DI PACO VINCE ANCORA IN VOLATA

DI PACO VINCE ANCORA IN VOLATA Im'aquii*a-rieti jojeim " amo 99 DI PACO VINCE ANCORA IN VOLATA Oggi si corre la tappa novità: la Rieti-Terminillo a cronometro, individuale, in salita, che può avere importanza decisiva (Dal nostro inviato) Rieti, 28 notte. Dopo una lappa come quella di ieri no» si poteva sperare nò pretendere che l'Aquila-Rieti ci offrisse soverchie emozioni e potesse portare un sostanziale mutamento velia situazione creata dalla travòlgente e irresistibile unione di Bartali sul Macerane prima e sulla salita di Popoli poi. Lo sforzo immane aveva stroncato tempre come quella di Martano: portato sull'orlo dell'abbandono uomini che fino ella vigilia erano stati protatinnisti del Giro, conte Bissi e. Bini; trascinato alla sfiducia per la troppo nera sfortuna un combattente del cuore, di Giappone, ma aveva anche provato più o meno seriamente tutti, e alcuni, conte Guerra e Molinai; conciato in malo modo, e infine diffuso la convinzione che, almeno per il momento. Bartali non fosse attaccabile. A ciò si aggiunga che i /;? chilometri clic da Aquila ci dovevano portare alla mèta della decima tappa erano troppo pochi e troppo sparsi di difficoltà e si potrà spiegare e anehe giustificare come si sia avverata la previsione di una giornata' di ealma, di riassestamento, di ricupero di energie in rista del duro esperimento di domani, la scalata a cronometro da Rieti al Terminillo. La fatica che pesa I primi disastrosi effetti dctlubattaglia di ieri si sono avuti stu-mane quando è stato annunziatoche Bizzi e Grrini avrebbero la- sciato Aquila in treno, che Gite/- fa era sofferente al polso sinistro e in dubbio se partire o no, che Bini non poteva stare in sella -per vn foruncolo grosso come una no-ce, ehi Molinai- era ancora sfitti- to e stordito per la raduta rhe qti aveva fatto verdere, diceva ini, una scodella dì sangue, che Giup- pone, scoraggiato per la persistei!-te sfortuna, aveva già preso il bi-glie!In ferroviario per partire in-si'me a Folco e Martano, che un- clic D'Amore avrebbe obliando- nato. Le perdite più gravi eranoquelle dei due « grigio-rossi ». Do-po la vitloriu. sta pure diselli ibi-Ir. di Campobasso, nessuno si .%•<(-rebbe aspettato l'immediato croi-lo di Bi::i. neppure colmo— c iosono di quelli — che ancora non sono del lutto convinti della mn turila c della regolarità dell'agile più che robusta arrampicatore toscano. Forse il ragazzo di Glulti Ita sentito l'eccessivo peso della parte di protagonista, sia per tu vittoria finale che per il «Premio della montagna ». che si era at:-sunto, ancora molto piovane e alsuo prima tfuo. Inoltre non so seil suo morale fosse già quello ne-cessarlo per una simile prova. Ge-rtni se ne è andato per indisp i-sizione. Preoccupato dal dolo-rche gli dava il polso sul quale ier Urn raduto. Guerra si è sottoposto'slamane all esame radioscopico,] il quale ha rivelato una leggera incriiuitura della testa dell'osso. Essa spiega come gli fosse dolo- rosissimo ogni movimento di tra- zinne e di spostamento laterali della mano. Ciò nonostante, fissar lo l'arto con una fasciatura semi- rigida. Guerra ha affrontato la fa- Cile tappa odierna, nella speranza di potere domani superare alla Meno peggio quella in salita. /„ quanto a Bini, si sapeva che avrebbe, preso il via per sola far inalila. Dopo avere pedalato par por-Iti chilometri, cercando di non appoggiare sulla parte dolorante, montò a bordo dell'autocarro della sua Casa. Molinai- invece, lesta rotta ma dura, jiero della sua ma- glia bianca, patti ben deciso a di- fenderla fino ulta fine. A parte ferite e contusioni, si letjgeva in faccia a ognuno quelloche aveva speso ieri e il proposi- to di risparmiare oggi il più pois-tibite. Eppure questa tappa non è stata del tutto vuota, nù una pas- seggiuta di piacere. 1 n ita n zittii loun percorso assolutamente nuovo■ si presentò meno facile di quanto' appariva sulla cartina ufficiale, evidentemente inesatta: secondi, i capricci di questa stagione si divertirono a far passare i coni- dori lenii volte dal sole alla pìog- già e sempre a farli marciare col'; vento contro: terzo, qualcosa c'e stato, non del tutto trascurabile, che ha colorito le men rhe tre ore di corsa. Infine la media fu non proprio disprezzabile, Già mentre si stava per lascia- re Aquila un acquazzone si rotte- sciò sul gruppo dei partenti chesi squagliò alla caccia degli im- permeabili. Battesini e Camussocondussero su per la vallata del-!'Aterno e Vicini e Perego ml'asalita di Amatrice, dove Del Can- fin si prese il premio di traguardoe il sole fini per riapparire pad ro- ne dell'orizzónte steso dai monti reatini a quelli della Laga. Olmo si prodiga Lasciammo Val Trnntn e ci inibucammo in qui Ila del Velino discendendo verso sud. Fu sullo salita di Torriia che la gara scia i,,ò acquistare una franca e bril- laute fisionomia. Vn isolato, Séssu. dopo aver condotto energica menti ma senza scosse, si impe fi nò a fondo, Camusso, Bergamo- sciti. Olmo e Bartuli li per li sposero a tono, poi lasciarono sfa- garsi il non pericoloso pe r quatti -i coraggioso varesino, il quale ne- approfittò per fare il resto della suìita e tutta la discesa da soli, precedendo gli altri di meno di SUO metri. Quando fummo sul pia no. Olmo piombò addosso ai fui gitivi, mentre dietro di lui Bovio, Bergamaschi e- Cazzulani ..erano sei/uiti da Bartuli, cui non sem- brava piacesse troppo la velocità, con la quale Olmo conduceva sul-la sua ruota Sessa. La maglia ro- sa stentava a rifarsi sotto, ma itrovò appiglio ai tre rhe erano]fra lui e i fui/gitivi e con essi ri- .prese posizione di testa, tanto più che Olmo, quasi seccato di essere solo contro tutti, rinunziò a prò- seguire nel suo tentativo. Così, ol- tre a quelli che ho nominato, rien-trarono Di Paco, Piemontesi, poi. poro alla folta, tutti ali altri. ' Un fugace accenno di fuga dì Bergamaschi dopo Antrodoco fu l'ultimo guizzo clic animò la gara, In tulli prevalse la convinziouc\che non si poterà evitare un arrivo in gruppo e così fu. Lo scatto di Di Paco L'arrivo a Rieti era magnificamente disposto su di un violone ampio e libero sul quale i corridori sbucavano ad angolo retto. Quando la muta affannata comparve in fondo al rettilineo si videro di fronte una maglia bianco nera, una bianco celeste e una bianco blu: erano rispettivamente quelle di Di Paco. Olmo e Morelli dietro si intrarvedevano quelle dt\Guerra, Rmioldi e Cazzulani. Per\] fresC0i / sessantasei minuti che vincjt'orc àggi ha una cinquantina di metri Olmo up- mmftt.leggero vaniamo, fruttoUdel più pronto scatto dopo a vol-\tata, ma poi Di Paco l'attaccò sulla destra, lo rimontò con rela-tiva facilita tanto che Olmo, visti, perduta la partita, si accontentadt difendere il secondo posto che Guerru non potè minacciargli. Si è dunque rinnovalo il con- frontò fra i du- nifi veloci del ri,-,, iiomo ria 1 au. più l eloi 1 acl Uno e (gusta volta esso si è rhiuso in vnntatitiin del nifi ntlrlim e „„ vantaggio aei più a tu uro e po- tenie Di Paco. Aggiungo del più ìt impiegato in pi„ di oimo'pcr compiere la tap- pa di ieri sono tanta fatica in me- no e tanta freschezza in più Del resto ormai è provato che fra'que- sti due stupendi veltri là volata SI- decide sempre in favore di quel- ìo rfle hu „„com maggiore dispo- chilometri che da Rieti portano fino a Canipòforogna sul monte Terminillo. Si tratta di un bulzo di 1398 metri il che vorrebbe direnìbilità di energia, In quanto a Guerra, a parte che quella di Rieti è stata una volala di scatto clic non è il suo forte, non si poteva difi nderc mec/lio di così. In quanto alla classifica generale non ci sono modifiche noteroli da rilevare. Un passo in avanti o indietro, invece, faranno non pochi domani nella tappa a cronometro in salita. Per questo nuovo e interessante esperimento innovo non soltanto in Italia) qli . . . . , ,, . •' orgamszaton hanno scelta i S0un dislivello medio del 6,Jj9 per cento. Però la pendenza non è unitale su. lutto il percorso e va da un minimo del lf per cento a un massimo del 10 per cento. Le par ti più dure ranno dal km. 9,8 all11 ,h e dal 15 al 11},"!. In comples- so si tratta di una scalata assai dura. Ma non bisogna dimenticare che poro o niente ronferà l'agilità deilo scattatore di montagna, mentre molto vorrà dire il fiato. Le previsioni non possono andare che a favore di Bartali, ma non è da escludersi ne la sorpresa uè la clamorosa affermazione. Sappia ma che il campione d'Italia, che sarà certamente confermato «Re della montagna»; Medili. Mollo, Del Candii. Molinai: Morelli, GoN , _ , ,,. „„„,„ ,,. '■ „;,-, ti e Bergamaschi, sono fra i più quotati specialisti della salita, ma thi ci assicura clic essi abbiano tutti e nella stessa misura... diaerito la Campobasso-Aquila e i duemila chilometri fatti fin qui? Valliti. Baiente, Generati, Canuvesi. Ceeelti, Macelli, non si dònno cerio per battuti, e chi c>. dice che Giacobbe, Camusso, Vignoli, come Cazzulani, Balli e Introzzi non possano finalmente prendersi una soddisfazione? Insomma, per tutti noi questa tappa è un'incognita e lo è ancor pia per i corridori che nel •memento in cui scrivo si sono fatti portare tutti sul Terminillo per conoscere a percorso e regolarsi per il rap pn,.to che potrebbe essere decisi- vo. L'attesa è vivissima perchè il ro L'attesa è vivissima perchè il U^-^ di iomami darà u*a mio- classifica non dico definitiva, ,,„„„,, „;,•■ ..n,irìn ,,„„;■> \'\u ' ' Q. Ambros;ni «giuseppe Amorosini BARTALI, CHE INDOSSA LA MAGLIA ROSA, CONDUCE IL GRUPPO NELLA AQU I LA- RI ETI. (Telefoto).