Speicher conquista la maglia gialla nella volata di Lilla

Speicher conquista la maglia gialla nella volata di Lilla La vittoria arride ai colori francesi e la sfortuna perseguita quelli italiani nella prima tappa del 'Tour,, Speicher conquista la maglia gialla nella volata di Lilla Mariano cade poco primo del Mordo ed è siacelo di T13" - Bergomoschi ol Imo posto -(DAL ISTOSTTLO INVIATO SPECIALE )- Fiduciosa attesa di Costante Girardengo Lilla, 3 notte. Sono soddisfatto della squadra, se non della sorte che l'ha persegui- : tata. Finché il risultato conta molto relativamente, quello che importa è la dimoslrazione che gli uomini sanno dare del loro valore e delle loro possibilità. Ebbene, sotto questo punto, non ho che elogi da fare, e credo ben meritati, a Martano, Bergamaschi, Gotti e Morelli. Quando si pensi che Martano, senza l'incidente di macchina, avrebbe terminato coi primi e, perchè no ? contesa la vittoria a Speicher; che Bergamaschi è stato indubbiamente il corridore oggi più brillante in campo ed b finito terzo tra gli « assi » di cinque nazioni; che Gotti, nonostante tutte le disgrazie che gli' sono successe e che lo hanno obbli-j gato a fare 130 chilometri da solo! contro il vento, è riuscito ad evitare! un ritardo irreparabile; che Morelli,! prodigandosi ammirevolmente, è giunto sulla soglia del traguardo! con i migliori, non si può dire che il bilancio tecnico della nostra squa-, dra sia stato inferiore all'attesa. Il risultato, come ho detto, conta' sinora poco e il ritardo di Martano non deve preoccupare affatto, dopo la dimostrazione che egli ha dato di essere in buon grado di forma e di sapersi difendere ottimamente anche sul piano. Le condizioni fisiche dei nostri, non meno di quelle morali, sono ottime; la disciplina spontaneamente accettata, integra e immutata. Soltanto Vignoli non si trova nelle migliori condizioni di salute, ma non ho perso la speranza che egli possa rimettersi in piena efficienza:ed essere ancora di aiuto alla squa- ara- Bergamaschi avrebbe potuto fare\ancora di più, se, come dice lui, non fosse stato obbligato al largo da Speicher, quando questi si accorse che stava per attaccarlo. La fiducia in se di questo gagliardo atleta che oggi ha dimostrato una freschezza ed un brio impressionanti è tale che, pur senza vanterie, egli afferma che Speicher è stato obbligato a ricorrere a questo mezzo per allontanare la minaccia che egli gli portava. In complesso, dunque, anche se le cose potevano andarci meglio non possiamo dichiararci insoddisfatti della giornata e, se potremo arrivare alle montagne conservando lo stesso tono con cui abbiamo inco- j minciato, le sorti dovranno per noi certamente migliorare. Bisogna levare tanto di cappello al vincitore di oggi. Speicher, che mi pare irrobustito dall'anno scorso, ha la forza di un uomo sano, la vera classe del corridore completo e dimostra di essersi preparato alla prova con il più meticoloso scrupolo. La squadra francese, in complesso, è apparsa quella che già sapevamo, cioè la più solida e più ricca di elementi. Dopo di essa viene l'italiana, che ha, però, due uomini che potrebbero riprendere presto quota ed essere minacciosissimi per chiunque. La squadra belga, invece, si è sfasciata. Rebry appariva preso dalle difficoltà della gara quanto Gijssels. Sfortunato è stato Hardiquest, per quanto non si possa dire che abbia mai brillato in corsa. Romain Maes non credo che terrà a lungo il posto occupato oggi all'arrivo. Dei tedeschi, i migliori mi sono apparsi Risch e Kutsbach; gli altri sono stati tutti travolti dal ritmodella gara che il vento contrario ha reso durissima. La squadra mista, sia per la scarsità dei valori che contiene, che per la composizione eterogenea, non ha saputo far niente di buono. Non posso astenermi dal notare come, nonostante tutti i buoni pro- Armenh'èrésoff*. * &. Versailles positi degli organizzatori la disci-plnia su le strade sia tutt altro che quella che richiederebbe la regola rità della prova. Le tr ne al seguito rappresent che un disordine, un vero continuo pericolo per i corridori, e di esse sappiamo come siano rimasti vittime alcuni dei nostri. vnmwTmacchi-loppe uiauvuj vero^ontinuo Nonostante il risultato che non ci è stato favorevole e lungi dall'abbandonarmi a ciechi ottimismi, credo di poter guardare con fiducia alle lotte che ci attendono, almeno sinché i nostri atleti sapranno dimostrare — come oggi hanno fatto quelli che sopra ho nominato — di V, r>HÌ7Ìnni p rli volpi' essere in ouone condizioni e cu vuiei Iettare con ogni sforzo per il rag-giungimento dello scopo che qui ci ha condotti. COSTANTE GIRARDENGO La squadra italiana a tavola. E' loro vicino il nostro Ambrosino

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