La "Potenza straniera"

La "Potenza straniera" La "Potenza straniera" che avrebbeappoggatoRoehm e Schleicher | Berlino, 5 notte. , eNel persistente silenzio del Go- t I ^fj?° ^^^^^i^ii^^^S JJ5S-?^ I S TUl° dei circotli giornalistici circa le e *™ concrete e la portata de com- plotto represso, cosi come su talune circostanze ad esso concomitanti, nonché sulla reale estensione della repressione, in confronto con le culpmsicmolte notizie pubblicate dalla stam pa estera, siamo forse stasera in Fado di chiarire uno dei punti più interessanti fra quelli rimasti fino ra oscuri, e cioo precisamente il i 'punto della Potenza estera, che se- f condo le affermazioni ufficiali dei c giorni scorsi, avrebbe avuto parte1 ~ì^**9^ 'n fu questo punto della Potenza m estera, non meno del resto che su gtutti gli altri erano state fatte tan- g te ipotesi, e ciascuna data, naturai-; n mente, come la vera: era stata fatta ; m 1 ipotesi puramente disfattista della, d Russia bolscevica, era stata fatta la Id ipotesi più strettamente politica ; b; della Francia, era stata quella anti-jt jnazionalsocialista e cristiano sociale j p dell'Austria, alla quale venivano ■ c | collegate tutte le voci e le notizie di ; dparte avuta e di sorte subita da eie- menti cattolici e residui dell'antico 'vCentro, negli avvenimenti di questi (tgiorni; era stata fatta perfino Tipo- dtesi della Jugoslavia collegata al gInazionalsocialismo austriaco, con c 1 tutto un opportuno scambio di ter- z ritori minoritari tra Jugoslavia e p Austria. f ■ Come si vede c'erano tutte e non i rimaneva — anche se un Governo, L- mettiamo, non avesse avuto un'idea P- 'precisa, ma soltanto un sospetto sul f'quale avesse voluto assicurarsi ia'm- collaborazione volontaria di mezzo 3i e - | stata la preferita. a a o e i mondo — non rimaneva che l'imba- drazzo della scelta, o meglio star a dvedere duale delle inotesi sarebbe vsarcDDc l]Barthou sapeva iIl Governo tedesco, facendo quel- la denuncia, aveva evidentemente una mira precisa. Non è tuttavia che noi ci troviamo questa sera davanti ad alcuna sua manifestazione, con la quale esso sciolga la riserva fatta in proposito nelle dichiarazioni ufli- o ciali dei giorni scorsi- e può essere e benissimo che il Governo del Reich e 1^ dom?T ^nere chVa,fua e allusione si riferiva invece ad altro. - |Ma ci troviamo davanti ad un plebi- - :scjt0 che ci sembra più significativo - ^ tutta la stampa tedesca che questa a sera si pronuncia, senza tuttavia af-1- fermare di farlo per ispirazione, o l informazione ufficiosa, per la ipóte- n si francese: è insomma certamente n- significativo il fatto che l'ipotesi al .francese sia alla fine prescelta da l tutta questa stampa dalle notizie in r- fascio di un'agenzia estera, la quale o era stata di quelle sapientissime che e per mettersi al sicuro le ipotesi le e- aveva fatte tutte, a! T „tnmnn ' «n«jl si a1 La stampa tedesca cosi si u. formazione data" dalla suddetta a- he genzia come attinta a fonte diploter °atica (ii una grande Potenza eurol prò- 1«« in Francia già da alcune setti- ò-1 „j „„„ ;_c „u„ „„„ to ai n or si tmo pea che non è la Germania; e cioè mane si era informati che un com- plotto su larga base per opera del „m„,,-i„ «eiiip.vhor si nwiivn in fJi>r generale bcnieicliei si 01 diva in Od- mania. L'informazione londinese dice che il primo comunicato tedesco sulla partecipazione di una Potenza este- ì.., „™ „„o B(,t„ ,™™ „irot:.«,.„ ;„ to ra non era stato preso all'estero in ei un primo momento troppo sul serio; el ma dopo aveva cominciato a trovar g- fede, poiché una serie di circostanze be indicava a poco a poco nettamente iù la Francia. Un giornalista tedesco a he Parigi avrebbe fatto da collegamen- tà to fra Schleicher e il Governo fran- a-; cose. Barthou avrebbe perfino co- s- municato giorni prima al rappresen- e- tante di una Potenza europea a Gi- al- ; nevra che la Francia non era dispo-a,1 sta a fare alla Germania concessionie- di sorta sulla questione degli arma- la menti essendo i giorni del regimef- hitleriano contati. Barthou in tale 20 occasione avrebbe confidenzialmente ta raccontato essere in preparazione b- in Germania un complotto contro ri-, Hitler, complotto il cui elementome f motore sarebbe stato 1 ex Cancelhe- ie re von Schleicher. E qui la notizia b- si riporta alle trattative che Schlei- n-Icher nella sua qualità di Cancelliere ebbe con lo Stato Maggiore, trattative che al momento "della sua ca- vadiSlI^JS*6 fossero sul Punto di con-; deeludersi, Una rivelazione del 30 maggio A questa informazione londinese che la stampa tedesca questa sera unanimemente accredita, un giornale di Berlino aggiunge poi qualche particolare. E' la Deutsche Allgemeine Zeitung, la quale dice di essere in gradò di precisare la data in cui il signor Barthou avrebbe a comunicazione. Pare che tale comunicazione — dice il zastbongrapdi faUo „uegt c)l ^n\e cf)I ~Wnaln _ <=in ct-jtn fnrr-j rial \ii ni^ro francese a Ginevra *roJ£ mente il 30 maggio ai delegati inglesi. Il Governo inglese tuttavia, ag giunge il giornale, immediatamente nelle' colonne del Times fece allora ,„ mettere il Governo francese in guar- : S dia contro le speculazioni pericolose! ™deile quali non era possibile fare lafS base per una politica di sorta. Tut- ctavia, conclude il giornale, il com- a plotto in Germania andò avanti per- f che in Germania c'erano dei tra-! ditori. I giornali tedeschi commentano vivacemente queste informazioni mettendo in rilievo il fatto come dunque dietro a tutta la politica francese de gli ultimi tempi vi fosse nient'altro nosal'alasuana spg che la speranza di una conti-orivolu- j^ zione in Germania. Era questo il:,. principale fattore di tutta la politica d francese, e di tutto l'atteggiamento i ( intransigente della stampa parigina L,a scoperta e la repressione del com Pl°tto dunque e il conseguente raf forzamento di Hitler e del suo regi me, devono costituire 3",®?? ?ra.m_Pf sostiene un indebolimento tnvle■ re de'!a Polili.c* francese sul disarmo, e f d?lla RUa intransigenza _ alla qualei viene a mancare il principale pi- m]astr0< |^I giornali ricordano poi come d anni esistessero in Francia cert circoli che si davano per specialmen te chiamati a promuovere un accor do tedesco-francese, circoli però lc gali ad ambienti economici e capi Salisti francesi. L'influenza di questi circoli tedeschi in Francia non ancia va in venta oltre aitgeIanticamera di «1-1 p uul" «uuwieri e h Governo francese f se ne serviva soltanto per informa- ; è zioni Rl'lla situazione economica e fo V^ì^^^mJ^ s> spiega nota au esempio o la NatschAusgabe — come più voi-, Je negli ultimi anni le trattative con r la lancia subissero ad un certo !01punto un repentino arresto. E an- V cora nel'e recenti trattative per la c Conferenza del disarmo a Ginevra e t stato più volte dichiarato in conver- « sazioni_confidenziah da..parte del Go- ^ ^n^.trascese come oon f«e» | bdlare Con la. Germania perche il Go-|nverno di Hitler non era un Governo .Astabile e capace di trattare. Il Go- fverno francese sperava dunque nella rivoluzione tedesca e i cospiratori i» mpravunn fbl nntn Inm r-hr. nn ainr. is speravano dal canto loro che un gior- ; n verno tedesco atabile'ih sella con cui. , • • . iibbia davvero alcuna ragione per essere lieti di quanto è accaduto; ma anche a Parigi si dovrà riconoscere cne c'è invece in Germania un Go-'cuj si deve e si può trattare. i GP 1

Persone citate: Hitler