitario lMmeGuodella produzione vendibile. Sono escluse per ciò dall'ammasso le quantità occorrenti ai produttori per il consumo diretto c per la semina. Il regime giuridico degli ammassi viene chiaramente defi¬ nito. Ne viene del pari opportu-1 a namente regolato il finanziamento stabilendosi, in armonia ai principi della legge bancaria, una netta divisione di lavoro. Gli istituti autorizzati dell'esercizio del credito agrario e le Casse di risparmio provvederanno al finanziamento degli agricoltori. Uno schema di decreto-legge che regola il arano selezionato da semi in relazione agli anticipi sul grano in erba e agli ammassi collettivi, provvedendo a dare al grano selezionato da semi un regime speciale diverso dal regime del grano destinato all'alimentazione e tale da garantirne e intensificarne la produzione. Uno schema di decreto-legge col quale si provvede ad aumentare le disponibilità dell'economia agraria della Sardegna. Altri schemi di decreto intesi a rendere meno dispendiose le operazioni di verificazione dei lavori eseguiti in dipendenza di mutui nell'Agro Romano; sulla repressione delle frodi nella preparazione e commercio di sostanze agrarie; sulla difesa delle piante coltivate dalle « cause nemiche »; sulle spese ancora da liquidare per il completamento dell'Acque-, | dotto Istriano. j Su proposta del Ministro delle i Comunicazioni, norme sulle ispe! stoni agli uffici dell'amministra-! zione; sul materiale rotabile del-! la ferrovia Roma-Civitacastella: na-Vitcrbo; sulla tranvia Cittiglio\ Molino d'Anna e sui magazzini, generali di Trieste e di Fiume. Per la moda italiana ■ Su proposta del Capò del Governo Ministro delle Corporazioni/ Uno schema di decreto-legge 1 I per la disciplina della produzione' | c riproduzione dei modelli di ve- 1 1 stiano e di accessori per l'abbi- ', gliamento. Con tale provvedimen- [ to si pone l'Ente Nazionale della: Moda in condizioni di assolvere! uno degli scopi principali asse- J gnatigli dalla legge costitutiva.: cioè la progressiva affermazione della moda italiana mediante la I adozione di una marca di garan-1 zia per i modelli di articoli di abbigliamento che risultino di idea-, zione e produzione nazionale, compresa la materia prima. Il provvedimento consente altresì un opportuno controllo sull'attività delle ditte italiane e straniere che preparano e presentano al pub-1 blico collezioni o campionari di' articoli di abbigliamento. Uno schema di decreto-legge per la disciplina della vendita dei j filati. Si sancisce l'obbligo di in-! dicare sulle etichette e sugli involucri dei filati messi in vendita al pubblico la quantità della merce in lunghezza o in peso. Il provvedimento è inteso a dare al consumatore le necessarie garanzie nei riguardi della quantità del prodotto che viene ad esso venduto. Uno schema di decreto contenente nuove norme per la assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali allo scopo di rendere più * agevole l'applicazione della complessa riforma. Uno schema di decreto-legge concernente la conferma in carica degli attuali Presidenti e vice Presidenti di sezione nonché dei componenti dei Consigli provinciali dell'economia corporativa. Il Consiglio dei Ministri ha avuto termine alle ore 12. I | | | Come risulta da questa cartina e come è detto nella nuova legge, l'Africa Orientale Italiana è divisa in territori unitariamente omogenei dal punto di vista etnico, geografico e storico. Oltre i territori del cinque Governi, il Governo di Addis Abeba ha un territorio a sè delimitato attorno alla Capitale con un perimetro di forma ovale, andamento da nord-ovest a sud-est e con un asse longitudinale di circa 150 chilometri per un asse trasversale di 110. Il Governo dell'Amhara comprende il rimanente territorio dello Scioa.

Persone citate: De Vecchi, Duce, Sini, Starace