TORRE DI GUARDIA

TORRE DI GUARDIA TORRE DI GUARDIA L'imbecille La notte contrasta col giorno, le luci di Cernobbio si dilungano nel lago, sulla terrazza dei miei amici Carlo e Teresina stiamo terminando di cenare allorché — ospite inaspettato — arriva il signor Tal dei Tali. I calzoni bianchi di costui scendono a cacoarella sulle scarpe di pelle bianca, l'abbondanza della giacca sembra celare tutto un groviglio di muscoli pronti a scattare, l'occhio acquoso rivela una simpatia costante per i liquori forti, la faccia equina e abbronzata richiama a un tipo tra il pioniere e il gentiluomo di campagna. Rilevo nell'anatomia di questo spilungone quel che di disarticolato, di moscio distingue gli anglosassoni che praticano lo snobismo in città, e in campagna la ginnastica da camera sul proprio scendiletto. Dal modo stretto e come « risucchiato » con cui pronuncia i convenevoli, credo capire che il signor Tal dei Tali ha maggiore dimestichezza con l'inglese che con l'italiano. Indi a poco riconosco che le mie impressioni erano da imputare alla luce incerta del crepuscolo, e quando la notte si è infoltita e sulla terrazza hanno acceso i lumi, mi avvedo che l'apparente anglosassonismo del signor Tal dei Tali non è naturale, sì acquisito. Costui è nato a Busto Arsizio — oe lo ha detto lui stesso, non ricordo bene a che proposito — ma il nome della sua città nativa oe lo ha sospirato con tale rincrescimento, che sembrava stesse per aggiungere : « Che peccato non essere nati nel Devonshire ! ». A questo punto la cameriera arrivò sulla terrazza col vassoio dei rinfreschi, e avendo la signora Teresina invitato l'ospite a scegliersi or qualcosa da bere », questi senza esitazione squillò: « Wi'osky! ». Indi a poco la stessa, cameriera venne ad annunciare che il signor Tal dei Tali era richiesto al telefono, e quando il cittadino di Busto Arsizio si fu allontanato per rispondere all'apparecchio, lo udimmo gridare dal fondo della villa: « Hallo! hallo ! ». Tornate nel nostro gruppo, trovò modo di farci sapere che di giorno gioca al tennis e di sera al bridge, ohe i suoi abiti li fa venire da Bond Street, ohe usa lavarsi con certo sapone che si chiama « Elioabeth Queen » e costa ventiquattro lire al pezzo, e che potendo attuare l'ardente 6ogno della sua vita, andrebbe a Londra per la « season » e il resto dell'anno lo passerebbe in Isoozia a fare il « gentleman farmer ». Essendosi infine levato in piedi per aocomiatarsi, urtò la spalla della signora Teresina e si voltò per iscusarsi. Ma non disse a scusi » come usa in italiano, non disse « pardon » come usano gli imbecilli, non disse « pàa'don» come usano gli imbecilli di calibro più grosso e ohe al « pardon francese aggiungono una inverosimile pronuncia inglese; disse: f I am very sorry ». Quindi si allontanò col suo passo dinoccolato, ma prima di svoltare nel vialetto che lo avrebbe rapito per sempre ai nostri sguardi, si voltò con mezzo busto, alzò la mano all'altezza della spalla, chiuse due volte le dita a castagnetta, e fece:, a Bye ! bye ! »,• Il Popolo d'Italia ha ripetutamente denunciato gli squilibri della nostra bilancia commerciale, per colpa dei troppi cafoni in cui il misticismo dell'estero non è ancora spento. Casi siffatti di esteromania costituiscono a mio parere una delle tante varianti del cretinismo, ma non credo tuttavia che questi casi siano disperati e refrattari a qualunque terapia. Basterebbe dimostrare a questi disgraziati che la loro mania non li abbellisce, sì li copre di ridicolo ; e chi sa che messi in condizione di giudicarsi da loro stessi, anche gli esteromani più gravi — come avviene con gli isterici — non riescano a migliorare e a ritrovare la salute. L'uomo futuro Il 1 wellsismo », o come dire le cervellotiche previsioni del futuro, sono una delle manie più care dei sedentari, dei pantofolai, degli sfaccendati. Pare strano, ma il fantasticare sulle più mostruose possibilità della evoluzione, è prerogativa dei conservatori. A uso di questi eroi del fronte interno, Aldous Huxley ha scritto un libretto che si chiama a Mondo Nuovo » e in cui descrive l'umanità futura. Essa umanità è completamente standardizzata, e poiché il gran pioniere della standardizzazione è l'americano Ford, l'umanità futura ha sostituito al nome di Dio il nome di questo fabbricatore di automobili a serie, e quando un cittadino di ti Mondo Nuovo » ha da esclamare « Dio bono, che caldo! », esclama « Ford buono, che caldo! ». Que6te eose io le riferisco spassionatamente, ma mi guardo bene dal portarmi garante dell'eccellenza della trovata. : D'altra parte,'alcuni opuscoletti di scienza spicciola danno precisi rag! gitagli sulla conformazione somatica 'dell'uomo futuro, e lo presentano a chi lo vuol conoscere tanto col testo quanto con l'immagine. Questo nostro lontano pronipote avrà la fronte a baule, occhi infossati e privi di sopracciglia, cranio pelato, mascella ribotta, bocca risucchiata e sfornita di denti, e due buchini senza padiglio1 ne al posto delle orecchie. Non aggiungono però essi opuscoletti che questo tipo di uomo futuro è stato ; ideato sul modello dello scienziato , « fine XIX secolo » : di quel a nuoI vo Faust » che aspirava all'alimentazione in pillole e sognava di trarre I l'uomo non più dai visceri di Eva, I ma dal vetro di una cornila. Di poi, I la nuova politica che ha cominciato a imperare nel mondo ha mandato a 1 rotoli le speranze del nuovo Faust, e ho idea che l'uomo chiomato, dentato e auricolato, continuerà rincora per un bel po' a impedire il passo all'Hoimunculus di posdomani. Alberto Savinio

Persone citate: Alberto Savinio, Aldous Huxley, Casi, Faust

Luoghi citati: Busto Arsizio, Cernobbio, Londra, Teresina