Piemontesi dominatore della gara vince a Davos

Piemontesi dominatore della gara vince a Davos La prima tappa del Giro ciclistico della Svizzera Piemontesi dominatore della gara vince a Davos gL'italiano partecipa ad un'ardita fuga tentata in partenza, si libera di ogni avversario in salita e giunge al traguardo con netto vantaggio -- Il ritiro di Bertoni e la cattiva prova di Camusso ( DAL NOSTRO INVIATO )- Davos, 25 notte. La prima lappa del Giro ciclistico della Svìzzera è stata vinta da Domenico Piemontesi dopo una corsa che. ultimata fin dai primi chilòmetri, ha avuto la sua decisione sulla salita del Wolfganghass, dove l'italiano è giunto solo con l'2ù" di vantaggio dopo avere avuto per compagni, per lungo tratto, i tedeschi Geger e Altcnburger, 10 spaglinolo Prior ed il francese Buttafuochi, fuggiti con Piemontesi uli'i-', nizio della tappa. L'anziano Piemontesi ha compiuto unti corsa superba sotto tutti i punti dì vista e se la sorte lo ha costretto a pensare a se stesso mentre gli altri italiani erano distanziati, bisogna considerare il carattere individuale della prova. La corsa degli italiani Bisogna pure aver presente che Piemontcìi non poteva — a costo di chiudersi la probabilità che gli ha dato la vittoria ~ non lanciarsi con gli altri subito dopo nella riuscita fuga iniziatasi subito dopo la partenza. L'anziano ha quindi agito come doveva e 11 suo comportamento durante tutta la tappa ha provato che aveva, nervi buoni e gambe salde. Gli altri italiani non hanno risposto come si credeva ed ha sfavorevolmente impressionato Camusso, confinato al 32.0 posto un po' per l'avvenuto ritiro di Bertoni (dovuto ad un attacco dì colica) e imi po' per la sua inerzia. Quanto a Macchi, che lo scorso anno vinse sullo stesso percorso, i due tentativi operati per farsi luce nel grosso del gruppo lo giustificano, e giusti sCipriani, giunto 15.0 dopo una corsa di cui ha compreso il tema nella seconda parte, e Scorticati e Menili si sono comportati bene. Essi si sono mantenuti nel secondo e terzo gruppo che con alterna vicenda hanno tentato di raggiungere il quintetto Piemontesi, Geger, Prior, Altcnburger e Buttafuochi. Infine Andretta, finito al J,9.o posto, ha fatto una coi'sa grigia, ma non inferiore a quella del complesso dei nostri rapprese.danti. Il giudizio che veniva emesso quasi I generalmente questa sera era di pic-\ na approvazione per la coi'sa di Piemontesi, mentre per gli altri si invoca-\ va l'appello che domani avrà per tri- \ banale il Colle San Bernardino. La< vittoria odierna pone intanto Piemon- \ tesi in primissima linea e c'è da spcrare che, nonostante il grande sforzo ; esplicato oggi, egli sappia mantenere il posto conquistato. La cronaca della corsa è, d'altronde, la prova della grandezza della lotta odierna. Quando Marzohl, presidente della commissione del Giro, ha dato,' alle 8.02, la partenza al Bahnofquai di Zurigo, il cielo, gonfio di poggia e l'aria quasi fredda promettevano ai; corridori una giornata fresca. Dato che gli olandesi Valentyn e Van der Ruitt non erano giunti a Zurigo, solo 57 uomini si sono lanciati ad andatura' moderata per le strade affollatissime. Per cinque o sei chilometri si è ri- : ' IT*... . . . , masti nell'abitato, mantenendo un'an- dntura regolare ed anche i ■orimi as- sTaiincammana si sonò evincati:pagna si sono cominciali\! ìprimi in campagna si sono cominciati con una pedalata blanda e assonnata. Ma c'era chi vegliava; non erano, infatti, stati compiuti ancora 25 chilometri che a Tegelswangen, un piccolo borgo tra Zurigo e Wintcrlhnr, si svolgeva l'episodio che doveva dare, il carattere alla giornata. Geger, il tedesco secondo classificato nel campionato di Germania, aveva già dolo qualche piccolo strappo che non era sfuggito all'occhio attento di Piemontesi, nò allo spaglinolo Prior, nè ad Altenburger, nè al francese Buttafochi, anzi si può dire che Geger e Piemontesi si sorvegliavano fin dalla partenza da Zurigo e vedremo in seguito come essi sinno stati competitori e collaboratori quando la necessità li ha spinti ad aiti-, tarsi alternandosi al comando. Il tentativo riesce A Tegelswangen, dunque, cinque uomini partivano di scatto uno dietro l'altro. Il grosso del gruppo ■— ed è la stranezza della tappa — non sembra darsene per inteso e per ben 50 chilometri, cioè fino a Flaioil, assistemmo solo a qualche modesto tentativo di inseguimento. Cosa succede? Camusso, Bulla, Rinaldi, Buchi hanno le gambe intorpidite. Diciamo subito a discolpa di Bulla che fra i SO e i 1,0 chilometri dalla partenza et'li ha avuto un incidente che doveva ritardarlo di 50' dal primo arrivato a Davos. L'austriaco spezzava. infatti, il pedale e perdeva tempo pre-zioso per accomodarlo. Il gruppo di testa continuava, in tanto, deciso nella sua corsa. A S. Gallo (Km. 82) esso era condotto alternativamente dai cinque uomini e passava alle 10,20 con un anticipo di l'iti"sugli immediati inseguitori. Il seconA do gruppo, forte di Stcttler, Ente, Blatmann e del nostro Scorticati, che valo-rosamente si era lanciato all'atacco dei fuggitivi, era a sua volta seguito da un terzo gruppo di formazione nettamente internazionale come il primo; composto, cioè, dal francese Adam, dal belga Aerts, dal tedesco Thierbach, dallo spaglinolo Alvarez e dall'italiano Mcalli. In lill, metri di dìslivcllo iniziale si è saliti a S. Gallo a 063 vietri, ma ora si ridìscende velocemente. In 10 chilo- vietri si è a Rorschach sulla riva del iavo di Costanza, che appare grigio Si costco- nella giornata piovigginosa, già il lago per buon tratto e il gruppo di testa continua ad approfittare della occasione che dà loro la strada, ora pianeggiante, ora in discesa, per lanciarsi a velocità disperata aumentando ancora il distacco. A Buche (150 chilometri dalla partenza) le posizioni sono le stesse per il primo e il secondo gruppo, che sta per essere raggiunto dal terzo. Dirigendosi verso Sorgane, cioè pus- sando dalla frontiera svizzero-austrìaca alla montuosa Engadina, i corridori tosibMa, n \ ; ' ; ' l'ito a Wardcnberg dà un H',S!i" tra il primo c il secondo, di li'.5" fra il primo e il terzo gruppo. Ma il distacco deve ancora aumentare. Infatti a Sorgami, prima di girare la ruota verso le montagne dell'Eligadina, controlliamo ben S',S0" di anticipo per il quintetto di testa. riiitnrm ,li &aistacco ai LipeIl distacco aumenta indietro T reorqtrl'epaVgria Adam, chintanto. cosa succede condotto Aerts, Menili, Thierbnch e Alvurez, che i Msi alternano equamente al comando,; 16guadagna terreno, mentre il serondo;Pcala un po' la sua andatura. Ed ecco,nrie all'attacco del Wolfganghass i due-**tronconi sono ricongiunti. Restano sempre in testa Piemonte- tifascmpie vi testa Piemonte- 3si, Geger, Altcnburger, buttafuochi e 3Prior, che mantengono il loro anticipo Edi cinque minuti. Nel grigio dell'ultimo 4plotone qualche uomo riesce a farsi GBdcalugiCluce: cosi il francese Level, die vedremo, poi, arrivare solo a Davos. Fra i nostri corridori arretrati. Bertoni si ritira a metà corsa, in seguito alla crisi alla quale abbiamo accennato e che un medico pronosticherà nientemeno c/ie sclmilo di peritonite. In realtà Bertoni stnon dà l'impressione di essere molto 7ammalato, benché sia certo che non sevotesse proseguire P AlVattncrn ' del ' Wnlfnannhtm» che'• B : _„,:",-' "L' .",„T5«S Ti85 pOltClU 1 COmaOll dai bbO metti di <,„,,;„,.„ ,,ao , „; ,,.,<, „„„,,.,- „ * ' i{ , " ' ■ 'st:C°Ue <SSt cì"'omctn dalla partenza), il n\piotone rf; piemontesi comincia a sgra-n! «arsi. Primo a restare indietro è lo spa- Tìgnuolo Prior, che ha una crisi da cui sii e, depre all'impeto di Geger e di Piemontesi, i quali finn n Klosters (109 Km.) ginn gotto insieme. Vari tcntatiiH di fuga di Geyer ven gono sventati da Piemontesi, Il quale,]]\a sua volta, a lt00 metri dal colle s/er- ra un attacco in pieno che gli riesce. Ili nostro corridore ohm ne infatti «ni:. nostro coiiiaoie munge. Wam, s!'/;tWolfgnnghnss con l'Sn di vantaggio, sul campagna, che, per 1G0 chilometri, bgli è stato a fianco. Ormai Piemontesi è 9vincitore della tappa. Infatti SO metri Sdi dislivclln su 6 chilometri dal Wolgan-, bghass a Davos, per quanto difficili per nle curve continue e per la discesa, non ^permettono agli inseguitori di raggiun- n~ , ,G•'' „ ;. . .. ,. ., . sSotto una pioggia dirotta il campw- dnc di Baca giunge primo a tagliare il [rtraguardo con un vantaggio di due mi- btutti su Geger. Gli altri, che si sono are-! 6fiati sulla salita, giungono con distuc- \ Pchi di 7 e 9 minuti. Tra Altenburger] Dr6Imge Buttafuochi si è insinuato lo svizzero Buchi e i due compagni di Piemontesi, Prior e Buttafuochi, dopo una fuga spettacolosa di 1G0 chilometri, sono elencati al 7° e 9° posto. 1 belgi Aerts e Adam, che sono quarto e quinto, e il francese Level hanno avuto pure mi- t/lior t/ioco nella salila del Wolfgan -\ynas8i La tappa terminata oggi ha visto, co-1 si, in una vicenda alterna e ardua, la vittoria del migliore e specialmente del piii intelligente. Guido Tonelia < "j A -\ i a ; l , o i a n, Alvarez (Spagna) 6,35'19"; 12. Gar- nier (Belgio) 6,35*19"; 13. Stoepel l iGermanial 6,35'28"; 14. Stettler (Svizo zera) 6,35'30"; - 16- ES'i Blattmann (Svizzera! 6,37'20"; 18 tgtnI sI lO! BL'ordine d'arrivo ii PTJTMriMTiroT nnMTwmn utn lt1. PIEMONTESI DOMENICO (Ita- nta) che compie i 22, km della Zurigo-.tDavoa in ore 6,20 11 , alla media drlin ore 6,20'11" km. 35.900 all'ora. 2. Geyer (Germania) 6,22'3"; 3. Prior (Spagna; 6,24'51"; 4. Aerts (Belgio) 66,27'21": 5. Adam (Belgio) 6,27'21"; 6.) Level (Francia 6,27'21"; 7. Altenburger (Germania) 6,2919"; 8. Buchi (Svizzera) 6,30'15"; 9. Buttafuochi (Francia) o a a o o \ (Francia) 6,47'44"; 32. Camusso (Ita 15. Cipriani (Italia) 6, ; ; li. Wolke (Germaniai 6,38'28"; 19. Hutschbach (Germania) 6.38'28"; 20. Scorticati (Iialia 6,38'28"; 21. Mealli (Italia) 6,39*34"; 22. Rinaldi (Francia) 6,39'47"; 23. Van der Haegel (Belgio) 6,41*11"; 24. Cardici- (Belgio) 6,43'49"; 25. Faure (Francia) 6,43'49"; 26. Thierbach (Germania) 6,44*41"; 27. Frey (Svizzera) G.44'47": 28. Suter (Svizzeral 6,46'21"; 29. Minardi iFrancia) 6,47': 30. Bacherò (Spagnai 6,4716"; 31. Fayolle ia) 6,47'44"; 33. Hermann (Svizzera) 6,48'45"; 34. Bossard (Svizzera) 6,49' 47"; 35. Pipoz (Svizzera) 6,51'25"; 36. Bernard i Francia) 6,51'35"; 37. Malmesi (Svizzera) 6,51'41"; 38. Giacobbe (Italia) 6,51'43"; 39. Buse (Germania) 6.52*54"; 40. Buchi Alfredo (Svizzera) 6,53'38"; 41. Gabart (Francia) 6,53'50"; 42. Buia ISvizzera) 6,56'20"; 43. Hofer (Svizzera) G.56'47"; 44. Macchi (Italia) 6,57'44"; 45. Ussat (Germania) G,58' 54"; 46. Dignef (Belgio) 6,58*58"; 47. Mueller (Svizzera) 7,5"; 48. Antenen (Svizzera) 7,5"; 49. Andretta (Italia) 7,5"; 50. Fahrny (Svizzera) 7,3'19"; 51. Gilgen (Svizzera) 7,4'8"; 52. Lambert Belgio) 7.5'21"; 53. Strebel (Svizzera) 7,5'22"; 54. Schumacher (Svizzera) 7,6'19"; 55. Bulla (Austria) 7,10'15"; 56. Luisoni (Svizzera) 7,10'15". Classifica per Nazioni 1. Germania 19, 26'50"; 2. Belgio 19,30'1"; 3. Italia 19.35'46"; 4. Svizzera 19,40'17"; 5. Francia 19,41'33"; 6. Spagna 19,47'26". L'0(lÌGr[li TiVllh DOMENICO PIEMONTESI