I vincitori dei concorsi della Regina

I vincitori dei concorsi della Regina I vincitori dei concorsi della Regina La preparazione della II Mostra d'arte coloniale e o a - a o a o ò - e e a à a , ì a e i i d a el il o n e n ao a io a o a e o oo- a à a e agie uloa guel a le, o, e a o o nde a li si ve on el e- e. re di ie nmo i nilouti o o a n aerli e A. n Roma, 3 notte. La Segreteria del Concorso fra pit-. tori e scultori italiani per pitture e sculture sulla Guerra e sulla Vittoria, ! partecipando che la Giuria ha ultima to l'esame dei lavori presentati, co munica i nomi degli artisti vincitori del concorso di primo grado. La pittura Per la pittura: Angelini Pietro, Roma; Angilella Amedeo, Milano; Baldinelli Armando, Bologna; Bartolini Vittore, Firenze; Barbieri Carlo, Roma; Barila Pietro, Napoli; Bertoletti Nino, Roma; Bianchi Barriviera Lino, Venezia; Boetto Giulio, Cuneo; Calcagnado Antonino, Roma; Caligiani Alberto, Firenze; Carpanetti Arnaldo, Milano; Cascella Tommaso, Pescara; Ciardo Vincenzo, Napoli; Colombo Augusto, Milano; Cremona Italo, Torino; De Bona Teodoro, Venezia; Della Torre Angelo, Roma; De Rigo Cario, Milano; Epifani Ester, Roma; Figari Fi-j lippo, Roma; Francalancia Riccardo, j Roma; Gamero Mario, Torino; Gra- ; ziosi prof. Giuseppe, Firenze; Labò J Savino Milano; Laudi Angelo, Cardo-1 ne.Riviera; Maggi Cesare Torino; Ma- ladogi Giuseppe, Roma' MnitmH Ar-i i Maltieri Arnaldo, Roma; Marchig Giannino, Firenze; Marchetti Giulio, Lucca; Marugelli Alfredo, Firenze; Matannia Ugo, Napoli; Nardi Mario, Firenze; Pagliazzi Francesco, Firenze; Pazzini Ettore, Genova; Pirovano Isabella, Milano; Pisani Vittorio, Roma; Privato Cosimo, Venezia; Pucci Silvio, Firenze; Righetti Vincenzo, Torino; Seibezzi Fioravante, Venezia; Sicibaldi Adriano, Torino; Sora Orlando, Como; Stracciar! cav. Luigi, Milano; Vecchia Virgilio, Brescia; Ventura Gina, Firenze; Zenari Luigi, Genova. Scultura e incisione Per la scultura: Assenza Valente, Roma; Bausola Filippo (cieco di guerra); Berti Antonio, Sesto Fiorentino; Biancini Angelo, Firenze; Bonavia Elsa, Roma; Borelli Stefano, Torino; Capitelli Coriolano, Sinigallia; Castelli Enrico, Roma; Cellini Gaetano, Torino; Ciampi Alimondo, Firenze; Ciuffarella Alessandro, Frosinone; Coccia Francesco, Roma; Corsi Antonio, Ro- ma; Criselli Italo, Firenze; CuffaroSilvestri, Roma; Del Grosso, Trieste- Roma; De Veroli Carlo, Napoli; Drei Ercole, Roma; Di Monte Cecconi Ma- rio, Udine; Franchetti Lidia, Roma; Gabrielli prof. Luigi, Milano; GallettiGuido, Genova; Celli Lelio, Firenze; Giordani Giorgio, Bologna; GirelliFranco, Roma; Granata Giovanni, Ro- ma; Gregori Romeo, Roma; Guerrisi Michele, Torino; Limiti Silvio, Roma; Lucchetti Renato, Roma; Luppi Er menegildo, Roma; Mannucci Edgardo, Roma; Mannucci Giannetto, Firenze; Nelli Roberto, Roma; Mengarini Fausta Vittoria, Roma; Mercante Luciano, Roma; Messina Francesco, Milano; Minocchi Mario, Terni; Parisini Galileo, Roma; Nagnl Francesco, Roma; Olivo Silvio, Roma; Parisini Galileo. Roma; Pini prof. Carlo, Bologna; Ragni Attilio, Roma; Rancher Umberto, Napoli; Repossi Pietro, Brescia; Riccardi Eleuterio, Roma; Riva Remo, Milano; Rivalta Cario, Firenze; Salvini Mario, Firenze; Santagata Antonio Giuseppe, Roma; Silìpigni Mario, Firenze; Terracini Roberto, Torino; Ticò Alcide, Rovereto; Tomba Cleto, Bologna; Vitale Emilia, Roma; Vuce- tich Mirko, Roma; Zanibolni Silvio, Milano Per l'incisione: Berlotti Dina, Alessandria; Bianchi Barriviera Lino, Venezia; Carbonati Antonio, Roma; Chiappelll Francesco, Firenze; Dentala Maria, Sassari; Fiume Salvatore, Urbino; Graziosi prof. Giuseppe, Fi. Mazzoni prof. Giuseppe, Ge- xilografia: Assenza Beppe,renze nova. Per la Siracusa; Barimeli! ' Armando, Bolo- gna; Branca Remo, Iglesias; Delitala Mario, Sassari; Dessy Stanislao, Sas- sari; Giuliani Attilio, Roma; Piani- | giani Giorgio, Roma; Stampini Pino, Torino. Per'la litografia: Cisari prof. Giù- Ilo, Milano; Corbella Tito, Roma; Daz- zi Romano, Roma; Ombardi Vito G. IB., Roma; Rodelli Gustavo, Roma. Dei detti artisti, quelli residenti a Roma sono pregati di ritirare i proprii ! bozzetti e gessi recandosi alla Segre- ! teria dal 7 al 12 corrente mese. I la-vori elio non sono stati scelti, saranno restituiti agli artisti a cura della se-gretena entro i corrente mese Le opere per le quali sono in corso trat-tative di vendita, se non saranno esitate, verranno restituite ai proprietari al termine delle trattative stesse. La Mostra di Napoli Nei giorni scorsi un comunicato uffi-ciale annunciava che il Capo del Go- verno aveva ricevuto il prof. Michele Eiancale, illustre studioso e critico di arte che gli aveva riferito intorno alla organizzazione della seconda Mostra internazionale d'arte coloniale, che si inaugurerà nel prossimo autunno a Napoli. Promossa dall'Ente autonomo per la Fiera campionaria di Tripoli, nelle persone del colonnello Giorgi e del conim. Francesco Tombari, posta sotto il pa tronato del Duce e la presidenza effet Uva del Ministro delle Colonie, Qua drimiviro De Bono, la Mostra è affida- fine più largo, più duraturo, cioè di ri dure all'Italia uno dei più bei castelli dell'epoca Angioina-Aragonese alla cui grandezza diedero la loro opera ^ Pisanolli e tutti j piu gTandi m marmorari del Quattrocento, ta al prof. Biancale per il programma artistico e all'architetto Florestano Di Fausto per la parte architettonica. In confronto della prima Mostra che si tenne a Roma, questa seconda presenterà più di una caratteristica nuova. Anzitutto la scelta della città di Napoli come sede voluta dal Duce con un atto che è stato un nuovo segno di considerazione e di benevolenza per Napoli od i napoletani. Ma un'altra novità non meno notevole sta nella scelta di Castelnuovo, sede regale pensata dagli organizzatori. Il restauro di Castelnuovo promosso dall'alto Commissario di Napoli con un senso di profonda opportunità ha per fine immediato di creare a detta mostra una sede assolutamente splendida; ma ha un maestri I lavori si vanno rapidamente ultimando. Tutto il giro del fossato, intorno ai piedi delle torri, è scavato, sistemato e vi sorgerà uno stupendo villaggio arabo dovuto alla fantasia architettonica del Di Fausto. Il restauro riporrà in luce anche quella palazzina degli Spagnuoli, che accoglierà la sezione francese nei periodo della Mostra, ma che sarà sede superba delle esposizioni sindacali degli artisti napoletani, i quali meritavano una sede degna della loro arte. La Mostra accoglierà una retrospettiva quattrocentesca, una ottocentesca, una esposizione di pittura e scultura coloniale moderna, una sezione futurista, la sezione del libro, una Mostra missionaria di una ricchezza non comune che troverà la sua sede naturale nella cappella angioina e in una delle ali del castello. A tale Mostra dà tutta la sua attività e competenza Corrado Zoli, con gli autorevoli rappresentanti di Propaganda Fide. La Mostra quattrocente !B(;a- Per CU1 sl s011° dovute superare j difficolta non lievi per la cessione dei le °Pere dli Parte del'e B- Sovrinten denze, che sono giustamente gelose dei ! loro tesori antichi, costituirà la base : llella esposizione. Essa sarà accolta j«ella grandiosa sala del Baroni rimes!sa a nuovo dopo l'incendio che ne ro vino le stupende porte, e ne calcificò il soffitto e le pareti. Lo scrupolo del restauro si è spinto a, Begno di far ve. ' I me della grande arte italiana. \ comunque anche il programma ri > dott0| al[a realizzazione del quale è nire dall'isola di Maiorca la pietra originale con cui Guglielmo Sagrerò aveva croato lo stupendo motivo di costoloni superni delle volte altissime. Antichi e moderni Si pensava di dare una documentazione assai più ricca dello spirito imperialistico delle grandi repubbliche marinare, che ebbero ad un dato tempo un carattere d'arte esclusivamente orientale, ma si è dovuto rinunciare al programma massimo, per il quale si sarebbe voluto schierare nelle regali sale dei Baroni testimonianze altissi- intei-venuto direttamente il Ministro De Bono, allineerà nella sala dei Baroni opere superbe del Carpaccio e del Veronese, del Mansueti e di Carletto Caliari, di Tiziano e di Palma il gio | vano, di Passano e di Longhi. Un par «colare sistema di illuminazione, dato j che la sala dei Baroni è un po' oscura, 'isolel'a ad una ad una codeste gemme ottocentesca sarà raccolta nella sala | della pittura italiana. La retrospettiva detta di Carlo V, e culminerà sul nome e sull'opera del più grande africanista : d'Italia, Michele Cammarano di cui si ] esporranno varie opere africane rin- tracciate da Michele Biancale che ha, come e noto' dedicato a quell artista una decisa opera di rivalutazione cntica; disegni di guerrieri, quadri di bi i vacchi, molti tipi di ras, di ascari e via ; dicendo. Intorno a Cammarano, sarà j una sobria ma scelta esposizione di 1 opere dei Morelli, del Cercone, del Ma ' f*ixieÌU di Gemito. i Qua'nto ai mode'rni, sarà una serie di £ dj artigti che rEnte autonomo 1 - ' ha mandato in colonia con squisito sen- so artistico, affinchè l'esposizione non fosse per tre quarti una esposizione di maniera. E' superfluo ora fare nomi ma l'Esposizione sarà nuova, varia nei suoi elementi nuovi e di tradizio1 ne. Le colonie italiane manderanno i ioro migliori prodotti a dimostrare : sempre il maggior sviluppo dell'attivi tà artistica e commerciale delle nostre j terre lontane. Riguardo alle sezioni < straniere pei' l'opera assidua del rap I presentante generale dell'Ente auto- nomo Fiera di Tripoli, Rodolfo Giorgi, è assicurato in grande stile l'intervento di parecchie Nazioni. La Mostra sarà inaugurata il 1» rìel prossimo ottobre. ! |ji;IIII