Le origini della Basilica di San Lorenzo e le funzioni celebrative dell'avvenimento

Le origini della Basilica di San Lorenzo e le funzioni celebrative dell'avvenimentoNEL TRICENTENARIQ D'UNA GRANDE OPERA ARCHITETTONICA Le origini della Basilica di San Lorenzo e le funzioni celebrative dell'avvenimento H 6 giugno 1634, in Piazza Castello, si svolgeva una singolare cerimonia. Erano presenti l'Arcivescovo di Torino, Mons. Provana, i Duchi Vittorio Amedeo I e Cristina di Borbone coi principi del sangue. La piazza formicolava di gente e di soldati; vi erano la cavalleria e l'artiglieria; alla sera poi i torinesi furono rallegrati da fuochi di artificio. Si era posta la prima pietra di quella chiesa che è l'attuale Basilica di San Lorenzo. Sono quindi trecento anni che essa venne innalzata e la data storica sarà opportunamente ricordata anche con speciali funzioni. E' storia che interessa tutti i torinesi. Il motivo dell'erezione lo dicono le parole dell'iscrizione scolpite sullo sfondo del tempio, dietro l'altare maggiore. « Emanuel Filibertus vovit — Joanna Baptista perfecit — Carolus Felix restituit ». La chiesa è dovuta ad un voto; Madama Reale lo compì; Carlo Felice fe- ce assicurare la cupola che pareva I presentasse qualche pericolo. Emanuele Filiberto, il restauratore del ducato sabaudo, vinse la battaglia di S. Quintino, proprio il giorno di S. Lorenzo e fece voto di onorare il santo con una bella chiesa. Ma l'adempimento di quel voto, morto il grande Principe, ebbe a superare non poche difficoltà. Nel 1634 si iniziò la costruzione della chiesa secondo i disegni del conte Castellamonte. Ma sopravvenne la guerra ed i lavori furono sospesi. I duchi li avevano affidati ai padri teatini, l'ordine fondato, nel cinquecento, da Gaetano Tiene. Essi erano venuti a Torino nel 1622; da prima officiarono la chiesa di S. Paolo; nel 1627 li troviamo nella chiesa della SS. Trinità, dove ebbero qualche acuto e non piacevole attrito coi confratelli. Nel 1634 sono incaricati di innalzare la chiesa di S. Lorenzo; 11 vicino, presso le mura, esisteva già un'altra chiesetta dedicata al grande martire ed a S. Maria ad Praesepe. E l'attuale Basilica è appunto dedicata a questa ed a quello. I padri teatini portarono a Torino la novena di Natale che essi per i primi predicarono in Duomo presenti i principi. Il più rinomato di questi padri fu Camillo Guarino Guarini, a cui si deve se la costruzione del tempio che andava per le lunghe, fece passi decisivi. Egli nacque a Modena nel 1624; perciò quando fu posta la pietra fondamentale di S. Lorenzo aveva appena dieci anni e non può averne dato i disegni che sono invece del Castellamonte. Il Guarini fu ingegno singolarissimo, eccezionale; professò lettere e filosofia a Messina e si applicò poi all'architettura, acquistando in breve fama europea. Nel 1668 il Duca di Savoia lo creò suo architetto e gli aggiunse il titolo di suo lettore in teologia e matematica. Fu artista fecondissimo; tra le sue opere va ricordata la cupola della Sindone, il palazzo Carignano, il Collegio dei Nobili, dov'è ora la Pinacoteca; lavori suoi si trovano a Modena, a Vicenza, a Praga, a Lisbona, a Parigi. Fu uomo di molta fede, un santo religioso. Mori a soli 59 anni a Milano nel 1683. I lavori della chiesa erano stati finalmente ripresi nel 1664 il 24 giugno; ma procedevano sempre a stento, perchè vi erano litigii a causa di un oratorio che il personale di Corte non voleva si abbattesse neanche in parte. Ma entra in scena il padre Guarini, preposito dei teatini; egli riforma i disegni del Castellamonte e getta sulla costruzione già fatta la sua cupola, che è un miracolo di arditezza e di eleganza, cosi che l'edificio pare non opera riformata, ma di getto. Furono eretti tre altari proprii dei canonici del Duomo. La chiesa fu inaugurata l'il maggio 1680. Padre Guarini celebrò lui la messa all'imperiale. Per l'occasione Madama Reale, Giovanna Battista, che era la Reggente, diede un gran pranzo. Nel 1685 fu ultimato il Sepolcro, la chiesetta per cui ora si accede alla Basilica. I padri teatini si adoprarono, in vari modi, per procurarsi i fondi necessari. Al padre Guarini, quale architetto, il Duca aveva assegnato mille lire all'anno. Questa l'origine storica di uno dei più importanti monumenti religiosi della citt* A. Cant.