IL PREMIO D'ITALIA A SAN SIRO alla presenza del Re in una grande cornice di folla

IL PREMIO D'ITALIA A SAN SIRO alla presenza del Re in una grande cornice di folla IL PREMIO D'ITALIA A SAN SIRO alla presenza del Re in una grande cornice di folla Una gara entusiasmante vinta in parità da « Ettore Tito » e « Archidamia » che stabiliscono il primato della corsa Milano, 1 mattino. L'Ippodromo di San Siro ha oferto al nostro Re uno spettacolo uperbo per la giornata del Premio 'Italia. Una folla immensa, come da molti anni non ricordava, mo, è venuta a portare qui il sauto al suo Sovrano che ha voluto on la sua augusta presenza conacrare il successo del Gran Premio. Un sole radioso ha fugato le ubi che sul primo pomeriggio hanno regalato anche qualche pruzzata di pioggia, che non ha potuto menomamente allentare il erreno, in condizioni perfette. Il Re è giunto all'Ippodromo alle 7,30, accompagnato dal conte di Torino, ed è apparso sulla tribuna reale accanto al Prefetto, al Podestà, al Federale ed alle altre gerarchie cittadine. Prestava servizio d'onore un drappello di mainaretti. Alla sua comparsa, il Sovrano è stato accolto da un enusiastico applauso, ripetuto a inervalli quando anche, dopo la cora, il Sovrano, ossequiato dalla Diezione della S.I.R.E. al completo, ha lasciato l'Ippodromo. Lo spettacolo A coronare lo splendore della giornata, abbiamo avuto un Gran Premio fantastico, come non ci era stato offerto da anni e come non si poteva sperare. Il gran duello accennato nel pronostico fra Archidamia ed Ettore Tito c'è stato, accanitissimo, entusiasmante, con alternative spasmodiche per tutta MppztTedLpEzpALdssa dirittura d'arrivo. E "il duello j non ha avuto nè vittoriosa nè vin-1 to. Nell'attimo fatale in cui le te ste di Archidamia ed Ettore Tito passavano la linea del traguardo, erano all'identica altezza; cosi la fotografia ha convalidato una esatta parità. Gran corsa per il suo svolgi lo di stile che hanno dato i due1fantini dei vittoriosi, Caprioli eiRomero. Non ci sono stati altri protagonisti nel Premio d'Italia; c'erano in pista altri cinque cavai-Imento movimentatissimo, per la , ' r lotta ali arrivo e per lo spettaco-1li, ma son tutti scomparsi quando la battaglia si è scatenata e nes- ha'potuto seguire le vicendeche hanno portato Tellurio al'ter- zo posto davanti ad Arpisanda eFelizzano. C'è tra Archidamia ed distacco netto di una classe; ab biamo due grandi cavalli e la regolarità delle loro prove è la garanzia più seria della loro qualità. Imbattuta ancora, Archidamia ha stabilito un massimo nazionale; Ettore Tito prende quota molto più vicino ad Archidamia di quanto non lasciasse credere il Gran Premio del Re, mentre Tellurio, in una corsa severa, ha trovato an Ettore Tito ed i loro avversari il cora uno sprazzo di quella forma che all'inizio della stagione lo aveva fatto considerare come il possibire campione dei tre anni. La corsa La fiducia degli scom/nettitori era netta per Archidamia esposta a 3/5, ale 1/2 era Ettore Tito, a 5 i due della Scuderia Lorenzini e a 6 Felizzano, a 8 Assuero, a 30 Arpisanda. Dopo la sfilata d'onore, che ha permesso di ammirare la splendida condizione dei sette campioni, il galoppo alla partenza è stato movimentato da Ettore Tito che ha fatto qualche bizza; poi l'allineamento è stato ottenuto quasi subito e la partenza h colto- j sette cavalli in gruppo Felizzano e Archidamia, mentre ultimo ma sempre vicino, rimane- ben compatto. Tellurio ha condót-to per 400 metri con vicino Etile, va attore Tito. Alla fine della di-rittura Etile ha sostituito Tellurio al comando ed ha tirato via svelto con alla coda Archidamia. Ettore Tito intanto era passato al quarto. posto e Arpisanda in coda. Per tut- t j Eu, è t t to testa ,„„„,..„. „ i con un paio di lunghezze e si 6 affacciato ancor primo alla dint-[tura ma il gruppo gli era a ridos,so ed alla intersezione delle piste ; Archidamia è venuta alla sua al¬di slancio,. tezza superarlo mentre contemporaneamente al ' largo veniva innanzi Ettore Tito icon potenti folate. Elettrizzante finale Qui è cominciata la lotta fantastica tra Caprioli e Romero. Caprioli ha dato l'impressione di esser padrone della corsa per pochi metri. Ettore Tito gli è venuto a fianco e i fantini hanno premuto decisamente a fondo; cento metri di alternative, poi Ettore Tito ha preso un collo di vantaggio. Siamo alla prima tribuna, la folla, presa dal ritmo della battaglia è in un grido solo; Ettore Tito sembra Ipassi, ma Archidamia non molla; Imancano cento métA ài 'palò: .Cb> p,.ioli ha dat0 l'impressione di es-|fcr battuto, ma uno scatto prodi lsioso lo riporta avanti I Tito si difende; si passa Ettore non sipassa... Il cavallo di Tesio Incisa ha vinto a dieci metri dall'arrivo, ma nell'attimo decisivo Archidamia lo ha raggiunto. Sembra anzi che la cavalla della Razza del Soldo gli abbia messo il muso davanti, ma la fotografia elimina l'incertezza. Parità! Il cronometro ha segnato il tempo di 2'29"2/5: c'èstato non solo'la più gran folla e- - " *" . .•». . la più gran corsa; abbiamo avuto 'anche il nuovo record della corsa; 'il tempo di Archidamia ed Ettore jTito è infatti migliore, se pur di | frazioni di secondo, del massimo 1precedente, stabilito nel 1933 da pilade. Il cronometro ha sempre il|guo vaiorc e non fa che accrescerek dei due grandi laureati del Premio d Italia. I Si pensa ora al Gran Premio di Milano; la corsa di Ieri è fatta apposta per creare una atmosfera^! passionalità che è il lievito più prezioso per le fortune dell'ippica. G. G. Ecco il dettaglio: Premio d'Italia (L. 150.000, metri 2400) : primi In parità: Ettore Tito di Tesio Incisa (Romero, 58) e Archidamia della Razza del Soldo (Caprioli, 56); 3. Tellurio di Lorenzini (Lamberti, 58); 4. Arpisanda. N. P. Felizzano, Assuero, Etile. Distacco tra i primi e il terzo 4 lunghezze. Il totalizzatore ha pagato: per Ettore Tito 5,50, per Archidamia 5. Piazzati: 6, 6, 12. La Scud. Tesio Incisa e la Razza del Soldo si dividono il primo e secondo premio toccando a ciascuna L. 61.125; più L. 7500 ciascuno per il premio allevatore; alla Lorenzini per Tellurio L. 9750; alla Scud. Alpina per Arpisanda L. 3000. José Romero che ha diviso il Premio d'Italia con Paolo Caprioli ha poi vinto nella giornata cinque delle altre sei corse nelle quali è stato in sella. Ecco i risultati delle altre corse: Premio Rcdepossi (L. 8000, metri 1600): 1. Raibolini di TesioIncisa (Romero, 511; 2. Gian Simone; 3. Vallermosa. 1/2 I., 4. 1. Tot. 6,50. Tesio-Incisa (Romero, 53); 2. Taima; 3. Zovettina. N. P. Nun zio. 21, 15. Tot. 7,50, 5,50, 5,50. premio Greco (L. 8000, metri2000) : 1. Fiorenzuola di De Mon Premio Bersaglio (L. 15.000,m. 1000): 1. Niccolò da Foligno ditei (Camici, 52); 2. Gargantua; 3. Catawba. N. P. Savona, Fiorentina. Incoll., 1 1. Tot. 11,50, 7, 7,50Premio Cotogno (L. 8000, metri 900) : 1. Catunia di donna Ra-Normanna. N 1A$ancìo* 1 1 ° '„• °' . • , „ „„„„ , destre (L. 6000 me- tri 1600) : 1. Cerea di De Montencamici, 52); 2. Osa; 3. Sorpresa g fce. \ltta .5,°m"0' ^: 2' Ma" nUS: o. Nnrmnnnn Tv p-iore^.a P. Gora1 1. Tot N. P. Senegal Sucramina. 1 1., 2 1 foti 1jiO°. '.50, 8, Premio Inverigo (L. 6000, me tri 1400): 1. Sus della Scud. Bre-guzzo (Romero, 55 1/2); 2. Feli na; 3. Alci. N. P. Stop, Tiberia Farfalla Colorno, Folchetto, Eros2 1., 1 tèsta. Totalizz. 22,50, 7,5011, 6,50. Premio Mclla (L. 5000, metr 1400) : 1. Nanni della Scud. Cisalpina (Romero, 57); 2. Adera; 3. Margl. N. P.: Cosma, Ketty, Minerva, Graal, Miette. 3/4 di 1„ 11. Tot. 28, 7, 9, 9,50. Le corse a Mirafiori Un bellissimo pubblico affollava ieri il nostro grazioso Ippodromo. Assai animato il gioco e ottimo lo sport. La corsa più importante della giornata, il Premio Mirafiori, che rappresentava il debutto «lei tre anni sulle siepi, è stato seguito con particolare interessamento e si è risolto con la vittoria della Scuderia Berlingerl, che è veramente una specialista nel reclutamento e nella preparazione dei cavalli d'ostacoli. Per completare la cronaca e per far venire l'acquolina in bocca ai giocatori abitudinari ecco una ghiotta notizia: alla scommessa duplice sulla quarta e sesta corsa il totalizzatore ha pagato a un signore che aveva puntato L. 10 (dlconsi dieci) la succulenta somma di L. 3200. Ed ora ecco il dettaglio: Premio Maira (Jj. 5000, m. 2200): t. G ri vola della Scuderia Val Castellana (Furia, 50); 2. Preziosa (Henzoni, 56!'j); 3. Origa (Murray, 57); 4. Ghibli. Due lungh., tre lungh. Totalizzatore li. 21,50, 6,50, 6. Premio Andorno (li. 5000, m. 1800): 1. Clierry Brandy (Iella Scuderia B re- guzzo (Bossi, 48V2): 2. Valoran (Gras sini 50); 3. Garbina (Po)gai-, 58); 4. I Moccolo (Benzeni, 55). Due lungh., due lunll. Tot. 1,. 13.50, 7.5(1, 9,50. Premio Ono (L. 5000, ni. 1500): 1. N'ereiile ilei march. O. Dorin (Renzoni, 57V4); 2. Cista (Grasfini. 48!3); 3. nizzardo (Bossi, 47); 4. Koseletta d'ugnoli. 42). Una lungh. tre lungh. Tot. li. 22. 10,50, 9. Premio Vittorio Veneto (L. 4000, m. 2200, iniettanti): 1. Happy Feet del marcii. V. Horia (»ic. Turner, 60); 2. Speionella (sig. Gallina, 63); 3. Sa (ten, Argenton, 67). Duo lungh., una lungh, e mezza. Tot. L. 46, 0,50, 8, 6,50. Premio Obera fico (L. 5000, in. 1400): Ippogrifo della Razza Jar (Grassini, 57*2): 2. Alirellii (Galbiati, 56); 3. Gabbia (Rossi, 58); 4. Carian (Murray, 60). Una lungh., tre lungh. Tot. L. 14, 8, 7,50, 7. Premio Mirafiori (Tj. 20.000, m. 2600, *iepi): 1. Sacha del barone Botrlihgieri (Menichetti, 65); 2. Danila (Miliano 65); 3. Diavoliun (lìenzoni, 65); 4. Belluno (Taddei, 65). N. P. Baccan, Gualdana, Faro, Briccone, Adalasia. Mezza lungh tre lungh. Tot. h. 21, 11, 11, 18. Premio Ente >.'az. Corso Otaroli (Lire 6000, ni. 3000, ostacoli): 1. Mahatma (Miliano 62); 2. Eraclea (Menichetti, 68); 3. Jlahaggoni (Taddei, 72); 4. Tien-Tsin end. Dormiglione. Cinque lunch., cinque lungh. Totalizz. L. 9,50, 7, 7,50.