L'intervento del Ministero delle Comunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Ente Radiorurale

L'intervento del Ministero delle Comunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Ente Radiorurale LA RADIO PER IL POPOLO L'intervento del Ministero delle Comunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Ente Radiorurale Le istruzioni tecniche per la costruzione dell'apparecchio utilitario Il Gruppo Costruttori Apparecchi Radio aderente all'A.N.I.M.A., in data 6 agosto ha inviato ai suoi soci la seguente circolare: « A seguito della riunione tenutasi presso la nostra sede il l.o corrente, la Commissione incaricata ha compiuto l'esame dei vari elenviti ih discussione, e dopo alcuni colloqui avutisi a Roma, si è redatto l'allegato promemoria il quale riassume i concetti adottati. Tale promemoria è stato inviato all'Ente radiorurale il quale riteniamo sarà d'accordo e perciò, pur riservandoci di darvi ulteriori notizie, sarà op-portu.no che le ditte inizino il loro stu-dio degli apparecchi di campione ba- sandost sui criteri che nel promemoria sono stati indicati e comunichino al più presto all'ing. Fassio se e quanti campioni intendono presentare PROMEMORIA Apparecchi di tipo popolare REQUISITI. — Gli apparecchi dovranno poter ricevere la stazione trasmittente più vicina entro un raggio di qualche decina di chilometri (a se conda della potenza della potenza della stazione stessa). Nella costruzione si dovrannotener presenti le prescrizioni dell arti- colo 79 del R. D. 3 agosto 1928, nu- le quali vietano l'impiegomero 2295, di dispositivi che diano luogo a sensi- ™^™&£ncK&- - Tenutoconto di tali requisiti gli apparecchi saranno a due circuiti accordati con tre valvole di cui una potrà essere doppia, oppure con due valvole sole, entrambe doppie (sempre compresa la raddrizzatrice e senza reazione). Gli apparecchi saranno per onde medie soltanto: i comandi saranno nel numero strettamente indispensabile, la scala con graduazione centesimale esterna. Dagli accessori saranno esclusi: filtro d'accordo, accoppiatore variabile di antenna, attacco per pick-up, presa per altoparlante sussidiario, regolatore di tono, ecc. TIPI DEI MATERIALI. — Tutti i materiali che saranno impiegati per la costruzione di questi apparecchi dovranno essere di costruzione nazionale. Potrà essere tuttavia concessa la presentazione di campioni utilizzanti valvole di costruzione estera, purché sia inteso, che ove di tali campioni fosse decisa la costruzione, dette valvole saranno da costruirsi in Italia. PREZZO. — Poiché questi apparecchi dovranno essere destinati alle classi meno abbienti il costo dovrà essere contenuto nei limiti più ristretti possibili. Le Ditte che presenteranno i campioni indicheranno alla Commissione sentati potranno essere venduti, e daranno opportuni particolari atti a dimostrare che tale prezzo è stato calcolato con i criteri della maggiore economia. I prezzi cosi indicati non sarannoEero preventivamente esposti al publieo. MODALITÀ" DI PRESENTAZIONE. — In occasione della VI Mostra nazionale della Radio, che si terrà a Milano dal 22 al 30 settembre, sarà organizzata dall'Ente Radio rurale e dal Consiglio nazionale delle ricerche, sotto il patronato del Ministero delle Comunicazioni, una particolare esposizione di apparecchi rispondenti ai requisiti indicati. Il Comitato esecutivo della Mostra prenderà accordi con gli Enti organizzatori, mentre il Gruppo costruttori radio prowederà ad invitare le ditte interessate. Ciascuna ditta non potrà presentare più di due tipi di apparecchi e si obbligherà a mettere a disposizione della Commissione esaminatrice almeno due campioni per ciascun tipo onde si possano, ad esposizione chiusa, eseguire le prove e gli esperimenti necessari, ai quali le ditte daranno tutto il loro concorso. Prescelto il tipo definitivo, la costruzione sarà affidata ad un certo numero di ditte, le quali saranno autorizzate a mettere in commercio, al prezzo stabilito, questi apparecchi cui sarà riservata una opportuna ed esclusiva denominazione. NOTA. — In aggiunta agli apparecchi a due circuiti accordati impieganti in totale tre valvole, di cui una doppia, oppure due valvole entrambe doppie, potranno essere presi in considerazione anche apparecchi ad un solo circuito accordato, impieganti in totale tre valvole semplici, oppure due valvole, di cui una doppia. Per questi apparecchi i requisiti potranno essere limitati alla ricezione in altoparlante in zone immediatamente vicine ad una stazione trasmittente. Il prezzo dovrà essere naturalmente commisurato alesaminatrice, in busta chiusa, il prez- zo al quale gli apparecchi da esse pre-f^rì^^r^im^t0In data 9 agosto lo stesso Gruppoinviava ai suoi associati la seguen-te lettera: „ «91 affrettiamo a comunicarvi che1 Ente Radio rurale ha approvato ilnoto promemoria per la costruzionedegli apparecchi radio di tipo popolare. Per vostra opportuna norma vi trasmettiamo l'elenco dei materiali da impiegarsi nella costruzione di tali tipi di radioricevitori, facendovi presente che l'elenco in questione è stato predisposto da una Commissione di tecnici nominata dal Gruppo in una riunione che ha avuto luogo presso l'A.N.IMA. il 3 agosto. Elenco dei materiali da impiegarsinella costruzione dei due tipi di radio-alle"a\°ora^ promcmoriaPrima sohiZiln^pfòposta. Appurcc-chio a in- valvole a > circuiti (ricezio-ne della stazione più vicina sino aduna distanza di 30-10 chilometri). Po-tenza di uscita da 1 a 1,5 watt. Elenco dei materiali: 2 trasforma-tori di alta frequenza; 1 condensatore doppio ad aria a dui? sezioni; 3 resistenze da mezzo watt; 1 resistenza da 1,5 watt; 2 resistenze da 2-3 watt; 3 condensatori fissi a cartuccia; 2 con-densatori fissi da 0,1 mf 500 vot prova; 1 potenziometro con interruttore; 2condensatori per filtro di circa 4 mg 1 condensatore elettrolitico; 1 trasformatore 1 y'alimentazione con 4 prese; 1 trasformatore di uscita: 1 altoparlante elettrodinamico. Valvole: tipo 6 F 7, 41, 80; 3 zoccoli portavalvole; chassis con 1 schermo; viterie e morsetterie; materiale isolante accessoriofili connessioni; mobiletto chiuso poste-riormente; cordone e spina per presa;? bottoni di cui uno con indice stam-pato; 1 piastrina con sca a g™auatario frribanàggici di cartone Seconda soluzione. Apparecchio ad La notizia che siamo in grado di dare oggi ai nostrj lettori, special . ... ... , ■ mcnte a quelli delle classi medie e popolari che tanto si sono appassio nati al problema dell'apparecchio l circuito con due valvole (ricezione della locale cittadina). Materiali costitutivi: valvole: tipo 77, 12 A 7; 1 bobina; 1 condensatore ad aria; 5 resistenze; 3 condensatori fissi a cartuccia; 2 condensatori fissi da 0,1 mg.: 2 condensatori per filtro; 1 trasformatore d'alimentazione; altoparlante magnetico; 2 zoccoli; chassis schermi viterie; fili connessioni isolanti; cordone e spina; 1 bottone: 1 scala centesimale; mobiletto con chiusura; imballo di cartone », utilitario, è di quelle che vanno segnate a caratteri d'oro nella storia della radiofonia italiana. Ormai non ci sono più dubbi: il popolo avrà il suo apparecchio; una nuova larga via d'incremento e di sviluppo è aperta: per questa via la Radiofonia italiana, forzando tut , . ' '. , tr- ìe posizioni, deve decisamente auviarsi, se si vuole che l'Italia esca di minorità e s'imponga come una- a. V^salde e delle più efficienti unità radiofoniche del mondo. Ma non basta costruire l'apparecchio; è necessario saperlo diffondere. Questo compito è riservato all'Ente Radiorurale? Non crediamo, che ben altri, e non meno importanti, sono i compiti dell'Ente Radiorurale. E poi, perchè tacerlo?, l'Ente Radiorurale, in un anno, non è riuscito a piazzare — nonostante i fortissimi e numerosi aiuti — più di 2000 apparecchi. Non c'è nessuna ragione, proprio nessuna di carattere e di interesse pubblico, per cui si debbano girare le posizioni: si finirebbe col compromettere i risultati che è legittimo aspettarsi dal lancio del nuovo apparecchio. Ecco perchè noi crediamo che l'unico Ente che possa legittimare le migliori speranze, e provocare e produrre i migliori risultati sia l'E.I.A.R. Spetta all'E.I.A.R. — ed è, del resto, nel suo interesse — il compito dì escogitare tutti i mezzi e agevolare in tutti i bmcssrvdmcptrprdcpctimcapailtensfrinuzrsumtrpnim!!! modi il rapido sviluppo della radiofonio popolare: non c'è proprio giusfi- fìcazione di sorta a una sua eventuale assenza nel momento in cui più urgente e più necessaria è la sua presenza. Non è presumibile, e sarebbe del resto assolutamente illogico, che si disinteressi della cosa proprio l'Ente maggiormente interessato: ecco perchè siamo sicuri che l'E.I.A.R., al momento opportuno, interverrà efficacemente per favorire, con i mezzi a sua disposizione, il progredire e il diffondersi della radiofonia popolare. E, per tornare all'apparecchio, ci sia permessa qualche osservazione al promemoria degli industriali. Quale sarà il prezzo dell'apparecchio? Sarà quello che risulterà il minimo? Perchè si è voluta creare questa inutile complicazione? Dato che i materiali per la costruzione sono fìssati, non era logico, per lo meno, stabilire il prezzo massimo? Gli apparecchi, controllati come saranno da una apposita Commissione tecnica, offriranno tutte le necessarie garanzie; perchè dunque il pubblico deve ignorare i prezzi fatti dalle singole ditte? ecgedptanqcovreccvmnzpmgsuccvuczovaovdvrmcitdnocrr!„E poi perche avere adottato «»«j™forma di soluzione a premio di c«j!i1 aarnon si capisce la ragione? La radiotecnica insegna — e non soltanto la radiotecnica, crediamo; ma noi queste cose le abbiamo apprese sulle riviste tecniche — che, dovendo dare un indirizzo base per la costruzione di un apparecchio, la prima cosa che si dà è lo schema di principio: in seguito, dopo aver calcolato e realizato codesto schema, si fa l'elenco ^ *•«■»** esattamente occorrer pccvmtt promemoria agli associati, la j d Commissione ha fissato i materiali'e nha lasciato ai costruttori il compito dì risalire, mediante più o meno in neanose elucubrazioni cerebrali al y'^ , 6 11 07 "~wm cereoran, ai lo schema. Dato uno schema, ognuno avrebbe pensato ai particolari; e rvfriori si sarebbe potuta constatare con nassoluta certezza l'abilità costruttiva delle singole ditte. Comunque, quello che più importa oggi è la certezza che l'apparec- chw popolare c in costruzione. Esso \ofjrìrà al popolo italiano tutte le ga- runzic necessarie dal punto di vista della funzionabilità, e tutte le faci-1 n litazioni d'acquisto che renderanno\d^P™ agevole la partecipazione alla \ g vita spirituale della Nazione di un ! c mibbìico sempre più numeroso e a»-lt ,„...,„,,,/„ Jiussionaio. madbvuAuditor iodmmmcvi vdelle brevi note di dI circuiti e le onde IA conclusione volgarizzazione relative agli apparec- uchi radioriceventi esaminianmo som- bmariamente i circuiti e le loro caratte- ' rristiche. Qualunque apparecchio radio, ] munito di tubi elettronici (valvole), ne-jzcessita della cosidetta alimentazione; ; qj deve cioè ricevere una corrente elettri-1 r Ca, sia essa continua o alternata, per c poter funzionare. Il solo rivelatore a d c,.istallo (gaiena) potrebbe funzionare 1 senz& corrente dl alimentazione, ma in t qualche caso (cristallo di carborun- d dum) esso pure richiede una tensione- a base e cioè esso pure deve essere ali mentato con una corrente continua. Gli apparecchi a valvola, alimentati I lcolla corrente continua sono oggi pres-i sochè in disuso, in quanto rarissime sono le località che non abbiano una j arete di illuminazione in alternata, La possibilità di accendere le vai- > dvole colla stessa corrente alternata ! sdella rete d'illuminazione opportuna-1 mmente abbassata di tensione (valvole a [dcatodo o a riscaldamento indiretto) jsprodusse un altro progresso ed un'al-jttra facilitazione nel campo costruttivo, j pPer mezzo di questi organi è oggijcpossibile mettere in funzione un appa-|Crecchio radio colla semplice inserzione : qdì una spina ad una comune presa di jscorrente. I moderni ricevitori, anche ilqpiù piccoli, sono muniti del cosidetto | vcambio di tensione, cioè di un dispositivo che permette con un semplicissimo adattamento di inserire l'apparecchio ad una qualunque delle tensioni alternate in uso nelle varie località. Ciò permette di trasportare il medesimo apparecchio in luoghi aventi reti di illuminazione con tensioni diverse ottenendone sempre un regolare funzionamento. La valvola termoionica L'organo che ha contribuito in misura più larga, coi suoi continui perfezionamenti a rendere di facile uso i ricevitori, è certo la valvola termoionica. Quest'organo dall'apparenza di una comune lampada ad incandescenza e che oggi tutti usano sugli apparecchi radio, ha rivoluzionato, colla sua comparsa prima e coi perfezionamenti poi, il campo della radiofonia. Per mezzo della valvola raddrizzatrice è stato possibile l'uso degli ap parecchi colle comuni correnti alter c(mflcdpLnate delle reti di distribuzione; ma la mportanza della valvola termoionica od.n!!!S"lt-_?f:!f! ?.*°^°_,^_.pe°S^_*.* |ccessa spettano le funzioni di amplili care i debolissimi impulsi di corrente generati dalle onde radio, di rettificare ed amplificare nuovamente quegli impulsi cosi da trasformarli in frequenze tali da essere udibili dall'orecchio umano. Per rispondere sempre meglio a questi compiti è nata tutta la tecnica costruttiva dei tubi termoionici riceventi, con perfezionamenti continui e reali anche se talvolta necessità di concorrenza o di mantenimento dei mercati hanno indotto a mascherare di novità vecchi tipi di valvole. E' alla memoria dei tecnici un recente periodo nel quale tale fenomeno creò incertezza e perplessità a tutto danno del vero progresso; ma prescindendo da questi metodi prontamente condannati è innegabile che anche ora, mentre nella costruzione delle valvole si è raggiunto un alto grado di perfezione, le case costruttrici non hanno arrestato il loro vpsgpsmlbvp„ XmI cammino e mediante la creazione delle. . , ,t. . . _„ t_n.„1(.„ 1 valvole multiple hanno contribuito ad. 1 una maggiore semplificazione dei cir cuiti radio con una conseguenet ridu zione dei costi. Quando si pensi che non molti anni or sono occorrevano ancora diverse valvole per compiere la sola operazione di amplificare l'alta frequenza mentre oggi una sola valvola può compiere diverse funzioni si vede quale sia il grado di semplificazione raggiunto. Alla valvola termoionica è pur dovuto il merito di aver raggiunto le indispensabili massime selettività negli apparecchi riceventi, resesi necessarie per il rapido incremento nella creazione di nuove trasmittenti. Facendo funzionare una delle valvole dell'apparecchio come ge- * * w I neratrice di onde a frequenza fissa e opportunamente combinando questa con quella in arrivo sì riesce a separare o selezionare l'onda che si vuole ricevere anche da quelle con frequenza „,„,<. „„;„,„ Q- „ff!or,n T,o- tal mn,!n I™°ì£P™!s^^ il cosidetto circuito superetodina chei apparso praticamente nel 1922 è oggi applicato alla quasi totalità dei radioricevitori. Ed è ancora col mezzo di notevoli alle valvole perfezionamenti che oggi si possono ottenere apparecchi utilitari a basso costo con poche valvole. Il « tre valvole » L'eliminazione della reazione nei comuni tre valvole si otterrà coi nuovi tipi di tubi elettronici nei quali la mol teplicità delle funzioni farà corrispon dere praticamente un apparecchio mu- nito di tre sole valvole, compresa la raddrizzatrice, ad un altro con quattro valvole semplici. Non è qui luogo dafar pronostici sul limite che si potràraggiungere ma è certo che il riunire in un solo bulbo molti elettrodi così daottenere le molteplici funzioni necessa¬ ne al circuito radio fa sì e farà anche nibile^ specialmenteper le onde "medie, dal tre valvole agli apparecchi con grandissimo numero di valvole il tìr cuito ha nella generalità dei casi carattere supereterodinico sia esso ottenuto meglio in avvenire che si possa ridurre al minimo indispensabile il numero delle valvole. Queste premesse indicano quali debbano essere i caratteri distintivi dei vari tipi di circuiti radioriceventi. Dovendosi spingere la selettività di un apparecchio fino al massimo otte o non con valvole multiple. Il numero delle valvole sarà la caratteristica commerciale di un apparecchio e coll'aumentare del loro numero debbono aumentare potenza, resa acustica e specialmente la sensibilità. In parola povera, un maggior numero di valvole vorrà significare a parità di altre con dizioni e per apparecchi ben costruiti I un maggior numero di stazioni capta- j bili con maggiore potenza e più chia rezza. Un carattere di sostanziale distinzione fra i vari ricevitori moderni è quello che riguarda il campo d'azione rispetto alle onde trasmesse. E' noto che le onde elettromagnetiche si divideno in tre campi: onde lunghe, da 1000 a 30000 metri (praticamente le trasmittenti per radiodiffusione vanno | da 1000 a 2000 m.); onde medie da 100. a 1000 metri (le trasmittenti esistenti! coprono il campo da 200 a 750 metri); guito nel loro sviluppo la creazione dinuove trasmittenti e poiché le stazioni ad onde medie sono le più numerose onde corte da "10 a 100 metri (praticamente vi sono trasmittenti di radiodiffusione da 14 a 70 metri). Gli apparecchi riceventi hanno se molti apparecchi non hanno che tale campo di ricezione. Quando un ricevitore deve poter captare stazioni nei tre campi di lunghezza d'onda: corte, medie e lunghe, esso è munito di apposito commutatore per il passaggio dall'uno all'altro campo e ciò perchè la costituzione del circuito ricevente varia a seconda del tipo di d'onda da captare. Ogni lunghezza campo d'onda ha le sue particolari ca ratteristiche e su questo fatto il radioascoltatore rimane talvolta perplesso per la scarsa conoscenza dei fenomeni della trasmissione. La pratica ha dimo strato che fra le onde corte si ricevono meglio in pieno giorno quelle al disotto dei 25 metri mentre per le ore notturne sono più indicate le altre. Le onde corte hanno una grandissima portata cioè possono captarsi a distanze enormi c]aiia trasmittente; ma risentono molto Cji ,m fenomeno ad esse particolare cioè queli0 di avere in prossimità della trasmittcnte delle zone di silenzio nelle quali è assolutamente impossibile ricevcrle E. pure marcatissimo per le onde corte il fenomeno dell'evanescenza (fading); ma nonostante questi feno- meni ai quali la tecnica dirigejj.suoi! f^^?!?^-^,^^!!!^^!lo straordinario rendimento delle onde corte ne renderà sempre più grande la diffusione. Un fatto della massima importanza contribuisce a questa diffu¬ ; jsione. La relazione fra lunghezza di onda e la frequenza è tale che a mano a mano che il numero che rappresenta la lunghezza d'onda diminuisce basta una piccolissima variazione (ad es. di ijun solo metro) perchè la frequenza vari i ; moltissimo il che rende facilmente selee : zionabili le onde corte ed il loro campo e a è r e o i i o i o o e è i o è e e può essere coperto da un grandissimo numero di trasmittenti senza che esse si disturbino reciprocamente. Non al1trettanto avviene per le onde medie le quali, oltre ad avere una limitazione nella distribuzione d'elle lunghezze d'onda in quanto, com'è noto, la selettività dei ricevitori non può essere praticamente inferiore ai 9 kilocicli, hanno pure una portata relativamente ridotta la quale si riduce anche di più nelle ore diurne e nel periodo estivo. Le onde lunghe hanno una portata anche minore delle medie e richiedono a - i! ^P^^^ 8^lè ^!^ con regolarità entro i limiti della possibile captazione delle onde a diver- quindi stazioni potentissime; ma hanno il grande vantaggio di non presentare differenze sensibili nella intensità di propagazione fra giorno e notte ed inoltre non presentano il fenomeno dell'evanescenza. Le stazioni trasmittenti debbono però essere spaziate maggiormente nelle rispettive lunghezze d'onda per evitare interferenze nocive ai ricevitori. Un apparecchio che dia la possibilità di ricevere nei tre campi d'onda avrà certo maggior valore di un altro che riceva in un cafnpo solo; ma anche sotto questo punto di vista è necessario e a ¬ so carattere. Ing. E. Neri

Persone citate: E. Neri, Fassio

Luoghi citati: Crecchio, Italia, Milano, Roma