I dirigenti del Guf ricevati dal Quadrumviro De Vecchi Is

I dirigenti del Guf ricevati dal Quadrumviro De Vecchi Is LIBRO E MOSCHETTO I dirigenti del Guf ricevati dal Quadrumviro De Vecchi Is Qeci Ieri, a Revlgliasco, S. E. il Quadrumviro conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon ha ricevuto il camerata Guido Pallotta, segretario del Gruppo universitario fascista «Amos Maramotti >, e i membri del Direttorio e della redazione della rivista del G.U.F.si R. lutmeRonicre nuil ciai rNon appena il Quadrumviro è com-1 ™ parso nel suo gabinetto di lavoro, dove I goliarui attendevano, il segretario del Guf ha dato il « saluto al Duce », quindi ha recato a S. E. De Vecchi il saluto devoto dei fascisti universitari torinesi, che amano il glorioso Quadrumviro come modello di vita e sprone di ardimento. Dopo aver ricordato le parole dell'anno scorso dette dal conte di Val Ciamon ai militi universitari, sul campo di Usseglio, il segretario del Guf ha salutato in Cesare Maria De Vecchi il magnifico capitano dei giovani nella loro iotta contro ogni superstite decrepitezza spirituale ed ogni camuffata nostalgia. «Le frecciate che Voi lanciaste dall'aula magna dell'Università di Milano contro gli intellettuali fascistizzati a metà — ricorda Guido Pallotta —■ bene si abbinano con gli strali che saettano fischiando dalle pagine della Vostra Rivista storica. E 1 fascisti universitari torinesi, seguendo l'esempio della sacrosanta intransigenza Vostra, sono disperatamente fascisti, pronti a consacrare domani col supremo olocausto la loro dedizione alla Patria littoria ». Infine, ricordata l'opera di fraterna assistenza spirituale che deve essere svolta dai fascisti universitari tra i camerati dei campi e delle officine, il segretario del Guf ha espresso il voto del goliardi torinesi di vedere inaugurato, cioè, il prossimo anno accademico dal Quadrumviro, docente chiarissimo del nostro Ateneo. Quindi il conte Pallotta ha offerto al Quadrumviro la collezione della rivista < Vent'anni ». S. E. il conte De Vecchi ha risposto al discorso del segretario del Guf elogiando la Goliardia piemontese che ha tradizioni di gloria legate all'indipendenza della Patria e al trionfo dell'Idea fascista e dicendosi particolarmente lieto di trovarsi fra i rappresentanti del Gruppo universitario « Amos Maramotti » che egli ama e segue nelle sue manifestazioni. Ha parlato del nuovo clima entrato negli Atenei soprattutto per l'opera di penetrazione svolta dai G.U.F. e dell'amore e delle speranze che il Duce, primo ira tutti, ripone nella nuova goliardia che, preparata e compatta, dovrà essere presto in grado di fornire nuove linfe all'organismo nazionale. Ha incitato i giovani a tenersi preparati nello spirito c nel fisico poiché la Patria potrà aver bisogno di loro per tutti i cimenti. Quindi, alludendo al desiderio dei goliardi di Torino di recarsi a Littoria a dissodare la terra, ha tessuto l'elogio della gente dei campi che tenacemente ed umilmente lavora sempre fidente nel migliore domani per il destino della Pairia. Ha ammonito, infine che compito d'ogni buon fascista, e soprattutto dei giovani, è il combattimento. Chi si adagia nella mollezza, rinunciando per amor di quiete alla difesa vigile e perenne dei sacri ideali non è degno della Camicia nera. Il Quadrumviro ha quindi intrattenuto in affabile, lungo colloquio i camerati universitari. Alle ore 18 i goliardi hanno lasciato la villa di S. E. De Vecchi fra fervidi alala al Duce, al Fascismo e al glorioso Quadrumviro piemontese. ordl'Indamagusieaffisenurapaslarademistinecluil vopaGiquzame ritsodemMFemsapesagrsitateSlaqu11 Segretario Federale a Chieri pei' il rapporto di zona Nel pomeriggio di ieri il Segretario Federale comm. Piero Gazzotti ha presieduto a Chierl il rapporto dei Segretari dei Fasci, dei Comandanti i Fasci Giovanili e delle Segreterie dei Fasci Femminili della zona. La manifestazione si svolse nell'aula consigliare del Palazzo Municipale e fu presenziata dal vice-Segretario Federale conte Napoleone Rossi di Montclera, dall'Ispettore di Zona avv. Quagliotti, dai centurione Facchini, aiutante in l.a dei Fasci Giovanili, dal Segretario del Fascio di Chieri camerata Valzania, dal Podestà comm. Mussino, dal centurione Bruni. Al suo arrivo il Segretario Federale fu accolto dalle festose acclamazioni delle rappresentanze di tutte le organizzazioni del Regime raccolte sulla piazza prospiciente il Palazzo Municipale e dalle note di « Giovinezza » suonate dalla banda comunale. Dopo il saluto al Duce, a cui a gran voce risposero i camerati tuti, ebbe inizio il rapporto. Piero Gazzotti brevemente spiegò ai convenuti i motivi che lo spinsero a subito indire in questo primo periodo di attività federale queste adunate di gerarchi e quindi ad uno ad uno interrogò i vari segretari dei Fasci, dei Fasci femminili e i Comandanti dei Fasci Giovanili sulle va rie situazioni locali, sulla efficienza del Partito nei comparti delle innumerevoli organizzazioni. Diedero a Piero Gazzotti dettagliate informazioni e precisi ragguagli le gerarchie di Alidezeno, di Arignano, di Baldissero, di Chieri, di Marentino, di Mombello, di Montaldo, di Moriondo, di Pecetto, di Pino, di Riva, di Valle Saullio. Infine prese la parola il Segretario Federale che elogiò i camerati pre posti alle cariche periferiche per la passione e la sicura fede con cui l'opera loro assegnata viene condotta a ter mine e passò poi a trattare dei vari problemi che interessano la vita del Partito. Sulla organizzazione e l'addestramento dei giovani, Piero Gazzotti si soffermò con particolare premura, dicendo quindi dei Fasci Femminili, della Assistenza, del Dopolavoro, dei doveri che incombono sui dirigenti le organizzazioni del Partito. Concluse, applauditissimo, con un fervido saluto al Duce. Prima di lasciare Chieri il Segretario Federale si recava a visitare la sede della Associazione dei Combattenti, attigua al Palazzo Municipale e a deporre un mazzo di fiori al Parco della Rimembranza. Al suo partire la folla di camerati e di popolo che sostava in attesa gli tributò fervide dimostrazioni, inneggiando al Duce. feescofecimpgtie ma ptedgvdlalem(nnaluge 3pVe spaAFtelivgilrcdcp«tvtaceteani131rrtrVml<pnhdlbtpbptfa

Luoghi citati: Arignano, Baldissero, Chieri, Littoria, Marentino, Milano, Torino, Usseglio