BILANCIO LEGHISTA

BILANCIO LEGHISTA BILANCIO LEGHISTA Ginevra ha fatto una cosa sola: ha aumentato le difficoltà internazionali e ingrandito la possibilità di nuovi conflitti rinvio del Comitato locarnista, il richiamo da Ginevra della Delegazione italiana che sembra porre l'eventualità e pone, almeno nelle pubbliche opinioni, il quesito dell'uscita dell'Italia dall'istituzione, Berlino, 13 notte, ihIl rinvio della questione abissi- c«a alla Società delle Nazioni, il dsd«ne infine il permanente stato d'in- -scertezza governativa in Francia, vsono tutti elementi sospensivi del- dla situazione internazionale, che,aconfermano questi circoli nella fbontà della loro tattica temporcg- cgiatrice riguardo al negoziato del- sla pace europea, negoziato che se aha impiegato sei settimane a muo- svere il passetto di lumaca del|uquestionario inglese a Berlino, si tpuò presumere che non ce ne met- terà di meno a compiere il contro-1—passo della risposta che ora da 1 vvBerlino si attende. Discussione precaria Tn queste condizioni — diceva ieri un giornale — ad ogni precisazione ulteriore sulla materia alquanto generica e perciò insidiosa posta dal questionario, il minimo inconveniente che può prodursi è quello di una compromissione non necessaria e perciò dannosa e tale da restringere in ogni modo il campo della futura libertà d'azione. Principalmente si sente in questi circoli che quello che rende precaria tutta questa discussione è l'assenza dell'Italia membro di Locamo e membro indispensabile di qualsiasi «Locamo» come di qualsiasi Società delle vdsmRpccDiCstudsNazioni dell'avvenire, e ciò tanto niù ora dono l'immen=o aumento più ora appo j immenso aumento,,9di prestigio e di forza dovuto al- sddcasla sua vittoria, e anche se a Lon dra — altro segno della < assenza di consiglio .•■ che coià regna — si affetti di ritenere il contrario, cioè di poterne fare a meno, e il Times per esempio consigli di utilizzare l'attuale sosta per stringere gli accordi altrui al di fuori dell'Ila]ia. I fatti sono superiori alle affettazioni e alle finzioni; « Il fatto è ■— scrive oggi il Voelkischer Bcobachtcr — che la questione di Locamo si è dovuta a Ginevra rapidamente liquidare: l'Italia rimane assente dalla discussione e i delegati del Belgio dell'Inghilterra Mze della Francia s?l0JÌ»?0_cv.a".°.n5nl_m£n.0 j^pi'es4a" mente parlare a tenze locarniste nome delle Po- r v ; a presa di con-,ptatto per il giorno in cui si sarà Bin possesso della risposta tede- dsca. lo hanno dovuto fare in una-'forma cosi iga che non rienota aaltro se non la mancanza di chia- trezza che regna nei circoli ginevrini su ogni cosa ormai ». Se a Londra si affetta di poter fare a meno dell'Italia, non così però a Tarigi, dove mentre ieri ancora come ripercussione dello spostamento a sinistra delle elezioni si facevano cenni significativi verso Londra di essere disposti a sgravarla un poco almeno della dilezione sanzionista tenuta nnoi'a. è bastato il profilarsi della seria minaccia mussoliniana di piantare la Società delle Nazioni per creare un disorientamento che è poco meno che un fuggi fuggi. <■■ Particolarmente grave è lo spavento in Francia — nota a un di presso la Nucht Ausgabc — dove, mentre ieri si credeva niente meno di poter incoraggiare l'In- ghilterra intimamente esitante or-: mai sulla via delle sanzioni, si te- me oggi terribilmente non sollan- to per l'avvenire dell'istituto, ma anche per quelle conversazioni di Locamo dalle quali, come si sa, la Francia si ripromette la risur're- zionc del vecchio fronte a tre ». Fantasma quest'ultimo e spen-gnacchiatissimo spauracchio il quale costituisce tuttavia per questa I! pubblica opinione l'elemento mag- i giormentc sospensivo della situazione, e la conferma ancora di più nell'attesa e nel temporeggiamento. Tuttavia il giornale stesso conclude con questo bilancio semplicissimo: ' La Società delle. Nazioni non ha impedito la guerra e lo spargimento di sangue; la Società delle Nazioni non può nemmeno revocare l'annessione dell'Abissinia: la j Società delle Nazioni ha fatto una cosa sola, ha aumentato le difficoltà internazionali e ingrandito le j possibilità di nuovi conflitti. Non j dovrebbe bastare questo bilancio per intensificare gli sforzi di approdare a una nuova riva? v. La forza di Mussolini h'Angriff rileva come la minaccia di uscita dell'Italia dalla Società delle Nazioni non sia por la prima volta all'orizzonte; ma Mussolini ha sempre saputo tenere Ginevra sotto pressione, pur tuttavia rimanendovi e continuando a esercitarvi il suo tutt'altro che trascurabile peso. - Tuttavia —- dice il giornale — m a la situazione è alquanto diversa. L'Italia ha vinto, c non ha più per un tal fatto molle delleI preoccupazioni che prima aveva, i mentre la dispersione e la mancanza di consiglio dcjrli Stati sanzionisti è cresciuta. L'Italia potrebbe ora, in grazia della sua rafforzata posizione, permettersi benissimo il ■ lusso di uscire dalla Società delle Nazioni. Questa coscienza ha dettato a. Mussolini l'ordine dato ad Aloisi: esrli ha dimostrato con ciò. la sua forza e ha fatto sapere the è pi onto a tutto. Questo per ora < può bastargli: intanto da qui fino; al giorno in cui la Società delle | Nazioni è rinviata. l'Italia avrà ul-| teriornic-nte rafforzato la sua pcsi-j zione in Abissinia e sarà allora' anche meno d'ora disposta a rrdere a chicchessia. S»>-à lo stesso drg!i altri? Intanto - conclude il, _,_rriaip |R 5r,ia minaccia di Uscire dalla Società delle Nazioni iha gettato lo sgomento in Franciai che scaraventa rimproveri a Lon- dra >. _. e poi la Koelntsc.he ZeitungUquale a proposito dell ed.hcio sanzionista che si va sgretolando da sè. esamina la situazione della americana, la quale, « neutralità non essendovi più la guerra a -stretto rigore non dovrebbe più a- vere alcun senso e dovrebbe quin- di —■ dice il giornale -— ritornare ,a permettere, insieme con l'espor- fazione di armi e di munizioni, an- che la concessione di eventuali prc- stiti all'Italia ecc. Tuttavia pare al giornale che il Presidente Roo- sevclt vorrà, prima di prendere |una decisione, dare atto alla Socie- tà delle Nazioni. ; « Tuttavia -- nota d'altra parte 1— in quest'anno elettorale Roose- 1 volt desidera possibilmente evitare potrebbe alienargli i : voti dei numerosissimi italiani vi- venti negli =!tati Uniti intanto dunque aspetterà sperando che lasituazione in Europa si chiarisca ». Interessante è infine oggi un co-'municato dell'agenzia ufficiosa del : Reich D. N. B. il quale si rivolge, per smentirla categoricamente, contro la voce messa in giro dal corrispondente diplomatico del Daily Tèiegraph, secondo la quale in una recente conversazione il Cancelliere Hitler avrebbe espres- so l'impressione, in seguito agli ul- timi avvenimenti internazionali, di un diminuito prestigio inglese. .. e« <•- .*e ; Siccome questa" affermazione, del corrispondente — così dice te- stualmente l'agenzia -— 6 inventa- Planta .e. persegue visi- fmente ìo ?,C0P° d> creare latmo- ,,9frm. per n mantmimento delle sanzioni, noi poniamo al corrispon- dente le precise domande: quando, dove, e in confronto di chi il capo e il Cancelliere Hitler -si- è abbandonalo alla pretesa espressione? s. Giuseppe Piazza Testardaggine e nervosismo Londra, 13 notte. Il corrispondente romano della Moming Post riassume la situazione quale egli la constata dal suo posto di osservazione, dicendo chc lc relazioni italiane con l'Eu- ropa si trovano questa notte al ,plInto plu do,icato dall'inizio della Bucrra *• Questa c pure l'opinione di Londra dove si constata un net- -'o peggioramento dei rapporti angio-iianam. accentuato in par- te dalla partenza della Delegazio- no italiana da Ginevra ed in parte o dalla tentennante politica di questo Governo. Pareri discordi Esaminando le voci allarmistiche che si diffondono in alcuni ambienti politici o che da essi partono, si può dire che si è rat'- forzata negli ultimi giorni una tendonza non verso una politica conciliazione, bensì verso l'as- sunzione di pose testarde le qua- li potrebbero essere mantenute a lungo mediante un reciso rifiuto di riconoscere in qualsiasi modo il fatto compiuto etiopico. La Ca- mera dei Comuni dà segni quoti- diani di intenso nervosismo e non la calmano le guardinghe, spesso - confuse repliche di Baldwin. come -: non calma l'inquietudine dell'opi- - nione pubblica la decisione presa da Ginevra di aggiornarsi al mese di giugno, i a Mentre il Times è soddisfatto'- del rinvio, la Morning Post è vìo-lentementc critica e amara. Il Con--gsigilo — secondo questo giornale a I— si e preoccupato di mantenere ! intatta In sua reputazione, di non - i decidere mai nulla, applicando la saggia norma: radunarsi, guarda- re e aggiornarsi. eI] consiglio si è riunito — dice U& Montini/ Post - e che cosa ha fatto ? Ha invitato alle sue delibe- ; razioni il delegato di un governo abissino inesistente, e quindi ha: rinviato qualsiasi^ decisione di cin- °.ue settimane. Si può concepire Jffif^^^Kfo'dStaXMa di Suest'uMma esibizione della sua impotenza? Ed è forse da mera- vigliarsi che l'on. Mussolini abbia ritirato la sua Delegazione in se gno di disprezzo? ». La scusa della necessità di at tendere la formazione del nuovo governo in Francia non è accetta ta dallo scrittore- della Morning Post, anzi aumenta la vioie"za dei- la sua critica e non a torto egli afferma che. se i tedeschi aves ser0 varcato il Reno nessuno a- vrebbe sato di inviare alIe ca. 1 lende greche l'esame della situa- zi01le con u pretesto di elezioni le- gislative e di crisi di gabinetto. La Lega sa che le sanzioni dovranno essere abolite e. a quanto riferisce ,0 stesso collaboratore della Mot- Pnlii- Ia maggior parte dei Governi europei è convinta della futilità di mantenere le sanzioni, ma nessuno ha il coraggio di dire apertamente ciò che pensa. Il go- verno inglese è persuaso che la po- litica leghista del futuro Gabinet- L°. franecse indurrà certo Leone Blunl a Pon'e in serio pericolo la sicurezza Ani suo niou n «Tal. sicurezza del suo paese, e d'ai tronde — secondo rivelazioni o dierne — la Francia aveva pre parato già da qualche tempo un piano di sistemazione del proble ma ahi^^inn nrnlio.n mr, ùi,,tftn ma abissino, crollato con la vitto- na completa riportata dalle armi ìtahane. e non intende in alcun caso introdurre nuovi elementi di malintesi o di complicazioni nei no finito per convincere tanto Pa¬ stini rapporti con l'Italia. Il piano francese prevedeva il mantenimento del negus quale sovrano nominale dell'Abissinia ed una certa m Lega alle trattative di pace L'impossibile compromesso La fuga del negus e la rivolta di Addis Abeba e di Harrar, han- isura di narterinazione riella oiio < „.!,.„ rigi che Londra che il problema abissino non ammette soluzioni di compromesso, anzi che l'unica so- luzione urgente, è quella che p. imporre la forza italiana. Se il problema politico del momento issi- fosse quello concernente l'Abissi- nja esso potrebbe essere risolto nelle 24 ore ma l'Inghilterra or mai ha gli òcchi fissi su Roma e prire alcuni punti fondamentali su cui appoggiare le future direttive della politica inglese nei confron ti dell'Italia. Non si crede qui tut tavia che il ritiro della Delegazio i' Mediterraneo orientale, e tutto l'intenso lavorio critico che si sta svolgendo da alcune settimane attorno al Covenant e alla sua revisione, mira essenzialmente a sco- ne italiana da Ginevra, significhi il ritiro dell'Italia dalla Lega quantunque esso sia auspicato dal la stampa antiitaliana come il -, New Chroniclc » e il < Daily He rald » il quale ultimo sostiene che il gesto compiuto ieri dal barone Aloisi è una dimostrazione che il conflitto tra l'Italia fascista e la j_,ega continua, e che « può ter minare soltanto con la resa del puna o dell'altra delle parti ^j]a Camera dei Comuni il de putato laburista Cocks ha chiesto ancora una volta se il governo bri- tannico non intendesse proporre a Ginevra la espulsione dell'Italia dalla Lega, e nel caso di insucces-so di questo passo, se l'Inghilter- ri. non credesse di dover abbando- 'nare Ginevra. Baldwin ha repli- icato dicendo che non condivide af- fatto l'opinione dell'interpellante e che non ritiene consigliabile la li- nea d'azione che egli suggerisce. Ad un altro deputato il primo Meri al Foreign Office una copia delaltro deputato il r ministro ha annunciato che l'Airi- : ^ jsciatore d'Italia* ha comunicato |jpri a] Poreilm officp ..„„ conla del l'Abissinia all'Italia e del conferi mento del titolo di Imperatore a S. Maestà il Re d'Italia decreto italiano di annessione del-« Mi risulta — ha detto Baldwin — che tutto è stato accettato sot-to riserva e sarà sottoposto al mi-nistro degli Esteri al suo ritorno da Ginevra». Mr^ollo™; ri! mollimi min UtOeildUCI Ul IlIdldUyunO Vtion n au<>=n p t nitriva n.jr Ho aLieso a. umuid .pei uo- mani e si apprende cne tara un dettagliato rapporto delle conver- sazioni da lui avute con i rappre- sentanti delle varie potenze e ini- zierà senza indugio scambi di ve- dute con gli esperti del Foreign Office per determinare l'atteggia- mento da seguirsi alla prossima riunione del Consiglio, nella quale c<jn desidererebbe non assumere |]a presidenza ed essere libero di ' esporre personalmente le tesi del suo governo. i sintomi del crescente malumo ,e britannico riprendono. Assistia mo a] diffondersi di accuse all'Ita ija di essere responsabile del mal contento esistente in Egitto e in paiestina, ed assistiamo anche al- ,_ " , ,. , la resurrezione di alcuni uccellaceldi malaugurio, i quali, dopo averprevisto un catastrofico esito del la guerra ed essersi ritirati nell'ombra all'ora della vittoria ita ]ianai ricompaiono ova per prono sticarc u.cmende difficoltà avve collaboratore diplomatico del il/r,,, Chester Guardian, il quale affermadie non è ormai più dubbio che di pacificazione nire nell'opera dell'Etiopia. A questa gente risponde oggi il ''InShiUerra sia stata pessima-mente informata nei riguardi del-la guerra in Abissinia. <•• Risulta sempre più evidente—egli dice — che gli abissini fin unanivmi7io erano incineri d* .esistenza organizzata ed è anche coiaio che laddove si è avuto un reale combattimento una parte ini- : portante hanno avuto quégli abis- sini passati dalla parte dell'Italia ,e da^ quest'ultima armati». „ , .. , ... riHà nazionale nessuna capacità bellica, nessuna potenza di orga- «Gli abissini — dice sempre loscrittore in parola -- non hanno manifestato alcun senso di solida- e conclude che llmpeiatore non è stato messo in fuga dagli ita-,mzzazione e di iniziativa, ne erano controllati da parte di una autorità centrale ». Lo scrittore ne deduce che è del tutto inesatta l'affermazione che le forze del Negus siano state sconfitte dall'uso di gas asfissianti liani, ma dagli abissini. Egli non ha abdicato ma è stato detronizzato. Con gli italiani avrebbe potuto negoziare, ma con i suoi ras d.1^?,,de"tJ1 ?gnl trattativa e impos- sibile. Vi e una buona ragione di credere che gli italiani saranno in grado di completare il soggioga- mento del Paese con forze militar' relativamente piccole e che non sa rà loro necessario mantenere in Etiopia un esercito permanente di occupazione », Renato Paresce. Fandonie fabbricate a Londra Addis Abeba, 13 notte. Il corrispondente della - Reuter- ha dichiarato di non aver manda- to la notizia concernente l'inizio: dei nuovi arruolamenti in Etiopia, Questa dichiarazione dimostra che la notizia è stata fabbricata a1 Londra,