Soperchierie massoniche nell'inchiesta Stavisky

Soperchierie massoniche nell'inchiesta Stavisky Soperchierie massoniche nell'inchiesta Stavisky Parigi, 10 notte. Come seguito alla deliberazione della commissione d'inchiesta Stavisky, il Guardasigilli ha trasmesso al Procuratore generale le audizioni dell'ex Ministro Dalimier, dell'ex Ambasciatore di Francia De Fontenay, di Delamarche, di Baron e di West. Vi abbiamo segnalato ieri che una nota comunicata dal Presidente della commissione Stavisky annunziava che « opponendosi all'unanimità al rinvio davanti al Guardasigilli, la Commissione ha ritenuto che Camillo Chautemps non ha mancato nè all'onore nè alla probità ». La votazione di sorpresa Sembra però — secondo quanto affermano alcuni giornali ■— che questi due voti siano stati acquisiti di sorpresa. L'« Action Francaise » scrive al riguardo che, malcontento di essere stato cosi poco « lavato » dalla Commissione, Chautemps, nella sua qualità di « sublime principe del reale segreto », aveva intimato a Guernut di far votare a ogni costo un testo dichiarante che egli non era venuto meno all'onore. Nella sua qualità di obbediente fratello, Guernut, presidente della Commissione, redasse la mozione suindicata; ma accorgendosi, all'apertura della seduta, che i commissari di destra erano in numero eguale a quelli di sinistra, decise, per far votare la mozione, di ricorrere a un sotterfugio. Dopo che la Commissione ebbe discusso il rapporto Lafont, il presidente Guernut, a domanda dei suoi colleghi, decise una sospensione di seduta di alcuni minuti, per permettere agli uni e agli altri di andare un po' a rinfrescarsi poiché la discussione era stata laboriosa e la temperatura torrida. Cinque minuti prima dell'ora fissata la seduta veniva ripresa e il testo della mozione venne votato da alcuni commissari di sinistra che erano rimasti espressamente col presidente Guernut. Ai commissari della minoranza non rimase quindi altra risorsa che di elevare una protesta, di cui naturalmente non vi è traccia nella nota comunicata dal presidente alla Commissione. La Commissione Stavisky, riunitasi stamattina, ha poi proceduto alla audizione dei testimoni che assistettero al dramma del Vicux Logis, gli ultimi testi che le rimanevano da udire. L'ispettore della Sicurezza Generale Girard, che accompagnò a Servoz l'ispettore Le Gali e il commissario Charpentier, e che assistette alla irruzione nella villa in cui si trovava Stavisky, disse, rispondendo a una domanda rivoltagli, che l'avventuriero teneva la ricoltella nella mano destra. Il teste è dunque d'accordo col commissario Charpentier e contraddice a questo punto l'ispettore Le Gali che credette di aver visto la rivoltella nella mano sinistra. Dopo aver narrato le circostanze che hanno preceduto il colpo di rivoltella, il testimonio dice in modo formale che quando entrò nella camera di Stavisky Insieme al commissario Charpentier, al gendarme Brun e all'ispettore Le Gali, trovarono il corpo steso per terra con la testa riposante sul radiatore. Conferma che l'ispettore Le Gali disarmò il ferito d'accordo con il commissario Charpentier e che gettò la rivoltella sul letto. Il dramma di Vieux Logis n gendarme Brun da parte sua rifa la narrazione della spedizione al Vieux Logis. Entrato nella casa al seguito del commissario Charpentier, il teste dichiara che è fuori di dubbio che Stavisky teneva la rivoltella nella mano destra. Obbiettatagli una intervista da lui concessa ad un redattore di un giornale del mattino e nel corso della quale aveva dichiarato che Stavisky teneva la rivoltella con la mano sinistra, il gendarme dice che era un errore del giornalista, e che egli non aveva mai indicato la mano sinistra ma sempre la mano destra. La commissione ha poi udito il signor Gros gerente della Volontà il quale ha fra l'altro dichiarato che Staviski non versava al giornale una mensualità fissa, ma, a seconda dei bisogni del giornale stesso, ha versato somme che dal novembre 1932 al maggio 1933 possono essere calcolate in un insieme di tre milioni e mezzo. Il direttore Dubarry invece versava ogni mese 40 mila franchi indicando amministrativamente tali somme come « sovvenzioni ». Il teste sapeva che tali somme provenivano da un ministero che non potrebbe però indicare nò può dire se Dubarry versava la totalità delle sovvenzioni che riceveva dai vari ministeri. La commissione ha poi ricevuto il rapporto Cousin sulle varie Società fondate da Stavisky, del rapporto Fié sulle Compagnie di assicurazione che hanno acquistato dei buoni del Credito Municipale di Bajona, ed infine del rapporto Bouilly sugli assegni emessi dal truffatore, sulla stampa ed i fondi segreti. Intanto le tre prime Sezioni della Corte d'Appello esamineranno in questi giorni a porte chiuse i ricorsi degli avvocati contro i quali il Consiglio dell'Ordine ha pronunziato la radiazione o la sospensione per essere stati coinvolti nello scandalo Stavisky. I parlamentari avvocati Domani dovrebbe essere udito l'exMinóstro delle Colonie e dei Lavori Pubblici, Andrea Hesse, che fu avvocato di Stavisky e che il Consiglio dell'Ordine ha radiato dall'albo. L'on. Hesse ha fatto pervenire un centificato medico attestante che si trova nella impossibilità di presentarsi all'udienza; il suo affare verrà dunque rinviato al mese di ottobre. Venerdì compariranno poi gli avvocati Renato Pinganud e GuiboudRlbaoid. Il primo è stato sospeso per tre mesi per aver mostrato al giudice istruttore, che procedeva ad una perquisizione nel suo domiclio, una fotografia del banchetto in cui si scorgevano poco lontano l'uno dall'altro l'avvocato generale Cazenavette e Stavisky. Il secondo, che fu direttore della S.A.P.I.E.N.S., incolpato di traffico di influenza, di l'ieettrizione e di complicità di truffa, è stato radiato. Si dice, però, che Guibod-Ribaud avrebbe intenzione di rinunziare all'ultimo momento al suo appello. Per il 17 luglio è citato il sen. Renato Renoult, ex-Guardas-ig'illi ed ex-avvocato di Stavisky. Infine per il 20 luglio compariranno in Corte d'Appello due detenuti, l'exdeputato Gastone Bonnaure, consulente legale di Stavisky, autore ■/. tecnico » dell'affare degli optanti ungheresi, incolpato di ricettazione, e Giorgio Gauliier incolpato di complicità di truffa e di ricettazione, entrambi amici di Stavisky. Chiappe candidato politico Si annunzia poi stasera che l'ex prefetto di polizia Giovanni Chiappe, livragato da Daladier per propiziarsi i voti dei socialisti, porrà la sua candidatura in un collegio di Parigi non appena l'occasione se ne presenterà. Il gruppo dell'Azione repubblicana dell'Aisne aveva chiesto al signor Chiappe di porre la sua candidatura al s- Tg'io di deputato della prima circoscrizione di Laon rimasto vacante in seguito alla elezione al senato del suo titolare. L'ex prefetto di polizia ha declinato l'offerta perchè impedito da imperiosi doveri verso il popolo di Parigi: «Durante sette anni, egli ha scritto ai proponenti della sua candidatura, questo popolo mi ha dato la sua intera fiducia e quando sono stato vittima di una decisione arbitraria e sacrificato a spregevoli calcoli politici esso ha elevato una protesta che rimarrà l'onore della mia vita. La solidarietà che si è cosi stabilita fra di noi mi obbliga a rimanere a sua disposizione per rappresentarlo al parlamento quando lo riterrà utile ». E' adunque Parigi che Chiappe rappresenterà alla Camera dei deputati.

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