Tenni, Pigorini, Pagani e Alberti vittoriosi fra i centauri

Tenni, Pigorini, Pagani e Alberti vittoriosi fra i centauriL'inizio del Ferragosto motoristico abruzzese Tenni, Pigorini, Pagani e Alberti vittoriosi fra i centauri Le 24 ore: lunga serie di ritiri nella prima metà della gara (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Pescara, 13 mattino. La sagra motorìstica abruzzese ha offerto, come primo atto, un. Gran Premio motociclistico al quale hanno partecipato i migliori corridori italiani. E' mancata in pieno la partecipazione straniera, ma l'assenza di qualche campione estero non ha tolto nessun motivo di interesse alla velocissima competizione. Anzi, tale astensione ha polarizzato ancora di più l'attenzione del pubblico sulla nuova battaglia dei centauri italiani che si erano affermati, nelle precedenti corse valevoli per l'assegnazione del titolo di campione nazionale delle varie categorie. Nessuna delusione, quindi, per il pubblico, che ha seguito con intensa passione le fasi della rombante cavalcata. La corsa, agli effetti propagandistici, ha, così, pienamente raggiunto lo scopo. Mercè questa manifestazione, anche l'Abruzzo ha ravvivato la passione per la motocicletta, I bravi e fedeli collaboratori sanno attuare i propositi del Duce in ogni campo della loro attività. Il ritiro di Aldrighettl La corsa abruzzese, come è stato scritto in precedenza, concentrava tutte le rivalità di uomini e di macchine acuitesi attraverso sei mesi di lotta intensa. Se la sfortuna ha voluto ancora una volta colpire Aldrighettl, come già fece nel circuito del Lario, se la Bianchi ha preferito non essere rappresentata ufficialmente a Pescara, la lotta e l'interesse non sono per questo mancati. Le macchine più veloci hanno ri/portato un clamoroso trionfo. Il circuito di Pescara, il breve chilometraggio — i corridori delle classi 500 e 350 hanno compiuto il percorso di Km. 154,800, mentre quelli delle 250 e 175 hanno compiuto 5 giri pari a Km. 129 — non si prestava, come infatti non si è prestato, a tattiche temporeggiatrici e di resistenza. La battaglia si è accesa, quindi, alla partenza, fin dai primi metri della gara.Immediato, fulmineo, infatti, è stato l'attacco che le Guzzi di Tenni, Bandini e Moretti hanno portato ad Aldrighetti (Rudge), che era in testa alla classifica del campionato, e a Fumagalli (Bianchi), secondo nella classifica stessa. Al passaggio del primo giro erano, infatti, i rossi corridori della Guzzi a guidare lo scelto manipolo dei gareggianti; Aldrighetti incalzava vicino, a 20" da Tenni. Al secondo passaggio il campione della Rudge superava tutti gli avversari e sì portava in testa, inseguito, nello spazio di 3", dalla muta delle Guzzi. Si attendevano con ansia gli sviluppi dell'avvincente contesa, quando giungeva la notizia del ritiro di Aldrighetti, avvenuto nella discesa dopo Cappelle in seguito a caduta. Ritirato Aldrighetti, la corsa si è ridotta ad un platonico inseguimento tentato con scarsa fortuna da Fumagalli, il quale ha finito la corsa al terzo po sto, beneficiando del ritiro di Amilcare Moretti, non certo più fortunato del campione della Rudge. L'esito della corsa hà prodotto uno sconvolgimento nella classifica del campionato italiano. Aldrighetti passa dal primo al terzo posto con 23 punti, mentre Tenni e Fumagalli si appaiano con 25 punti alla testa della classifica, Il Gran Premio di Torino sarà decisivo per l'assegnazio"e della maglia tricolore Per quanto facilitato dalla sorteil trionfo della Guzzi, la quale ha conquistato i primi due posti, non è meno bello e meno significativo. Tenni e Bandini hanno condotto una gara magnifica, con slancio e con decisione e le macchine hanno funzionato ottimamente. Il giro più veloce è stato compiuto da, Bandini in 12',48" e 2/5, alla media di chilometri 120,803. Spaggiari e Colabattisti, pur lottando con impegnoj sono finiti lontani dagli avversari. Pigorlni è già campione Nella categoria 350 cine, Aldo Pigorini su Rudge ha consolidato la sua posizione in classifica. Ormaiqualunque sia l'esito del Gran Premio di Torino, la maglia tricolorpuò dirsi virtualmente sua: Pigorìnha preso la testa in partenza e l'hmantenuta durante ì sci giri. Susiniil brillante vincitore del circuito dLivorno, lo ha inseguito fino al quarto giro con ammirevole tenacia, mperdendo inesorabilmente arrenopoi è scomparso dalla lotta. Bella lgara di Boccolini (Norton) e del glorioso Ghersi, finiti rispettivamental secondo e al terzo posto. Elettrizzante il duello tra Ghersi e Girottache dopo varie alternative si risoveva in favore del campione dellVelocette. Pigorìni ha compiuto i chilomet154,800 del percorso alla media dchilometri 108,293 all'ora, L'onordi aver compiuto il giro più velocspetta a Mario Ghersi, che ha effetuato il percorso in 14' e 9", almedia di Km, 109,37. Nelle 250 la sorte ha giuocato ubrutto scherzo a Cavacciuti su C.FQuesti, dopo aver conservato il prmo posto fino al termine della prova, veniva superato da Pagano, suirreducibile rivale. I due valorocentauri sono stati protagonisti un brillantissimo e incerto duelloessi sono passati davanti alle tribune durante i cinque giri separaa Jl . 1 sempre da 2 o 3 secondi; poi Cvacciuti ha dovuto cedere il campal suo avversario, che, con quesvittoria, ha conquistato il primo psto nella classifica del campionacon punti 36, seguito a 2 punti dCavacciuti. A Cavacciuti spetta, tuttavia, merito di aver compiuto il giro pveloce in H'5"3/5, alla media km. 107,299. Per ora è la Miller che sta in vataggio, ma l'ultima parola dovrpronunciarla il Circuito di Torinche si disputerà il 16 settemb(fossimo. Nella cilindrata minima, U trion e e a n o i i ; fo delle Benelli è stato clamoroso, netto e convincente. Le M.M. di Lama e di Serafini non hanno costituito alcun ostacolo alla marcia sicura e autoritaria delle macchine guidate da Alberti, Rossetti e Bientinesi, finiti nell'ordine. Rossetti consolida il suo posto in testa alla classifica, mentre Alberti, brillante vincitore della corsa, si avvicina minaccioso a Lama. Italo Balbo «starter» Ventisette centauri hanno partecipato al Gran Premio motociclistico Acerbo, che ha avuto nel Maresciallo Balbo uno starter di eccezione. Ottima l'organizzazione e magnifiche le condizioni del circuito che hanno permesso il regolare svolgimento della gara. Hanno partecipato alla corsa: Categoria 500: Bandini (Norton), Spaggiari (Norton), Aldrighetti (Rudge), Tenni (Guzzi), Colabattisti (Rudge), Moretti (Guzzi), Bandini (Guzzi), Fumagalli (Bianchi). Categoria 350 cmc. : Aliano (Itala), Ghersi (Velocette), Zoli (Velocette), Di Rocco (Norton), Boccoliili (Norton), Susini (Norton), Pigorìni (Rudge). Categoria 250 cmc: Maglione (Linx), Piras (Guzzi), Pagano (Miller), Soprani (C.F.), Cavacciuti (C.F.). Categoria 175 cmc: Serafini (M.M.), Lama (M.M.), Alberti (Be nellii, Bientinesi (Benelli), Del Bel-[lo XBenelli). \Ecco le classifiche: Categoria 500: 1. Tenni (Guzzi) che compie 1 km 154,800 del per-jcorso in ore 1,18 56 4/5 alla media d^km.\1.17,H°aU,&. Boandim Ter™\(Guzzi) in ,1,18 57 ; o..Fumagalli (Bianchi) in 1,21 27 2/5;: 4. Cola- battisti (Rudge) in 1,23 27 2/5; 5. Spaggian (Norton) in 1,26 17J/5-' o1^0 P,1," ^-^^"ìo^olo48 [e 2/5 alla media di km. 128,873. ,Categoria 350: 1. Aldo Pigorìni(Rudge) che compie 1 154,800 km.del percorso in ore 1,23 46 allamedia oraria di km 108,293; 2. Boc- ^«^Usa^BJN?rt5fPim h2?* 17"; 3. Ghersi Mano (Velocette) in l,29'19"2/5; 4. Girotte (Norton) in 1,32'42". . Giro più veloce: Ghersi in 14'9"l/5 alla media di chilo- metri 109,371. Categoria 250 cmc: 1. Pagano Nello (Miller) che compie i 129 chilometri del percorso in ore 1,14'13" e 3/5, alla media di km. 104,219; 2. Cavacciuti Celeste (C.F.) in 1,15' 30"2/5; 3. Soprani Gino (C.F.) in l,18'33"2/5; 4. Piras (Guzzi) in l,24'3"2/5. - Giro più veloce: Cavacciuti in 14'5"3/5, alla media di km. 107,299. Categorìa 175 cmc: 1. Alberti Raffaele 1 Benelli) che compie i 129 km. del percorso in ore l,17'0"2/5 ., , alla media di km. 103,170; 2. Ros- setti Amilcare (Benelli); 3. Bienti-nesi Giovanni (Benelli); 4. Lama Francesco (M.M.) ; 5. Serafini • i^A-." ?,lro p!-u X?1,oce:.A„lbAr^ in 14 50 alla media di km. 103,636. Incomincia la « 24 ore » Ultimata la corsa motociclistica,ha avuto inizio la corsa delle 24 óre, riservata alle macchine sport e tu- rismo. La gara non ha precedentiin Italia, salvo tentativi fatti a Ro-ma su minori distanze sul circuitodeli'Acquacetosa e su quello delleTre Fontane, ormai troppo lontaniper poter costituire utili termini diraffronto. Per comodità dei lettori, ricordia-mo che alla corsa sono state ammes--\se le macchine sport distinte in duei t gruppi a seconda se possiedono o m„„, f, » o a o a l ù i à , e - non possiedono compressore. Il si-stema di classifica è stato escogita-to in modo da mettere tutte le mac-chine di diversa cilindrata in ugualicondizioni per aspirare alla viitoriuassoluta e far sì rhe anche quelle dimaggior cilindrata mantengano finoull'ultimo l'andatura massima, do premesso, è facile comprende-re con quanto interesse sia seguitoquesto nuovo tentativo di 24 Oreitaliana; macchine e piloti sarannoinsieme messi a dura prova nellagara estenuante. La partenza saràdata alle 12 precise dal MarescialloBalbo: le lf5 macchine partenti hanno pòrto il loro saluto al Comandali- te della Crociera del Decennale del la quale ricorre proprio oggi l'anni versano. Prendono posto nello spazio con trassegnato lungo la linea delle tri bune J/5 concorrenti. A mezzogiorno preciso, Italo Balbo abbassa la bandiera. Prendono la testa Moli-Villa, se guiti coda a coda da un plotone di macchine guizzanti sulle strade assolate. Le tribune sono affollatissime. Nel « Villaggio della velocità » — così è stato battezzato il luogo ove troveranno oggi conforto i concorrenti e gli ufficiali durante la corsa — c'è tutto un fervore di vita Tutti ì complessi servizi che dovranno ininterrottamente funzionare nello spazio di un'intera giornata hanno iniziato il loro assillante lavoro. Le macchine iniziano a passare; il rombo dei motori riempie l'aria. andatura più tranquilla. E' Moli che mantiene il comando, seguito da Pellegrini, che ha guadagnato numerose posizioni, da Dusio, da Nuvolari e dalla Nice. Cominciano i primi ritiri. Rossi e Rivetta aprono la serie; altre macchine, fra le quali alcune che erano nelle prime posizioni, come quella di Dusio, sono in ritardo. Così, allo scadere della terza ora, le posizioni sono notevolmente mutate. Mou -e sempre in testa alle mac- c^ne con compressore, avendo percom) in 3 ore knli 355,700, seguito da Nuvoiari con km. 3^6,67k e da Carraroli con km. 3)tl,,317. Al comando delle macchine senza compressore sono passati Severi-Cortese con fcm> 318,792 seguiti da Tadini con ;cm. 313,971, e da Rosa con lem, 311,1(32. Le «Balilla» sono capitanate da Beccaria-Battilana con fcm> 287,583 seguiti da Faccioni-MoreW CQn 286,22, da Villoresi con fcm> 283,96. Riepilogando, 28 macchine delle Jf5 partite sono rimaste in gara. Fi ViJL :i „j„„ „„•„•, n 9*0 h „,„ ,,. , ,, 1Si gira; si gira sempre a tutta velo- cita, senza un attimo di sosta. Le \prime ore di corsa provocano distan-|zìamenti fra le macchine più potenti e più veloci e quelle che vanno ad nora il giro più veloce, il 27°, è stato compiuto da Moli (Alfa 2600) in 12'20", alla media di km. 128,888 La gara prosegue veloce e con cambiamenti di classifica di ora in ora fino alla sesta ora, A questo punto la situazione dei concorrenti e la seguente: Categoria 3000 cmc. : 1. Moli (Al¬ fa), 2. Nuvolari (Alfa), 3. Corradi (Alfa), lf. Lord Howe (Alfa), 5. Elena Nice (Alfa), 6. Borelli (Alfa), 7. Pellegrini (Alfa). Categoria 2000: 1. Bellucci (Maserati), 2. Brenciaglia (Maserati), 3. Carabba (Alfa). Classifica delle macchine senza compressore - Categoria oltre 3000: jr, villiani (Ford); Categoria oltre 2000: 1. Castelbarco (Bugatti); 2. Gabìn (Aifa Romeo); Categ. 1100: 1- Faccioni (Fiat), 2. Proni (Fiat), ,5 Beccaria (Fiat), Jf. Abruzzi (^^S^^S^ ohe non ha fortuna, deve fermarsi da vanti ai box, perchè ha il motore in fiamme. Egli tenta di ripartire, ma, poi, rimette la macchina al box e abbandona la corsa. Il principio d'in cendio viene domato, ma la macchi na non riparte. In questo momento sappiamo che anche la concorrente Nice, che era nelle prime posizioni, ha abbandonato la corsa. \ La corsa nella notte prosegue a ritmo veloce. La selezione delle mac] chine è severissima. Allo scoccare della nona ora circa metà dei con X; 1 - LX, ~,J„~, . „J,„' ms, I correnti ha abbandonato : chi per i incidenti di macchina, chi per ine i sperienza a questo genere di gara [che richiede nervi a posto e saggia ì distribuzione di energie, I Olire a Nuvolari, anche Pintacu i da e Brenciaglia hanno abbandona io. Pure Moli ha i suoi fastidi e, do¬ po essersi fermato più volte davanti ^ai box, poco dopo mezzanotte si ' ferma a Villa Madonna per rottura - del cambio. : Ecco la classifica dei primi 5 alla 1 nona ora : - 1) Beccaria (Fiat 1100) chilome-\tri 850,835; 2) Moli (Alfa Romeo compressore 3000) Km. 1063,792; 3) Cortese (Alfa Romeo, senza compressore) 3000, Km. 921,154; 4) Tadini (Alfa Romeo senza compressore) 3000, Km. 910,110; 5) Faccioni (Fiat 1100) Km. 807,446. Le file si assottigliano sempre più; due brillanti protagonisti della gara, Beccaria e Moli, il primo per un guasto di valvole e il secondo per la- rottura del ponte posteriore devono abbandonare la- gara, A nulla è valso il coraggio e l'energia di Moli che ha spinto a mano la macchina per più di sei chilometri, sperando di poter riparare il cambio. Alla dodicesima ora le posizioni dei concorrenti erano le seguenti: Gruppo con compressore. - Classe 3000 eme: 1) Moli Km, 1372,201; 2) Carraroli. Km, 1335,848; 3) Lord Howe, Km. 1288,340. . Classe 2000 eme: 1) Bellucci, Km. 1204,709; 2) Carabba, Km. 1162,388; 3) D'Apuzzo, Km. 980,855. Gruppo senza compressore - Classe oltre 3000, tutti ritirati. - Classe 3000 crac: 1) Saveri, Km. 1220,978; 2) Tadini, Km. 1219,346; 3) Rosa, Km. 1211,757 - Classe 2000 eme: 1) Castelbarco, Km. 1081,447 - Classe 1100: 1) Beccaria, km, 1090,255; 2) Facciani, km. 1084,830; 3) Ravano, km. 1057,833; 4) Pompei, km. 1047,111. Filippo Muri Aldo Pigorìni, che, colla vittoria di Pescara, si è assicurato il titolo di campione italiano dei centauri nella categoria delle «trecentocinquanta».