SITUAZIONE INVARIATA NELLE PRIME POSIZIONI

SITUAZIONE INVARIATA NELLE PRIME POSIZIONI LA PENULTIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO NAZIONALE DI CALCIO SITUAZIONE INVARIATA NELLE PRIME POSIZIONI TORINO-FIORENTINA 2-0 (0-0) Dopo un primo tempo equilibrato i « granata » dominano in modo incontrastato nella ripresa e vincono nettamente Buscaglia 7' (ripr.) - Ussello I TORINO: Maina; Brunella, Ferrini;' Prato. Allasio. Janni; Ho (Ussello), Azimonti. Ussello (Bo). Buscaglia, Si-! lano. FIORENTINA: Amoretti; Gazzari. Magli: Piziolo, Bigogno, Morselli; Ror. Betti, Perazzolo, Romagnoli, Scagliotti, Grinta. Arbitro; Scotto, di Savona. Firenze, 4 mattino. L'arbitro fischiò l'inizio e il To- j rino corse subito all'attacco. Bo creò immediatamente una situa- j zibne pericolosa dalla quale però Amoretti si districò con franche:*,za. Rovesciamento di fronte. Toc- ; cò a Maina mettersi in azione per | impedire che un tiro di Gringa mi- ! nacciasse di troppo la sua rete. I Principio promettente. Le due j squadre dettero a intendere di voler combattere prima di cedere, e combatterono infatti cavallerescamente durante l'intero primo1 tempo. Più svelto e sbrigativo il Tori- j no, meno veemente la Fiorentina, j che pure fece, all'inizio, molte co- j se buone, ma. l'intraprendenza degli attaccanti fu arginata a dovere dagli uomini della mediana e della difesa. Tutti stettero sul chi j va là e di azioni da far perdere | la bussola al portiere non se ne crearono. Maina e Amoretti ebbero del lavoro, sì, ma lavoro tranquillo e senza pericolo, che sbrigarono con non troppa fatica. Nella prima fila torinese Bo cambiò quasi subito di posto con Ussello. sostituto di Giuli, ammalato, e si portò al centro. Lo spostamento fu giudizioso. Bo rese molto bene anche nel suo nuovo I ruolo, mentre Ussello figurò me- j glio all'ala. I cinque attaccanti ! granata andarono d'accordo. La | mediana tenne il proprio posto con autorità e Allasio fu superiore al diretto rivale Bigogno. I 45 minuti passarono veloci. Il giuoco piacente e la combattività delle due squadre avvinsero il pubblico che credette di trovarsi nuovamente dinanzi alla Fiorentina dei tempi migliori, e applaudi i proprii atleti e sottolineò con mormo-, rii qualche durezza di giuoco dei ! granata che, più impetuosi degli: avversari, caddero più sovente ! sotto le salmoni arbitrali." Ma di giuoco duro vero e proprio non se ne vide. Nei primi 45 minuti la Fiorentina fu più sovente del Torino all'attacco e anche più pericolosamente. Lo provano i quattro calci d'angolo che i granata dovettero subire e durante uno dei quali Borsetti trovò modo di mandare fuori un pallone da pochi metri che non sarebbe stato difficile far finire in rete. Da come erano andate le cose nel primo tempo, tutto lasciava prevedere che la partita si sarebbe chiusa senza vinti nè vincitori; invece la situazione cambiò di colpo. Gli undici atleti in maglia viola apparvero lenti, imprecisi. I granata, invece, nulla perdettero della loro combattività iniziale. Dettero l'impressione di essere più veloci e vivaci che non nel primo tempo. Si gettarono nella lotta con indomita volontà e corsero verso la porta di Amoretti e più di una volta lo misero in imbarazzo. Dai. picchia e mena, alla fine il punto venne fuori. Non poteva essere altrimenti. Bo. che fu il più attivo giuocatore di attacco durante tutti e due i tempi, si trovò spostato a destra col pallone fra i piedi, evitò un avversario, passò preciso a Buscaglia. Questi sorpassò i difensori e ficcò in rete in maniera perfetta. Ciò avvenne al 7'. In campo granata si saltò di gioia c Buscaglia fu stordito quasi dagli abbracci che ricevette dai compagni. II punto sembrò non avere, sugli atleti fiorentini, effetto di sorta. Non ebbe nemmeno il potere di scuoterli un poco. In certi momenti la squadra viola si chiuse in difesa dando quasi l'impressione di voler difendere la sua sconfitta. Di questa apatia approfittarono i cinque granata deli'attacco che manovrarono a loro agio il pallone e piantarono in asso la mediana con una facilità da non si dire. Silano in particolare, pur avendo di fronte un giuocatore della levatura di Piziolo. dimostrò la sua ottima classe dando vita a azioni veramente pregevoli. Erano passati dieci minuti dal primo punto che arrivò il secondo. Tutto l'attacco era davanti alla porta di Amoretti. Il pallone andò da un piede all'altro dei granata finché pervenne a Ussello che lo mandò a finire in rete. Pur allentando il ritmo delle azioni offensive i granata scesero ancora più di una volta a far visita a Amoretti e a rammentargli che in campo c'erano anche loro. Da parte sua la Fiorentina andò di male in peggio, tentò senza convinzione più di una volta di tirare fuori le unghie pia inutilmente. Ognuno giuocava come se in campo non ci fosse che lui solo. L'unica azione degna di nota fu una fuga di Gringa che, partito in velocità, arrivò fin sotto a Maina e lo mise in difficoltà, poi niente altro di buono. L'arbitro comandò bene l'incontro nonostante abusasse eccessivamente del rischio. Al termine il pubblico, scontento, applaudì i vincitori e fischiò i vinti. Roma-Alessandria 3-1 (1-1) Croce (A.) al 16' Di Benedetto (2) (R.i 37' e 20' r. Cattaneo ( R.j 44' ripr. RO.MA : Miiscttl; Monzesi ili. Allemandi: Frisoni, Bernardini, (ludtildiCananeo, Suliiimglti, ììi ilrnoilcttiTornasi. D'Alberto. ALESSANDRIA: Cerosa; Lombardo: Turino; Barale, Parodi, Mila ne; Hlisa ni. Riccardi KolKitti, e, lori::. Croce.Arbitro: Ciàmhcrliui, di Genova. Roma, 1 mattino. La partita è stala fra le più belle ed emozionanti che si siano giocate a Roma in questa finale di campionato. Essa si è risolta a vantaggio dei locali che. al 44' della ripresa, mentre conducevano per 2 a 1, per poco non hanno subito il pareggio: il tortissimo tiro di Riccardi eia paralo miracolo- samente da Masetti sul limitare della porta con un salto acrobatico magnifico per intuizione e prontezza. Spronati dal pericolo i giallo-rossi partivano decisi al contrattacco c non passava un minuto che Cattaneo, su passaggio di Subinaghi, metteva in rete con un tiro più preciso che forte, effettuato da pochi passi. 11 primo tempo iniziava cor. ''Alessandria all'attacco; la superiorità dei grigi si concretava al 16' su azione veloce di Croce che, superato Monzeglio, stringeva al centro e metteva in rete da pochi passi. Per tutto il resto del primo tempo la Roma, punta sul vivo, permaneva in area avversaria. Il pareggio avveniva al 37', su calcio d'angolo e tiro di De Benedetti che Ceresa non poteva arrestare. Nella ripresa superiorità giallorossa, ma l'Alessandria reagiva con contrattacchi che la difesa romanista riusciva a stento ad arginare. Al ventesimo minuto, su punizione tirata da Gadaldi, Ceresa usciva, ma sopraggiungeva Di Benedetti che metteva in rete. i 2-1 (2-0) s\ jij ìI | '! i j jD'Odorico (L.) 15' - Camolese (L.) 29' - Sallustro (N.) 19' NAPOLI: Moscie; Fenoglio. Camello; Colombari, Buscaglia, Rivolta; Sallustro, Tricoli. Kusoni. Rosselli. Venditto LAZIO: Blason; Zuccone, Monza: Baldo, Ferraris IV, Vlani ; Filo, Bisigato, D'Odorico, Camolese, Gabriotti. Arbitro: Bertnglio. di Torino. Napoli, 4 mattino. Giocando con più calma e maggior tecnica gli azzurri laziali hanno avuto la meglio pur se il Napoli ha segnato una prevalenza di attacchi. La Lazio ha segnato il primo punto al 15' del primo tempo con D'Odorico che deviava in rete un calcio di punizione battuto da Ferraris. Al 29' era Camolese che portava a due i punti laziali sorprendendo spiazzati i terzini napoletani. Sallustro accorciava la distanza al 19' del secondo tempo. Il Napoli attaccava in prevalenza fino al termine della partita ma non riusciva più a passare. * Triestina-Genova 0-0 TRIESTINA: Tricarico; Geigerle, Loschi; Busidoni, Castello, Spniigherò;l'a-inati. Cliizzo, Mian, Rocco, Colnussi. GENOVA: Bacigalupo; Agosteo; Vignolini: Crudeli, Unita. Figliola; Evaristo, Vojak, l'.sposto. Cilena e Ferrari. ARBITRO: Burlassina. di Novura. Trieste, 4 mattino. Il Genova ha pareggiato per merito precipuo della sua difesa che, quasi di continuo assillata di e e i l n e , u i o o, l i e. a u a e. lavoro, ha sempre avuto la meglio. Uno dei momenti più critici si è verificato all'8" minuto quando Colaussi si è presentato davanti a, Bacigalupo dopo aver superato ai serpentina tre o quattro avversari.| Il suo tiro, però, è uscito senza;' impegnare il portiere. Il movimen-( tato primo tempo proseguiva con notevole supremazia triestina inframmezzata da energiche risposte di controtempo. Al 3' minuto della ripresa Bacigalupo compiva una vera pro\ dezza deviando un tiro quasi irrejsistibile di Pasinati e poco dopo iTricarico veniva impegnato dalla, j unica minacciosa avanzata dei geìnovesi e parava con il pugno la I valla voltata di testa da Vojak. | Il periodo centrale della ripresa fu 'povero di giuoco e di impegno, ! ma verso la fine la Triestina coni dusse una energica offensiva, e j proprio all'ultimo istante Bacigajlupo parava miracolosamente un forte tiro di Mian. ; uo : ignadi o n n re raa o. a a e, ò;] si. Vii ari. er sa di Sampierd.-Milan 3-1 (1-1) Arcari (M.) 5, Cappellini (S.) (3) 10' 1.0 t„ 10' ripr., 40'. SAMP1ERDAR EX ES K : Venturini ; Ciancamerla. Bodirii; Berlini. Poggi. Malatesta; l'erotti, Busini, Cappellini, Spivach. Silvestri. MILAN: Zorzan; Perversi, Bonizznni, Biconi. Bortolotti, Gianosello; Arcari. Zidarich, Piazza. Spinola, Anioni. Arbitro; Scorzoni, di Bologna, Genova, 4 mattino. La vittoria dei concittadini si è avuta nel secondo tempo allorchè la Sampierdarenese si è gettata decisamente all'attacco per far sua la posta. Il Milan,, che aveva disputato un primo tempo rimarchevole, ha dovuto allora difendersi a denti stretti senza impedire agli avversari di assicurarsi presto il successo e di consolidare verso la fine la preziosissima vittoria. Primo a segnare è stato il Milan dopo cinque minuti, a séguito di un bel passaggio di Bortoletti ad Arcari il quale, mal controllato, ha lestamente piegato verso il centro e ha battuto Venturini con un tiro fortissimo. Cinque minuti dopo la Sampierdarenese ha pareggiato su azione di Bertini e superbo tiro di Cappellini da 15 metri. Al 10' della ripresa ancora Cappellini, ricevuto un passaggio in profondità di Malatesta, ha battuto Zorzan e al 40' lo stesso giuocatore ha risolto con un tiro a rete una breve mischia provocata da una fuga di Silvestri. \ i\\|\ | [| > ' a n i d a o o o l o e a Ambrosiana-Bari 2-0 (0-0) Porta 18' 2.0 t. e Sala 21' 2.o t. BARI: C'ubi; Antonelli e Marini; Braga. Battistonl f Loctti: Costantino, Rossini, fiancherò, Paradiso c Marcinoli peschi. AMBROSIANA : Degan!; Vincenzi e Mascheroni: Ghidinl, Faccio e Sala; Porta. Dentaria, Meazza, Ferrari e Devi ncrnzi. Arbitro: Calcati, di Bologna. Milano, 4 mattino. Il Bari resse all'offensiva deliri Ambrosiana per più di due terzi della durata della (/ara. Dopo ses\ santa minuti di giuoco o poco piùile due squadre ancora si trovavano al nulla di fatto. Per tenere a \bada l'avversario, i baresi ricorrc\vano a tutte le anni possibili, |qi(c//e della tattica c quelle della \ forza. A tratti, l'intera squadra si chiudeva in difesa, richiamando indietro perfino il centro avanti. Dalla posizione arretrata i media| ni laterali e le mezze ali non si [mossero mai: Battistoni poi pre| se addirittura fissa dimora fra i > terzini. La squadra evidentemente non si preoccupava che di distruggere 'quanto costruiva l'avversario. Per sfuggire alla retrocessione le bastava un risultato pari, ed essa non tendeva che a questo. Il Bari ebbe due occasioni infantilmente facili di segnare proprio all'inizio della gara: le rifiutò, come se la cosa fosse al di là del suo programma. L'Ambrosiana segnò al 18' ed al 21' della ripresa, quando già pubblico e squadra stavano innervosendosi per l'inutilità dello sforzo. Su calcio di pu¬ ; e ; i i a , a a o . i i n e r a o , l , a ¬ nizione tirato da Ferrari, Porta guizzò via e battè Cubi da pochi passi. Tre minuti dopo, su nuovo calcio di punizione tirato dalla destra, lo zoppicante Sala veniva a trovarsi solo davanti a- Cubi e sospingeva la palla in rete col concorso anche di un terzino barese. E fu tutto. Brutta, pessima partita. Il giuoco fu duro e violento ad iniziativa- specialmente dei baresi. Per tenere a freno i giuocatori, l'arbitro spezzettò il giuoco, fermando le azioni ad ogni istante. Pubblico discretamente numeroso. Terreno ottimo. Giornata calda. V. P. !I RISULTATI Milano: Ambrosiana-Bari Sampierdar.: Sampierdar.-Milan Torino: Juventus-Brescia Firenze: Torino-Fiorentina Roma: Roma-Alessandria Napoli: Lazio-Napoli Trieste: Triestina-Genova Bologna: Bologna-Palermo Le classifiche " Partite Porte C. V. N. P. F. P. P.ti Bologna 29 14 10 5 36 21 38 Roma. 29 IS 7 7 29 19 37 Torino 20 15 6 8 47 33 36 Ambrosiana 29 14 7 8 59 32 35 .Inventus 29 13 9 7 44 30 35 Triestina 29 10 12 7 46 56 52 I.azio 29 10 8 11 47 42 28 .Milan 29 10 8 11 40 40 28 Genora 29 7 13 9 56 42 27 i'iorcntilla 29 10 7 12 52 41 27 N'apoli 29 10 6 13 41 45 26 Alessandria 29 8 10 11 31 3D 26 Bar! 29 7 11 11 26 36 25 Satnpierdar. 29 8 9 12 30 48 25 Palermo 29 10 3 16 23 47 23 Brescia 29 5 6 18 20 40 16 2- o3- 1 2-1 0- 0 1- 0 Bologna-Palermo 1-0 (0-0) Andreolo al 2' della ripresa BOLOGNA: Gianni; Fiorini, Gasperi ; Monlesantn, Andreolo, Corsi; Maini. Sansone, Schiavio, Fedullo, Eeguzzoili. PALERMO: Proverà; Faotto, Stiroli; De Rosalia. Riccardi. Panfilio; Castellani. Tic Manzano, Boncsini, Carnevali, ! Balza l'ini, ARBITRO: Casati, di Como. Bologna, 4 mattino. Per tutto il primo tempo il Bo logna ha puntato verso la porta j di Provera, ma questa ha resisti-1 , to. Non è mancata qualche offen- j isiva dei siciliani, ma il quintetto ! : attaccante ha dimostrato scarsa m. penetrazione e sopra tutto poca ; ' capacità di realizzare. Il gioco era 1 ripreso soltanto da due minuti | quando Andreolo, ricevuto il pai-1 Ione da Corsi, ha evitato Riccardi ' e, da trenta metri, ha sparato de- j cisamente in rete. Il tiro era po i tentissimo e ben diretto verso l'an- golo della porta di Provera che, sorpreso, è scattato in ritardo. Così è stato segnato il punto che doveva essere decisivo. Allo scacco il Palermo ha mutato tattica e si è lanciato all'offensiva. Al 9' Bonesini si è trovato solo davanti a Gianni, ma ha errato il tiro. Poi il Bologna ha dominare e al 15' altro 'tiro di Andreolo che Provera ha!parato. Castellani ha sbagliato poi1una facile occasione al 18'. Quin- de abilità e si è salvato costantemente con sicurezza. Verso la fine il Palermo si è mostrato rassegnato alla sua sorte e il Bologna ha continuamente S l h l JUVENTUS-BRESCIA: un volo di Peruchetti per respingere la palla di pugno.