Lo sdegno del mondo civile e le gravi responsabilità della Germania

Lo sdegno del mondo civile e le gravi responsabilità della Germania Lo sdegno del mondo civile e le gravi responsabilità della Germania Vienna, 25 notte. Gli avvenimenti austriaci sono precipitati nella giornata odierna, il terrorismo brutale che imperversa da mesi nella piccola Repubblica e che non aveva voluto disarmare di fronte alle misure più energiche del Governo, ha fatto oggi la sua vitti ma più illustre e più nobile: il Can celliere Dollfuss è caduto vittima del suo dovere mentre era vigile e attivo al suo posto di lotta e di responsabilità. Sale dal cuore un'ondata di sdegno irrefrenabile; il giovane statista che, conscio delle assolute necessità del suo paese, era diventato campione e simbolo dell'indipendenza austriaca, non è più; egli, che si era guadagnate tante simpatie in ogni Nazione per l'alto coraggio morale dimostrato in tante circostanze, è stato colpito a morte nella maniera phì vile e odiosa. Centinaia di bruti che a tradimento si erano recati nel suo ufficio non hanno sentito l'onta di uccidere un uomo disarmato e indifeso. Così Dollfuss è morto; ma prima di esalare l'ultimo respiro, perchè le ferite gli avevano lasciato degli istanti di lucidità, ha rivolto un pensiero ai suoi amatissimi congiunti, ospiti del cielo e del mare d'Italia, dove sperava di riabbracciarli fra qualche giorno, e nel nome di Dio in cui fervidamente credeva ha rivolto parole di perdono per i suoi assassini e per i loro mandanti: superbo esempio di una vita che si conchiude con un sacrificio eroico. L'assalto alla stazione radio Ma veniamo alla cronaca di que~ sta tragica giornata, oronaca che può essere riassunta attraverso le dichiarazioni che il Ministro dell'Assistenza Pubblica Schmidt ha fatto verso sera ai rappresentanti della stampa estera. Da esse risulta quanto segue: la stazione radio « Ravag » fu invasa da un gruppo di circa 300 persone, parte in divisa dei corpi armati statali, che si recarono sul posto in autocorriere, provenendo da una palestra ginnastica del 7.o distretto, dove erano state munite di armi. Gli assalitori si sono precipitati sullo speaker che stava al microfono, e dopo avergli usato violenza lo hanno allontanato comunicando attraverso la radio la notizia delle dimissioni del Governo dì Dollfuss e dell'assunzione al potere di Rintelen. La polizia è subito accorsa e per rioccupare il palazzo ove ha sede la stazione marconigrafica ha dovuto sostenere una lotta violenta, duran te la quale è stato ucciso il direi toro della stazione signor Hold; nel conflitto si sono avuti a deplorare tre morti e cinque feriti. I terroristi sono stati arrestati ed allontanati sotto scorta. La stazione radiofonica ha ripreso completamente la sua attività. La popolazione ha calorosamente applaudito i reparti di polizia nella Kaerntnerstrasse. Nel palazzo della Cancelleria Un altro gruppo di persone, che si calcolano approssimativamente a centocinquanta, in uniforme dell'Esercito e comandate da mi appuntato vestito da maggiore, sì so no dirette al palazzo della Cancelleria federale in cinque autocarri. Esse indossavano l'uniforme dei corpi armati, e quindi la guar dia al palazzo della Cancelleria- non oppose alcuna difficoltà al loro ingresso. In tal modo, di sorpresa, fu disarmato il corpo di guardia. Penetrai nei locali interni, i terroristi si sono impossessati delle persone del Cancelliere Dollfuss, del Ministro Fey e del Sottosegretario alla Sicurezza Karvinski, che si trovavano a colloquio dopo un Consiglio dei Ministri In questo frangente il Cancelliere Dollfuss è rimasto ferito. Gli impiegati della Cancelleria e.l il Ministro Ludwig sono stati rinchiusi in un salone. Varie forze di polizia ed autoblindate hanno subito circondato il palazzo della Cancelleria federale Intanto gli altri Ministri si sono riuniti al Ministero della Difesa Na zìonale, presenti anche il borgoma stro dì Vienna, il presidente della polizia ed il Ministro Rintelen. Essi esaminarono anzitutto la possibilità di corrispondere col Cancelliere. Ciò fu possibile a mezzo di un parlamentare. Il presidente di polizia recò alta seduta di questo Gabinetto parziale una lettera del Ministro Fey nella quale il Cancelliere si dichiara d'accordo sul nome di qualsiasi successore che fosse indicato dal Presidente federale per evitare, con ciò, ulteriore spargimento di sangue. II Presidente federale, che si trova in Carinzia, ha comunicalo tele- fonicamente che egli non entrerebbe in trattative con persone penetrate nel palazzo della Cancelleria con la violenza, ed ha incaricato il Ministro della Giustizia Sàhusschnigg della direzione provvisoria degli affari dello Stato, dando ad esso tutti i pieni poteri del Cancelliere, e dichiarando che ogni atto dei Ministri tenuti rinchiusi sarebbe considerato come coartato. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di concedere un quarto d'ora agli insorti per arrendersi. Gli insortì non hanno risposto, ma hanno tentato di fare segnali luminosi dal tetto del palazzo. La polizia al contrattacco Allora è stato dato l'ordine di attacco al palazzo della Cancelleria, attacco che si doveva svolgere da prima con gas lacrimogeno, e poi con tutti i mezzi. Il Ministro Schmidt ha dichiarato di non aver nascosto nulla di quello che era avvenuto, e che si trattava dì un tentativo isolato e non riuscito. Infatti in tutta l'Austria vi è tranquillità, e non c'è alcuna notizia di violenze tranne che nella Stiria dove due sedi di capitanati distrettuali sono state occupate da bande di insorti nazisti, 1 quali però vennero subito scacciati dalle milizie locali. A Innsbruck due nazisti avrebbe- vGrsdprantcSnscdtnshretè. .■ ro affrontato davanti al palazzo f]\?Z?^eddaTdol°orea tlviàTrivo- Tiralo fieddandolo a colpi di rwol Gl'insorti chiusi nel palazzo della Cancelleria hanno chiesto che il Go-\verno sia lasciato a Rintelen, e che\ non si tenti di prendere con le armiiil palazzo. Un parlamentare che ha\ servito di collegamento con i nazisti, occupanti il palazzo ha detto di aver \visto il Cancelliere Dollfuss ferito, fasciato, e sdraiato su di un divano. Il Ministro federale per la Giustizia e la Direzione generale della Pubblica Sicurezza hanno diramato sul far della sera il seguente appello: « Gli insortì che avevano occupato nelle prime ore del pomeriggio la'stazione radiofonica sono stati scac-\ ciati. La radio funziona dalle 15,30 \ di nuovo normalmente. Tutte le voci circa le dimissioni del Governo non sono vere. Il Governo sta per ripri- stinare dovunque, senza titubanza,' l'ordine criminosamente turbato da- gli insorti nazionalsocialisti. j Sì rende attento che è in vigore]lo stato di eccezione. Ogni azione in-UÌSZJZS* *w£T^«£" dimento e quindi cadrà sotto le san zioni del tribunale eccezionale ». Come è morto Dollfuss Il Ministro Schmidt ha fatto a ■ \l| tarda sera alla radio viennese un più particolareggiato racconto dei fatti oggi accaduti nella capitale. Secondo questa ultima versione ufficiale, og- [gì alle 15 i Ministri erano stati con- vocati da Dollfuss in Consiglio di Gabinetto, e che mentre durava la riunione, hanno fatto irruzione nella stanza 144 persone vestite tutte indivisa di ufficiali dell'Esercito, della polizia e di ufficiali delle Heimwehren. Queste persone, conte rivoltelle alla mano, hanno intimato al Governo di dimettersi. Al rifiuto ricevuto, hanno arrestato i Ministri e li hanno portati in camere separate. I Ministri Fey e Schusschnigg, rimasti insieme, hanno svolto trattative con gli aggressori, e pare che questi abbiano richiesto dei salvacondotti per uscire dal palazzo. Non si sa quale esito abbiano avuto le trattative, ma poi i Ministri sono stati lasciati liberi. Fey e Schusschnigg sono andati allora nella camera in cui si trovava- Dollfuss e lo hanno trovato gravemente ferito, tanto che non era possibile trasportarlo all'ospedale. Dollfuss ha potuto ancora parlare, ha raccomandato la sua famiglia, e ha raccomandato di non spargere troppo sangue nella repressione: poi è morto. Mobilitazione delle squadre d'assalto Questa sera la stazione ha fatto radiodiffusioni di musica varia inframmezzandola con appelli alla po¬ ■ polazione di mantenere la calma am]\monendo che ovunque vige lo stato d'assedio- Per tutto il Vomeriggio tmnpe deUe Heimioehren su autocar-ri armati di mitragliatrici hanno per- lustrato il Ring e altre arterie prin-\cipali della città. Gruppi delle Heim- \ wehren e di poliziotti hanno pure oc-icupato tutti i punti strategici della \ capitale piazzandovi le mitragliatri, cì. i,a popolazione si mantiene cai\missinta. Tutti gli assembramenti so no rigorosamente sciolti. Dalla provincia, oltre i fatti esposti più sopra, si deve ancora rilevare che a Lienz, nel Tiralo, il comandante locale delle Heimivehren, conte Korek, è stato oggetto dì un attentato nazista, fortunatamente an 'dato a vuoto. Nelle altre parti della\ Repubblica la calma è completa. \ Tutto lascia ritenere che i nazisti abbiano concentrato nella giornata ogni loro sforzo nella Capitale, ove per altro, l azione terroristica e fai-' Vita. Unico segno dell'anormalità del- la situazione è rappresentato dai for- j ti presidi agli edifizi pubblici e dallo ]spiegamento di forze armate in tuttiU quartieri, sopratutto centrali. " Il drammatico racconto di Fey Il maggiore Fey, Ministro della ■ Sicurezza Nazionale, ha potuto in\formare il pubblico austriaco parlando alla radio stasera alle 21.30. | Egli ha detto fra l'altro : Terribili cose sono avvenute og- gì in Austria. Alle 11 dì stamane un Consiglio di Gabinetto si stava svol- gendo, allorché il Governo è stato [informato che 150 nazionalsocialisti travestiti da poliziotti si erano riu- o ¬ niti alla sede di una società atletica nel settimo quartiere di Vienna, e che progettavano di agire contro il Governo. Improvvisamente un distaccamento di persone che noi credemmo fossero poliziotti e soldati, è entrato nel palazzo. Essi erano armati di fucili, e si sono aperta la via fino alle stanze in cui si trovavano i ministri. ; « Karwinsky ed io fummo arrestati in una stanza, e il Cancelliere Dollfuss in un'altra. Alle 14,30 alcuni elei miei carcerieri mi condussero nella stanza in cui sì trovava il Cancelliere Dollfuss e io vidi il Cancelliere che giaceva su un divano ed era ferito. Con debole voce egli mi raccomandò di prendermi cura di sua moglie e dei suoi bambini, e di fare il possibile perchè fosse evitato lo spargimento di sangue. « — Credo che si possa regolare la situazione senza spargere del sangue — mi disse il Cancelliere. Egli inoltre mi pregò di informare gli altri membri del Governo nel caso che fosse morto. « Immediatamente fui costretto a uscire dalla stanza. Non- l'ho più visto vivo. Io e Karwinsky siamo stati scortati in un altro locale dove dovemmo rimanere per parecchie ore, durante le quali i nazionalsocialisti armati di fucili ripetute volte minacciarono di ucciderci ». Il nuovo Governo padrone della situazione Il maggiore Fey ha poi annunziato, come già abbiamo informato, che i ribelli si sono arresi, e che un Governo provvisorio è stato nominato, a capo del quale si trova il dottor Schusschnigg che era Ministro dell'Istruzione Pubblica, Il Ministro Fey ha precisato che verso le 6 di sera il Ministro Neustadter Sturmer, per incarico del Governo federale, gli comunicò che i ribelli che si trovavano nel palazzo potevano essere condotti via contro il rilascio di tutti i prigionieri. « Io — ha- detto il Ministro — fui condotto nuovamente al balcone sotto le pistole spianate per parlare con Neustadter Sturmer. « Infine fu possibile poter liberare i prigionieri, e quindi il Palazzo della Cancelleria venne sgombrato. Per lo sgombero del palazzo le trattative vennero condotte dal Ministro di Germania Richt che si recò verso sera alla Cancelleria per agire da mediatore fra il Governo e i ribelli. « Egli venne accolto con grida ostili, e fu scortato per la sua sicurezza personale da un plotone di polizia ». Il Ministro Schuschnigg ha a sua volta dichiarato: — Il'Governo è ininterrottamente padrone della situazione. Però era necessario prendere provvedimenti per fare sgombrare al più presto possibile gli uffici della Cajicelleria federale dagli insorti. Si trattava in tutto di 144 uomini armati fino ai denti i quali tenevano sotto la minaccia delle loro pistole il Capo del Governo e tutti gli impiegati. Era chiaro che bisognava fare di tutto per salvare delle vite preziose. Schusschnigg ha dichiarato di aver dato incarico al Ministro Neustaedter-Sturmer e al Sottosegretario di Stato per l'Esercito, dopo aver par sfdiceintuariCstDlazclicuasleahlgFsvnlvcsilcatpI do o^ «fc Pre!tidente federale, di offri -\re agU hìSortì B libero passaggio ol- -, tre g confine se entro 15 minuti la -. Cancelleria federale fosse stata - sgombrata, e se non vi fosse stata -' a lsIAnessuna vittima. In seguito sapem mo — ha continuato Schusschnigg — che il Cancelliere federale era ferito. Lo stato d'assedio A questo punto il Ministro, la cui voce rivela una grande emozione, dice: « Austriaci e austriache, straziato dal tremendo dolore, e compreso di una profonda indignazione, io debbo annunziarvi la luttuosa notizia a]che il Cancelliere federale, il nostroI Capo, è caduto vittima della vile ma-1 i n°.di assassini. Il Cancelliere federaa]f.e ^orto,; ma la sua opera vive,; ™J'ma™'tfm™io e£™S in1 -. qUest'ora noi siamo gli esponenti -ideila cultura, siamo i portatori del- la bandiera della nostra Patria. L'è-; o , redità di Dollfuss rimane a noi per i\^ futuro ». a . Il Ministro ha- continuato quindi dicendo che più tardi gli insorti per avere la sicurezza dì essere lasciati ì liberi di raggiungere il confine tedesco hanno chiesto l'intervento del Ministro germanico a Vienna, e che il Ministro effettivamente si è reca-' to al palazzo della Cancelleria per fare opera di conciliazione, ma il\ n Cancelliere Dollfuss era già morto.' -\ Il Ministro Schusschnigg ha con-\ o', tinuato il suo appello con una coni-, i ^movente esortazione agli austriaci a! - rimanere fedeli alla patria in que-1 sfora così tremenda, e ha terminato dicendo: « Il sacrificio sanguinoso del Cancelliere non deve essere stato fatto invano. Noi rimarremo fedeli sopratutto alla nostra Austria amata, fino all'ultima stilla del nostro sangue; rimarremo fedeli al nostro morto Cancelliere anche oltre la tomba ». Questa sera è stato proclamato lo stato d'assedio in tutta l'Austria. Senza medico e senza prete Nuovi particolari sull'assassinio di Dollfuss si hanno ad ora tarda della notte. I rivoltosi sono entrati nella stanza dove Dollfuss lavorava nella Cancelleria Federale e subito colui che li guidava lo ha colpito a bruciapelo con due colpi di rivoltella dei quali uno lo ha colpito alla spalla e l'altro al collo. Subito Dollfuss, morente, ha chiesto di parlare al Ministro Fey al quale ha raccomandato la famiglia che attualmente si trova a Riccione ed ha chiesto l'assistenza medica e religiosa che gli è stata negata. In seguito gli assassini hanno allontanato Fey e hanno lasciato il prigioniero solo su un divano dove egli è spirato verso le cinque del pomeriggio senza nessuna assistenza. Attualmente la salma del Cancelliere è stesa nella sua stanza da lavoro sotto un sudario bianco con la croce sul petto e quattro soldati prestano servizio di guardia. Si apprende ora che, dati i patti intervenuti fra i ribelli e il Governo, la morte di Dollfuss li annulla. E perciò ì rivoltosi anziché venire scortati alla frontiera germanica, sono stati trasportati in carcere dove con tutta probabilità attenderanno il processo I della Corte Marziale. nncGsdemfisDnnclfcmsl ENGELBERT DOLLFUSS

Persone citate: Heim, Neustadter Sturmer, Schmidt, Sturmer