La Segreteria Federale al campo coi Giovani

La Segreteria Federale al campo coi Giovani ORE GAGLIARDE FRA LE CENTURIE VENTENNI La Segreteria Federale al campo coi Giovani L'installazione degli uffici sotto le tende -- Il fervido saluto delle Camicie Nere al Principe di Piemonte, al Segretario del Partito, al Quadrumviro e all'Esercito H nostro inviato ci telefona da BarHoneechia: Pòchissimi erano i passanti per le Vie di Torino, allorché; di buon mattino, i seicento Giovani Fascisti della nostra Federazione destinati al primo turilo del campo di Bardonecchia, hanno fatto insolitamente risuonare col loro passo cadenzato l'asfalto delle vie, pigre e sonnacchiose per la stagione e per l'ora, attraversando la città da piazza Carlo Alberto a Porta Nuova, per raggiungere il treno che doveva fra-j sportarli alla mèta: mèta che essi peri tanti mesi avevano agognata con la • passione dei loro giovani anni come un premio irraggiungibile. Ma quei pochi, passanti debbono aver riportato una impressione di baldanza e di forza che non si cancellerà mai più. La gioiosa partenza dlfrdzrrtnptgrisoNz\sL'adunata ha avuto luogo in piazza\aCarlo Alberto alle ore 6, giusta gli or-ìvdini già da tempo diramati dalla Se-[cgr et cria Federale ai Fasci del centro e1 della periferia. I reparti, splendidi per Fforma ed in pieno equipaggiamento di zmarcio, schierati con le spalle rivolte pal porticato monumentale di Palazzo, sCarignano, ad. uno squillo di tromba, ] fhanno avuto un fremito, volgendo istin tivamente gli occhi verso il lato donde sapevano che doveva apparire, fra un attimo, il loro Comandante Federale. Difatti, subito dopo, alcuni comandi secchi risuonavano nella piazza, la giovane truppa scattava sull'attenti e Piero Gazzotti, Segretario Federale e capo dei Fasci Giovanili iniziava la sua presa di comando passando in rivista % suoi reparti. Breve sosta davanti alla lapide dei Caduti. Cerimonia semplice: l'offerta di una corona di fiori, col rito fascista. Nomi d'eroi lanciati al incuto come un grido di guerra e la promessa di seicento giovani petti: «Presente!». Alla stazione di Porta Nuova, ove era stato predisposto un treno speciale, l'imbarco dei seicento giovani è avvenuto nel massimo ordine, fra il più schietto entusiasmo, al cui ardore dava esca la vista degli obbiettivi fotografici sulla punta, come bracchi annusanti la preda. La purtenza del treno è stata salutata da poderosi « alala » al Duce. Ne lungo il viaggio è andata scemando l'allegria; che, anzi, si è mantenuta ben viva, ed è doveroso riconoscere che vi hanno contribuito efficacemente le canzoni, che si intrecciavano incessantemente da un vagone all'altro. Non appena uno intonava, subito rispondeva il coro. Viaggiavano, con il Comandante Federale Piero Gazzotti, il Segretario am- <pj\strqtiyp della Federazione dott. weda, il cònsole generale Vandelli comandante il Raggruppamento della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, il dott. Brambilla, direttore federale dell'E. O. A., il maestro Blanc. Il treno, partito dalla stazione di Porta Nuovu alle 7,30, è arrivato a Bardonecchia in perfetto orario, alle ore 9,30. Schieratisi sulla banchina della stazione, i reparti hanno ricevuto il saluto delle gerarchie locali, quindi si sono incolonnati ponendosi in marcia verso il campo, attraverso il paese, tutto ctmCdCclcdcdmPDzzCp6lsdtsimbandierato a festa e tappezzato d!jmanifestini multicolori inneggianti al Duce e alla gioventù fascista L'arrivo delle balde Camicie Nere aveva fatto accorrere lungo il percorso la fedele popolazione di Bardonecchia, nonché la numerosissima colonia villeggiante che si affolla in questi giorni di caldo negli innumerevoli alberghi, grandi e piccini, della simpatica stazione alpina. Ai canti dei giovani, lungo tutto il percorso dalla stazione alla vecchia torre diroccata, che segnala da lontano l'accampamento e che sovrasta l'ampia distesa delle tende sorte in pochi giorni sotto la direzione del console Moreno, hanno fatto eco gli incessanti alala dell'elegante pubblico in prevalenza femminile che si assiepava, gomito a gomito con i valligiani, stringendosi sempre più al passaggio dei giovani. Mirabile organizzazione Man mano che si sale verso il torrione, la strada si fa l»ù ripida, i festoni di bandiere più fitti, più numerose le paline giallo-cremisi poste ad indicare la via che conduce al campo, più irrequieti gli ombrellini rossi e verdi branditi pericolosamente da tante belle mani, più affettuoso il saluto della folla cosi varia e pur unita, al passaggio delle Camicie Nere, in un solo palpito. Ed eccoci finalmente aliti torre, il vecchio torvo rudero accanto al Cada■quale sventola vgr/i, al sole dell'Italia colori dell'eterna latinal1 fascista, il gonfalone dai colori di Ro via, che sono i giovinezza. Giunti i reparti al campo, sì distaccano le guardie; quindi si procede all'assegnazione delle tende. L'accampamento è di forma quadrangolare, con un lato aperto prospiciente il torrione. Le tende, sul lato pretorio, sono su più file. Al centro della prima di esse hanno sede il Comando Federale, la Segreteria-, il Direttorio, i gerarchi ospiti. La tenda della mensa ufficiali occupa un posto dell'ultima fila-, dietro il Comando. Le cucine, ampie ed ottimamente attrezzate, sono in una baracca, unica costruzione di legno in mezzo a tanta1 tela. Al centro del piazzale si-cita al cielo l'antenna della bandiera. Quasi tutta l'attrezzatura del campo — te»-| de, bagagli, supellettili, stoviglie, ma-* feriale vario — è stato fornito, con l'autorizzazione del Segretario Federale e secondo le sue direttive — dalla organizzazione federale torinese del-'. l'E.O.A., che, fra- le varie mansioni, hai quella di sovrintendere alle manifesta-' doni estive della gioventù fascista. Le operazioni relative al distacco delle guardie, alla assegnazione ed alla sistemazione delle tende si sono svolte con mil'ùaresca celerità ed alle la precise, i rapidi squilli del ben noto segnale di tromba davano ai giovani l'annuncio che il rancio era belle pronto per la distribuzione. Inutile aggiungere £he anche questo delicatissimo daffare della vita al campo si è svolta, sotto l'oculata sorveglianza di tutti gli ufficiali, nel massimo ordine. Nel pomeriggio hanno arguto svolgimento le ordinarie operazioni. Come già pubblicammo, Piero Gazzotti, seguendo il pensiero di S. E. Starace, ha- voluto che la Segreteria Federale si trasferisse al completo sotto le tende, ove periodicamente si recheranno gli ispettori ed i capi-servigio a rapporto. Allo scopo di rendere più continui e più semplici i contatti fra la gerarchia federale ed i membri del Direttorio, è stato disposto che sia tenuta in permanenza una tenda a loro disposizione. Il Segretario Federale ha inviato oggi i seguenti telegrammi: A S. A. R. il Principe di Piemonte, Napoli. - Seicento giovani fascisti iniziando il loro campo inviano all'augusto Principe il fervido devoto omaggio augUrando8i l'ambitissimo onore d'una visifa Con projonda devozione. - Il comandante del campo Piero Gazzotti. A S. E. Starace: Seicento Giovani Fascisti componenti il primo turno ini ziando n campo sui confini sacri della patria fascista innalzano possente loro saluto al Capo nel nome del qua,e af. fcrmano essere pronti ad affrontare con gioiosa serenità e con fede vibrati te ogni battaglia. Viva il Duce. Il Comandante del campo Piero Gazzotti. A S. E. Cesare De Vecchi di Val Cismon, Ala di Stura: Al glorioso Quadrumviro della Rivoluzione le giovani Camicie Nere accampate a Bardonecchia elevano il loro fervido possente alalà. Devotamente. Il Comandante del campo Piero Gazzotti. Al generale Vercellino, Comandante della Divisione Militare, Bcaulard: Seicento giovani fascisti iniziando il campo inviano al glorioso esercito di Vittorio Veneto il fervido saluto fatto di cordiale fraternità e di sincera ammirazione. Il Comandante del campo Piero Gazzotti. m. esc.