Il quartiere ebraico di Costantina messo a sacco dai mussulmani

Il quartiere ebraico di Costantina messo a sacco dai mussulmani EBREO UBRIACO CHE PROVOCA UNA SOMMOSSA Il quartiere ebraico di Costantina messo a sacco dai mussulmani La feroce vendetta - U na trentina di vittime Parigi, 6 notte. Sabato sera, a Costantino, un soldato israelita, capo sarto in un Reggimento della città, certo Elia Kalifa, ubriaco, entrò nella Moschea all'ora della preghiera, mettendosi ad ingiuriare in modo grossolano i mu-1 sulmani riuniti in gran numero. Que- ' sti allora si gettarono sull'ubriaco percuotendolo. Questo incidente, che avrebbe dovuto essere liquidato in tale modo, si aggravò improvvisamente quando i musulmani, per vendicarsi dell'insulto ricevuto, si sparsero per la città seminando il disordine e lo sgomento prendendosela con tutta la colonia israelita. satsoQtznvcsgMtmpnL'ammutinamento improvviso'„ , r . Spontaneamente, con la cieca rapidità che caratterizza questi movi¬ menti popolari, i musulmani, il cui numero si era nel frattempo considerevolmente accresciuto, si portarono nel quartiere ebraico saccheggiando numerosi magazzini. Per tutta la notte l'ammutinamento regnò nel vecchio quartiere echeggiante di grida disperate malgrado l'intervento della polizia e della gendarmeria die avevano proceduto a numerosi arresti fra cui quello del soldato causa iniziale di quanto era avvenuto. Soltanto all'alba, stanchi, i conten denti abbandonarono la lotta. n, ,, , „ , iIeri mattina delle conferenze svol-:tesi con reciproco spirito di concilia- j zione avevano riunito al Municipio e iin Prefettura i maggiorenti israeliti ie musulmani i quali, di comune ac-lcordo, avevano deciso la fine delle ostilità. Ma non appena partiti i delegati, i disordini ricominciarono con accresciuta violenza. Gli abitanti del quartiere israelita, colti da timore, si barricarono nelle loro case. Ma gli indigeni invasero il quartiere israelita abbandonandosi ad atti di violenza, penetrando nelle case, maltrattando gli abitanti, infrangendo le mostre dei magazzini e saccheggian¬ do le merci. Durante questi disordini molte persone rimasero ferite e si ftanno a deplorare anche dei morti. La maggioranza, per non dire la to tahta dei magazzini e delle botteghe Israelite, sono stati saccheggiati e incendiati. Nel viale Anatole France un omnibus automobile proveniente da Sétif venne fermato da una banda di energumeni che infransero i vetri e, impadronitisi di un viaggiatore israelita, lo lapidarono e lo lasciarono steso morto a terra. La gravità della situazione Il servizio d'ordine ugì con tutta .la diligenza necessaria, ma non potè ììmpedire queste scene di violenza \ scoppiate ovunque brutali ed im': provvise. La truppa ben presto rin- , forzò il servizio d'ordine e per tutta la giornata la città fu percorsa da pattuglie e da automitragliatrici. La situazione sta ora ristabilendosi. I gruppi dì dimostranti sono stati respinti nella pineta dietro l'ospedale. Dei rinforzi sono partiti da. Algeri per contribuire al completo ristabilimento della calma. Secondo le ultime informazioni, si segnalano una trentina di vittime. Questi incidenti hanno assunto un tale carattere di gravità da indurre il Governatore generale Carde, che si trova attualmente a Parigi e che doveva far parte della Missione che fra breve si recherà nel Canada per assistere alle feste del quarto centenario di Giacomo Cartier, a partire immediatamente per fare ritorno al suo posto. Il signor Carde, che è atteso domattina a Marsiglia, ripartirà subito in idroplano per Algeri, da dove si recherà a Cosfantina.

Persone citate: Cartier, Durante, Ebreo, Elia Kalifa

Luoghi citati: Algeri, Canada, Marsiglia, Parigi