Il Cancelliere austriaco ha lasciato l'Italia imbarcandosi a Genova per una breve crociera S

Il Cancelliere austriaco ha lasciato l'Italia imbarcandosi a Genova per una breve crociera S Il Cancelliere austriaco ha lasciato l'Italia imbarcandosi a Genova per una breve crociera S L/eco internazionale ai colloqui ai Firenze Genova, 22 notte, Per brevi ore è stato stamane ospite della nostra città S. E. Schusschniir.a. CancelUere d'Austria, il quale è par-quale è par- tito in automobile la notte scorsa da Firenze. e ha raggiunto alle 7,30 di sta- mane Rapallo. Sulla automobile delCancelliere austriaco avevano preso posto il principe Schwarzenberg della Legazione d'Austria a Roma e il suo segretario particolare dottor Seidl. Il viaggio si è svoito in modo regolarissimo anche se il tempo non è stato molto galantuomo. L'ospite illustro e gradito e i suoi accompagnatori, non appena arrivati hanno consumato lajprima colazione e si sono quindi recati a compiere una fugacissima visita al-|l'incantevole cittadina. jjNonostante il cielo coperto, Rapallo è apparsa al Cancelliere austriaco ve- ramente incantevole, ed egli non ha ., Ina visita a mancato di esprimere ciò diverse volte. Riconosciuto da molti abitanti della cittadina il Cancelliere austriaco è stato fallo segno a cordiali manifestazioni di simpatia che lo hanno visibilmente commosso. Dopo la rapida sosta il Cancelliere è ritornalo a Genova dove è giunto alle 9,"0. Subito. S. E. Schusschnigg ha voluto essere accompagnato nella cattedrale di San Lorenzo. Il Cancelliere d'Au- ! stria, dalla figura slanciata e giovanile. I ormai notissima attraverso le nume-| rose fotografie pubblicate dai giornali italiani, dopo alcuni momenti di raccoglimento ha voluto visitare minutamente la bella austera chiesa, la cui storia p le cui particolarità architettoniche e artistiche gli sono state illustrate dal cerimoniere di Curia. S. E. Schusschnigg ha lasciato il tempio alle 9.45 per raggiungere la sede della Società di navigazione « Ita-, lia » in piazza De Ferrari, dove ha ac- quistato il biglietto di passaggio da; Genova a Villafranca. Uscito dal pa- lazzo dell'« Italia x» il Cancelliere au- striaco dopo aver ammirata la piazza De Ferrari, avrebbe voluto fare un giro panoramico della «Superba», ma il li-[mitato tempo a sua disposizione non|così che S. E glielo avrebbe permesso; cosi che S. hJ. ;Schusschnigg ha voluto raggiungere su-;bitn la stazione di imbarco. Quando l'automobile dell'illustre uomo di Stato|è giunta al ponte Andrea Doria scoc- cavano le dieci. 1 ingegnere Lojacono, delegato ammi- mstiaiivo della bocieta, e dal comm. Liena, comanda:.le uei piroscato, cne ;gli hanno porto un caloroso saluto, met-:tendosi a sua disposizione, è salito a bordo seguito sempre dal principe Schwarzenberg e dal dottor Seidl. In „H„C ,,„,,„ JLr™~ i, r.a'olli.r. ,ìattesa della partenza il Cancelliere ha visitalo minutamente la stupenda nave,!di cui si è dichiarato senza riserve en-|tusiasta' Frattanto al ponte Andrea Doria, dove si era adunata la solita folla con-siderevole che assiste ad ogni partenzadi transatlantico, erano giunte anchele maggiori autorità cittadine presentia Genova e cioè il vice Prefetto De Duca, il vice Segretario federale Vit- torio Passalacqua, il vice Podestà comm. Cirelii. il vice questore, le quali si sono recate a rendere omaggio al- l'ospite e a porgergli il devoto e cor- diale saluto della cittadinanza tutta. Naturalmente erano presenti giornalisti e lotcl?rn.'?', . . . . a .S. E. Schusschnigg, avvicinato dai rappresentant. della stampa genovese, li ha accolti con squisita cortesia e ha loro espresso la sua soddisfazione di trovarsi a bordo di una nave vera- mente regale, quale egli non aveva an-cora avuto modo di vedere. Elogio ai costruttori navali italiani Essa fa veramente onore alla Ma-rina italiana e alla potenza dell'Italiasul mare. Non v'è quindi dubbio cheil transatlantico rappresenta un'Operamagistrale che illumina sulle capacitàtecniche e costruttive dell'ingegnerianavale italiana, e sull'abilità e perfe-zione delle laboriose maestranze. Perquesto egli si augura che questa crea-tura meravigliosa, cosi come tutte lealtre navi della Marma italiana, navi-ghino a lungo sui mari del mondo perla sempre maggiore grandezza dell'a-mica Italia. Richiesto di dichiarazionipolitichc, S. E. Schusschnigg si è li-mitato a rispondere che nessun'altradichiarazione ha da aggiungere a quel-le già fatte alia stampa italiana daFirenze, ma solo da confermare quantogià chiaramente ha detto in esse, chesono l'esatta espressione del suo pen-siero. Egli ha detto inoltre che gli è earoesprimere all'atto di partile col Contedi Savoia il suo più vivo ringrazia-mento al popolo e alla stampa italianaper l'amicizia sincera e la profondacomprensione che essi hanno dimostra-to per la sua patria nei momenti diffi-cili che essa ha attraversato. Ha quin-di soggiunto: «Da bordo di questa nave, che e unameravigliosa opera della vostra indù-stria, mi è particolarmente gradito rin-graziare per le cordialissime accoglien- ze ricevute durante il mio soggiornoa Firenze e a Genova ?.. Ha concluso formulando fervidissimivoti onde l'Italia ascenda a sempre più alti destini sotto la ferma e geniale guida del Duce. Prendiamo congedo da S. E. Schuss- chnigg quando la sirena del Conte di Savoia lancia il suo urlo formidabile per la seconda volta. Sul volto del Cancelliere brilla un aperto sorriso di letizia e di soddisfazione. Ej;li sale accompagnato dal comandante Lena, dal suo segretario par-ticolare dottor Seidl, fino al ponte di comando per assistere alle manovre della partenza. A poppa l'orchestra di bordo, che in onore de! Cancelliere ha già suonatol'Inno nazionale austriaco e « Giovi- nezza », lancia ora nello spazio le note festosissime di un walzer viennese. Alle 11 precise il Conte, di Savoia. salpando le ancore formidabili, si èmesso in moto trascinato da due po- j^,,,.; ,.im,„.,.i,i.,tr,ri Dono armena Un- deiosi ìinioi hiaton. Dopo appena un-que minuti .1 colosso del mare irnboc- cava già 1 avamporto. S. E. Schusschnigg. dalla torretta del ponte di comando, ha seguito con gran- de attenzione tutta la manovra del di- stacco dal molo, quindi, salutato sim- nativamente dalla folla schierata sulla E S o i,., ,.;lnrfn nifi e nifi volte toancnina, n.i nsposio pi" e un v ii col saluto romano e con il cenno deicapo. t Poi la visione stupenda dell'anntea- itro della < Dominante» lo ha attratto,i irresistibilmente, e mentre la nave au- u mentando gradatamente di velocità si t'allontanava, crii è rimasto a lungo cIv allontanava, egli è rimasto a (immobile ad ammirare Genova in tut ta la sua panoramica magnificenza, : Il Conte di Savoia e giunto a Nizza alle 14,10. U) n Cancelliere austriaco Schus jschnigg, accompagnato dal suo segro saL'arrivo a Nizza Nizza Marittima. 22 notte. A bordo del Conte di Savoia, che oggi nel pomeriggio ha gettato le ancore nella base di Villafranca, è giun¬ tigma| scnitario Seidl. Nessuna personalità ufli |Ciale si trovava a riceverlo. E' stato Ì notato invece un grande servizio di ssj polizia. Ai giornalisti e fotografi ohe tj facevano ressa al suo arrivo, egli ha dichiarato che era venuto a trascor- fr rere a Nizza due giorni di riposo in D incognito che non avrebbe accordato salcuna intervista, nò avrebbe fatto al- T,. , . T, „ „. m.cuna dichiarazione. I Cancelliere.HSchusschnigg insieme al suo segreta- grio ha preso alloggio in un grande al- abergo della città. Stasèra si è diffusa la notizia rhc illeMinistro degli Esteri francese, Bar-lD tinnì, dovrebbe arrivare domani pdlp xizza pel. incontrarsi col Cancelliere austriaco. . » , ... . . . L alllIClZSa llSiO-JÌUStiaCa stndtz.dpiù intima e più necessaria alia paceidVienna 22 notte nllstati ampi e numerosi. A parte i risul- ; dtati politici ed economici che si ascri- ! avono i colloqui, si dà rilievo alla notizia'cdAnche oggi i commenti della stampa 1viennese all'incontro di Firenze sono gerari *Ji-riTii n nnmaPncl A nnwfa i Mietiti. che è stato deciso anche di intensifica re gli scambi culturali tra Italia e Au stria. La ufficiale Wiener Zeitung, intitola il suo editoriale: «Pieno accordo a Fi renze », e osserva, tra l'altro, che vi è stati chi, talvolta ha creduto di poter parlare di una intromissione dell'Italia nelle faccende interne austriache. Con|tro questi tentativi di svisare cose mol-1mpcto chiare, si rivolge il comunicato uffi-ìeciale relativo all'incontro di Firenze. A l parte la circostanza che univoci atti v|tli amicizia non possono mai costituire1 inopportune intromissioni in faccende t interne Dronrio la noiitica Italia™ h» t missione nelle cose austriache. Il pò- a pol0 austriaco sa apprezzare il valore m ; dell'autonomìa interna che ha conqui-. p: stnto con tanta fatica, ma conosce an- nne j mcriti che n Capo deUa naziono e italiana si è acauistati con la sui noli- ^«ctea a^feW d«ZdL» ì? lca aecisa a tavole dell indipendenza i interna e della libertà dell'Austria. Se s!coloro che lanciano sempre le loro frec-; |ce avvelenate contro gli accordi roma-'d ni fossero venuti incontro *'- ! striaco con la stesga sinec! !s^csaj mezzi come l'Italia. ' stria llon avrebbe avuto da compiere'e(cosl gravi sncrifici. id, rj0p0 avere accennato all'intervista e concessa dal Cancelliere Schusschnigg m „jja Stefani la Wiener Zcititiio metto in ,.ilicvo che tanto la politica austt.,a. — ca comc quella italiana si propongono ™ lo stesso fine. perseguire, cioè, possi-1 j bilita cii !avoro tranquillo e di giungere, _ a[j una conciliazione generale. Anche per cio ]e relazioni italo-austriache so- no diventate di vera amicizia, la quale i ha ^ p0rtanza tanto maggio reta quan L a,lche ,Q di gU stati e e ti accorai roma- a;ro al popolo au-j cncerità e con gli F.lia, allora l'Au- p1 ad esse legati vedono nell'in- dipendenza dell'Austria un baluardo - ,a u mantenimento de,_ - }a civi]Ul occi<Jentale. II giornale quali |fica g,, accorc]i romani un magnetJe che X%^Te^^S -'nuova epoca della civiltà europea, a, u Neues Wiener Tugeblatt osserva e che vi è da presumere siano state a a Firenze prese decisioni su provvedià menti concreti di cui si avrà notizia a al momento opportuno. Notévole appa- re ai giornale che i due uomini di Stato r sj sjano trovati concordi nell'opinione - chc anche l'autonomia interna forma e una parte essenziale dell'integrità e - dell'indipendenza austriaca. L'Austria r vuole e deve poter essere padrona a -j casa sua. Dopo aver osservato che es- i s^ pel.òi non può campare soltanto di - politica, il giornale osserva che è stata a malia quella che già da anni, e prima - ^i ogni altro Stato europeo, ha aiutato a l'Austria anche sul terreno commercia- o ie e finanziario. A Firenze si è parlato ejpUre(ji questioni economiche, e il gran- -irje risultato ne è l'annuncio di un'in-1 | tensificazione dei rapporti economici, oj„-ja fissati dai Protocolli romani. ej il Wiener Journal intitola il suo - commento « La storica giornata di Pi- a renze» e qualifica l'incontro importali- a tissimo non soltanto perchè 6 il j» imo - rbe Schusschnigg abbia avuto con Mus- - solini, ma anche il primo dopo i giorni - del luglio, in cui le truppe italiano I sono state concentrate ai confini per a, intervenire, se necessario, a tutela del- l'indipendenza dell'Austria, -j j\ giornale osserva che gli avveni- menti del luglio hanno reso l'amicizia o i italo-austriaca più intima, ma anche ! più necessaria per la pace europea. An- i che il Wiener Journal accenna all'im- portanza dell'autonomia interna aue siriaca, alla gratitudine chc l'Austria | deve al Duce e al popolo italiano, ai protocolli romani e alla collaborazione i economica tra i due Paesi, che ha im portanza decisiva per lo sviluppo pa | cjfi(.0 di tutta l'Europa. , t ! i Il Weltblati scrive che il 25 luglio ha fornito la prova dell'amicizia italoaustriaca. L'incontro di Firenze ha ancora unti volta chiaramente mostrata alla Germania — la quale con l'invio del signor Von Papen a Vienna ha voluto esprimere una certa disposizione alla conciliazione — la via che deve seguire per regolare i suoi rapporti con l'Austria. Incontro definitivo i Alrinrnntr, „ a2 i^r , AJ' incontro di Firenze fra il Capo Governo italiano e il Cancelliere au- striaco vieni- dato grande rilievo dalla stampa confederale. Finora i commenti sono pochi, data l'abitudine della stani- pa svizzera di commentare soltanto | due o tre giorni dopo i grandi avveni- menti dì politica estera,'ma dai primi commenti si rileva in Ogni modo che l'incontro di Firenze è considerato come detinitivo per l'avvenire dell'Austria, n; Scrlve fra laItr„ la T.ibu.te de Ge- m\nèvc: «L'atteggiamento energico adottato' il 25 i-urlio da Mussolini ha prodotto■ una vivissima impressione sui dirigenti\ tedeschi che hanno subito fatto màc- china indietro. M sr.uuito a questi av-1venimenti 1 amicizia dell'Italia diviene1 sempre più il ;.on:„ della politica estera]austriaca, ed è con questa convinzione tilo Schusschnigg, riprendendo il prò-! geilo preparato alla vigilia della sua: morte da Dollfuss, si è recato martedì a Firenze per conferire col Duce. In seguito a questo incontro i duo Capi ici Governo hanno pubblicato un eomu-' nicatp in cui si afferma la più perfetta identità dei punti di vista e di metodo Ìu.V.!no.!^;^.?,nlc"'Ll ^l10:_.d aìtr.a...p.arU'' sono nell'interesse stesso europeo, e sono un elemento favorevole per il mantenimento della tranquillità danubiana, <. Così la politica di stretta, collaborazione inaugurata da Mussolini e da Dollfuss segue la sua strada. Da quest° punto di vista il comunicato di FiT™z? contiene una allusione particola,-mente interessante ai l'rotocoih ai Homa „ cui rac!vio d'azione, dichiarano g« autori, può' essere intensificato e allargato ». La Tribune de Genève prosegue di- ecndo che questo allargamento potrebDe avvenire con un accordo italo-au per quanto riguarda il mantenimento!della indipendenza e della integrità del-Ilo Stato austriaco, indipendenza e tate- prua che comprendono pure l'Intera stro-tedesco o — come il giornale ritiene più probabile — con un riavvicinamento con la Piccola Intesa. Anche nei circoli societari l'incontro di Firenze è favorevolmente commentato. Si ritiene che la nuova affermazione della indipendenza austriaca, che deve essere tutelata anche dal punto divist;i interno, costituiscami ammo- nimento a quanti credono alla possibiliti di una sincronizzazione fra il retedesco e il re.-..ibrato il campo da queste pericolose illusioni si ritiene a Ginevra che si possa cercare un ac cordo sulla base di della indipendenza austriaca anche dal 1Ui tJ1 una sincron zzazioi g~ _ . . . 0 ... . meìne «"*..il,e"Lt!«^1." !punto di vista interno Arbitrarle interpretazioni della stampa germanica Eoriirio, 22 notte. II giornali commentano il comuni- cato di Firenze. La Deutsche Aline- Zcitima rileva che Schusschnigg corso mi- per lav- |e riuscito ad assicurare il soc litare al suo Governo anche venire: « Che — scrive il giornale- - non al trimenli si può interpretare la consta-; tazione fatta nel comunicato dell'ac- austriaca, ma anche sul metodo perl mantenerla. Con ciò l'Italia fa però un j passo oltre alla dichiarazione delle tre Potenze; accordo sui metodi è una espressione il cui significato militare! n0R Puo sfuS£iro ad alcuno, anche se 0888 mancata la cornice militare del;T ie manovre nelle quali l'incontro si e svolto;,. Il giornale, dopo aver quindi fatto delle supposizioni sul viaggio di Schuss- [eia è quello di eliminare le diffidenze deila Piccola Intesa, passa al problema economico danubiano e, eonseguente mente; al punto di vista tedesco. « La linea, di questa politica — dice — è chiara L'Austria deve essere an ™Z\ borsinoftW -ma' 1 ' _ rà così graziosi da ricordarsi anche della Germania. Già fin d'ora si scn aeue supposizioni sui viaggio cu ocuuss- chnigg a Nizza e sull'attitudine della Francia e dopo aver detto che il com- pito che Mussolini assegna alla Fran- che mai politica. Si vuole procedere sulla via economica di Stresa e dei Protocolli di Roma, e poi, forse, si sa- tono voci dall'Austria che chiedono', che la Germania entri nei Protocolli romani, sperando così già il soccorso!economico tedesco. Ma — si domanda il giornale — come pretendereididiii- dere la politica dall'economia? S bene in Austria che l'Italia non può 1 • da sola eliminare le angustie economi che condo si vedrebbe dunque con soddisfazionecome contraente economico però come contraente politico si pre-ferisce altri. Ma davvero 1 Austria si immagina che noi siamo disposti afare economicamente le spese della e a ciò non 'basta'nemmeiioil sé-contraente, cioè l'Ungheria. Ci menuesua intesa con l'Italia? ». JDavanti a questa questione il gior- naie rileva che i primi passi del mio- vo Governo austriaco non hanno con- tribuito alla pacificazione interna del- l'Austria, e che la «dimostrazione <ìi Firenze non ha nemmeno fatto l'im- pressione che a Vienna si riconosca tutta l'importanza di questa pacifica zione interna nei riguardi della norma lizzazione dei rapporti con la Ger mania. Anche la Borsai Zeitung insiste sul- la indivisibilità dell'economia dalla po- litica; e quanto a quest'ultima ricorda come il principio dell'indipendenza del- l'Austria sia stato sempre per la Ger1 mania una premessa naturale, come dimostrano inequivocabilmente gii at- ti del Governo del Reich che hanno fatto capo all'invio di von Papen a Vienna. «La Germania non mette in questio- ne l'indipendènza dell'Austria, ma vuo- le che anche dagli altri questa indipendenza sia rispettata. Per una conversazione tra Vienna e Berlino non ci sono dunque ostacoli; ma — aggiunge — il guaio è che il .Governo del Reich ha finora atteso invano un cenno di conciliazione da parte diV 'ì'"tornale quindi continua cercando di spiegare quale poti ebbe essere que sto cenno di conciliazione, poiché la normalizzazione della politica e del- l'economia insieme dipende dalla questione se si potrà o no arrivare ad una vera pacificazione interna dell'Austria, pacificazione che i sistemi di governo seguiti iinora non hanno raggiunta. E' sempre lo stesso tasto, cioè so¬ stanzialmente quello delle elezioni, chc . , „■ i; ioi'nali della Germania al- ']., „ ' prima condizione e premessa e' una con- filiazione interna tra il Governo del- l'Austria e l'opposizione». toccano a questo proposito i con frasi più o meno esplicite e ritira- te: e quale esso sia lo dice ad un certo punto nel suo commento il Deutsche, il quale scrive: 'i,.,...„ ?, ..(.,i.. r.,tir, t„ftr. «Da parte tedesca è stato fatto tutto niello che era possibile per appianare !i via ad una conciliazione, e che tocca ira all'Austria muoversi. Per un soc-oue l or corso economico l'Austria — conclude il giornale 1 Austria e 1 opposizione >. 'pX-^nttnSPO'rPtnìiD \ M CllatO L " iOHUbBgIBtdHU ¥IUtìl uiioiu per malversazioni finanziarie Parigi, 22 notte. Il giudice istruttore ha citato dinnan- zi al Tribunale di Pulizia correzionale per infrazione alla legge sulle società l'ex-Sottosegretario di Slato. Gastone Vidal, presidente del consiglio di ammi- nistrazione della Francia equatoriale mineraria . insieme agli amministra- tori della .società stessa. Tre di questiisono accusati di truffa. i